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Autore: Lisbeth17    18/05/2012    11 recensioni
Dal I capitolo:
“Mi dispiace molto Lucia, ma non è più una cosa discutibile, è una richiesta del Pubblico Ministero e visti i magri risultati ottenuti finora, non possiamo opporci. Non ti obbligo a collaborare in prima persona, ma devi mettere a disposizione uno dei tuoi uomini che farà da collegamento.”
“Mi sembra di capire che non ho molta scelta.”
“A questo punto no, posso capire la tua frustrazione ma non possiamo esimerci da una così chiara richiesta del magistrato.”
“Va bene generale metterò a disposizione uno dei miei uomini, quando dovremmo cominciare?”
“Questa sera passerà il Vice Questore aggiunto Andrea Manzi.”
“E per questa sera avrò delegato a qualcuno quest’operazione coordinata.”
E' passato un anno e molte cose sono cambiate, mentre altre invece purtroppo no.
I nostri Ris perderanno le redini dell'indagine.
Un commissario speciale.
Sempre Pugliese.
NB: Non è una L&O
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Between the laboratory and the police'
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Mario Pugliese è latitante da oltre un anno.
 
Non è più una priorità per la squadra del capitano Brancato, nonostante che per lei questa latitanza restasse un chiodo fisso, ma non poteva più far nulla, non avevano più tempo da dedicargli né tantomeno uomini.
 
 Lucia dopo aver frequentato Orlando per alcuni mesi, ha posto fine alla loro relazione, la latitanza di Mario l’ha resa intrattabile e spaventata e non riusciva più a portare avanti la loro relazione.
 
Orlando dopo essersi sentito l’uomo più felice del mondo per alcuni mesi con Lucia, non ha posto opposizioni quando lei ha voluto troncare; non era la donna di cui si era innamorato e non credeva più di conoscerla davvero, un incidente di percorso una gravidanza inaspettata che Lucia ha scelto autonomamente e in piena solitudine di terminare, di fronte a questo, Orlando inerme e triste l’ha lasciata fare quando dopo l’aborto lei l’ha lasciato, dicendogli che non erano affari suoi e non poteva essere una sua decisione. Era tornato triste e solo come solo dopo il divorzio si era sentito, ma continuava a lavorare al Ris con meno voglia e meno piacere, il suo lavoro era l’unica cosa che aveva e ora anche quello non gli stava dando più alcuna soddisfazione, era un’ombra nel laboratorio non esprimeva le sue opinioni ne aveva più alzate di capo, esprimeva le sue idee solo se interpellato, stava pensando di lasciare l’arma non trovando più neanche nel suo lavoro la soddisfazione necessaria.
 
Daniele aveva visto i suoi più cari amici felici e li aveva visti disperati, aveva scelto di stare vicino a Lucia e Orlando non gliene aveva mai fatto una colpa, l’aveva capito e accettato. Daniele non era sicuro che Lucia avesse fatto la scelta giusta ma non poteva dirglielo, non poteva dirlo a nessuno, non era neanche sicuro che Lucia non provasse nulla per Orlando ma non poteva dire neanche questo, per Orlando Lucia era cambiata e la guardava in maniera diversa, prima sembrava che la capisse sempre adesso pareva quasi arrabbiato quando non visto posava lo sguardo su di lei.
 
Bart si era sposato con Eleonora e ora erano in attesa del loro primo bambino, Eleonora aveva ripreso a suonare e dava lezioni private di pianoforte, aveva ripreso un rapporto con la sorella che stava crescendo finalmente grazie all’esperienza del carcere, a Bart la cosa non dava fastidio anzi era contento che in qualche modo la cognata stesse ritrovando la retta via, seppur troppo tardi sotto tanti aspetti.
 
Emiliano aveva trovato finalmente una serenità familiare con Giada e la piccola Marika, avevano affittato un appartamento vicino ai genitori di lei e fortunatamente non viveva più le intrusioni dei suoceri nella sua vita privata, era felice, sposato e felice, contento di non aver rovinato tutto quando aveva preso una sbandata per Bianca.
 
Bianca aveva ampliamente superato la parentesi Emiliano e da qualche mese frequentava un esponente di Greenpeace conosciuto durante un caso, era sempre lei sbadata e pasticciona, ma stava maturando anche sotto il profilo professionale era aiutata moltissimo da Lucia in questo.
 
