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Autore: mangakagirl    29/05/2012    7 recensioni
Tokyo. Estate torrida.
Cosa accadrà quando Conan, dopo la morte inaspettata e inspiegabile di Ran, la rivedrà per le strade di Beika?
Haibara e Hattori credono che stia impazzendo, ma dovranno ricredersi quando alla Festa delle Celebrità di Tokyo la stessa ragazza si presenterà loro con il nome di Ran Morikawa, figlia dell'omonimo proprietario di una delle ditte più importanti del Giappone.
Chi è questa ragazza e perchè, dopo svariate uscite con Hattori, Kazuha e uno Shinichi sempre più confuso, quest'ultimo verrà quasi assassinato a casa sua da una sua amica?
Qual è il vero obbiettivo di questa strana ragazza che cambierà per sempre la vita di Shinichi?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Shiho Miyano/Ai Haibara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2.

DIN DON DIN DON DIN DON!

Conan aprì la porta stizzito e si preparò a dirne quattro a quel maledetto postino che, da giorni, non faceva altro che rendergli la vita impossibile.
-Giuro che se non la pianti ti faccio licenziare dalle poste! Hai rotto! Queste sono manie di persecuzione! Tu sei uno stalker…!- sbraitò puntando gli occhi sull’individuo che suonava il campanello con insistenza, e sobbalzò tacendo di botto scoprendo che non era il solito postino: cappello degli New York Yankees calato in testa, polo nera e jeans, incarnato olivastro e occhi smeraldini lo scrutavano con espressione divertita e furbetta.
-Da quando hai una relazione col postino, Kudo?- domandò sghignazzando come un matto Hattori.
-Hattori! Ma allora non era il postino che rompeva le palle…eri Tu!- esclamò Shinichi in miniatura puntandogli un dito al petto.
-Signorsì! Gentile come al solito, vero Kudo? Mi sa che il postino avrebbe rinunciato al tentativo di conquistarti se avesse sentito come lo insultavi…! Ahia!- il detective del Kansai si ritrovò una o più costole incrinate per il pugno che il bambino gli aveva assestato nello stomaco.
-Ma falla finita, Romeo!- sbottò Conan afferrando la sua borsa e portandosela in casa seguito dall’amico. Heiji sorrise divertito e fiero di sé per quello che era riuscito a fare: distrarre Kudo da quella giornata. Si buttò sfinito e accaldato sul divano, mentre il piccoletto apriva il frigo in cerca di qualcosa da offrirgli da bere, e ripensò a quello che stava accadendo: esattamente tre mesi prima, Ran era morta.
Da allora andava a Tokyo ogni settimana, tanto che i bigliettati sostenevano che fosse il miglior cliente della JR Central*, la linea ferroviaria che collega Tokyo e Osaka. Ogni volta che era a Tokyo  andava con lui a trovarla al cimitero, esattamente come faceva Haibara.
-Ecco- disse il ragazzo distogliendolo dai suoi pensieri porgendogli un bicchiere di succo d’arancia -Kogoro deve fare la spesa, quindi non ho altro…- aggiunse sconsolato sedendosi accanto a lui sul divano.
-Tranquillo, va benissimo- rispose Hattori sorseggiando la bevanda fredda e dolciastra. Sperò di non aver fatto notare a Kudo la sua espressione pensierosa, ma era troppo tardi: Shinichi abbassò il capo e sospirò.
-Oggi sono esattamente tre mesi…- sussurrò piano cominciando a tormentarsi le dita con foga. Il ragazzo del Kansai posò il bicchiere vuoto sul tavolino davanti al divano e gli rispose:
-Andiamo adesso? Kazuha è dal parrucchiere e arriverà a Tokyo solo nel pomeriggio…-
Shinichi annuì e balzò giù dal divano dirigendosi verso la porta d’ingresso seguito da Hattori.

