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Autore: Kumiko_Walker    29/05/2012    3 recensioni
La Day Class verrà stravolta dall'arrivo di una nuova studentessa, che ha una particolarità: il suo occhio sinistro è rosso, mentre quello destro è azzurro.
Ma anche la Night Class scoprirà qualcosa di molto importante: infatti oltre ai Level A, ai B, ai C, ai D ed ai E esistono altre due categorie: i Level X ed i Level Y. In altre parole questi nomi sono usati per nominare i bambini nati da un vampiro e da un essere umano. I Y sono quelli nati da i Level B, C o D con un essere umano, mentre gli X sono i più pericolosi, perché nati da un'umana e da un Sangue Puro.
Cosa succederà d'ora in poi? E cosa capiterà a Kumiko?
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hanabusa Aido, Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Yuki Cross
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Level X
Capitolo 2: Idol


Kumiko si svegliò a causa del sole che filtrava tra le tende. Si era addormentata ripensando al padre ed alla madre. Osservò la piccola sveglia gialla sul comodino, e si alzò a fatica dal letto, capendo che era ora per la colazione.
Aveva tutti i capelli scompigliati, così prese la spazzola rosa e cominciò a pettinarsi lentamente, siccome aveva una mezz’ora buona. Si stiracchiò e andò in bagno. Si lavò i denti ed il viso, guardandosi di nuovo allo specchio: quei suoi occhi bicolore erano sempre lì, così diversi eppure così simili, in un certo senso, che le avevano dato una vita impossibile per un essere umano come lei.
Si asciugò il viso e si cambiò con la divisa nera: non le stava male, era larga sulle braccia così da non far notare quanto fosse magra, e la gonna era lunga al punto giusto. Non le piaceva mostrare molto la sua pelle, così prese delle calze molto lunghe, sempre del colore della pece, e se le tirò su fino al ginocchio, cercando di stare in equilibrio sul letto, perché aveva messo una gamba sul materasso, mentre l’altra era attaccata al pavimento, rendendole difficile stare in piedi.
Appena uscì nel corridoio si imbatté in Yuki, che sembrava uno zombie in carne ed ossa. Camminava trascinandosi a malapena, con profonde occhiaie sotto gli occhi e sembrava che lei e l’ombra si fondessero insieme.
- Stai bene, Yuki? - chiese Kumiko, seguendola e facendo fatica a non superarla, siccome la velocità della castana era pari a quella di un bradipo.
- Ho dormito poco… fare il Disciplinare mi stanca moltissimo - disse Yuki, sbadigliando e mettendosi una mano davanti alla bocca per evitare di essere troppo maleducata. Ieri aveva detto a Kumiko che lei faceva parte del Comitato Disciplinare insieme a Zero e, per evitare che gli studenti dessero fastidio alla Night Class, erano costretti a fare anche il turno di notte, cioè stare alzati fino a che le lezioni degli alunni “in bianco” non fossero finite. La rossa non sapeva se ce l’avrebbe fatta se fosse stata nei loro panni.
Andarono insieme a fare colazione e Yuki si prese un botto di roba, mentre Kumiko si accontentò solo di un pezzo di pane e del burro. Non mangiava molto, non aveva quasi mai fame, e poi non gliene fregava nulla se era magra come un chiodo, però preferiva coprirsi perché non sopportava di sentire i commenti che le davano un gran fastidio. Lei era così, cosa ci poteva fare?
Subito dopo entrarono in classe, e la rossa fu costretta a presentare sé stessa, cosa che odiava.
- Sono Katou Kumiko, Katou come “glicine rampicante” e Kumiko come “eterna bellissima bambina”, ho quindici anni, mi sono trasferita ieri, amo il silenzio e la notte, ho l‘hobby del disegno, piacere di conoscervi - disse con la testa bassa, ed alla fine fece un inchino.
Camminò tra i banchi, mentre il mormorio degli studenti era sempre più fitto, così tanto da dare la nausea alla rossa. Tutti si chiedevano perché i suoi occhi erano di due colori diversi, o come mai i suoi capelli erano di un rosso così acceso. Chiacchiere, chiacchiere e solo chiacchiere, troppe ed insopportabili.
Kumiko si sedette al fianco di Yuki, siccome era l’unico posto disponibile.
La lezione procedette bene, anche se la rossa non ascoltò, perché lei le cose che l’insegnante stava spiegando le sapeva già.
Stava disegnando sul quadernetto degli appunti il viso di Yuki, che si era addormentata sul banco. Le stava venendo piuttosto bene, ma si sentiva inquieta, perché degli occhi penetranti la osservavano da dietro. Erano quelli di Zero Kiryu, lei lo sapeva, però non conosceva il motivo per il quale lui la fissava, la fissava sempre, con quello sguardo pieno di odio e di disprezzo. Non gli aveva mai parlato, eppure lui la odiava, una domanda le annebbiava la mente: perché? Era un quesito semplice, eppure la risposta era così difficile da trovare oppure troppo crudele da scoprire. Ma lei voleva sapere, ed un giorno glielo avrebbe chiesto, sicuramente.
