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Autore: Greenfields    01/06/2012    1 recensioni
Evangeline e Charlie. Lei appena uscita da una delusione d'amore che la ha portata ad innamorarsi del suo migliore amico. L'amore trionferà tra i due? Eva riuscirà a dichiararsi? E Charlie, accetterà la situazione?
Dal 2° capitolo:
" - Ci sto arrivando.. sembra.. sembra che tu sia innamorata, quando parli dell'amore.. è.. è così?
- Mi stai chiedendo se mi sono innamorata?
- Si.
- Beh.. si Charlie, mi sono innamorata."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Ah.. posso sapere di chi?

- Non ci crederesti

- E' Trevis?

- Secondo te lo avrei trattato in quel modo, se mi fossi innamorata di lui?

- Il fatto è che ti conosco bene, e so che ti piace farti desiderare.

- Hai ragione, ma non è lui. Ma sei geloso?

- Come vedo la mia teoria è confermata. Riesci a leggermi negli occhi tutte ciò che provo, - commentò tra sé e sé - si, sono geloso.

- E perché?

- Sei la mia migliore amica! - e mi abbracciò - Facciamo un patto, ok?

- Si

- Stasera, tornati dalla festa mi dirai chi è, e lo saprò, come tu saprai di chi sono innamorato io.

- Di Greta?

- No! Non te lo dico! - toccandomi con un indice il naso.

- Io non te lo dirò mai, nemmeno sotto tortura.

- Oh si, che me lo dirai. Abbiamo fatto un patto.

- Anche se succedesse qualcosa di irreparabile?

- E' Joshua? - gli si fermò il battito.

- Te lo dirò stasera - e gli feci l'occhiolino.

Prima che potesse aggiungere qualcosa, gli squillò il cellulare.

- Gre.. Calma.. sono da Eva.. basta, si ora arrivo..

Chiuse la chiamata.

- Devo andare, a stasera.

Lo lasciai andare da quella strega, sperando per la sua felicità, ma sapendo che non sarebbe mai stato bene con lei. 

Quando tornò Witney le lanciai un'occhiata assassina.

- Cos'hai detto a Charlie?

- Io? Nulla! Perché?

- Dimmi la verità.

- Mi fai paura.

- Dovresti averne.

- Ok, ok.. Gli ho detto di ragionare su ciò che prova per te, perché secondo me, almeno per lui, non siete semplici amici.

- Davvero? - mi illuminai. Non capii la mia reazione, e nemmeno lei la comprese, ma in quel momento non mi importava.

- Non mi uccidi?

- No! E' fantastico! E lui?

- Ha detto che ci avrebbe pensato.

Sorrisi - Prepariamoci.

- Ma cosa succede?

- Mi volevi più euforica, eccomi qua. Stasera gli dirò quello che provo, così sarò più libera. Spero solo che lui mi dica che non è innamorato di Greta. Va bene chiunque, ma non lei.

Ci preparammo con calma, provandoci molti vestiti, e lei mi disse:

- E' bello fare queste cose con te, Line. Sei fantastica, solare, e quando ti diverti fai divertire pure gli altri. Sono contenta di esserti amica.

- Da dove viene tutto questo affetto?

- Goditelo ora, perché confessioni come queste da parte mia sono rare! - mi venne incontro e ci abbracciammo.

Bussarono alla porta, ed andai ad aprire.

- Hem.. Ciao - era Grant.

- Ciao Grant! Sono pronta, andiamo!

Uscii e lo presi sotto braccio.

- Sei bellissima.

- Grazie, anche tu sei davvero bello. Ti va se passeggiamo fino a casa di Trevis? Almeno parliamo un po'.

- Certo - sorrise.

Conversammo per un po', ma arrivati vicino alla casa della festa, entrai in argomento Beth.

- Ci tiene davvero, a te

- Si, siamo amici da quando eravamo davvero tanto piccoli.. - scorsi un luce nei suoi occhi.

- Sai, - guardavo di fronte a me - mia madre dice sempre una cosa.

- Cosa?

- Che gli occhi delle persone brillano quando parliamo della persona che amiamo, o del nostro sogno.

- Ah si?

- Si. Se tu avessi potuto vedere i tuoi occhi mentre parlavi di Beth, ti saresti accorto che brillavano.

Si fermò. Mi fermai anche io.

