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Autore: AngelWithoutWings    22/05/2012    1 recensioni
“Ok, basta.” Mi voltai decisa verso di lui “Perché non puoi fare come tutti gli altri?” gesticolai “Avanti, chiedimi come sto e accetta la mia bugia! Così puoi andartene e goderti la tua...”
Non mi lasciò finire, che le sue braccia furono intorno alla mia vita e il mio viso schiacciato sulla sua t-shirt.
Nessuno dei due disse niente. Rimanemmo entrambi immobili e mi lasciai cullare dal suo profumo, dal ritmo regolare del suo petto e dalle sue mani tra i miei capelli.
“Ti odio, Styles.” Brontolai, strinsi la sua t-shirt nel mio pugno.
“Lo so. Perché ti capisco meglio di chiunque altro.” La prese, aprendola per intrecciare le sue dita alle mie “Per questo hai bisogno di me.”
“Non... io sto...” la strinsi, arrendendomi “Ti odio.” Ripetei sbuffando.
Mi scostai, recuperando lo zaino. Guardai la sigaretta che mi aveva rubato ancora tra le mani e feci per riprenderla. Lui strinse il pugno, scuotendo la testa “Ho a cuore la tua salute.”
Sospirai “Fottiti.” Alzai le spalle e cominciai a scendere le scalinate.
"Lee!" mi richiamò "Manca anche a me, sai?"
Quella scena sembrava terribilmente familiare. Terribilmente dolorosa.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2 – The One who Understand me

Era quasi mezzanotte ma, come mi succedeva spesso ormai, non riuscivo ad addormentarmi.
Fissavo uno stupido ramo che sbatteva contro la finestra, ricordandomi di come, da piccola, riuscisse a terrorizzarmi. Niall passò il braccio intorno alla mia vita, avvicinandomi a lui “Non dormi?”
“No, ma tu dovresti farlo.” Gli presi la mano, giocando con le sue dita, come avevo il vizio di fare.
“Vuoi che ti canti una ninna nanna?” posò la testa sulla mia spalla. Risi, declinando l’offerta “Allora devo distrarti dal rumore del ramo come da piccoli?”
Mi voltai, sorridendogli quando lo trovai con i capelli appiccicati alla faccia “No, voglio solo che tu dorma.”
“Stavo per dirti la stessa cosa.” Mi sfiorò la punta del naso, ridendo.
“Ci proverò.” Mi rigirai, coprendomi la spalla con il lenzuolo. Aspettai, sperando che si fosse già addormentato, per chiedergli “Perché non sei arrabbiato con me?”
“Perché ti capisco meglio di chiunque altro.” Rispose con la voce impastata dal sonno, tornando a cingermi la vita “Posso dirti una cosa, però?” annuii “Non sparire mai più per così tanto tempo. Mi sei mancata.”
Mi girai di nuovo verso di lui, abbracciandolo “Anche tu mi sei mancato.” Mi strinse.
“Lo so.” Commentò ironico, beccandosi un cazzotto.
“Grazie.” allungai il collo, arrivando però a baciarlo solo sulla mascella.
“Dormi...” sussurrò, ridendo.

