ANNUNCIO
IMPORTANTE A TUTTA LA POPOLAZIONE DI NUOVA ROANAPUR!
Il Presidente di Nuova
Roanapur riconferma ciò che ha precedentemente affermato.
Dopo la presa di
questa città da parte sua non sono più ammessi
crimini di nessuna natura. Tutti
coloro che verranno colti in flagranza di reato saranno condannati alla
pena
capitale. Inoltre tutti coloro che tenteranno di liberare i prigionieri
di
guerra subiranno la medesima sorte. Domani, nella piazza centrale,
tutta la
popolazione è invitata a prendere parte
all’esecuzione di coloro che hanno
permesso la fuga della criminale nota come Balalaika. Chiunque
verrà colto
nell’atto di dar rifugio alla sopracitata sarà
considerato alla stregua di un
criminale. Inoltre il Presidente ribadisce l’importanza della
cattura del
gruppo criminale che continua a persistere nonostante le forze del
Nuovo
Governo. Di seguito saranno mostrate le foto segnaletiche con i
nominativi del
suddetto gruppo.
Foto N° 1: un giovane sui
vent’anni, in giacca e cravatta, con gli occhi azzurri e i
capelli biondi:
Garcia Lovelace, erede del casato Lovelace.
Foto N° 2: due domestiche,
una che a causa della sua “bassezza” sarebbe sempre
sembrata una ragazzina,
l’altra di tutt’altro aspetto, con un occhio
bendato, il braccio sinistro e la
gamba destra sostituiti da della protesi d’acciaio e la mano
destra sprovvista di
due dita: Fabiola Iglesias e Roberta, domestiche della famiglia
Lovelace.
Foto N° 3: una ragazza
dallo
sguardo tetro ed una lunga cicatrice lungo il collo, seduta accanto ad
un uomo
biondo che aveva la faccia da drogato, cosa che era in effetti:
Frederica
Sawyer, nota come “la Pulitrice” e Leigharch,
autista della “Pulitrice”.
Foto N° 4: un ragazzo
riccioluto vestito da novizio: Ricardo, membro della ex-Chiesa della
Violenza e
una ragazza australiana: Jane, famosa falsaria.
Foto N° 5: un uomo con una
cicatrice che gli attraversava l’occhio sinistro e un enorme
ghigno stampato in
faccia, vestito con un lungo cappotto nero poggiato sulle spalle e
l’immancabile camicia bianca e la cravatta ben allacciata,
mentre si puntava
alla tempia una pistola, una delle Cutlass di Revy, guardando con occhi
colmi
di odio, disprezzo e derisione l’obbiettivo: il capo del
gruppo criminale,
Rokujo Okajima, Rock.
Chiunque veda anche uno solo
di questi individui è pregato di avvisare immediatamente le
forze dell’ordine.
Se vogliamo estirpare la criminalità e vivere al sicuro qui,
a Nuova Roanapur,
dobbiamo catturarli il prima possibile.
«Fatto.»
«Grazie
Frederika. Non
sapevo che fossi così brava anche in questo,
complimenti.»
«Di
niente.» disse lei
arrossendo appena.
«Allora
capo, che
facciamo? Quale sarà la prossima mossa?»
«Non
so. Per il momento
abbiamo fatto abbastanza liberando Balalaika. Lasciamole campo libero
per un
po’. Anzi, Ricardo, Frederika, che ne dite di andare da lei e
aiutarla per un
po’ finché non si sarà ripresa dalle
ferite?»
«Come
desidera, capo.»
«Dai
Ricardo, non c’è
bisogno di fare il sofisticato!»
«Sbaglio
ho c’è una
punta di rammarico nella tua voce?»
«Mia
cara Jane, la mia
rabbia verso di lei dovrebbe essere condivisa da entrambi, non
credi?» Jane lo
guardò un attimo, e tanto bastò per renderle gli
occhi lucidi, mentre stringeva
forte un ciondolo con una piccola foto di Benny.
«Dobbiamo
andare con
Leigharch?»
«No,
sarebbe solo una
perdita di tempo, è troppo sballato al momento.»
Tutti guardarono Leigharch
intento ad amoreggiare con una pianta.
«Ehi
Rock, che ne
facciamo di questi?»
«Ah
già, scusa Garcia,
me n’ero dimenticato.» Rock si alzò dal
sontuoso divano da cui aveva guardato
il servizio su di loro sull’enorme TV. Quella villetta era
merito dei soldi
falsi che Jane continuava a creare e di un bel po’ di
influenza di Garcia.