 
 
«Mi dispiace molto Lucia, ma non è più una cosa discutibile, è una richiesta del Pubblico Ministero e visti i magri risultati ottenuti finora, non possiamo opporci. Non ti obbligo a collaborare in prima persona, ma devi mettere a disposizione uno dei tuoi uomini che farà da collegamento.”
«Mi sembra di capire che non ho molta scelta.»
«A questo punto no, posso capire la tua frustrazione ma non possiamo esimerci da una così chiara richiesta del magistrato.»
«Va bene generale metterò a disposizione uno dei miei uomini, quando dovremmo cominciare?»
«Questa sera passerà il Vice Questore aggiunto Andrea Manzi.»
«E per questa sera avrò delegato a qualcuno quest’operazione coordinata.»
 
Dopo aver salutato Abrami, Lucia richiamò i suoi più stretti collaboratori avvisandoli di un briefing di lì a trenta minuti. Lucia aveva visto Orlando particolarmente demotivato nell’ultimo periodo, aveva quindi deciso di affidare a lui questo particolare caso di coordinamento, la sua sensibilità lo rendeva adatto al lavoro.  Quando furono tutti riuniti in sala riunioni Lucia prese la parola. «Abrami mi ha appena informato che per ordine del magistrato sarà istituita una task-force tra carabinieri e polizia di stato per cercare di porre fine alla latitanza di Mario Pugliese.»  «Ci stanno togliendo il caso?» Chiese Bart evidentemente infastidito. «Per noi non è una priorità da molto tempo e non possiamo permetterci di dire no a un ordine del magistrato.» Disse Lucia per chiudere qualsiasi polemica potesse iniziare.  Orlando si sentiva stranamente sollevato dall’idea che fosse istituita una task-force con la polizia di stato, a differenza di molti suoi colleghi lui si era trovato bene a collaborare, le poche volte che era successo, con la polizia di stato.  Daniele aveva visto lo sguardo di Orlando colto da nuova luce come non succedeva da qualche tempo ormai.  «Questa sera alle venti verrà il Vice Questore aggiunto Andrea Manzi e ci hanno chiesto che almeno un membro della squadra, che conosca il caso Pugliese dall’inizio, rientri in questa task force. Serra te ne occuperai tu! Ci sono problemi?»  
«Assolutamente no. Agli ordini capitano.» Disse Orlando che per la prima volta da mesi aveva nella voce la gioia di rispondere si a una richiesta del suo capitano. 
«Ti pregherei di fornirci poi degli aggiornamenti sul lavoro che stai svolgendo.»  Orlando la fissò sereno per risponderle prontamente «Preparerò regolare rapporto.»  La riunione si sciolse e Orlando tornò alla sua scrivania con la voglia di fare il suo lavoro.
 
 
 
Al numero uno di via Ruffini, al commissariato Prati c’era fermento nell’ufficio del vice questore aggiunto che insieme al suo vice stava esaminando il video presentato come prova a carico per una denuncia di abusi familiari. «È tutto assolutamente inutile, questo video non può dirci nulla che già non sappiamo, oggi devo andare al Ris per parlare con i carabinieri che seguirono il caso Pugliese.»  Andrea aveva un’espressione triste e il suo vice pensò bene di rincarare la dose «Giusto la storia della task-force. Che fortuna... vedi di non farti sparare.». Andrea scoppiò a ridere per poi aggiungere «Starò in guardia! Non ricordarmi ti prego che sono carabinieri, devo collaborare con qualcuno che ci giudica come dei sottoposti.».  Antonio fissò il suo superiore fiero, orgoglio e approvazione nel suo sguardo  «Gli farai cambiare idea.»   Aggiunse poi con tono più basso e malinconico:  "Io resto su questo caso invece...»  Andrea gli posò una mano sulla spalla, sapeva che quel caso lo stava particolarmente frustrando «Sì ma smetti di guardare questo video è inutile e da solo il voltastomaco. Continua a seguire questa pista però e per qualsiasi cosa chiamami, sento che il tempo per questo bastardo ormai è maturo.». Antonio sorrise a tanta sicurezza, il fiuto del suo capo era notevole «D’accordo capo. Fatti valere.»  Andrea strizzando l’occhio e uscendo dalla stanza disse «Contaci.» 
 
