-Non l’ho mai
detto questo- faccio la
vocina da Harry. Lo sto scimmiottando da quando sono tornata a casa da
mia
sorella Bonnie che, poverina, non ne potrà più.
- Hope –
mi blocca lei.
-Si?-
Lei mi
guarda come se fossi una ritardata - Ti piace! È ovvio!
–
Eh?
-
COOOOOOSAA ? SORELLA SEI IMPAZZITA? IO LO ODIO QUELLO LA’!
–
-No. Tu
sei incredibilmente, pazzamente e insanabilmente innamorata di lui.
Devi solo
ammetterlo. –
me lo dice
con una tranquillità allarmante. È lì,
tranquilla, seduta sul divano a limarsi
le unghie. E non ci pensa neanche che se mi dice una cosa cosi potrei
svenire
su due piedi.
- No,
ascoltami bene. A te piace. Solo
che
ancora non lo sai. Fattelo dire dalla tua sorella che la sa lunga. Tu
lo a-do-ri. Capito? –
parla come se sapesse
tutto lei.
Ok, qua la
cosa sta degenerando.
- Cara
sorella… - comincio con il tono più calmo
possibile – a me fa schifo
quell’individuo che tutti si ostinano a chiamare umano anche
se di umano non
c’ha neanche le dita dei piedi, capito? Spero che tu
comprenda la situazione. –
Mi guarda
come se avessi appena ingoiato una cavalletta.
- Bhe? Che
c’è? È cosi ti dico! –
Lei si
alza lentamente con le sue unghie limate, mi passa accanto e mi fa
pat-pat
sulla testa.
- Beata
gioventù che non torna più…-
dice
con tono saggio.
- Ehm,
Bonnie, hai solo due anni più di me. – ma lei non
mi ascolta.
- Beata ignoranza, beata
innocenza … - e
con queste frasi particolare sapienti, esce di scena.
Mia
sorella.
La mia
strana, strana sorella.
La mattina
dopo mi alzo e vado a scuola, come tutti i benedettissimi giorni della
mia
vita.
Ma cos’ho
fatto di male per meritarmi un’istruzione?
La
giornata è normale, se non consideriamo il fatto che Harry
in mensa mi mandava
degli sguardi pervertiti.
Io lo
decapito, giuro.
Ma prima
gli leggo tutte le barzellette di Geronimo Stilton, cosi soffre di
più.
Mentre mi
immagino 100 e 1 motivi su come potrei potenzialmente uccidere Harry,
torno al
dormitorio.
Quando
arrivo, trovo Kate, la mia compagna di stanza, mia
sorella sulla soglia, e degli uomini
indivisa con un’aria disperata.
Oddio che
è successo?
Più mi
avvicino, più corro. