Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Contessa    23/05/2012    3 recensioni
Quattro anni dopo quella che avrebbe dovuto essere la battaglia finale, Voldemort domina incontrastato sull'Inghilterra; che fine ha fatto il trio che avrebbe dovuto salvare il mondo magico?
Genere: Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo II

SEI MESI PRIMA

 

 

“Sai che non puoi mentirmi, vero?”

“Certo.”

“E allora dimmi, dov’è Potter?”

“Non lo so.”

“Dov’è il Quartier Generale dell’Ordine della Fenice?”

“Non so nemmeno questo.”

“Devi dirmelo.”

“Non posso dirti qualcosa che non so, mi dispiace. – disse Hermione; sembrava quasi dispiaciuta. – Sono troppo intelligente per voi.”

Draco le diede uno schiaffo, l’ennesimo della giornata.

“Non fai altro che sporcarti le mani, Draco; nemmeno il Veritaserum può forzarla a risponderti, lo sai. Non ci resta che portarla dal Signore Oscuro.” disse Lucius alzandosi. Narcissa sospirò profondamente.

“Sei sicuro? Non abbiamo scoperto praticamente nulla…  e quel poco che sappiamo non gli piacerà. Lui non ne sarà soddisfatto.” mormorò la donna.

“Non abbiamo scoperto nulla perché lei non sa nulla. Nemmeno nella sua mente ho trovato qualcosa; solo stupidi ricordi di Hogwarts e dei suoi genitori Babbani… - disse Draco scuotendo la testa. – Sono passate due settimane. Abbiamo fatto tutto il possibile.”

“E tutto il possibile basterà?” chiese Narcissa a bassa voce. Entrambi gli uomini sapevano di cosa stava parlando; quello che avevano fatto sarebbe bastato per farli rimanere nelle volubili grazie del Signore Oscuro? Per farli rimanere in vita?

“Basterà. Ne sono certo. – disse Lucius con sicurezza, appoggiando una mano sulla spalla della moglie. – Draco, riporta la prigioniera in cella. Domani sera la porteremo di nuovo dal Signore Oscuro.”

 

***

 

Quando la porta della casa si chiuse alle loro spalle con un tonfo, Narcissa sobbalzò e trattenne a stento un urletto.

“Mamma, se non te la senti puoi sempre rimanere qui…” disse Draco a bassa voce. Il suo sguardo diceva che anche lui sarebbe rimasto nel corridoio più che volentieri.

“No. No. – rispose Narcissa con voce ferma. – Non potrei mai rimanere qui mentre voi… no, verrò con voi.”

“Stai dietro di noi, e non dire nulla. Anche tu, Draco, lascia parlare me. Se dovesse succedere qualcosa, mi prenderò io ogni responsabilità. – sussurrò Lucius rapidamente. Strinse il braccio sinistro della prigioniera, mentre il figlio annuiva dal lato opposto. – Andiamo.”

Draco aprì la porta alla loro destra, e la sala si zittì immediatamente quando gli altri Mangiamorte li videro; Voldemort si sedette comodamente sulla propria sedia, pronto allo spettacolo.

“Draco… ti stavo aspettando con impazienza. – disse quando il piccolo gruppo arrivò al centro della sala. – Lucius e Narcissa. Anche voi qui? – la donna abbozzò un inchino con la testa, lottando contro l’impulso di scappare. – Allora, spero che tu abbia buona notizie per me.”

“Mio Signore, - iniziò Lucius. – abbiamo interrogato incessantemente la prigioniera per-“

“Non mi stavo rivolgendo a te, Lucius. Draco, prego; tuo padre può essere così maleducato, a volte.”

Il giovane deglutì nervosamente, poi si schiarì la voce.

“Ecco, abbiamo interrogato incessantemente la prigioniera per due settimane, ma purtroppo non abbiamo ottenuto le informazioni che speravamo. La sua mente non è stata un problema, ma i suoi ricordi sono del tutto irrilevanti. Con il Veritaserum abbiamo trovato qualcosa di più, ma molto… molto meno rispetto a ciò che speravamo. – disse Draco lentamente. Tutte le orecchie della sala erano tese per non perdere nemmeno una delle sue parole. – L’unica informazione di qualche importanza è-“

“Draco, Draco, non vorrai rovinarmi lo spettacolo, vero? Nessuna anticipazione. – lo interruppe Voldemort alzando una mano aperta. – La prigioniera è sotto Veritaserum, ora?”