 
Lucia aveva deciso di lasciare il laboratorio prima dell’arrivo del vice questore e aveva deciso di portarsi via anche Ghiro, in fin dei conti lei e Ghiro ricoprivano al Ris il grado più alto mentre lei aveva lasciato Orlando, che era ‘solo’ un tenente a disposizione della task-force.  Salutò tutti e uscì dal Ris per le diciannove.  Orlando era alla sua scrivania, attorno a lui pochi altri colleghi tutti indaffarati, erano da poco le venti quando varcò la soglia del laboratorio una ragazza, giacca di pelle e jeans chiari, anfibi simil-militari, una borsa porta-pc stracolma a tracolla, capelli scuri legati in una coda e due occhi chiarissimi, si alzò per invitare la sconosciuta a presentarsi.
 
«Mi scusi signora» disse avvicinandosi a lei «Posso aiutarla in qualche modo? Forse si è persa?»
«Purtroppo no» disse lei scuotendo la testa «Sto cercando il capitano Brancato o chi per lei.»
«Lei sarebbe?» chiese Orlando incuriosito dall’espressione contrariata della donna.
«Andrea Manzi, vice Questore aggiunto del commissariato Prati, dovrei essere attesa.»
Orlando sorrise divertito «Sì, infatti, da me, piacere tenente Orlando Serra, il capitano Brancato mi ha incaricato di fornirle la massima collaborazione.»
 
I due si strinsero la mano e anche Andrea si aprì in un sorriso «Immagino voi attendeste un uomo, vero?»
«Diciamo di sì.» Disse Orlando sereno. «I miei non avevano considerato molto il fatto che potesse essere scomodo per una donna, il nome Andrea.»  I due sorrisero nuovamente. «La prego, le faccio strada.» Disse Orlando indicandole l’ufficio di Lucia, lei stessa gli aveva detto che avrebbero potuto accomodarsi li. «Può chiamarmi Andrea, se non le dispiace, preferirei che mi desse del tu.»  Disse lei fissandolo negli occhi «Come preferisci» disse Orlando sorridendole «A patto che tu faccia lo stesso.»  Le rispose  lui sicuro con il sorriso sulle labbra «Ok Orlando, ti seguo.»
 
 Si accomodarono nell’ufficio di Lucia al tavolo di vetro, Andrea tirò fuori una serie di fascicoli e Orlando posò uno scatolone sul tavolo. 
 «Qui dentro c’è tutto quello che abbiamo scoperto su Mario Pugliese durante le indagini.» Disse Orlando posando una mano sullo scatolone.  «Certo che ne avete scoperte di cose..» costatò Andrea vedendo la mole di carte che Orlando tirava fuori.  «Direi di sì, puoi togliermi un dubbio?» Chiese Orlando  senza riuscire a trattenersi oltre «Cominciamo subito?! Certo.» Disse Andrea togliendo gli occhi dalle carte e fissando Orlando che prese immediatamente la parola «Idea tua questa della collaborazione?»  Andrea storse subito il naso, facendo un’espressione che Orlando trovò buffa. «No, quando mai, tutta farina del sacco del magistrato, noi ci siamo imbattuti nel latitante Mario Pugliese tre mesi fa a seguito di una denuncia di furto in un’abitazione privata, abbiamo trovato le impronte di Mario e cominciato a indagare, il magistrato all’ultimo briefing si è fatto venire sta splendida idea.»  Orlando serio le chiese allora «Non sembri contenta di collaborare con me.» Andrea sembrò scusarsi con lo sguardo per poi dire  «Ma tu non c’entri niente, non ti conosco abbastanza per non sopportarti, ma non sono mai stata trattata troppo bene dai carabinieri come membro della polizia di stato. Il tuo capitano ha mandato un tenente a parlare con un vice questore aggiunto. Con tutto il rispetto per il tuo lavoro che sicuramente sarà ottimo, ma non è un bel biglietto da visita da parte vostra.»  Orlando si sentì in dovere di difendere la sua squadra in qualche modo, anche se il discorso di Andrea non era poi così folle «Hai perfettamente ragione ma Lucia vive Pugliese come un caso personale e questa collaborazione come una sconfitta quindi ne resta alla larga.»  Andrea lo stupì interrompendolo «E fin qui sono d’accordo con te.» Disse Andrea continuando a fissarlo e posando una mano sulla sua come per attirare l’attenzione su un dettaglio importante. «Ma qui, nella vostra squadra non c’è anche il capitano Daniele Ghirelli? Amico d’infanzia di uno dei membri della banda del lupo?» Orlando scoppiò a ridere  «Hai studiato.» Andrea strizzando l’occhio e togliendo la sua mano da quella di Orlando disse «Sono uno sbirro!!» 
 
