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Autore: showard92    27/05/2012    3 recensioni
"Sai quale emozioni si provano quando si ama?" chiesi.
"Ti senti fra le nuvole, quando parli con lei ti sudano le mani, la velocità del cuore aumenta senza fermarsi, hai un solo pensiero fisso nella mente, quella di attirarla a te e farla tua, sussurrandole che la ami, e che senza di lei non sapresti vivere, e quando lo farai ti sentirai felice, perchè amare consiste anche ad essere felice. Non sempre potrà andare rose e fiori, ma se il vostro amore è vero, allora continuerà, incondizionatamente da quello che la vita potrà fare per dividervi. Ecco cosa si prova quando si è innamorati"
"Si prova questo? Beh.. allora le mie supposizioni sono giuste, ti amo"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ciao a tutti, sono qui con una storia nuova.
Allora, si è vero ho due storie che ancora non ho concluso, e queste storie sono: 'yes, is love' e 'Love you, Cullen'.
Ho deciso di cancellarle, mi dispiace per chi le seguiva, ma voglio fare un lavoro per bene, e questa storia ne fa parte. Voglio scrivere con tutto il mio cuore, nei racconti precedenti, scrivevo di fretta, e a volte sbagliavo anche, beh, se devo fare una storia, tanto vale farla bene, no?
Comunque, questa storia viene scritta da due persone, io e una mia amica che non è su Efp, e quando ci sentiamo collaboriamo per scrivere ogni capitolo per bene. Come sapete io mi chiamo Showard, lei vuole essere soprannominata Lola.
Okay, basta chiacchere, spero che il primo capitolo vi piaccia, ci vediamo giù :)

 
 
 

 
Sono nella mia camera, nel quale guardo tutti i minimi particolari, per l'ultima volta. Sfioro con la mia mano, la scrivania vecchia, dove in alcune parti c'è del ruggine. Lo accarezzo come fosse un oggetto preziosissimo, perchè infondo, lo è. Qui è dove facevo i compiti, dove disegnavo da piccola, e dove scrivevo i mie progetti per il futuro.
Una dolce e fresca lacrima mi solcò il viso, la scalciai violentemente.
Presi gli scatoloni e ad uno ad uno li portai giù, nel salone.
Stavo per risalire per prendere la valigia, la giacca e per salutare la mia camera, ma la voce fina e dolce di mia nonna mi catturò l'attenzione.
 
"Tesoro, sei pronta?" dice in preda dalle lacrime.
Mia nonna è una donna di 63 anni, ho sempre visto lati positivi su di lei, anche nella bellezza. Ha un viso a cuoricino, come ogni persona anziana, delle rughe leggere, due grandi occhi azzurri e capelli, oramai, bianchi.
Vivo con lei da quando avevo 3 anni, i miei genitori sono morti in un incidente che ha coinvolto anche persone innocenti.
Mi mancano da morire, ma dopo tanti anni, ho imparato a passarci sopra.
 
"Si, nonna. Prendo la valigia di sopra e scendo" corsi di sopra ed entrai nella mia camera. Presi la valigia alzando la maniglia, e caricandomela sulle spalle. Rivolsi l'ultimo sguardo alla mia adorata stanza, spensi la luce e chiusi la porta.
Appena scesi vidi mia nonna seduta nel divano cercando di asciugarsi le lacrime. Come posso non volerla bene? L'unica cosa negativa nel andare al collage è che avrei dovuta lasciarla con mia zia, che a mala a pena veniva quando c'ero io, pensa ora che è sola.
Quando la raggiunsi l'abbracciai con tutta la forza che avevo nelle braccia, e nel cuore.
 
"Oh, nonna.."
 
"Tesoro, mi raccomando, comportati bene e.. studia!"
 
"Si, tranquilla." dissi mostrando il mio sorriso che assomigliava ad una smorfia.
In quel momento suonò il campanello, sicuramente è Jacob, il mio migliore amico.
Ha 22 anni, mentre io 19 e ogni volta mi presenta come la sua sorellina.
Ha una corporatura piuttosto muscolosa per un 22enne, ha i capelli neri uguale agli occhi, e li ha corti. La sua carnagione è scura e molte ragazze gli sbavano dietro, beh, c'era da aspettarselo da un ragazzo così. Aprii la porta e dei capelli neri mi coprirono la visuale, solo dopo capii che Jake mi stava abbracciando.
 
"Ehi, Jake non c'è bisogno che fai così."
 
"Come no? Ogni volta che devo venire da te devo fare 2 ore di autostrada"
 
"Lo so, lo so. Ma almeno non sei così distante come mia nonna" sussurrai d'improvviso triste.
Lui sciolse l'abbraccio, salutò come si deve mia nonna e poi prese parola.
 
"Signora Steven, dovremmo andare io e Bella" dice lui gentilmente.
 
"Oh, certo caro. Bella, comportati bene, e Jacob.. guida piano" dice mia nonna facendo l'occhiolino.
 