- Davvero?

- Si, Grant - sorrisi

- Ma mi piaci tu.

- Beh, ne sono lusingata, ma so come si sente lei, perché ti ama. Oggi è venuta da me a minacciarmi di non farti soffrire. Quando a pranzo sei venuto a parlarmi, lei aveva una sorta di angoscia negli occhi. Era leggibile, almeno per me.

Al suo silenzio, continuai:

- Sai, non è strana una cosa del genere. Quando condividiamo cose importanti con una persona, quando troviamo in questa persona la capacità di leggerci con un solo sguardo, beh, lei è la persona giusta. Mi dispiace, ora, di averti stravolto la serata. Posso fare qualcosa?

- Io.. beh.. non me ne ero mai accorto.. è strano..

- Posso confidarti un segreto?

- Certo.

- Anche io sono innamorata del mio migliore amico. Ma lui sta con una ragazza, e nonostante ciò, stasera io gli rivelerò questi miei sentimenti. Non pensare che io ti abbia usato, anzi. Mi sono fatta usare da te, così che tu capissi cosa provi per lei. Non arrabbiarti, io ci tengo, vorrei rimanere tua amica, perché penso che tu sia davvero un ragazzo buono e gentile. Mi innamorerei volentieri di te.

- Mi dispiace a me, di averti usata per capire questa cosa.. posso chiederti un ultimo favore?

- Sicuro!

- Mi puoi spiegare i tuoi sentimenti per lui?

- Beh.. se ti può servire per capire cosa provi per lei.. io penso che Charlie sia la persona più buona ed altruista del mondo, quando sto con lui mi sento completa, e ad ogni nostro contatto sento di poter toccare le stelle. E' il mio rifugio durante una tempesta è l'orizzonte che mi accoglie quando mi allontano, è la persona di cui mi fido, e di cui mi potrò sempre fidare, so che potrò contare su di lui, qualunque cosa accada.

- Grazie - mi abbracciò.

Lo strinsi forte e dissi:

- Abbiamo appena capito che siamo innamorati dei nostri migliori amici, andiamo a prenderci una sbronza da capogiro?

Scoppiò a ridere:

- Non pensavo ci fosse un tuo lato così.

- Oh, ci sono molti miei lati che non conosci, Grant! - risi.

- Provocante, miss Houten!

- Grazie mister..?

- Guais.

- Mister Grant Guais - nel frattempo eravamo entrati, ed io avevo già in mano un drink, e Grant una birra. Gli chiesi:

- Che fai, finisci questa e vai a parlare con Beth, o ci vai dopo?

- Non lo so, tu che mi suggerisci?

- Vacci ora, perché potrebbe pensare che lo dici solo perché sei ubriaco.

- Non sono ubriaco! - disse, ridendo.

- No, ma se continui così ti ci ridurrai ben presto! - risi.

- Grazie Geline. Anche se ti conosco da un giorno sento che siamo buoni amici.

- Pure io lo penso, Grant. Ora abbracciami e vai da Beth!

Detto questo mi abbracciò e lasciò la birra sul tavolo e si avventurò tra una giungla di corpi agitati alla ricerca della sua amata Beth.

- Ce l'hai fatta a diventare cupido? - una voce d'angelo mi parlò dopo un quarto d'ora passato a riconoscere volti tra le persone e rifiuti ad inviti dei maschi.

- Beh.. - dissi, indicando Beth e Grant che proprio in quel momento si stavano dirigendo verso di noi mano nella mano - Guardali. Penso proprio di esserci riuscita - sorrisi soddisfatta.

- Geline!

- Grant, dimmi!

- Dille che è vero che la amo! Non ci crede!

- E perché non ci crede?

- Perché pensa che io sia innamorato di te, o che tu lo sia di me.

- No, Beth, io non sono innamorata di lui, ma di un altro.

- Ma il discorso di oggi..? - iniziò Beth.

- Era per voi, la sorpresa.. Vi devo spiegare tutto? Andate a fare la coppetta innamorata, perché io il mio compito di cupido per stasera l'ho combinato, chissà se riuscirò a conquistare il mio, di ragazzo.

- Chi è? - Beth.

- Te lo dirà lui.. dopo - riferendomi a Grant.

- Line, andiamo all'istituto? - mi chiese Charlie.

- E Greta?

- Ti spiego dopo.

