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Una voce rispose al secondo squillo.
"Hai
fatto la scelta giusta, ragazzo".
Neal strinse i denti,
un sapore amaro in bocca "Piantala! - ribatté seccato
– Cosa
ci fai qui? Cosa vuoi?”
"Hei!
É questo il modo di parlare con tuo padre?"
"Non
saprei, sai: non ho avuto modo di fare molta pratica”
"Ok.
Probabilmente me lo merito. Ora però possiamo parlare come
due
adulti? Sono venuto a New York per vedere te”
"Sei un
criminale ricercato – precisò Neal – O
pensi che non lo sappia? Potrei chiamare i federali e tu non
riusciresti a lasciare la
città"
"Tu non lo farai – dichiarò suo padre,
all'altro capo del telefono - non senza aver sentito ciò che
ho da
dirti”
Neal rise, amaramente. Esitò prima di rispondere e ripensò al consiglio di June.
“Ok,
possiamo parlare, ma lo faremo a modo mio. Hai sconvolto la mia
padrona di casa e questo non deve succedere mai
più”
Suo padre si mise a ridere. “Figliolo quella donna si farebbe sparare per te. Sei fortunato”
"Lo
so - disse Neal,semplicemente – e ora, se vuoi parlare con
me,
faremo così …"
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Venti
minuti dopo, quando Neal tornò a casa, trovò June
in piedi ad
spettarlo.
“Cos'hai
deciso di fare?”
Neal sospirò
“Ho chiesto a Peter di avere il weeckend libero – disse, stringendosi nelle spalle - e ho fissato l'incontro per domani … in un posto che è al limite del mio raggio d'azione, ma … Onestamente non so se sono pronto per vederlo …”
June
gli prese la mano.
Il suo sguardo materno ed orgoglioso faceva nascere qualcosa nel petto di Neal.
“Ti
aiuterò io – dichiarò la donna, in tono
pratico – in tutti i
modi possibili!”
“Si, ma … non posso lasciartelo fare!”
rispose lui
“Sciocchezze!
Non è certo la prima volta: l'ho già fatto con
Byron! - rispose
June, poi domandò, incuriosita – Peter non ti ha
chiesto perché
volevi il fine settimana libero?”
Neal aggrottò la fronte
“Che c'entra questo?”
“Ma … Immagino mi sentirei più
tranquilla sapendo che lui ti copre le spalle, sai … per
ogni
evenienza … Io non sono più quella di una
volta!”
“Tu
sei la donna più in gamba che conosco! - dichiarò
Neal con sincera
ammirazione, quindi aggiunse – Non voglio che lui sia
coinvolto in
questa cosa. È una faccenda personale”
Lei sospirò “Come
vuoi, ma dovresti tener conto del fatto che Peter è tuo
amico e ti
aiuterebbe”
"Lo
so. È proprio perché siamo amici che non voglio
che sia coinvolto.
Fidati di me, è meglio così"
June non sembrava
convinta, ma non discusse le sue scelte.
“Va bene – disse, battendo le mani, una volta, fra loro - Abbiamo un giorno intero per per preparare un piano perfetto! Byron aveva un abito particolare per gli incontri clandestini. Lo chiamava “L'abito per impressionare le persone”. Voglio dartelo. Spero non pensi che io sia una sciocca superficiale, ma mi sembra che, si … ti sentirai più a tuo agio con indosso l'abito adatto”
Neal le sorrise, con riconoscenza, mentre lei lasciava la stanza.
Non l'avrebbe mai ammesso ad alta voce, ma dentro di lui c'era ancora il ragazzino che voleva impressionare suo padre.
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Peter ed Elizabeth erano solo a metà della prima colazione domenicale quando il cellulare di Peter cominciò a squillare.
Vide che era Diana a chiamarlo e pensò che non l'avrebbe mai fatto se non avesse avuto un ottimo motivo.
“Devo
rispondere, tesoro” si scusò con sua moglie.
"Caffrey
è fuori del suo raggio." dichiarò Diana, senza
preamboli.
Il
cucchiaio di Peter batté rumorosamente sulla sua ciotola
“Di quanto?”
"Pochissimo e solo da pochi minuti. Sembra fermo appena oltre il suo raggio d'azione”
Peter
aggrottò le sopracciglia pensieroso “Ricordi la
prima volta che
abbiamo preso Neal?”
"Sì.
Perché?"
"Come abbiamo fatto a prendere il
ragazzo?"
"... Abbiamo seguito Neal nel suo
nascondiglio!”
"Esatto!”
assentì Peter, mentre pensava
'É come se Neal volesse attirare la nostra attenzione, la
mia
attenzione su qualcosa...?
"Che
facciamo capo?” incalzò Diana.
“Organizza la squadra e date un'occhiata, ovviamente senza che Neal se ne accorga. Io arriverò lì appena possibile. Mandami le coordinate” rispose il federale.
Elizabeth gli rivolse uno sguardo interrogativo.
“Che succede?” gli chiese, poi, smettendo di imburrare il pane tostato.
“Neal è fuori dal suo raggio - disse Peter, posando la mano su quella della moglie – devo andare”
“É naturale che devi andare – rispose lei, quindi aggiunse, con decisione – Riportalo a casa”
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Neal arrivò al magazzino in cui aveva appuntamento con suo padre con un'ora di anticipo.
Vibrante
di energia nervosa, cominciò a camminare sue giù
per la lunga sala
vuota.
Aveva calcolato il suo raggio d'azione e sapeva che si concludeva nel mezzo del pavimento di cemento grezzo.
Cercò di concentrarsi, ripetendo mentalmente tutto ciò che aveva in mente di dire a suo padre.
Erano anni che si ripeteva le stesse cose, era come sentire un disco rotto, soltanto che non c'era musica, ma odio, rabbia e disprezzo.