Cinderella
Boy, you've lost your shoe.
« Mi sono dimenticato Edvige... »
Charlie
si chiese se Harry fosse la persona adatta ad accudire una civetta
delle nevi, animale noto per le costanti attenzioni e cure richieste.
Lo lasciò entrare in casa sbadigliando sonoramente, ricordandosi poi di indossare soltanto un paio di boxer sdruciti.
« Scusa Charlie, non volevo svegliarti, ma Molly mi ha impedito di utilizzare nuovamente la Passaporta ieri sera... » avrebbe voluto dirgli Harry, che invece si limitò ad entrare in casa e dirigersi verso la camera degli ospiti.
« Ricordi una sola volta che Harry si sia dimenticato di quella civetta? » chiese Fred con un cipiglio dubbioso.
« Lo conosco troppo poco per dirlo, George. » rispose Charlie, ignorando il ghigno del minore.
« Io sono Fred! » esclamò « E tu hai anche il coraggio di definirti mio fratello? Comunque non l'ha mai dimenticata, Charlie, neanche quando l'abbiamo fatto evadere da casa dei suoi zii...»
Charlie scosse le spalle, ponendo fine al monologo dell'altro.
Harry comparve nel corridoio, trascinando l'ingombrante gabbia per uccelli.
« Al prossimo anno, Harry. » esclamò Charlie, limitandosi ad un cenno del capo.
Il volto del moro parve rabbuiarsi, ma Charlie legò quel cambiamento d'umore all'idea di dover usare nuovamente la Passaporta.
Lo lasciò entrare in casa sbadigliando sonoramente, ricordandosi poi di indossare soltanto un paio di boxer sdruciti.
« Scusa Charlie, non volevo svegliarti, ma Molly mi ha impedito di utilizzare nuovamente la Passaporta ieri sera... » avrebbe voluto dirgli Harry, che invece si limitò ad entrare in casa e dirigersi verso la camera degli ospiti.
« Ricordi una sola volta che Harry si sia dimenticato di quella civetta? » chiese Fred con un cipiglio dubbioso.
« Lo conosco troppo poco per dirlo, George. » rispose Charlie, ignorando il ghigno del minore.
« Io sono Fred! » esclamò « E tu hai anche il coraggio di definirti mio fratello? Comunque non l'ha mai dimenticata, Charlie, neanche quando l'abbiamo fatto evadere da casa dei suoi zii...»
Charlie scosse le spalle, ponendo fine al monologo dell'altro.
Harry comparve nel corridoio, trascinando l'ingombrante gabbia per uccelli.
« Al prossimo anno, Harry. » esclamò Charlie, limitandosi ad un cenno del capo.
Il volto del moro parve rabbuiarsi, ma Charlie legò quel cambiamento d'umore all'idea di dover usare nuovamente la Passaporta.
« Al prossimo anno,
Charlie. » avrebbe detto Harry se solo Fred non l'avesse
spinto fuori dalla casa borbottando fra sé
e sé qualche insulto alla "nota perspicacia degli Weasley".
Conteggio parole: 235
Questo capitolo è stato revisionato da Ceci24 che ringrazio immensamente *-* Quindi l'assenza di errori e di virgole di troppo è tutto merito suo :)
Per il resto ringrazio chi ha commentato il capitolo precedente o chi ha solamente aggiunto questa storia nelle seguite :)
Alla prossima!