Salutai Niall all’entrata, dirigendomi verso il corso di storia.
Mi fermai al mio armadietto, prendendo i libri per la prima ora.
Richiusi, voltandomi per andare in classe, quando mi ritrovai davanti Louis e la sua ragazza.
Non mi avevano vista, troppo impegnati a sorridersi e sussurrarsi chissà quale frase che io avevo già sentito. Avevo l’intenzione di sparire, senza che si accorgessero della mia presenza, ma fallii miseramente, andando a sbattere con la spalla contro l’anta di un armadietto. Tutto perché ero distratta a guardarli!
Il rumore li fece girare e, anche se la mora non ci fece caso, Louis diventò di colpo pallido, rimanendo a guardarmi con gli occhi azzurri spalancati. Ok, ora sapevo come doveva sentirsi un fantasma...
Sentii qualcuno ridere, davanti a me “Io e te ci incontriamo sempre così, eh?”
Interruppi il contatto visivo con Louis e mi ritrovai davanti a Liam. Annuii, massaggiandomi la spalla con cui avevo urtato il suo armadietto “Ma quando lo dicono nei film sembra sempre più figo.”
Rise di nuovo, annuendo “Hai storia?” indicò il libro che tenevo ancora in mano.
Annuii, scostandomi i capelli solo con la scusa di riuscire ad intravedere Louis.
Era ancora fisso a guardarmi e il fatto che mi vedesse con un altro ragazzo mi urtava terribilmente. Non volevo fargli credere che l’avessi fatto apposta per farlo ingelosire. Mi era sempre sembrato terribilmente patetico un comportamento del genere... Ma non potevo neanche mollare Liam senza ragione, perciò non potei far altro che camminare insieme a lui, fingendo di ascoltarlo mentre raggiungevamo l’aula al piano di sopra.
Entrati in classe, lo lasciai alla cattedra, fiondandomi al mio solito e ultimo banco.
“Dolcezza...” mi salutò il mio compagno, poggiando il gomito sul banco e la testa sulla mano, ammiccando.
“Jawaad...” gli feci il verso, nascondendo il cellulare dentro l’astuccio.
Rise, mentre entrava la professoressa.

Qualcuno mi pizzicò i fianchi, arrivando da dietro e mi fece saltare “Allora è vero che mi tradisci!”
“Niall! Che diavolo fai?” gli diedi uno schiaffo sul braccio “Odio quando compari così...”
“Liam non lo fa?” trattenne una risata, addentando famelico il suo cheeseburger.
“Come scusa?” alzai un sopracciglio.
“Mi è giunta voce che tu e il nuovo arrivato chiacchierate per i corridoi...” si finse misterioso, imitando con la mano il gesto di qualcosa che gli arrivava nell’orecchio.
“E’ nel mio corso di storia. Ci siamo parlati per un paio di minuti.” Gli rubai una patatina fritta.
“Uhuh... già contiamo i minuti?” rise, beccandosi un altro schiaffo sull’altro braccio.
“Piuttosto, chi è che ti dice certe cazzate?” fece stendere le mie gambe sulle sue, usandole come vassoio per le patatine.
Sperai che dicesse Louis, anche se era stupido e improbabile “Harry.”
“Chi!?!” esclamai.
“Harry Styles.” Alzò le spalle “L’ho incontrato in mensa.”
“Stai scherzando? E perché dovrebbe importargli con chi parlo o meno!?!” mi scostai i capelli, nervosa “Ora lo vado a cercare e quando l’avrò trovato...”
Niall mi prese le mani, che avevano cominciato a gesticolare da sole, ridendo “Speravo che me lo dicessi tu.”
“Cosa dovrei dirti scusa?” lanciai di sotto dalle gradinate la carta del suo panino “Non ci siamo mai sopportati.”
“Non sembrava...” pensò ad alta voce.
“Perché scusa?” storsi il naso. Avevo mai dato l’impressione di avere atteggiamenti di simpatia verso il riccio? In diciassette anni di vita... Mhm, no, non mi pare!
“Al...” tossì, forzato “All’inizio dell’estate.”
Intinsi una patatina nella bustina della maionese, con la scusa di tenere lo sguardo basso “Al funerale, intendi.” Lui annuì, mantenendo lo sguardo basso.
“Era il migliore amico di mio fratello.” Risposi, più a me stessa che a lui.
Annuì di nuovo, dandomi un bacio sulla guancia, premuroso “Forse per questo ti capisce più di quello che pensi.”
Mi scostai i capelli, sospirando “Non eri tu quello che mi capiva?” rise, cingendomi le spalle.