***

Esattamente come il giorno prima, uscirono dal cimitero dopo all’incirca un’ora, durante la quale il detective dell’est tacque insolitamente, senza rivolgere nessuna parola all’amata ormai defunta. Heiji si afferrò il colletto della t-shirt e lo allontanò dal corpo sventolandosi con una mano: quell’estate era davvero torrida.
-Cavolo, ad Osaka non c’è questo caldo appiccicoso!- esclamò camminando accanto all’ex liceale che si osservava attorno con sguardo perso nel vuoto. Percorsero quasi 300 metri sui marciapiedi affollati, quando Kudo vide di nuovo una chioma castana destreggiarsi tra la folla di gente. Spalancò gli occhi e non ebbe più dubbi quando la ragazza si voltò un secondo indietro per osservare la vetrina di un negozio: occhi azzurro-lilla, frangetta che ricadeva ribelle sugli occhi, labbra rosee e lineamenti fini.
-Ran…- sussurrò accellerando il passo facendosi largo tra la folla con Heiji sconvolto alle calcagna -RAAAAAAN!- urlò cominciando a correre all’impazzata.
-OHI KUDO!- gridò il detective dell’ovest col tipico accento del Kansai correndogli dietro senza capire che cosa stesse succedendo. Shinichi non gli rispose e tentò di non perdere di vista la ragazza, ma fu inutile: era sparita tra la gente.
-Maledizione!- imprecò battendo un pugno su un muro nervoso: l’aveva persa per la seconda volta. Heiji si materializzò al suo fianco e lo fissò stizzito.
-Che ti prende, eh?- articolò tra l’affanno.
Il ragazzo gli spiegò che aveva visto Ran per la seconda volta e che non era riuscito a fermarla. L’amico sbarrò gli occhi, poi lo guardò con espressione comprensiva.
-Kudo…-
-Non sono pazzo! Era lei!- sbottò Shinichi guardandolo deciso.
-Io credo che tu… - sospirò - ti sarai confuso, Kudo. Ran non c’è più…-
Altra pugnalata. L’ex liceale sbuffò col morale a terra sentendo la rabbia sbollire: ma perché dovevano avere maledettamente ragione? Hattori cercò qualcos’altro da aggiungere per consolarlo, ma il bambino scosse la testa.
-Tranquillo… torniamo a casa- disse piano cominciando a camminare per raggiungere la via di casa.

***

H. 17.00  

DIN DON DIN DON DIN DON!

