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Autore: Fey    19/12/2006    4 recensioni
Quale sarà il segreto di Hinta?e cosa comporterà?
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Nel silenzio della foresta il ra

Nel silenzio della foresta il ragazzo sbuffò apertamente. Per alcuni secondi era rimasto ad osservare il radicale cambiamento d'espressione dell'amica. Il volto perplesso della ragazza si era improvvisamente raggelato, per poi avvampare di colpo. Era sempre così quando si pronunciava quel nome di fronte a lei, ormai il giovane lo sapeva bene eppure la cosa non smetteva di infastidirlo. Ma perchè le ragazze erano così stupide?! Non riusciva a capire come il solo accennare a quelle sei letterine potesse gettarla in quello stato confusionale. Lasciò trascorrere qualche altro secondo prima di ridestarla con tre semplici parole:

- Hinata-sama dovremmo andare.

- Ah è vero...scusami.

- Ufff....- sbuffò nuovamente il ragazzo, ecco un altro vizio che non riusciva a farle perdere-... insopportabile- bisbigliò senza che l'altra l'udisse.

Senza perdersi in ulteriori chiacchiere i due giovani avevano ripreso la loro marcia sfrecciando tra gl'alberi (o sarebbe meglio dire sui rami degl'alberi...uff cmq è lo stesso).

In breve raggiunsero la loro meta. Un quartetto di alberi, tra i più alti della foresta, nati così vicini da sembrare quattro protuberanze dello stesso essere; stringevano e attorcigliavano i loro robusti rami formando una barriera verde invalicabile a prima vista. Il ragazzo fu il primo a tuffarsi in quell'intrigato groviglio, Hinata lo seguì dopo pochi secondi. Ora mai conosceva perfettamente il piccolo passaggio nascosto tra le fronde da un'insospettabile effetto ottico di luci e prospettive. Ma questa non era l'unica sorpresa degna di nota regalata da quella ingarbugliata vegetazione. I rami che all'esterno parevano lottare l'uno con l'altro per frasi spazio nel mondo. All'interno si disponevano simmetricamente ai quattro lati, lasciando al centro un enorme spazio vuoto per poi scolpire, al di sopra delle loro teste, un vero e proprio tetto da cui neanche una goccia d'acqua sarebbe riuscita a trapelare. Chi si fosse trovato improvvisamente in quel luogo non lo avrebbe distinto da una normale abitazione. La prima volta che la ragazza lo aveva visto era quasi svenuta dalla sorpresa.

Come fu dentro due manine conosciute le cinsero le gambe. Hinata si abbassò lievemente ad afferrare il piccolo essere festoso che le dava il benvenuto. Una bambina di circa tre anni dalla riccioluta chioma rosiccia, le si stringeva ora al petto felice di quel loro solito rituale saluto.

- Benvenuta Hinata.

Una voce maschile si unì a quella loro piccola gioia.

- Ah buonasera Shiba-kun.

Hinata aveva appena finito di rispondere al saluto che un vociare irrequieto (un vero coro di benvenuta, ciao, ecc) l'assalì. Nella stanza-albero un gruppetto  di bambini,  la cui età media sfiorava a stento gl'otto anni si erano voltati per porgerle i loro saluti.

Ascoltando il festoso frastuono il ragazzo di fronte ad Hinata, un giovane uomo di venti anni dalla folta capigliatura castana rinchiusa in una lunga coda di cavallo, allargò maggiormente il sorriso che aveva istintivamente donato alla nuova arrivata non appena era giunta.

- Come sempre sei molto amata ... Hinata.- esclamò divertito, mentre la giovane divampava.

- Ma...io veramente...insomma non prendermi in giro Shiba-kun.

-Non ne avevo intenzione. -Proclamò il giovane senza scomporsi.

-Ha ragione lui baka...-proruppe il ragazzo con cui era giunta fin lì, sedendosi accanto all'amico ed invitandola a fare lo stesso-...sei tu che ti agiti troppo

per un no nulla.

Il volto della ragazza per un attimo si rabbuio nel vano tentativo di simulare un impeto di disappunto ma non resse rilassandosi di colpo per sorridere con il suo solito fare. Ora mai erano passati quasi due anni da quando quel festante gruppo di ragazzini era entrato a far parte della sua vita. Ognuno di loro aveva un triste passato alle spalle, ognuno un triste ricordo. Eppure da sempre fin dal primo sguardo che le avevano rivolto, sempre li aveva scorti sorriderle. La mente di Hanata tornò indietro nel tempo fino a soffermarsi all'inverno dei suoi quattordici anni.