“Sì, sì, mio Signore.”

“Bella, somministra alla nostra ospite un’altra dose di Veritaserum. – disse facendo un cenno alla donna al suo fianco. Bellatrix si avvicinò a grandi passi a Hermione, estraendo una fialetta dal mantello. – Oh, lasciate pure andare la signorina Granger; non credo che andrà molto lontano, in ogni caso. – Draco e Lucius lasciarono andare le braccia della giovane, che venne subito strattonata in malo modo da Bellatrix. La donna non si prese neanche il disturbo di ordinarle di aprire la bocca; gliel’aprì rudemente con una mano, mentre con l’altra le versava direttamente in gola tutto il contenuto della fiala. Infine le diede una spinta e tornò rapidamente accanto al proprio padrone. – Preferisco usare sempre la mia scorta privata. Niente di personale, Draco. – il giovane scosse la testa e fece un passo indietro, imitando il padre; Hermione rimase da sola al centro della sala. Draco vide che aveva la fronte imperlata di sudore e si mordicchiava le labbra. – Buonasera, Hermione.”

“Sai che non posso mentire, quindi non credo che ricambierò il saluto.”

“Deliziosa come sempre. Partiamo dalle domande più facili: dove si trova Harry Potter?”

“Non lo so.”

“Dove si trova il Quartier Generale dell’Ordine della Fenice?”

“Non lo so.”

“Immaginavo che non avrebbe funzionato, ma tanto valeva provare. – disse Voldemort con un  sospiro; aveva l’aria di divertirsi un mondo. – Quando hai visto Potter per l’ultima volta?”

“Un anno e mezzo fa, più o meno. Era il 23 settembre.”

“E in che condizioni era?”

“Stabili.”

“Puoi essere più precisa?”

“Era in coma.” rispose Hermione in un sussurro.

“C’è qualche possibilità che nel frattempo si sia risvegliato?”

“No. Ginny mi avrebbe avvertita, se fosse successo.”

“Vai avanti.”

“Era troppo pericoloso tenere Harry con noi, così ho proposto che Ginny Weasley partisse con lui. Nessuno dell’Ordine sa dove siano, questo fa parte del piano: le abbiamo dato tutto il denaro che siamo riusciti a mettere insieme, poi ci ha somministrato una Pozione Soporifera. Non avremmo potuto seguirla neanche se avessimo voluto. Abbiamo provato a rintracciarla, ma non ci siamo riusciti: lei è il Custode Segreto dell’Incanto Fidelius imposto sul loro nascondiglio. – disse Hermione rapidamente. – Se lui si fosse svegliato, o noi fossimo riusciti a ribaltare la situazione, lei avrebbe dovuto scrivermi per comunicarmi la loro posizione. Non ho mai ricevuto sue notizie.”

“Un ottimo piano; complimenti. Avete consultato dei dottori?”

“Sì. Sia medimaghi sia dottori Babbani.”

“E cos’hanno detto?”

“Sono stati tutti concordi nell’affermare che il danno subito da Harry durante la Battaglia di Hogwarts è… - la voce le si ruppe per un istante. - …irreparabile. Il suo coma è irreversibile. E’ un vegetale, e lo rimarrà per sempre.”

Un alto brusio si alzò immediatamente nella sala, mentre Voldemort sorrideva.

“Bene. Molto bene. – disse l’uomo riportando il silenzio tra i Mangiamorte. – Avete imposto l’Incanto Fidelius anche sul Quartier Generale dell’Ordine?”

“Sì.”

“E chi è il Custode Segreto?”

“Non lo so.”

“Continua.” la incitò Voldemort. Adesso sembrava leggermente irritato.

“E’ un altro piano concepito da me. Scegliere un Custode Segreto tra di noi sarebbe stato troppo rischioso, visti anche i precedenti, così ho chiesto a Minerva McGranitt di scegliere un nome a caso dall’elenco telefonico dei Babbani di Londra. Sono circa cinque milioni di persone. Non so chi abbia estratto: chiunque sia, è il nostro Custode Segreto. Lei ha lanciato l’Incanto Fidelius, gli ha fatto scrivere tutti i dati su un foglio e l’ha fatto leggere ai membri dell’Ordine. Nessuno di noi può rivelare nulla, e io ho cancellato la memoria di Minerva. – disse Hermione. – Abbiamo ripetuto lo stesso procedimento per tutti e sei i nostri Quartieri Generali.”