Risero entrambi di gusto quando Andrea gli chiese ancora  «Tu di cosa ti occupi di preciso? Non siete tutti scienziati qui?»
«Neuroscienze, tecniche d’interrogatorio, quella che volgarmente è definita scienza della verità.»
«Bello, mi ha sempre affascinato e per quanto possibile vedo di leggere sull’argomento.»
«E lei dottoressa di cosa si occupa?»
Andrea scoppiò a ridere «Dottore, io sono semplicemente laureata in giurisprudenza, e guido il commissariato Prati.»   Scoppiarono a ridere entrambi.  «Credo che mi piacerà collaborare con te.» Disse poi Andrea. «Credo anche a me.» Disse Orlando sincero. «Allora cominciamo.»
 
Andrea si era tolta la giacca di pelle sotto la quale indossava solo una canotta bianca, aveva tirato fuori un quaderno e si appuntava tutto quanto ritenesse rilevante, Orlando parlava da oltre due ore, partendo dalle prime rapine di Mario con il fratello, per passare poi alla formazione della banda, diede una breve descrizione di tutti i membri, tutti in carcere tranne Mario, per poi riprendere con i primi omicidi.
Non si erano mai alzati un momento dal tavolo e Andrea mostrava a Orlando la sua massima attenzione, lo interrompeva di rado per fargli domande, non ce ne era effettivamente bisogno, il riassunto di Orlando era impaccabile, non aveva tralasciato nulla.
 
Alle 23.00 il telefono di Andrea, cominciò a squillare interrompendo Orlando che era arrivato all’omicidio commesso da Giordana. «Pronto.» Disse Andrea portandosi il cellulare all’orecchio, ascoltava in trepidazione. «Antonio sto arrivando, non fate cazzate e non vi muovete finché non arrivo io, se non facciamo un arresto pulito è tutto inutile.»  Attaccò il telefono per voltarsi verso Orlando. «Devi andare?» Il suo tono apparve quasi  dispiaciuto  «Sì, pare che stiamo per arrestare un uomo accusato dalla nipote di abusi, dovremmo coglierlo sul fatto, perdonami.»  Orlando strizzandole l'occhio e sorridendole, le rispose «Non ti preoccupare.» Andrea rimise in ordine le sue carte mentre Orlando faceva lo stesso. «Questo è il mio numero di telefono.» Disse Andrea porgendo un foglietto a Orlando «Possiamo sentirci domani per vedere quando possiamo continuare. Puoi venire anche tu in ufficio da me, se vuoi.»  Orlando prese il foglio che lei gli stava passando e le porse un biglietto da visita a sua volta «Ti chiamerò domani, tieni questo il mio numero per qualsiasi novità, buona fortuna per stasera.»  Andrea si  aprì in un sorriso per dirgli  «Grazie devo solo teneri buoni i miei che fanno la fila per spaccargli la faccia...» 
 
Andrea era pronta sulla porta quando vide Orlando risedersi alla scrivania. «Ehi cosa credi di fare?» Chiese rivolgendosi  a  Orlando di nuovo seduto al tavolo. 
«Rapporto su questo primo incontro.» Disse lui alzando uno sguardo stanco nella sua direzione. «Vattene a dormire, lo farai domani mattina, hai in pratica parlato solo tu... andiamo su, fammi strada.»  Orlando sorrise alla premura di quella ragazza e la seguì fuori dal Ris.  «Buonanotte tenente.» Disse lei arrivata alla macchina  «Buon lavoro dottoressa.» Disse lui aprendosi in un sorriso.
 