Salutai tutti, salimmo su un taxi e tornammo al campus. Witney avrebbe passato quella notte dai suoi genitori, perciò avevo la camera libera, e per avere un po' di tranquillità andammo nella mia stanza.

- Mi perdonerai se mi tolgo il vestito, Charlie?

- Si..

- Charlie, cos'hai? - urlai dal bagno.

- Niente..

- Dimmii la verità - lo raggiunsi, dopo aver legato i capelli ed aver indossato un paio di pantaloncini e una maglietta.

- Ho.. ho lasciato Greta.

- Perché?

- Perché non potevo stare con lei, sapendo che amavo un'altra.

- Ah..

- Ti ricordi quando oggi mi hai chiesto se ero geloso?

- Si.. Ti ho chiesto il perché.

- Non solo perché sei mia amica.. ma soprattutto perché.. perché provo qualcosa di più.. - oddio, lo stava dicendo veramente? - provo qualcosa di più che semplice amicizia per te. Sei tu la ragazza che amo, Line.

Lo aveva detto. Mi amava. Il mio cuore esplose come i fuochi d'artificio nella notte di capodanno, producendo scintille di tutti i colori, e ricongiungendosi di un pezzo che aveva perso, essendosi donato a Charlie. Dopo la sua confessione mi sentii finalmente completa, come un puzzle che aveva da tempo perso una parte e che la ha appena ritrovata.

Sorrisi come un'idiota.

- Line.. - appena sentii il mio nome pronunciato da quella bocca non mi trattenni dal baciarlo.

Nell'atteso istante del tocco fra le nostre labbra, capii che avevo fatto bene a non perdere le speranze, e a soffrire perché il dolore aveva reso più magico quel momento.

- Charlie, io ti amo.

Alzò la testa, e mi guardò con degli occhi lucenti e ridenti, - ti amo.

Ansanti, e affannati facemmo l'amore, sussurrando i nostri nomi e mettendoci a nudo, continuando a ripetere i sentimenti che provavamo l'uno nei confronti dell'altra. Ci addormentammo, sfiniti, e la mattina fui svegliata da delle carezze sulla schiena.

- Buongiorno, amore.

- 'Giorno, Charlie - mi guardò con un'aria strana - ti amo - aggiunsi con un'aria interrogativa, incerta se se lo volesse sentir dire. Approvò, e io continuai - Amore, lo sai quanto mi piacerebbe rimanere a letto con te, a coccolarti e a stringerti fino a non lasciarti andare più via, ma abbiamo lezione, e dobbiamo andare.

- Ah, se non ci fossi tu..! Sarei finito!

- Già..

Mi baciò. A quel contatto inaspettato e così nuovo, arrossii, scaturendo in lui la voglia di abbracciarmi. Rimanemmo in quella posizione per minuti, o forse ore, forse anni, fino a quando la prepotente suoneria del mio cellulare ci avvisava la fine di quei momenti stupendi.

- Witney, ti ammazzo. Cosa c'è?

- Puoi parlare? - Charlie mi prese il telefono e disse:

- No, non può. E' troppo impegnata a baciarmi.

Perfino io riuscii ad udire l'urlo emozionato della mia migliore amica, che ci intimò di raggiungerli al cortile, per parlargliene. Chiusa la telefonata, comunicai a Charlie:

- Forse sarebbe stato meglio se non glielo avessi detto..

- Mi rendo conto solo ora del guaio in cui siamo finiti. Anzi, sei finita. Perché Wit chiederà tutto a te!

- Sei perfido - mi girai dalla parte opposta, mentre mi abbottonavo la gonna e lui i pantaloni della divisa. Non c'era più vergogna tra di noi, quella sopravvenuta nell'ultimo periodo a causa della mia infatuazione non più gestibile.

- No, ho un istinto di autoconservazione.

- Dovresti conservare me, però.

- Sarai sempre il mio primo pensiero.

Lo baciai.

Quando raggiungemmo gli altri Witney mi saltò addosso, perché voleva sapere tutte le novità, e di dettagli. Al nostro gruppo si aggiunsero Grant e Beth, felicemente fidanzati, allietati come tutti della mia relazione con Charlie. Solo una persona non ne era contenta, Greta.

Ma ora che avevo trovato quella felicità non me la sarei lasciata sfuggire facilmente.

 
  
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