Capitolo
II
SEI
MESI PRIMA
“Sai
che non puoi mentirmi, vero?”
“Certo.”
“E
allora dimmi, dov’è Potter?”
“Non
lo so.”
“Dov’è
il Quartier Generale
dell’Ordine della Fenice?”
“Non
so nemmeno questo.”
“Devi
dirmelo.”
“Non
posso dirti qualcosa che non
so, mi dispiace. – disse Hermione; sembrava quasi
dispiaciuta. – Sono troppo
intelligente per voi.”
Draco
le diede uno schiaffo,
l’ennesimo della giornata.
“Non
fai altro che sporcarti le
mani, Draco; nemmeno il Veritaserum può forzarla a
risponderti, lo sai. Non ci
resta che portarla dal Signore Oscuro.” disse Lucius
alzandosi. Narcissa
sospirò profondamente.
“Sei
sicuro? Non abbiamo scoperto
praticamente nulla… e
quel poco che
sappiamo non gli piacerà. Lui non ne sarà
soddisfatto.” mormorò la donna.
“Non
abbiamo scoperto nulla perché
lei non sa nulla. Nemmeno nella sua mente ho trovato qualcosa; solo
stupidi
ricordi di Hogwarts e dei suoi genitori Babbani… - disse
Draco scuotendo la
testa. – Sono passate due settimane. Abbiamo fatto tutto il
possibile.”
“E
tutto il possibile basterà?”
chiese Narcissa a bassa voce. Entrambi gli uomini sapevano di cosa
stava
parlando; quello che avevano fatto sarebbe bastato per farli rimanere
nelle
volubili grazie del Signore Oscuro? Per farli rimanere in vita?
“Basterà.
Ne sono certo. – disse
Lucius con sicurezza, appoggiando una mano sulla spalla della moglie.
– Draco,
riporta la prigioniera in cella. Domani sera la porteremo di nuovo dal
Signore
Oscuro.”
***
Quando
la porta della casa si
chiuse alle loro spalle con un tonfo, Narcissa sobbalzò e
trattenne a stento un
urletto.
“Mamma,
se non te la senti puoi
sempre rimanere qui…” disse Draco a bassa voce. Il
suo sguardo diceva che anche
lui sarebbe rimasto nel corridoio più che volentieri.
“No.
No. – rispose Narcissa con
voce ferma. – Non potrei mai rimanere qui mentre
voi… no, verrò con voi.”
“Stai
dietro di noi, e non dire
nulla. Anche tu, Draco, lascia parlare me. Se dovesse succedere
qualcosa, mi
prenderò io ogni responsabilità. –
sussurrò Lucius rapidamente. Strinse il braccio
sinistro della prigioniera, mentre il figlio annuiva dal lato opposto.
–
Andiamo.”
Draco
aprì la porta alla loro
destra, e la sala si zittì immediatamente quando gli altri
Mangiamorte li
videro; Voldemort si sedette comodamente sulla propria sedia, pronto
allo
spettacolo.
“Draco…
ti stavo aspettando con
impazienza. – disse quando il piccolo gruppo
arrivò al centro della sala. –
Lucius e Narcissa. Anche voi qui? – la donna
abbozzò un inchino con la testa,
lottando contro l’impulso di scappare. – Allora,
spero che tu abbia buona
notizie per me.”
“Mio
Signore, - iniziò Lucius. – abbiamo
interrogato incessantemente la prigioniera per-“
“Non
mi stavo rivolgendo a te,
Lucius. Draco, prego; tuo padre può essere così
maleducato, a volte.”
Il
giovane deglutì nervosamente,
poi si schiarì la voce.
“Ecco,
abbiamo interrogato
incessantemente la prigioniera per due settimane, ma purtroppo non
abbiamo
ottenuto le informazioni che speravamo. La sua mente non è
stata un problema,
ma i suoi ricordi sono del tutto irrilevanti. Con il Veritaserum
abbiamo
trovato qualcosa di più, ma molto… molto meno
rispetto a ciò che speravamo. –
disse Draco lentamente. Tutte le orecchie della sala erano tese per non
perdere
nemmeno una delle sue parole. – L’unica
informazione di qualche importanza è-“
“Draco,
Draco, non vorrai rovinarmi
lo spettacolo, vero? Nessuna anticipazione. – lo interruppe
Voldemort alzando
una mano aperta. – La prigioniera è sotto
Veritaserum, ora?”
“Sì,
sì, mio Signore.”