Arrivato a casa con due occhiaie enormi e un panino trovato per strada Orlando trovò Ghiro seduto che agitava le dita velocemente sulla tastiera del suo adorato laptop.  «Allora com’è andata?» gli chiese Ghiro smettendo di fissare il computer.  «Bene direi, ma siamo solo all’inizio ancora.»  Si sedette stanco sul divano accanto a lui. «Che tipo è?» Chiese Daniele curioso «Forte, in gamba, non mi dispiace per niente questa collaborazione.»  Rispose Orlando ripensando ad Andrea «Ne sembri sinceramente colpito.» Disse Ghiro  annuendo «Tu ovviamente sai che è anche una bella ragazza?!»  Ghiro si voltò per guardarlo stupito «Ragazza?! Ma non dovevano mandare Andrea Manzi, il vice questore aggiunto?»  Orlando cominciò a ridere alla reazione dell'amico «E l’hanno mandato, Andrea Manzi il vice questore aggiunto, è una ragazza, capelli scuri occhi chiari, minuta ma con le forme giuste, veste comoda, non troppo femminile direi.» Ghiro con lo sguardo furbo gli chiese «L’hai squadrata?!»  Orlando sorrise di nuovo pensando a una probabile reazione di Andrea a questa sua descrizione e poi rispose all'amico «Osservata direi e visto il tipo se sentisse questa mia descrizione mi spaccherebbe la faccia con un pugno.» Ghiro si finse spaventato per poi aggiungere «Simpatica.»  Orlando a quel punto tornò serio per dire «Dirige il commissariato di Prati, tosta direi.»
 
Ghiro solo in quel momento pensò a Lucia e disse «Chissà che dirà Lucia quando saprà che è una donna.» Orlando ancora colpito dal  ragionamento di Andrea disse 
«Lucia poteva informarsi e poi può dire davvero poco, non ha fatto una bella figura defilandosi e portandosi via anche te.» Ghiro assunse un’espressione colpevole a quel punto «Se né accorta?» E Orlando quasi infastidito per il modo in cui stava sottovalutando Andrea disse «No, sai è arrivata a dirigere un commissariato con i punti del latte.»  Ghiro gli diede una spinta «Acido.. Glielo dirai a Lucia?» E Orlando lo guardò stupito «Cosa?»  Daniele costatò l'ovvio per lui dicendo «Che è una donna!!» Orlando posò il panino che stava mangiando per chiedergli «E’ così rilevante?» Così annientando qualsiasi risposta di Ghiro che si limitò a dire «In effetti se è capace no.»
I due sorrisero, Orlando tornò a dedicarsi al suo panino mentre scriveva il rapporto, nel frattempo Ghiro traccheggiava ancora al pc, in quel momento il cellulare del primo squillò, aveva ricevuto un messaggio.
 
Andrea: ‘Dovresti dormire non scrivere rapporti. Buonanotte. Andrea’
 
«Chi è?» Chiese Ghiro curioso quando il cellulare di Orlando squillò di nuovo.
 
Lucia: ‘Com’è andata? Hai fatto il rapporto? A domani. Lucia’
 
Allora Orlando disse «Lucia.» E cominciò a scrivere al telefono.
 
Orlando a Lucia: ‘Tutto bene. Rapporto fatto. A domani’
 
Orlando a Andrea: ‘Come lo sapevi? Com’è andato l’arresto? Dormi pure tu. Notte. Orlando’
 
Andrea: ‘Sono uno sbirro e sto cercando di far parlare il porco quindi credo che per me sarà una lunga nottata. Ci vediamo se potrai domani nel primo pomeriggio in ufficio da me.’
 
Orlando: ‘Vedrai che crollerà, i bugiardi muovono le mani e la loro temperatura corporea aumenta soprattutto sul viso è visibile, battiti accelerati e aumento della sudorazione, mettilo di fronte al fatto compiuto non potrà controllare le sue reazioni inconsce. Per domani vedrò di esserci.’
 
Andrea: ‘Grazie mille, se confessa  ti devo una cena. Notte!’
 
Orlando: ‘A tua disposizione. Notte a te.’
 
