1. Tempi andati
‘Nessuno, vedendo Hinata Hyuuga da bambina, avrebbe mai immaginato che fosse destinata a diventare un’eroina.
Aveva una figura sottile e impacciata, incarnato pallido e spento, capelli scuri e lisci, e i lineamenti marcati; ciò per quanto riguarda l’aspetto fisico, ma altrettanto poco propizio a un destino di eroina era il suo temperamento1.
Quella bambina senza infamia e senza lode ero io.
Le famiglie festeggiavano insieme ai figli. Ricordo la felicità di quei momenti.
Mio padre non c’era, in cambio era venuto a prendermi Ko, la mia guardia del corpo.
-Congratulazione Hinata-sama! Ero sicuro che ce l’avrebbe fatta! Hiashi-sama sarà molto fiero di voi- mi disse veramente contento per me. Aveva una visione ottimistica del modo di pensare di mio padre, a differenza di me.
Ci avevano richiesto di eseguire una semplice moltiplicazione del corpo. Non era il mio forte, ma me l’ero cavata egregiamente. Riuscii a creare tre copie di me stessa, guadagnandomi il tanto agognato titolo di genin. Da quel momento divenni una kunoichi. Ma per diventare LA kunoichi, la mia strada era ancora così in salita!
Mi girai sentendomi uno sguardo addosso e vidi Sasuke Uchiha, rigorosamente solo anche lui, guardarmi. Sulla sua testa brillava fieramente il coprifronte della Foglia. Fece un leggero sorrisino sghembo quando si assicurò con gli occhi che anche io avessi superato l’esame.
Nel frattempo cercai Naruto Uzumaki. Non ci misi molto a trovarlo: era seduto da solo sull’altalena qui vicino. I suoi tratti non erano per niente felici. Anche senza guardargli la fronte potevo capire che non ce l’aveva fatta. Guardava sconsolato gli altri, doppiamente felici rispetto a lui. Ma quando indagai di più sul suo sguardo vidi che guardava una persona in particolare: Sakura Haruno.
Lei era pienamente felice: aveva una famiglia che l’amava, aveva guadagnato con il massimo dei voti il titolo. Non le mancava niente!
Ma quella felicità non le bastava. Come biasimarla per la voglia smoderata di quel sentimento che tanto appagava la gente.
Il suo desiderio, la sua ambizione più grande era Sasuke. Lo guardava come un cacciatore guarda la sua preda, senza il minimo sentore di fallimento. Eppure dietro quella maschera sicura, leggevo sentimenti molto meno resistenti.
Invece Sasuke continuava a guardarmi. Era proprio un circolo chiuso…
Intanto nella mia mente sentivo risuonare antichi versi, studiati per diletto da bambina: “Amor, ch’a nullo amato amar perdona”2.
Questa era Hinata Hyuuga alla giovane età di tredici anni.
1. - Incipit del romanzo “L’Abbazia di Northanger” di Jane Austen. –Nessuno, vedendo Catherine Morland da bambina, avrebbe mai immaginato che fosse destinata a diventare un’eroina-.
- Intramezzo del suddetto romanzo. -Aveva una figura sottile e impacciata, incarnato pallido e spento, capelli scuri e lisci, e i lineamenti marcati; ciò per quanto riguarda l’aspetto fisico, ma altrettanto poco propizio a un destino di eroina era il suo temperamento-.
2. V. 103, Canto V, Inferno, Divina Commedia, Dante: “L'Amore, che obbliga chi è amato ad amare a sua volta".
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Salve a tutti! Sono Nimueh e amo alla follia il paring Hinata/Naruto :D Ho provato a scrivere due ff ma senza mai riuscire a completarle, quindi questa ff sarà una sfida per me.
Mi scuso in anticipo per i miei soliti errori di ortografia, e magari anche di grammatica xD.
Sarei molto curiosa di conoscere i vostri pareri e magari anche i vostri sogni sul paring che ho precedentemente menzionato. Cioè ciò che vi piacerebbe succedesse, un qualcosa che avreste sempre voluto che Masashi Kishimoto [che è l'unico proprietario di questi personaggi] realizzasse, insomma i vostri sogni nel cassetto su Naruto e Hinata [*___*].
Vi saluto e spero che qualcuno che abbia un briciolo di tempo leggesse e commentasse [positivamente o negativamente che sia] :D
-Les Facettes dell'Amour, Romantico : http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1460513&i=1
Con affetto Nimueh