Conan scrutò l’orologio e disse tra sé e sé : “Non può essere il postino!”. Andò ad aprire e rimase sopreso nel vedere una ragazza con un sorrisone e una coda di cavallo fare capolino sulla soglia di casa accanto al solito enorme trolley fucsia.
-Ah, ma allora è una cosa delle vostre parti!- esclamò sorridendole il bambino, felice di vederla -Cos’è? Se ad Osaka non vi attaccate al campanello non vi fanno entrare in casa?!-
La ragazza scoppiò a ridere e lo abbracciò forte mentre la voce di Hattori esclamava furbetta e divertita:
-Paura che fosse il postino, eh Kudo?!-
Il ragazzo rise a sua volta e ammise: -Sì, giusto un po’!-
-Postino? Ma che dite?!- chiese Kazuha entrando in casa con l’enorme trolley, lo posizionò accanto all’ingresso e si diresse verso il suo ragazzo che stava comodo comodo sul divano. -Ciao, amore!-
-Ciao, principessa. Ma non eri andata dal parrucchiere? A me sembra che i tuoi capelli siano come al solito…- rispose Heiji facendola ridere.
-Avevo caldo e li ho legati. Fuori ci sono più di 35°C! Ma come fate a vivere in questa città?- domandò rivolta a Conan che si sedè accanto al ragazzo.
-Non me lo chiedere… è sempre stata calda, ma mai come quest’anno-
Kazuha si illuminò e battè le mani davanti al petto fissandolo, mentre lui e l’amico si scambiavano un’occhiata perplessa.
-Ti ho portato una cosa!- esclamò rivolta a Shinichi, poi afferrò il trolley e lo posò con poca grazia sul tavolo, dove cominciò a rovistare tra i vestiti. Qualche secondo dopo tirò fuori un portafogli con la bandiera inglese e lo passò al bambino con un sorriso.
-Me lo sono fatta portare da una mia amica che è andata a Londra. Spero ti piaccia, Kudo…-  Già, lei sapeva tutto di Kudo.
Il ragazzo lo prese in mano e lo osservò con un sorriso malinconico, ricordando che la prima e ultima volta che era stato a Londra, Ran era con lui.
-Una volta eliminato l’impossibile, tutto ciò che resta, per quanto improbabile possa sembrare, è la verità- lesse le parole scritte in inglese su di esso e alzò lo sguardo su Kazuha -Grazie davvero. Mi piace un sacco- disse con tono un po’ elegiaco, ma la ragazza sorrise comunque soddisfatta.
-Meno male- sospirò mentre la porta si apriva mostrando un Kogoro Mouri super agitato irrompere nella stanza.
-Ragazzi, fortuna che siete già arrivati!- esclamò sollevato avvicinandosi a loro con gli occhi più rilassati. Si sedè su una sedia e cominciò a sventolarsi con una mano, allentando il nodo della cravatta nera con l’altra. -Uff… che caldo maledetto che c’è!- aggiunse accettando volentieri il bicchiere di aranciata che Conan gli porgeva -Grazie, allora… grandi notizie! Stasera, me l’ero totalmente dimenticato, sono invitato alla festa delle Celebrità di Tokyo! Avete presente quella festa i cui nomi dei partecipanti sono stati scelti e pubblicati su tutti i giornali a marzo?- i ragazzi annuirono e lui posò il bicchiere sul tavolo dopo averlo trangugiato in un solo sorso -Quella! E voi dovete venire con me, quindi tutti a prepararsi…-
-Come come?!- esclamarono in coro i tre ragazzi sconvolti mentre lui si alzava diretto verso il bagno.
-Devo portare i membri della mia famiglia, quindi voi verrete con me… che c’è che non capite?!-
Kazuha arrossì un po’ e guardò con un’occhiata in tralice Heiji restando in silenzio. Kogoro emise un piccolo “Oh” e sospirò.
-Credo di avere capito Kazuha…- cominciò guardandola  comprensivo  -Ma da quando lei non è più qui con noi, voi siete la mia famiglia- spiegò con un sorriso sotto lo sguardo triste di Conan. La ragazza gli sorrise e fece per dire qualcosa, ma Kogoro la interruppe:
-So per certo che se fosse qui, lei la penserebbe come me e insisterebbe che tu e Hattori venisse con noi…- indicò lui e Conan con un dito. La ragazza, dopo un attimo di silenzio, annuì.
-Va bene… allora vado a prepararmi- rispose riconoscente sparendo con il trolley fucsia in camera di Ran, ormai diventata sua da quando andava a trovare Conan tutte le settimane.
-Su, scattare!- Kogoro battè le mani in direzione dei due ragazzi rimasti in stanza -Vi voglio pettinati, vestiti e lavati entro le 18.30 o vi porto con me come siete siete-
I due detective sorrisero e sparirono nella camera che Kogoro divideva con Conan per obbedire agli ordini di quel detective un po’ andato.
 
*La linea ferroviaria è davvero esistente. Quasi Tutte le informazioni le ho cercate su internet e mi sn documentata x avere una fict realistica.

 
Mangakagirl’s Corner:
Minna Konnichiwa! Salve mondo, come va? Eccomi quaaaaaaa (tono lirico ^.^) con il mio secondo capitolo!
Ke ne pensate?? Sì, sì, lo so ke è corto, ma ero all’inizio e li facevo corti!
Fatemi sapere con una recensione, please *^*!
Starete sicuramente pensando: Cos’è sta lagna? Aveva detto che c’era azione, romanticismo… bla bla bla… Qui nn c’è nnt!
Avete ragione! Ma tranquilli ke il prossimo capitolo sarà quello decisivo da cui partirà tutta la storia, quindi non perdetevelo! ;)
Grazie a: Kaity, Sherry Myano, LucyloveAnimemanga e Shinichi e Ran amore x aver commentato il primo capitolo.
Grazie a: Shinichi e Ran amore e Kaity per aver messo la storia tra le seguite e preferite.
Arigatò!  Mangakagirl! ^.^
Ps: il titolo dei capitoli sn i numeri in giapponese x ki nn lo sapesse. Ve ne eravate accorti???? Fatemi sapere! ^-^
  
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