«Mi ripeto, allora?»  Disse Ghiro dopo aver visto Orlando perdersi dietro quel rapido scambio di SMS «Allora niente." Disse Orlando volendo tagliare il discorso "Buonanotte capitano.» Ormai Andrea stava incuriosendo molto anche Daniele che chiese «Quando passa di nuovo dal Ris?» Orlando mentre stava andando in cucina per buttare la spazzatura disse «Domani andrò io da lei!» Ghiro era un po' andato oltre e disse «A casa???» Orlando lo guardò scuotendo vistosamente la testa «In commissariato Ghiro, tu sei fuori è carina è simpatica ed è una collega, punto! Notte Ghiro.» Una volta salutato l’amico Orlando decise di andarsi a riposare, finalmente dopo un sacco di tempo si sentiva felice di fare il suo lavoro, Andrea era competente e seria questo si vedeva, era molto attaccata al suo lavoro, anche se la conosceva da poco, sapeva che quella con lei sarebbe stata una piacevole collaborazione.
Si addormentò presto e soddisfatto.
 
Daniele era troppo curioso, digitò velocemente sulla tastiera per trovarsi davanti vita morte e miracoli del vice questore aggiunto Andrea Manzi, che aveva fatto una carriera veloce e impeccabile, ma sinceramente non era la sua carriera che lui interessava quanto lei, quindi cominciò ad aprire quante più foto possibile, ed erano poche e tutte che si riferiscono al suo fascicolo o ad articoli di giornali Siciliani che la riguardavano, niente Facebook niente Twitter, stava per rinunciare quando su FB trovò un Riccardo Manzi che aveva una sorella di nome Andrea, aprì le sue foto per costatare che era davvero carina, in quelle foto non sembrava per niente la donna descritta da Orlando, niente giacca di pelle solo vestitini e capelli al vento, aveva un’abbronzatura invidiabile e rideva stretta al fratello. Sorrise compiaciuto del suo essere un dannato hacker e tornò a pensare ad Orlando che aveva ritrovato nuovamente sereno quella sera, se c’entrasse il vice questore, la collaborazione o il fatto che questa fosse una donna di certo ancora non lo sapeva, era però certo di essere felice che il suo coinquilino avesse ritrovato un po’ di serenità. In quei mesi l’aveva visto distrutto, il volto solcato da profonde occhiaie, l’aveva sentito vagare per casa nel cuore della notte, incapace di trovare la pace e il sonno, l’aveva visto svogliato e più di una volta intento a leggere il suo stato di servizio per cercare di capire quanto un altro trasferimento avesse potuto influire sulla sua carriera.
 
Quella sera dalla sua camera non proveniva nessun rumore di passi, si affacciò per costatare che dormiva serenamente dopo neanche dieci minuti che si era messo a letto. Non sapeva chi diavolo fosse ma quella sera ringraziò il vice questore Manzi, per qualsiasi cosa gli avesse fatto.
Si ritirò nella sua stanza per andarsene anche lui a dormire, per la prima volta da mesi senza la preoccupazione per l’uomo che dormiva nella stanza accanto.
Anche lui si addormentò subito.
 
 Andrea aveva passato ore in sala interrogatori, fortunatamente le indicazioni di Orlando le erano state immensamente utili per incastrare quel porco, così si sdraiò sul divano che c’era nel suo ufficio, dopo aver completato il rapporto per il questore che amava immensamente quell’inutile spreco di carta, per prendersi qualche ora di sonno. 
Si addormentò immediatamente, stanca e con il sorriso sulle labbra.
 
 
 
NDA
Ragazze ben tornate per chi mi conosce e ben trovate per chi arriva qua per la prima volta. 
Ebbene si ci riprovo di nuovo con un'altra storia, sempre su Ris e di nuovo non una L&O i gusti sono gusti, si sa, ho un personaggio preferito e su quello scrivo, ora la cosa può piacere oppure no, vi prego non ditemi preferivo Lucia e Orlando, mi piacciano tanto, etc etc etc a me no, e questa storia non li vede al momento come protagonisti, poi potrei sempre impazzire e cambiarla completamente. Se avete voglia, vorrei sapere che cosa ne pensate, anche se siamo solo all'inizio, sono curiosa... 
Quindi fatevi sentire, se volete.. Ve lo dico subito è un esperimento, mi sono divertita da morire nel pensarla e mi diverto nello scriverla, probabilmente cercherò di aggiornare con cadenza settimanale..
Io vi ho detto tutto, ora tocca a voi farvi sentire...
 
   
 
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