"Guida piano? Signora Steven il rottame di sua nipote secondo me neanche ci arriva a Forks"
 
"Oh, caro lo so" dice la mia adorata nonna ridendo insieme a Jake. A volte mi viene da abbracciarlo fino a stritorarlo, perchè se mia nonna ride così, è merito suo. In questi giorni le ho causato solo lacrime, per via della mia partenza, ed essere consapevole di questo mi spezza il cuore.
 
"Va bene, avete finito di insultare il mio adorato pick-up? No perchè così andiamo" dico secca.
 
"Si, scusa tesoro" dice mia nonna abbracciandomi per l'ultima volta.
 
"Su andiamo" mi incitò Jake, ma mia nonna no ne voleva sapere.
 
"Amh.. nonna, dovrei.. dovrei andare"
 
"Oh, scusa tesoro mio" dice spostandomi una ciocca dietro l'orecchio.
 
"Ciao Jacob." dice mia nonna educata.
 
"Arrivederci Signora Steven"
 
Uscii dalla casa, e prima di chiuderla mandai un bacio con la mano a mia nonna, e.. alla mia adorata casa.
Jake mi aiutò con le valigie, ci avvicinammo alla macchina, soprannominata da lui 'il rottame' pff.
Posai delicatamente nel baule qualche valigia, mentre le altre le misi davanti. Mi sentii chiamare da dietro, e mi girai per vedere chi era.
 
"Bella, cara"
Phil, era il mio vicino, un uomo di 44 anni, robusto con un pò di pancetta, carnagione chiara, con occhi verdi e capelli scuri e sbarazzini.
Ha aiutato molto, me e mia nonna, dopo la morte dei miei genitori e di mio nonno. A volte ci prestava soldi, che io, non ho mai potuto restituire, dato che quei pochi soldi che avevamo, ci servivano. Lui diceva sempre che non importava, ma chi ci credeva ormai.
 
"Oh, Phil" dico correndo verso di lui e abbracciandolo.
E' molto importante per me, è come un padre e un nonno, che non ho mai avuto.
 
"Tesoro, fai la brava, oh.. c'è qualcuno che ti vuole salutare" e dietro le sue gambe spuntarono due occhi verdi profondi, dove sarei capace di buttarmici dentro e iniziare a nuotare in quel paradiso.
 
"Bellaa!" dice Amanda abbracciandomi.
Amanda è una bambina adorabile, di 3 anni. E' la figlia di Phil, e da quando lei gioca sempre con me, nel giardino che hanno a casa loro.
Ha un visino piccolo a forma di cuore, due grandi occhi verdi, delle piccole labbra rosse le circondano il mento, e sopra quelle labbra dolcissime, ci si posiziona un nasino piccolo. I suoi capelli le accarezzano le spalle, con dei grandi boccoli, che ogni volta si fa fare dalla mamma.
 
"Amore" dico stringendola a me.
 
"Quando torni?" dice facendo gli occhioni dolci.
 
"Presto amore, prestissimo"
 
"Va bene, mi raccomando, fai nuove amicizie, stai attenta e.." perfetto ora anche una bambina si metteva a farmi la predica.
 
"Papà come si diceva quella parola?"
 
"Studia" suggerì il padre.
 
"Ah, si, stai attenta e studia!" dice annuendo.
 
"Certo, certo. E giuro che quando torno, mi vedrai con dei regali tutti per te"
 
"Siiii." dice saltellando.
 
"Su, Amanda, deve andare"
 
"Uffa.." dice anche lei, cercando di non piangere, ma non ci riesce.
 
"Ehi amore, non piangere, pensa che quando torno ti beccherai dei regali, eh!" riuscii a farle scappare un sorriso, e subito dopo mi abbracciò.
 
Mi alzai e mi avvicinai a Jake che aspettava nel pick-up impaziente, ma per sembrare educato salutò Phil e Amanda, furbo il ragazzo.
Li salutai con la mano, ma solo dopo mi accorsi che a questo 'spettacolino' aveva assistito la moglie di Phil, Teresa. Non andavamo molto d'accordo, mi definiva una di quelle poverelle che giravano per Seattle, ma dopo qualche discussione abbiamo chiarito, anche se, ancora oggi, almeno fino ad adesso, mi ignora, mandandomi degli sguardi schifati.
La vidi sorridere sinceramente verso di me, e salutarmi con la mano, ed io feci lo stesso.
Entrai nel pick-up e Jake partì. Mi girai per vedere la mia adorata Seattle per l'ultima volta, e quello che vidi mi addolcì.
Un quadretto meraviglioso, dove i protagonisti erano, mia nonna, Phil, Amanda, Teresa e altri vicini che mi salutavano. Da quando ero così famosa? Bah, poco importa.
So solo che Seattle rimarrà per sempre nel mio cuore.
 
Preparati Collage di Forks, perchè sto per arrivare..


 
Spazio autrici:
 
Allora, che ve ne pare? io e Lola abbiamo lavorato molto sul primo capitolo, cancellandolo un paio di volte, e questo è il risultato.
Beh, spero vada bene, un bacio da parte mia e da Lola, al prossimo capitolo! (:
  
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