Solo la campanella che annunciava la fine delle lezioni e l’inizio del pranzo la fece distogliere da quei pensieri, guardò quelli che erano i suoi appunti e notò che aveva disegnato solamente il volto addormentato di Yuki.
Yori, la migliore amica della castana, provò a svegliarla e, dopo un paio di minuti, la ragazza si svegliò, stiracchiandosi e mugolando qualcosa di incomprensibile.
Kumiko chiuse velocemente il suo quadernetto per evitare di far vedere il disegno che aveva fatto durante la lezione e si alzò per andarsene, ma venne fermata da Yuki.
- Vieni a pranzare con noi? - chiese sorridendole innocentemente.
La rossa si trovò costretta ad accettare, e le tre si fermarono su un tavolo nella mensa. La castana mangiò degli Hot Dog, Yori dell’insalata e Kumiko decise di prendere del comunissimo sushi.
Mangiarono in silenzio, senza parlare troppo, cosa che la rossa apprezzò.
La campanella suonò e così cominciarono le lezioni pomeridiane. Kumiko le detestava, non le piaceva passare il pomeriggio su un banco per ascoltare lezioni noiose che lei aveva già fatto.
Ma così fece e, nonostante non stette a sentire una parola, dovette ammettere che la classe era piuttosto tranquilla, come piaceva a lei.
Appena finì la lezione, le ragazze cominciarono a fare piccole urla perché non vedevano l’ora di incontrare i loro idoli, e Yuki e Zero erano costretti a fermarle. Siccome Kumiko era annoiata, decise di andare a vedere come se la cavavano i membri del comitato disciplinare.
C’erano moltissime ragazze che urlavano, ed il gruppo di ragazzi del giorno prima si faceva strada con dei sorrisi sul volto. Erano tutti bellissimi, sembravano degli attori o dei modelli.
Vide che Yuki stava per cadere e lei la prese in tempo prima che sbattesse a terra.
- Grazie, Kumiko - disse la castana sorridendo, per poi riprendere l’equilibrio, messo di nuovo a rischio da un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi azzurri. Era alto, piuttosto robusto, ma non troppo, un sorriso da Stregatto, un po’ pallido, e sempre con indosso la divisa bianca della Night Class.
Guardava Kumiko con un certo interesse e la ragazza si chiese il perché.
- Una nuova studentessa! Che carina! Io sono Hanabusa Aidoh, detto Idol piacere di conoscerti! - disse lui, con una faccia da idiota tentando di abbracciare la rossa.
- Aidoh - la voce del ragazzo che il giorno prima aveva aiutato Kumiko lo fermò.
- Sì, Capodormitorio Kuran - disse il biondo, ritornando saltellando dagli altri membri della Night Class, per poi andare tutti nell’edificio per avere le loro lezioni notturne.
Erano strani. Ognuno di loro.
Si disse Kumiko mentalmente, seduta sul letto, ripensando alla giornata.
C’era qualcosa di molto misterioso che avvolgeva la Cross Academy, qualcosa che aveva a che fare con il Dormitorio Luna e con tutti gli studenti che vi erano dentro.
Sapeva che sia Yuki che Zero conoscevano un segreto che non poteva essere detto a nessuno, forse troppo crudele o troppo imprevedibile. Ma non capiva qual era.
L’unico tassello del puzzle che stava componendo nella testa le mancava: cos’era quel alone di mistero che avvolgeva la scuola? Cosa nascondevano Yuki, Zero e la Night Class?
Sibilò mentalmente e non riusciva a capire perché pensava a queste cose che servivano solo a mandarle confusione nel cervello.
Si schiaffeggiò il viso, poi si fece la doccia per allontanare la tensione, ed infine si mise il suo adorato pigiama verde.
Guardò fuori dalla finestra per un po’, osservando gli alberi neri, mentre il suo riflesso veniva specchiato nel vetro estremamente liscio. Aveva mille pensieri nella mente e non riusciva più a ragionare.
- Mamma… perché mi hai mandato qui? - chiese con un filo di voce, appoggiando la fronte sulla finestra, per far raffreddare la testa che sembrava voler scoppiare da un momento all’altro.
- Ahi - disse sibilando, prendendosi la bocca e coprendosela con le mani, spalancando gli occhi. Fantastico, ora ci metteva anche il mal di denti.
Aveva portato una confezione di aspirine contro il dolore, le aveva messe nel cassetto, così andò a cercarle. Oh, eccola lì! Andò in bagno e se ne mise una nella bocca, poi prese dell’acqua dal rubinetto e mandò giù il tutto.
Si mise nel letto, aspettando che l’aspirina facesse effetto, chiudendo gli occhi.
Si addormentò, dimenticandosi i pensieri intricati che aveva fatto prima, e sognò il nulla più assoluto. Il nero colorava quel suo mondo in cui si era immersa dolcemente.
Non lo sapeva, perché era troppo immersa in quel suo riposo rilassante e bellissimo, ma il segreto della Cross Academy lo avrebbe scoperto una settimana dopo.



Note dell'autrice: questa storia mi sta prendendo moltissimo! Ringrazio Aryadaughter - SkyGravity3 - valepassion95 per aver messo la storia nella seguite, am ringrazio anche chi ha recensito e chi ha letto! Vi sposerei tutti, grazie mille! Spero continuerete a seguirmi!
   
 
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