“Bella,
somministra alla nostra
ospite un’altra dose di Veritaserum. – disse
facendo un cenno alla donna al suo
fianco. Bellatrix si avvicinò a grandi passi a Hermione,
estraendo una fialetta
dal mantello. – Oh, lasciate pure andare la signorina
Granger; non credo che
andrà molto lontano, in ogni caso. – Draco e
Lucius lasciarono andare le
braccia della giovane, che venne subito strattonata in malo modo da
Bellatrix.
La donna non si prese neanche il disturbo di ordinarle di aprire la
bocca;
gliel’aprì rudemente con una mano, mentre con
l’altra le versava direttamente
in gola tutto il contenuto della fiala. Infine le diede una spinta e
tornò
rapidamente accanto al proprio padrone. – Preferisco usare
sempre la mia scorta
privata. Niente di personale, Draco. – il giovane scosse la
testa e fece un passo
indietro, imitando il padre; Hermione rimase da sola al centro della
sala.
Draco vide che aveva la fronte imperlata di sudore e si mordicchiava le
labbra.
– Buonasera, Hermione.”
“Sai
che non posso mentire, quindi
non credo che ricambierò il saluto.”
“Deliziosa
come sempre. Partiamo
dalle domande più facili: dove si trova Harry
Potter?”
“Non
lo so.”
“Dove
si trova il Quartier Generale
dell’Ordine della Fenice?”
“Non
lo so.”
“Immaginavo
che non avrebbe
funzionato, ma tanto valeva provare. – disse Voldemort con un sospiro; aveva
l’aria di divertirsi un mondo.
– Quando hai visto Potter per l’ultima
volta?”
“Un
anno e mezzo fa, più o meno.
Era il 23 settembre.”
“E
in che condizioni era?”
“Stabili.”
“Puoi
essere più precisa?”
“Era
in coma.” rispose Hermione in un
sussurro.
“C’è
qualche possibilità che nel
frattempo si sia risvegliato?”
“No.
Ginny mi avrebbe avvertita, se
fosse successo.”
“Vai
avanti.”
“Era
troppo pericoloso tenere Harry
con noi, così ho proposto che Ginny Weasley partisse con
lui. Nessuno dell’Ordine
sa dove siano, questo fa parte del piano: le abbiamo dato tutto il
denaro che
siamo riusciti a mettere insieme, poi ci ha somministrato una Pozione
Soporifera. Non avremmo potuto seguirla neanche se avessimo voluto.
Abbiamo
provato a rintracciarla, ma non ci siamo riusciti: lei è il
Custode Segreto
dell’Incanto Fidelius imposto sul loro nascondiglio.
– disse Hermione
rapidamente. – Se lui si fosse svegliato, o noi fossimo
riusciti a ribaltare la
situazione, lei avrebbe dovuto scrivermi per comunicarmi la loro
posizione. Non
ho mai ricevuto sue notizie.”
“Un
ottimo piano; complimenti.
Avete consultato dei dottori?”
“Sì.
Sia medimaghi sia dottori
Babbani.”
“E
cos’hanno detto?”
“Sono
stati tutti concordi
nell’affermare che il danno subito da Harry durante la
Battaglia di Hogwarts è…
- la voce le si ruppe per un istante. - …irreparabile. Il
suo coma è
irreversibile. E’ un vegetale, e lo rimarrà per
sempre.”
Un
alto brusio si alzò
immediatamente nella sala, mentre Voldemort sorrideva.
“Bene.
Molto bene. – disse l’uomo
riportando il silenzio tra i Mangiamorte. – Avete imposto
l’Incanto Fidelius
anche sul Quartier Generale dell’Ordine?”
“Sì.”
“E
chi è il Custode Segreto?”
“Non
lo so.”
“Continua.”
la incitò Voldemort.
Adesso sembrava leggermente irritato.
“E’
un altro piano concepito da me.
Scegliere un Custode Segreto tra di noi sarebbe stato troppo rischioso,
visti
anche i precedenti, così ho chiesto a Minerva McGranitt di
scegliere un nome a
caso dall’elenco telefonico dei Babbani di Londra. Sono circa
cinque milioni di
persone. Non so chi abbia estratto: chiunque sia, è il
nostro Custode Segreto.
Lei ha lanciato l’Incanto Fidelius, gli ha fatto scrivere
tutti i dati su un
foglio e l’ha fatto leggere ai membri dell’Ordine.
Nessuno di noi può rivelare
nulla, e io ho cancellato la memoria di Minerva. – disse
Hermione. – Abbiamo
ripetuto lo stesso procedimento per tutti e sei i nostri Quartieri
Generali.”
“Sei?”
“Ho
pensato che fosse più sicuro.
