Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: _Ash    31/05/2012    2 recensioni
fan fiction ambientata dopo il 13 film "L'Inseguitore Corvino". Conan è scampato per un pelo all'organizzazione,o così crede. nuovi membri e nuovi pericoli lo attendono, coivolgendo tutti quelli con cui ha avuto dei contatti, fino ad arrivare allo scontro finale...
Genere: Azione, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Heiji Hattori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Shinichi Kudo, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2: PERICOLO...?
Il cinema era pieno di borbottii e gente che sgranocchiava le patatine o i pop corn. Ad un tratto le luci si spensero a poco a poco e al posto dello schermo, con un meccanismo sali-scendi apparve un palcoscenico.
La sala applaudì e tutti si fecero attenti.
“Benvenuti a tutti signore e signori e…a voi bambini!” un ragazzo sui trenta entrò da una botola posta sotto il palco, vestito di un completo bianco panna, una camicia con dei merletti neri e un papillon rosso. Tutti applaudirono felici.
“mi chiamo Yuta Tetzuia e sono l’inventore di questo formidabile congegno” dicendo così entrò una ragazza vestita con un abito rosso lungo, uno spacco lungo la gamba mostrava una figura sinuosa ed in mano teneva un caschetto.
“E’ un onore avervi qui come miei ospiti. Quest’ oggi vi farò testare un nuovo prodotto che rivoluzionerà la storia della tecnologia, si tratta di un gioco ambientato in una realtà virtuale. Prego, sopra di voi ora stanno scendendo dei caschetti, indossateli tutti, per favore.
E così dal soffitto con un meccanismo, scesero dei baschetti,quasi uguali a quelli delle moto,una schermata come visiera, e con attaccati una moltitudine di fili.
“Questi serviranno per entrare nella realtà virtuale. Indossateli bene, allacciateli bene alla testa.” Continuò il presentatore.
Tutti si allacciarono il congegno e Genta fu aiutato dai suoi amichetti perché non c’era riuscito.
“Bene, ora nello schermo davanti a voi verranno proiettate le immagini nella vostra mente.
Non è propriamente un gioco, ma è una sorta di LeggiMente, ovvero, proietta sui vostri schermi i vostri pensieri, mentre nello schermo più grande” indicò in pratica lo schermo del cinema “..verranno proiettate alcune immagini sovrapposte tra voi presenti!”
Alcuni mormorii di approvazione, altri di imbarazzo si sentirono tra le gente e l’esperimento iniziò.
Sullo schermo di ognuno cominciarono a comparire le prime immagini e tutti ne restarono meravigliati ed estasiati, un “Hoooo!” generale si diffuse per la sala.
“Vi prego di fare attenzione, poiché potrebbero dare alcuni effetti collaterali, non dannosi per la salute, è chiaro. Potrebbe indurre a sonnolenza e a qualche attacco di mal di testa e nausea, non eccessivi, state tranquilli” continuò a parlare la voce del presentatore.
Nel frattempo ognuno si godeva le proprie immagini, i propri pensieri: Genta si stava godendo una carrellata di piatti prelibati, Mitzuhiko le ultime immagini del suo nuovo videogioco, o alcuni pomeriggi passati con i suoi amici, come pure la piccola Aiyumi, mentre Agasa si stava immaginando di essere l’inventore più famoso.
Tutti si stavano divertendo, tranne una bambina con i capelli ramati. Infatti non aveva azionato il gioco per paura che sul grande schermo comparisse qualche immagine compromettente o che riguardasse sua sorella; non ci teneva a far saltare la sua copertura o a rivivere certe scene del suo passato da Sherry.
Conan invece era curioso di provare, così lo azionò ma a poco a poco la sua attenzione andò calando e cadde in un sonno profondo…
Senza accorgersene, la sua manina finì in quella della piccola Ayumi, la quale arrossì e il suo cuoricino iniziò a batterle forte.
Per l’imbarazzo non si girò a guardare l’amichetto,ma il suo sorriso diceva tutto.
Sullo schermo iniziò allora ad apparire il piccolo bambino occhialuto insieme a lei, insieme, mano nella mano, come una coppietta felice.
Trascorse mezzora e finalmente l’esperimento finì.
Il bambino con gli occhiali si sveglio e cercò di orientarsi. Lo avvolse una strana sensazione, si sentiva irrequieto…
‘Dove sono?’ la sala divenne nitida e si ricordò dov’era e il perché.
Vide che tutti se ne stavano andando, evidentemente era tutto finito.
“Muoviti dormiglione” disse Ai scocciata. Gli altri sen’erano già andati e a Conan seccò parecchio.
“cos è successo?” chiese Conan alla scienziatina
“Ti sei addormentato. Evidentemente questo aggeggio non fa per te Kudo.”
A sentire quel nomigliolo fu avvolto da un terrore
“Ho no! non è che per caso sullo schermo è apparso…?”
Ai si girò, la frangetta gli nascose i suoi occhi profondi
“Se non ci fossi stata io, ora tutti saprebbero la tua vera identità…”
“Cosa?”
“Hai cominciato a sognare Ran…e poi vari ricordi di te da liceale insieme a lei, così ho interrotto il collegamento, poiché i bambini hanno iniziato a farmi domande…”
Conan era allibito. Come era potuto accadere? Era stato uno stupido, ecco cosa!
Questo non fece che far crescere la sensazione di pericolo.
ho come…l’impressione che qualcuno mi stia osservando..’ Conan si guardò attorno, ma non vide nessuno di sospetto.
O forse si.
All’uscita, nascosto dalla penombra, un volto coperto, vestito tutto di nero, gli sorrise, un sorriso maligno, di chi ha capito tutto.
Conan lo fissò paralizzato. ‘perché mi ha fissato?
“Ti muovi?” lo chiamò seccata Ai girandosi.
Conan si ridestò e seguì la bambina all’ingresso, dove li aspettavano il Dottor Agasa e i bambini, i quali ebbe l’impressione che lo guardarono un po’ estraniti.
C’era tensione, Conan la percepiva, come pure la sensazione di pericolo.
Ad un tratto lo rivide di nuovo: una figura nell’ombra lo scrutava con un sorrisetto maligno, due occhi da pazzo.
Conan capì che era in pericolo, doveva andarsene e salvare i suoi piccoli amici.
“ragazzi, scusate, io devo andare, ci vediamo domani!” e corse via.
“Conan!” cercarono di chiamarlo, ma lui era sparito tra la folla. Ai lo guardò con uno sguardo preoccupato, poi si rivolse ad Agasa, il quale gli fece cenno di non sapere niente e diede segno di preoccupazione anche lui.
Le nuvole minacciavano pioggia, si alzò un gran vento, così la compagnia decise di andare in un luogo più appartato.
Anche la figurina nera che Conan aveva visto, era sparita.

   
 
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