Quella era stata una delle tante notti in cui per quanto si sforzasse non era riuscita a chiudere occhio. E lei la ricordava bene proprio come ricordava tante altre sue notti di veglia. Tante volte si era sforzata con  tutte le sue forze per tentare di svuotare la mente e cercare un pò di riposo ma sempre il tutto si era rivelato inutile. Bastava così poco, una piccola distrazione ed ecco la vecchia ombra oscura ricomparire a ghermirla. Quel mostro, con cui fin da piccola Hinata aveva imparato a convivere, aveva un nome conosciuto a molti. Si chiamava ansia, paura, frustrazione. Ora mai la ragazza non ci faceva più neppure caso. Si lasciava semplicemente assalire ricordando il tempo, quel breve tempo, lontano ormai un anno, in cui quell'ombra era scomparsa.

Era in uno di questi tristi momenti Hinata, quando udì un suono lieve ma deciso provenire da poco più in là. Quasi senza rendersene conto si alzò per controllare cosa stesse accadendo mentre "attivava" i suoi occhi.

Non le ci volle molto per individuare un'ombra trafficare nelle cucine di casa Hyuga. Il corpo di Hinata si irrigidì lievemente a quella scoperta ma il passo della giovane non si arrestò. Fosse stata curiosità o altro non lo avrebbe mai capito ma lentamente penetrò nella stanza stando ben attenta ad ogni movimento dell'altro.

Nel buio una figura si muoveva agilmente tra i vari scaffali della dispensa. Ad Hinata non ci volle molto per notare il sacco in cui alla rinfusa venivano gettate le prede di quella sortita. La ragazza restò allibita, quello che hai suoi occhi acuti si rivelava un giovane non molto più piccolo di lei stava rubando il cibo racchiuso nella loro dispensa. L'attimo di esitazione sopraggiunto nella giovane aveva dato modo all'altro di accorgersi della sua presenza, con un balzo felino le si era rapidamente fiondato adosso portandola a sbattere violentemente la testa. Hinata colta di sorpresa da quel gesto non afferrò l'accaduto se non dopo il colpo, decidendosi a tentare una reazione. Era cominciata così tra i due una vera e propria colluttazione, in cui l'uno impediva i movimenti dell'altro non lasciando la presa saldamente acquisita sul corpo dell'avversario. Continuarono a combattere fino a restarne esausti eppure nessuno dei due sembrava voler colpire l'altro seriamente. I loro colpi si limitavano a studiare e tenere sotto controllo l'altro. Un rumore dei passi si avvicinarono alla stanza, il giovane preso dal panico lasciò sfuggire la presa dalla bocca di Hinata, i passi erano sempre più vicini, ancora avvinghiati i due ragazzi erano rimasti immobili, respiravo a fatica ma nessun rumore uscì dalle loro bocche, i passi si allontanano. Il giovane allentò la presa. Hinata approfittò del momento per allontanarlo dal suo corpo con un calcio ben assestato, scaraventandolo pochi passi più in là. Il ragazzo si rialzò quasi subito mettendosi a sedere, il punto in cui era stato colpito sembrava dolergli visto il modo in cui lo massaggiava.

- Non hai gridato? ....- esclamò mentre per la prima volta  i loro sguardi si incrociarono-...avresti potuto ma del resto mi sembra tu te la sappia cavare anche da sola.

-Non...non prendermi in giro per tutto il tempo hai evitato di ferirmi...me ne sono accorta cosa credi?

-Uhmmm...guarda che io sono in gentiluomo...non posso mica colpire le bambine come te, e comunque posso sapere chi sei?1

- Hinata...Hinata Hyuuga...cioè no sei tu quello che è entrato in casa mia dovresti essere tu a darmi delle spiegazioni..?

- Non stavo mica facendo nulla di male, prendevo solo in prestito un pò del vostro cibo...del resto mi sembra ve lo possiate permettere- Continuò in curante il ragazzo guardandosi in torno.

- Bè si ma cmq tu davvero sei venuto solo a rubare del cibo in ...in casa Hyuuga...tu...