Solo io e Minerva sappiamo che sono sei.”
“Rimuovere
qualche Incantesimo di
Memoria non sarà certo un problema, per me. –
replicò Voldemort tranquillo. –
Quando hai visto per l’ultima volta Minerva McGranitt? Dove
si trovava?”
“L’ho
vista per l’ultima volta
quattro mesi fa. Era tre metri sotto terra. Credo che sia ancora
lì.” rispose
Hermione con voce incolore, falsata dal Veritaserum. Dallo sguardo che
lanciò
intorno a sé, Draco intuì che si sarebbe ingoiata
volentieri la lingua.
Voldemort
sgranò gli occhi,
sorpreso.
“Com’è
successo? Uno dei miei
Mangiamorte diceva di averla avvistata meno di due mesi fa.”
disse cercando con
gli occhi il Mangiamorte in questione nella sala. L’uomo
stava tremando.
“Infarto.
Durante una riunione
dell’Ordine. L’abbiamo sepolta nottetempo in un
cimitero Babbano. Sapendo che
la sua perdita ci aveva reso più deboli, abbiamo organizzato
avvistamenti
programmati sfruttando la Pozione Polisucco.”
“E
anche questa è stata una tua
idea?”
“Sì.”
“Saresti
una Mangiamorte perfetta.
Sei proprio sicura di non voler passare dalla nostra parte?”
“Sì.”
rispose Hermione, e la sua
voce non ebbe la minima esitazione.
“Peccato,
peccato. Draco. – il
giovane si riscosse all’improvviso; fece un passo avanti.
– Era questa
l’informazione cui accennavi prima?”
“Sì,
mio Signore.”
“Non
è sicuramente quello che ci
aspettavamo, ma è comunque di rilievo.
C’è qualcos’altro di cui dovrei venire a
conoscenza? Preferisco torturare le persone; chiacchierare non
è mai stato il
mio forte.”
“Sono
morti alcuni membri minori
dell’Ordine, mio Signore. Charlie Weasley è morto
da due mesi, a causa delle
ferite riportate quasi un anno fa nell’attacco che ha ucciso
Kingsley
Shacklebolt. Poi Dedalus Lux e Hannah Abbott. Aberforth Silente
è zoppo.
Neville Paciock soffre di frequenti attacchi di convulsioni in seguito
a un
Cruciatus particolarmente potente.”
Bellatrix
accolse l’ultima notizia
con una sonora risata.
“Un
altro Weasley in meno. Quanti
ne rimangono ancora?” chiese Voldemort con aria fintamente
dispiaciuta.
“Cinque.
– rispose Hermione senza
riuscire a fermarsi. – Arthur, Molly, Bill, George e
Ginny.”
“Oh,
non credo di averti mai porto
la condoglianze per la tragica perdita del tuo fidanzato. Ronald,
giusto?”
“Sì.”
Hermione si asciugò le
lacrime prima ancora che si affacciassero ai suoi occhi.
“Bene,
è un vero peccato, ma credo
sia ora che questa piacevole serata giunga al termine. La nostra ospite
sembra
esausta. – disse Voldemort alzandosi dalla propria sedia.
Hermione tremò; era
malferma sulle gambe. – Stasera abbiamo avuto
l’ennesima conferma del fatto che
Harry Potter non è più una minaccia per noi. Il
Bambino Che E’ Sopravvissuto
ora è un… vegetale, secondo le parole della sua
amica. – i Mangiamorte risero.
– Ho distrutto la profezia che ci legava, così
come distruggerò l’Ordine della
Fenice, e chiunque altro cerchi di ostacolarmi. Niente e nessuno
può fermarmi.
– continuò avvicinandosi lentamente a Hermione. La
ragazza deglutì
nervosamente, guardandosi intorno alla disperata ricerca di una via di
fuga. Draco
non riusciva a smettere di fissarla.– Questa ragazza
è la prova vivente che voi
avete scelto la fazione giusta: la fazione dei vincitori. Senza la
vecchia
megera e questa Sanguesporco, do ai ribelli al massimo qualche mese,
prima di
sparire definitivamente dalla faccia della Terra. –
l’uomo le mise una mano
sotto il mento, costringendola ad alzare lo sguardo. –
Speravo che tu ci fossi
più utile; avevo sottovalutato la tua intelligenza. Per
questo, sarà ancora più
soddisfacente vederti soffrire ai miei piedi. Draco.”
Il
giovane lanciò uno sguardo
preoccupato al padre, poi si avvicinò di un passo.
“Mio…
Mio Signore.”
