RICONOSCO IL TUO ODRE COME FOSSE QUELLO DEL CIOCCOLATO.
- Idiota, sono un'idiota! Idiota, stupida, cretina!
- E smettila!
Guardo Erica che a sua volta mi guarda con uno sgurardo tra lo scocciato e il preoccupato.
- L'hai baciato, punto.
Sospiro e guardo il campo da calcio, dove i ragazzi stanno giocando.
- L'ho baciato e adesso mi piace più di prima. Lui mi ha detto che vuole sapere chi sono e io sono andata via come una scema.
- Volevi dirgli il tuo nome?
- No!
La guardo. Okay, forse volevo. Perchè poi mi immaginavo che lui mi avrebbe cercata e mi avrebbe confessato che quel bacio gli era piaciuto proprio.
E viva la fantasia. Ne ho troppa. Qualcuno ne vuole un po'?
Lei scuote la testa e si guarda intorno. Mi tira una gomitata e io la guardo male. Il suo sguardo però fa intendere diverse cose.
Sta guardando oltre me, verso le scale e io guardo proprio lì prima di spalancare gli occhi. Diamine.
Federico è con dei suoi amici e continua a guardare sugli spalti cercando chi sa chi. Forse me, o meglio quella che l'ha baciato in una stanza.
Deglutisco e guardo Erica.
- Calma, non sa chi sei no?
Io annuisco e guardo il campo, ma il mio cuore comunque batte forte.
Li vedo sedersi sugli spalti, a qualche metro da noi e in qualche fila sotto di noi. Lo guardo leggermente cercando di capire cosa pensa.
Ma ovviamente non posso. Sembra che stia cercando qualcuno, e lo vuole proprio perchè continua a guardare le ragazze guardandole bene.
Sembra quasi un pervertito.
Sospiro e mi giro verso Erica che sta guardando la partita.
- Lo so che dopo mi vorrai uccidere, però devo parlare con qualcuno.
Lei si gira verso di me e mi sorride.
- Dai spara.
- Lo vedi? E' così bello e sta cercando quella ragazza che lo ha baciato in una stanza mentre lui era con una benda.
Lei annuisce.
- Ecco, forse dovrei dirglielo. Che ero io intendo.. Sicuramente poi non vorrà più saperne niente di me, però non so..
Lei guarda Federico sotto e annuisce pensando. Poi si gira verso di me e mi sorride. Però quel sorriso non promette nulla di buono.
- Allora, com'è stato baciarlo?
Strabuzzo gli occhi quando lei parla, perchè sta parlando ad alta voce. Enfatizzando la parola 'baciarlo'.
- Erica..
- Non ti ha vista vero?
Sbuffo e gli tappo la bocca con la mano, ma lei la lecca e io la tolgo subito fulminandola con lo sguardo.
Guardo Federico e noto che sta guardando i suoi amici curioso, e loro si girano a vedere chi sia che parla così. Io strabuzzo gli occhi e prendo Erica per la mano.
Mi alzo e la trascino giù per i piccoli gradini, cercando di non guardarmi indietro per non vedere Federico.
- Erica questa volta ti uccido.
Lo sussurrò appena e vedo con la coda dell'occhio Federico alzarsi e guardare proprio verso di me. Riesco a leggere il labbiale delle sue labbra.
- E' lei.
Mollo la mano di Erica e scendo da sola le scale. Lei è rimasta ferma e quando mi giro per dirgli di venire con me, Federico spunta dalle sue spalle e mi guarda.
Io deglutisco e continuo a scendere, mi nascondo in un piccolo angolo, tra due edifici. Appoggio la schiena al muro e sospiro.
Il mio cuore è a mille. Basta, fatelo smettere. Federico non c'è.
- Sei tu.
Alzo di scatto lo sguardo e rimango ferma quando incrocio gli occhi di Federico che è davanti a me. Mi guarda in modo strano, poi sorride. Io deglutisco.
- Non pensavo potessi essere tu, Veronica..
- Come fai a sapere il mio nome?
Lui ride e si avvicina fino ad arrivare a qualche passo da me.
- Hai sbagliato quando hai detto che non ho mai posato gli occhi su di te.
Scuote la testa.
- Diavolo, se ti ho vista. Ogni giorno, in bus e poi sulla metro. E ogni volta pensavo che tu mi avessi scoperto a guardarti.
- Tu.. mi guardavi?
Lui annuisce.
- E un po' lo sapevo che eri tu. Quell'odore, quel sapore sulle labbra. Dovevi essere tu.
- Che sapore?
- Le tue labbra. Sanno di fragola, e il tuo odore.. Riconosco il tuo odore come fosse quello del cioccolato. Singolo e preciso.
Si avvicina e mi bacia leggermente su una guancia. Poi mi guarda negli occhi.
- Adesso potrei benissimo farlo anche io, baciarti come hai fatto tu.. perchè è così che facciamo noi ragazzi giusto?
Sorrido trattenendomi dal ridere. Sta usando tutto contro di me.
- Quanto ho sperato che fossi tu.
Lo dice guardandomi negli occhi e poi si avvicina e mi bacia.
Le sue labbra sono dolci, delicate e sanno di menta. Rispondo al bacio con dolcezza e poi ancora, schiudo le labbra lasciando che le nostre lingue si incontrino.
E' la seconda volta che ci baciamo, ma sembra ancora la prima. Un primo bacio non ancora finito.