- Ehmm perchè cos'ha di speciale questa casa?

- Ah...ehm..nulla cioè tu...tu non sei di Kanoha giusto?

Dei passi di nuovo qualcuno si avvicina alle cucine. Hinata indica al ragazzo la finestra lui si affretta a ragiungerla.

- Sicura di quello che fai?- le chiede il ragazzo mentre la giovane gli porge il sacco con cui era entrato.

- E' solo un pò di cibo- gli risponde la ragazza arrossendo appena mentre lui spicca un salto verso un albero non distante seguito dallo sguardo di lei.

- See ya Hinata-chan.

Si era allontanato veloce lasciando il suo saluto nelle mani del vento. Hinata era tornata in camera ancora confusa ma stranamente divertita. Era accaduto qualcosa d'incomprensibile quella notte si ripromise di parlarne il giorno dopo con Kiba e Shino ma forse quella non sarebbe stata una buona idea. Del resto lei non si era certo comportante nel miglior modo possibile per una Ninja. Decise allora di lasciar perdere e trasformare quell'esperienza in un suo piccolo segreto. Si assopì prima di quanto avesse sperato con ancora mille domande in testa. Ma le sorprese non erano ancora finite. Fu la notte successiva quella in cui ebbe la prima visita notturna di un ragazzo nella sua stanza.

Aveva bussato lievemente alla finestra, lei aveva aperto senza esitazione scorgendo la sua figura al di là del vetro. Lo lasciò sgusciare dentro. Lui si sedette sotto la finestra lasciata aperta mentre un raggio di luna  piena illuminava perfettamente i loro volti.

- Ieri ...-esordì lui-...avevo lasciato una questione in sospeso..

Hinata lo guardò perplessa non riusciva a capire a cosa lui si stesse riferendo. Lo fisso ancora qualche istante prima che lui si decidesse a riprendere il discorso ma ciò le bastò a confermare l'impressione esteriore avuta da lui nel buio della notte precedente.  I riflessi della luce lunare donavano ai corti capelli castani del ragazzo riflessi cangianti di un caldo colore rosso, che fungevano da perfetta cornice a due sfere color ardesia. 

-...Il mio nome...non ti ho detto il mio nome...mi chiamo Ko!- disse allungando una mano verso di lei.

- Ah...ehm piacere Ko- disse lei non riuscendo a trattenere una risata.

- Ehi...ma cosa ..ridi, lo sapevo è stata una sciocchezza venire fin qui...- bofonchiò lui tra l'irritato e l'imbarazzato-...ma quello scemo di mio fratello...

- Ah scusa... ehm...mi dispiace è che...scusa...continua pure... cosa dicevi di tuo fratello?!

 

- Uhm ti perdono e poi se non ti porto da lui che se lo sente poi quello.

- Eh? portarmi dove?

- A casa mia, mio fratello vorrebbe ringraziarti di persona...all'ora andiamo?- disse accingendosi ad uscire dalla stanza.

-...Ah ehm si.- disse lei seguendolo nel buio della notte.

Come aveva immaginato quel ragazzo le faceva uno strano effetto,il suo modo di fare sfrontato, la sua esuberanza quasi sfacciata le si imponeva con grande forza, ma del resto anche lei era stata di nuovo sciocca. A tratti nella sua mente balenava il pensiero dell'eccessiva remissività con cui lo aveva lascito entrare ed ora lo stava seguendo su sua semplice richiesta. La condusse nella sua casa, in quella che ora era la sua famiglia e lì tutto ebbe realmente inizio.

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Caio ragazze grazie a tutte per i vostri commenti e scusate il ritardo con cui aggiorno ma ho avuto un pò di problemi....eh...eh...questa volta spero di aver scritto il capitolo abbastanza lungo, il mio dramma è che mente scrivo qualcosa la mia mente viaggia già sul seguito ed entro in un circolo vizioso.

Luna Lovegood,Caya,DarthSteo : Come avrate capito il bel giovane misterioso non è ne Kiba ne Neji, ma non preoccupatevi i segreti di Hinata sono tanti e tutti i personaggi avranno modo di fare la loro parte.

Scusate ancora cercherò di essere più veloce con il prossimo aggiornamento e (venendo a patti con la mia mente bislacca) di scrivere capitoli più lunghi.

 

 

  
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