“Sei?”

“Ho pensato che fosse più sicuro. Solo io e Minerva sappiamo che sono sei.”

“Rimuovere qualche Incantesimo di Memoria non sarà certo un problema, per me. – replicò Voldemort tranquillo. – Quando hai visto per l’ultima volta Minerva McGranitt? Dove si trovava?”

“L’ho vista per l’ultima volta quattro mesi fa. Era tre metri sotto terra. Credo che sia ancora lì.” rispose Hermione con voce incolore, falsata dal Veritaserum. Dallo sguardo che lanciò intorno a sé, Draco intuì che si sarebbe ingoiata volentieri la lingua.

Voldemort sgranò gli occhi, sorpreso.

“Com’è successo? Uno dei miei Mangiamorte diceva di averla avvistata meno di due mesi fa.” disse cercando con gli occhi il Mangiamorte in questione nella sala. L’uomo stava tremando.

“Infarto. Durante una riunione dell’Ordine. L’abbiamo sepolta nottetempo in un cimitero Babbano. Sapendo che la sua perdita ci aveva reso più deboli, abbiamo organizzato avvistamenti programmati sfruttando la Pozione Polisucco.”

“E anche questa è stata una tua idea?”

“Sì.”

“Saresti una Mangiamorte perfetta. Sei proprio sicura di non voler passare dalla nostra parte?”

“Sì.” rispose Hermione, e la sua voce non ebbe la minima esitazione.

“Peccato, peccato. Draco. – il giovane si riscosse all’improvviso; fece un passo avanti. – Era questa l’informazione cui accennavi prima?”

“Sì, mio Signore.”

“Non è sicuramente quello che ci aspettavamo, ma è comunque di rilievo. C’è qualcos’altro di cui dovrei venire a conoscenza? Preferisco torturare le persone; chiacchierare non è mai stato il mio forte.”

“Sono morti alcuni membri minori dell’Ordine, mio Signore. Charlie Weasley è morto da due mesi, a causa delle ferite riportate quasi un anno fa nell’attacco che ha ucciso Kingsley Shacklebolt. Poi Dedalus Lux e Hannah Abbott. Aberforth Silente è zoppo. Neville Paciock soffre di frequenti attacchi di convulsioni in seguito a un Cruciatus particolarmente potente.”

Bellatrix accolse l’ultima notizia con una sonora risata.

“Un altro Weasley in meno. Quanti ne rimangono ancora?” chiese Voldemort con aria fintamente dispiaciuta.

“Cinque. – rispose Hermione senza riuscire a fermarsi. – Arthur, Molly, Bill, George e Ginny.”

“Oh, non credo di averti mai porto la condoglianze per la tragica perdita del tuo fidanzato. Ronald, giusto?”

“Sì.” Hermione si asciugò le lacrime prima ancora che si affacciassero ai suoi occhi.

“Bene, è un vero peccato, ma credo sia ora che questa piacevole serata giunga al termine. La nostra ospite sembra esausta. – disse Voldemort alzandosi dalla propria sedia. Hermione tremò; era malferma sulle gambe. – Stasera abbiamo avuto l’ennesima conferma del fatto che Harry Potter non è più una minaccia per noi. Il Bambino Che E’ Sopravvissuto ora è un… vegetale, secondo le parole della sua amica. – i Mangiamorte risero. – Ho distrutto la profezia che ci legava, così come distruggerò l’Ordine della Fenice, e chiunque altro cerchi di ostacolarmi. Niente e nessuno può fermarmi. – continuò avvicinandosi lentamente a Hermione. La ragazza deglutì nervosamente, guardandosi intorno alla disperata ricerca di una via di fuga. Draco non riusciva a smettere di fissarla.– Questa ragazza è la prova vivente che voi avete scelto la fazione giusta: la fazione dei vincitori. Senza la vecchia megera e questa Sanguesporco, do ai ribelli al massimo qualche mese, prima di sparire definitivamente dalla faccia della Terra. – l’uomo le mise una mano sotto il mento, costringendola ad alzare lo sguardo. – Speravo che tu ci fossi più utile; avevo sottovalutato la tua intelligenza. Per questo, sarà ancora più soddisfacente vederti soffrire ai miei piedi. Draco.”

Il giovane lanciò uno sguardo preoccupato al padre, poi si avvicinò di un passo.