Guardò gli scagnozzi del Presidente
di
Nuova Roanapur che avevano catturato per ottenere
informazioni. Per un
attimo lo attraversò il desiderio di ucciderli lui stesso,
di farli soffrire
come avevano fatto soffrire lei.
«Roberta,
Fabiola,
pensateci voi. Fatevi dare un passaggio da Ricardo e Frederika in un
luogo dove
le loro urla non si sentano troppo.»
«Ok
capo!» Fabiola
saltellò allegra verso i due disperati e dopo averli
tramortiti con un bel
calcio lei e Roberta se li caricarono in spalla ed uscirono con Ricardo
e
Frederika, ognuno diretto hai propri compiti.
«Sei
cambiato Rock.
Troppo forse. In te non vedo più niente di quello che eri
quando ci siamo
conosciuti.»
Rock
guardò Garcia per
un attimo e poi si avvicinò ad un grande specchio, e mentre
si accendeva una
sigaretta si ammirò per un po’ il lavoro sul
braccio destro.
«Hai
ragione Garcia. Ma
anche tu sei cambiato. Hai accettato di unirti a me senza pensarci
troppo.»
«Voi
avevate aiutato
me, io ora aiuto te.»
«Grazie
Garcia, mi sei
davvero utile.» Dopo aver passato una mano sul tatuaggio che
ora risaltava
fresco fresco sul suo braccio, un tatuaggio identico a quello di Revy,
si voltò
verso di lui.
«In
ogni caso, dovrai
farci l’abitudine. Io farò di tutto per
vendicarla, per vendicare tutti quelli
che sono morti, lo farò ad ogni costo,
quant’è vero che mi chiamo Rock.»
«Sbaglio
o, come ci ha
ricordato il notiziario, tu ti chiami Rokujo Okajima?»
Rock
guardò la TV dove
ancora una volta campeggiava la sua foto con sotto il nome Rokujo
Okajima.
Prese una delle Cutlass che portava sempre con se e sparò un
colpo dritto al
nome, incrinando tutto lo schermo, lasciando visibile solo il nome Rock.
«Rokujo
è morto, da
moltissimo tempo ormai. Io sono Rock, colui che riporterà al
suo splendore
originale Roanapur e che solo allora potrà raggiungere la
donna della sua vita,
la donna che amo con tutto il mio essere.»
«Non
intenderai…»
«Su
Garcia, andiamo
anche noi, facciamoci una bella bevuta. E portati dietro quel drogato,
mi sono
stufato di ‘sto posto.»
«Di
nuovo? Ma siamo
appena arrivati! Non possiamo andare avanti così!»
«Su
signorino, se mi
vuoi essere utile devi obbedire a tutto ciò che ti dico,
chiaro?» il suo
sguardo non ammetteva repliche. Rock raccolse da terra la solita
camicia
bianca, se la allacciò fino in cima, sistemò il
colletto e la cravatta in modo
impeccabile, prese il cappotto, se lo getto sulle spalle,
sistemò le Cutlass
nei foderi che portava come Revy ed uscì seguito da Garcia
con in spalla un
Leigharch moribondo.
Una
volta in macchina
si allontanarono quel tanto che bastava dalla villetta e dopo aver
acceso lo
stereo a palla inondando la macchina di una delle canzoni preferite di
Revy, Red
Fraction, ed averla canticchiata per un po’ battendo il dito
a tempo sul
volante, premette un bottone, e mentre la villetta dietro di loro
saltava in
aria gridò, ridendo come un pazzo con le lacrime agli occhi:
We are the Baddest Mother Fuckers in the World!!! Yeah!!!
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Nota
d’ Autrice: non so che
dire… Questa FF mi era venuta in mente
all’improvviso, ascoltando una musica
bellissima a parer mio, che mi ha fatto pensare “Voglio
scrivere una storia
dove la grande Revy muoia. Una storia dove dimostri di provare forti
sentimenti
verso qualcuno. Una storia dove finalmente lei e Rock provano un attimo
di
felicità, per poi venire riportati alla cruda e fredda
realtà di Roanapur”. Da
questa riflessione durata un millesimo di secondo e nate questa. E, per
quanto
sia ovviamente un parere soggettivo, sono fiera di quello che ho
scritto. Mi
piace. Ovviamente spero che piaccia anche a coloro che
l’hanno letta fino in
fondo. Non so, per qualunque altra cosa chiedete, rispondo a qualunque
domanda
e (come sempre sperate) recensioni. Vi prego, che qualcuno mi dica cosa
ne
pensa, qualunque cosa! In ogni caso vi ringrazio semplicemente per
averla
letta, alla prossima
ElPsyCongroo