Passai al banchetto, versando l’ennesimo cocktail nel bicchiere.
Fui attenta a non guardare il mio riflesso allo specchio. Sapevo già cosa avrei visto, infondo: i capelli castani raccolti in un chignon voluto da mia madre che mi davano un’aria decisamente troppo seria per quello che ero, gli occhi verdi arrossati per le lacrime, il vestito rigorosamente nero.
“Sono le 10 del mattino, non dovresti bere.” Harry arrivò da dietro, posando la mano sulla mia, abbassandomi il bicchiere.
“Voi non vi siete fatti tanti problemi a questo proposito, mi pare.” Commentai acida.
Serrò la mascella, poggiandosi al tavolo “Forse ho a cuore la tua salute, allora.”
Scossi la testa “Se fosse così mi avresti lasciata in pace senza impedirmi di bere.”
Rise, senza allegria “Mi piace il tuo vestito. Sei molto bella.”
“Fottiti.” Mi voltai, recuperando il bicchiere. Mi prese il polso, impedendomi di andarmene.
“Ok, non voglio provarci con te e lo sappiamo entrambi...” mi lasciò la mano “Non sono qui per questo.”
“Già, sei qui per mio fratello, no?” svuotai il bicchiere con un sorso “Avanti, fammi le condoglianze e poi siamo liberi di non sopportarci più!”
“Ma io voglio stare con te.” I suoi occhi verdi si sintonizzarono sui miei –erano gonfi come i miei, segno che erano stanchi di piangere- “Perché tu sei l’unica che capisca come mi sento.” Rimasi in silenzio, sentendo le persone in sala agitarsi, pronte ad uscire “E per quanto possa suonare strano, io in questo momento sono la persona che riesce a capirti meglio di chiunque altro.”
“Lee... Oh, ciao Harry!” comparve mia madre “Andiamo?”
Annuimmo entrambi e lui mosse il primo passo, rimasti soli. Io lo fermai, prendendogli la mano che lui strinse. Non la lasciò più, per tutto il resto della cerimonia.
C’erano Louis e Niall, persino Zayn. Non salutai nessuno di loro.
Le persone cominciavano ad andarsene, dirette al rinfresco a casa mia. Non avevo mai capito quella stupida usanza di festeggiare ad un funerale. Che cazzo ci trovi da festeggiare?
Harry mi cinse le spalle, accarezzandomi la spalla. Finalmente, mi lasciai andare, affondando il viso nella sua camicia bianca e scoppiai a piangere. Lui non diceva niente, mi stringeva e basta, accarezzandomi la schiena.
Era difficile dire se fossero passati qualche secondo o alcuni minuti, quando si allontanò leggermente, prendendomi il viso tra le mani. Mi accarezzò le guance, scostandomi alcune ciocche di capelli e asciugò qualche lacrima con il pollice, cercando di sorridermi “Vuoi restare o preferisci tornare a casa?”
Scossi la testa “Portami via, ti prego.”


Mi svegliai di soprassalto, alzandomi a sedere.
Portai una mano alla fronte sudata, cercando poi a tastoni l’elastico per capelli sul comodino.
Mi rimisi con la testa sul cuscino, aspettando di addormentarmi, ripensando a quella giornata.
Ero davvero troppo stanca per opporre resistenza al sonno e a qualunque sogno avesse portato con sé, perciò mi addormentai pochi minuti dopo.
Di nuovo sognai due occhi verdi lucidi, due braccia che avevano costituito la mia fortezza, una voce calda e rassicurante, il profumo della sua camicia, la sua risata che mi era sembrata l’unica in grado di contagiarmi e le sue labbra...

Arieccomi! :D
Grazie per aver letto la mia storia, almeno fino a questo punto! xD
Grazie per la recensione! Wow, al primo capitolo... mi ha fatto molto piacere!
Tornando alla storia... spero vi piaccia. E spero di non avervi confuso troppo le idee!
Anzi, il mio scopo era quello di schiarirvele, non so se ci sono riuscita con questo capitolo...
Ci vediamo al prossimo capitolo!
Lasciate delle recensioni se vi va, sono sempre ben gradite. <3


Il fotografo è sempre lo stesso: Niall. Stavolta però anche Lee ha voluto immortalare il suo migliore amico durante la partita!

  
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