“Mio… Mio Signore.”

“Senza di te non avremmo mai saputo della morte di Minerva McGranitt, e di alcuni particolari dell’Ordine. Non mi hai deluso. Per questo, sarai il primo ad avere la signorina Granger.” disse spingendo la ragazza verso Draco. Lei cadde a terra.

“Non avete intenzione di ucciderla?”

“No; la morte sarebbe un atto troppo misericordioso nei confronti di questa lurida Sanguesporco. Morirebbe con il sorriso sulle labbra. Mangiamorte. – Voldemort alzò la voce, facendo un lento giro su se stesso. – Draco sarà il primo, ma voi, tutti voi, potrete avere la Granger. In qualsiasi modo vogliate. E’ una strega potente. Nel corso degli anni ci ha dato parecchio filo da torcere, e probabilmente vi ha ferito, o ha ucciso qualche vostro parente; è il momento della vendetta. – dai Mangiamorte vennero delle grida di approvazione ed entusiasmo. – Narcissa, sono certo che sarai lieta di accogliere la signorina Granger nell’ala dei prigionieri di Malfoy Manor.”

“Ma certo, mio Signore. Ne sono onorata, mio Signore, grandemente onorata.” si affrettò a rispondere la donna. In realtà sembrava più sollevata che veramente felice.

“Draco, la prima notte è per te. Da domani, piccola Sanguesporco, sarai di proprietà di tutti i Mangiamorte.” disse Voldemort con un ghigno.

Questa volta Hermione non riuscì a trattenere le lacrime.

 

***

 

“Ciao.”

“Lucius! Non ti ho sentito Smaterializzare. – disse Narcissa alzandosi dalla poltrona. Si avvicinò al marito e lo baciò. – Come stai? Com’è andata la missione?” aggiunse osservandolo con attenzione; sembrava incolume.

“Non bene. – rispose lui sedendosi su uno dei divanetti. Sospirò. – Male. Molto male. Un totale buco nell’acqua. Temo che i ribelli rimasti siano meno sprovveduti di quanto credessimo. Pensavamo che senza la Granger sarebbero stati prede facili, invece non ne abbiamo trovato nemmeno uno, e gli avvistamenti di cui abbiamo avuto notizia si sono rivelati infondati.”

“Mi dispiace, tesoro… è passato poco tempo. Vedrai che andrà meglio.”

L’uomo sorrise.

“Ma certo. A te com’è andata, oggi?”

“Oh, niente di nuovo; i soliti… ospiti. – rispose Narcissa scrollando le spalle. – Almeno metà dei Mangiamorte è venuta a fare visita alla Sanguesporco, ed è passata appena una settimana! Quella ragazzina deve aver pestato parecchi piedi, negli ultimi anni; sembra che tutti vogliano vendicarsi di qualcosa…”

“E’ quello che si merita. Draco?”

“No, Draco l’ha avuta solo la prima notte, ma credo che non l’abbia toccata… non in quel senso, almeno.”

“Nostro figlio ha sempre avuto un certo gusto, d’altronde.”

“Penso l’abbia solo Cruciata; sai, credo che gli facesse un po’… un po’ pena.”

“Pena?”

“Sì. Oh, quanto avrei voluto liberarmi di quella Sanguesporco… non mi piace tenerla in casa. Non mi piace questo via vai, lo sai.”

“Dobbiamo solo sperare che qualcuno esageri e la uccida. – rispose Lucius passando un braccio attorno alle spalle della moglie. – Dove l’hai messa, adesso?”

“Insieme all’altra ragazza, la bionda… quella che è arrivata quattro mesi fa. Come diamine si chiama… Lola?”

“Luna. Luna Lovegood.”

“Ah, sì, Luna! Ecco, le ho messe nella stessa stanza. Ho pensato che avrebbero potuto farsi compagnia.”

 

 

Eccomi qui con il nuovo capitolo, addirittura con un giorno d’anticipo! Probabilmente domani non avrei potuto aggiornare, e morivo dalla voglia di sapere se anche questo capitolo vi sarebbe piaciuto, a dirla tutta… XD

Ecco, ora sapete che fine hanno fatto Harry e Ron, e non è una bella fine; ma forse c’è ancora qualche speranza per la fazione del bene…

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto; ci rileggiamo tra due settimane, con la prigionia di Hermione e Luna!

A presto,

Contessa

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Contessa