“Senza
di te non avremmo mai saputo
della morte di Minerva McGranitt, e di alcuni particolari
dell’Ordine. Non mi
hai deluso. Per questo, sarai il primo ad avere la signorina
Granger.” disse
spingendo la ragazza verso Draco. Lei cadde a terra.
“Non
avete intenzione di
ucciderla?”
“No;
la morte sarebbe un atto
troppo misericordioso nei confronti di questa lurida Sanguesporco.
Morirebbe
con il sorriso sulle labbra. Mangiamorte. – Voldemort
alzò la voce, facendo un
lento giro su se stesso. – Draco sarà il primo, ma
voi, tutti voi, potrete
avere la Granger. In qualsiasi modo vogliate. E’ una strega
potente. Nel corso
degli anni ci ha dato parecchio filo da torcere, e probabilmente vi ha
ferito,
o ha ucciso qualche vostro parente; è il momento della
vendetta. – dai
Mangiamorte vennero delle grida di approvazione ed entusiasmo.
– Narcissa, sono
certo che sarai lieta di accogliere la signorina Granger
nell’ala dei
prigionieri di Malfoy Manor.”
“Ma
certo, mio Signore. Ne sono
onorata, mio Signore, grandemente onorata.” si
affrettò a rispondere la donna.
In realtà sembrava più sollevata che veramente
felice.
“Draco,
la prima notte è per te. Da
domani, piccola Sanguesporco, sarai di proprietà di tutti i
Mangiamorte.” disse
Voldemort con un ghigno.
Questa
volta Hermione non riuscì a
trattenere le lacrime.
***
“Ciao.”
“Lucius!
Non ti ho sentito
Smaterializzare. – disse Narcissa alzandosi dalla poltrona.
Si avvicinò al
marito e lo baciò. – Come stai?
Com’è andata la missione?” aggiunse
osservandolo con attenzione; sembrava incolume.
“Non
bene. – rispose lui sedendosi
su uno dei divanetti. Sospirò. – Male. Molto male.
Un totale buco nell’acqua.
Temo che i ribelli rimasti siano meno sprovveduti di quanto credessimo.
Pensavamo
che senza la Granger sarebbero stati prede facili, invece non ne
abbiamo
trovato nemmeno uno, e gli avvistamenti di cui abbiamo avuto notizia si
sono
rivelati infondati.”
“Mi
dispiace, tesoro… è passato
poco tempo. Vedrai che andrà meglio.”
L’uomo
sorrise.
“Ma
certo. A te com’è andata,
oggi?”
“Oh,
niente di nuovo; i soliti…
ospiti. – rispose Narcissa scrollando le spalle. –
Almeno metà dei Mangiamorte
è venuta a fare visita alla Sanguesporco, ed è
passata appena una settimana!
Quella ragazzina deve aver pestato parecchi piedi, negli ultimi anni;
sembra
che tutti vogliano vendicarsi di qualcosa…”
“E’
quello che si merita. Draco?”
“No,
Draco l’ha avuta solo la prima
notte, ma credo che non l’abbia toccata… non in
quel senso, almeno.”
“Nostro
figlio ha sempre avuto un
certo gusto, d’altronde.”
“Penso
l’abbia solo Cruciata; sai,
credo che gli facesse un po’… un po’
pena.”
“Pena?”
“Sì.
Oh, quanto avrei voluto
liberarmi di quella Sanguesporco… non mi piace tenerla in
casa. Non mi piace
questo via vai, lo sai.”
“Dobbiamo
solo sperare che qualcuno
esageri e la uccida. – rispose Lucius passando un braccio
attorno alle spalle
della moglie. – Dove l’hai messa, adesso?”
“Insieme
all’altra ragazza, la
bionda… quella che è arrivata quattro mesi fa.
Come diamine si chiama… Lola?”
“Luna.
Luna Lovegood.”
“Ah,
sì, Luna! Ecco, le ho messe
nella stessa stanza. Ho pensato che avrebbero potuto farsi
compagnia.”
Eccomi
qui con il nuovo capitolo, addirittura
con un giorno d’anticipo! Probabilmente domani non avrei
potuto aggiornare, e
morivo dalla voglia di sapere se anche questo capitolo vi sarebbe
piaciuto, a
dirla tutta… XD
Ecco,
ora sapete che fine hanno
fatto Harry e Ron, e non è una bella fine; ma forse
c’è ancora qualche speranza
per la fazione del bene…
Spero
che anche questo capitolo vi
sia piaciuto; ci rileggiamo tra due settimane, con la prigionia di
Hermione e
Luna!
A
presto,
Contessa