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Autore: ustolemysun    04/06/2012    2 recensioni
Free Falling is the least i can say
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si alzò di scatto dal letto dalle lenzuola sgualcite. Io continuai a tenere gli occhi chiusi.
Iniziò a vestirsi. Sentii una mano calda accarezzare il mio viso,in quella fredda mattina di novembre.
Sbirciai: lui si sistemò e guardò verso la finestra,ai piedi del letto. 

Sentii chiudersi la porta. Aprii gli occhi e non c'era nessuno.
Mi girai nel letto e mi strinsi al cuscino. L'odore del pakistano era ancora impigliato nella trama del cuscino.
Volsi lo sguardo sul comodino: la sveglia segnava le sette e trenta.
"Devo assolutamente prepararmi!". Il mio gatto mi guardò teneramente.
"Meow".  Era l'unico essere vivente presente nell'appartamento,il ragazzo era andato via.
Mi alzai dal letto e mi diressi in bagno,dove lo specchio ogni giorno mostrava esattamente il contrario di quello che volevo essere: bionda,bassa,troppo formosa.
Puntualmente gli urlavo contro dicendo "Basta con quegli steriotipi di ragazze anoressiche",poi mi lavavo i denti ed uscivo di casa senza aver fatto colazione.

Mentre aggiustavo la sciarpa,mi vennero in mente alcune scene della sera prima. Il ragazzo,le scale,il bigliettino e tante luci. Che confusione.
Possibile che dopo solo ventiquattro ore mi fossi già dimenticata tutto?
"Devo smetterla di bere alle feste".
Una cosa era certa,ricordavo ogni singolo particolare del pakistano. I suoi occhi castani che scrutavano ogni mia movenza,le sue labbra rosee che continuamente erano incollate alle mie e i suoi tatuaggi. 
"Se sono fortunata quanto mia sorella,lo troverò al supermercato",ridacchiai.

"Salve,posso esserle utile?"
"Certo,vorrei il tizio che ieri era in casa mia!" sussurai.
"Mi scusi?
"Nulla,mi sa dire dov'è il reparto "Cibo Italiano?"
"Laggiù,dov'è quella deliziosa anziana con il carrello"
"La ringrazio"
Se mi servisse davvero il "Cibo Italiano"? No,per niente.Dovevo solo svolgere le mie indagini.
"Che Dio me la mandi buona".

Dopo una manciata di minuti,notai un tale con dei Ray Ban ed un cappuccio dirigersi verso "L'angolo del pane".
"E se è lui? Come mi avvicino? Che gli dico? "Ciao,sono la tizia che ti sei fatto l'altra sera!". No,magari non si ricorda nemmeno di me! Basta,lascia perdere! 'mmazza che culo che ho avuto,però!"
Optai per il "passa e fatti notare",quindi mi diressi verso di lui con aria arrogante,di chi ha la puzza sotto il naso e passai tirata davanti a lui. Non sentii gli occhi suoi su di me,come mi era capitato la sera prima,quindi ripassai.
Dopo la quarta volta ci riuscii e mentre mi ero fermata per prendere della carta igenica,lui mi toccò la spalla. Io,giustamente,per lo spavento buttai tutto all'aria accompagnando l'azione con un urlo che avrebbe fatto invidia a Celine Dion. Mi girai.
"Scusa,volevo dirti che hai lo zaino sbottonato."
"Perfetto,una grandissima figura di merda. Visto? Che ti avevo detto? Non mi conosce più!" pensai.
"Ecco fatto" mi disse,dopo avermi chiuso la lampo dello zaino. "Piacere,mi chiamo Zayn e non ho fatto a meno di notare la tua bellezza"
"Oh,mio dio,Francesca. Keep calm and breathe!"-"Piacere,Francesca,ma per gli amici Frankie!"
"Ah,Italiana?"
"Ebbene sì!"
"Ecco il motivo di tanta bellezza"
Sorrisi imbarazzata.
"Sei carina anche quando diventi rossa come questo pomodoro!" lo afferrò e me lo mise di fianco al viso,ridendo.
"Sei venuta qui perché devi cucinare qualcosa di buono?"
"In verità da quando vivo qui mangio solo surgelato!"
"Non è una buona cosa! Dai,ho avuto un'idea...Vieni da me una di queste sere,cucinerò Italiano,così mi dirai se sono un bravo chef!"
"Ahah,qualcosa mi dice che approverò!"
"Maliziosa?"
"No,ho visto cos'hai nel carrello! Prosciutto,qui costa un botto!"
"Lo so,tu lo sai fare?"
"Il prosciutto  non si può fare in casa ahah E' carne di maiale!"
"Umh... Non fa niente,allora! Tieni" mi diede un bigliettino con il suo numero "Chiamami appena vuoi così ci organizziamo!"
"D'accordo". Mi strinse la mano. "Ci si vede,Francesca!" era buffo come tentava invano di riuscire a dire quel nome perfettamente. Però perché mi aveva salutato con una stretta di mano? Non poteva,che ne so...Salutarmi con un bacio? Infondo ce ne eravamo dati tanti! Ma la vita non è un film e devo capiro,fino alla fine.

Tornai a casa canticchiando,aprii la porta dell'appartamento e salutai il mio gatto. Mi straiai sul letto e iniziai a fissare imperterrita il soffitto.



Spazio all'autrice
Ciaaaao,questa è una fanfiction (ovvio) con i seguenti protagonisti: me e il pakistano. Gngngn,è solo mio è.é
Buona lettura e basta. ahah 
Ciao,scimmiette! 



  
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