Oggi, è il 4 luglio duemilaquattro.
Son passati 2 anni dal giorno in cui lo incontrai.
La scorsa estate ,fecero i fuochi d’artificio sul mare.
C’era folla, tantissima gente. Ma non ricordo nessuno. Solo io e lui.
Come se in quella spiaggia affollata di gente, c’eravamo solo io e lui.
Come se tutti il resto, non esistesse.
Come se intorno a noi regnasse il buio, mentre io e lui sprigionavano tutti i colori, i più belli, tutte le luci, tutto il calore necessario per una fredda sera d’estate animata dalla brezza marina, soave leggera, ma pesante e fastidiosa.
Lui mi stringeva forte a se’.
Non riuscivo a sentire il leggero fresco dell’aria.
Eravamo sdraiati in spiaggia.
All’improvviso sentimmo un battito forte, molto colorato.
Erano i fuochi d’artificio.

A  me sono sempre piaciuti , anche se non li avevo mai visti insieme ad un ragazzo.
E’ una cosa molto romantica, e anche se non sono abituata alle romanticherie devo dire che mi è piaciuto parecchio. E’ una delle cose che ritengo ‘molto romantiche’ ma che mi piacciono comunque fare.
Non posso dimenticare mai le sue parole di quella sera, rimbombano come un eco nella mia testa. “Baby, you are a Firework.”
E in quell’istante mi venne in mente la canzone di Katy:

 Perché c’è una scintilla in te   
Devi solo accendere la luce
E lasciarla brillare
Allora impadronisciti della notte
come se fosse il quattro luglio


Baby sei un fuoco d’artificio
Dai lascia che i tuoi colori scoppino.

L’aveva detto davvero. Avevo detto che assomiglio ad un fuoco d’artificio.
Oddio. Non aveva mai detto nulla del genere. Dire che in quell’istante rimasi basita é dire poco.
Mai un ragazzo aveva detto un qualcosa di così importante per me.
E per di più,aveva utilizzato le parole di lei, lei, lei.
Stentavo ancora a crederci.
Sicuramente, non ci avrà fatto neanche caso.
Ma poi riprese a parlare e continuo dicendo: So, che è una delle tue canzoni preferite. Ma non l’ho detto per questo. L’ho detto perché lo sento davvero. Tu sei un fuoco d’artificio per me. Tu sei come una scintilla che mi mantiene vivo, ed esplodi ogni giorno di nuovi colori di nuove emozioni.
Tu sei l’unica ragazza che sia riuscita a farmi sentire vivo e vero.
Io Tiamo. So è che è un po’ azzardato dirlo. So benissimo il peso che tu dai a queste parole e so quanto siano importanti per te. Proprio per questo voglio dirtele. Io ti amo Giulia. Ti amo come non ho amato nessuna, fin dal primo istante che ti ho vista ho capito che tu eri diversa, che eri unica e speciale. So benissimo che ti sembreranno frasi già fatte. So che non credi alle belle parole. So tutto ormai di te, anche se in breve tempo ho capito come sei fatta, ho capito le tue paure, le tue insicurezze, ho cercato di aiutarti nei tuoi problemi. E sì, tu sei un fuoco d’artificio per me. Uno di quelli grandi, tutti colorati, che fanno un grande botto e li senti rimbombare nel cuore, e tu, rimbombi nel mio. Non riuscì a dire una parola lì per lì. Non credevo a quello che aveva detto. Rimasi troppo sotto schok.
Ma lo baciai.
Lo baciai e basta.
E quell'istante sembrava infinito, sembrava l'attimo più bello della mia vita, perché sentivo che lo amavo davvero e sentivo che lui c'era.
Che non ero sola a dover affrontare tutto. Non ero sola e non lo sarei stata mai più.
Lui era lì, presente più che mai, e desideroso di restare.
Lo amavo, e lui amava me.
Così sussurrai con quel poco di voce che mi restò nella gola: Tiamo Anch'io amore mio.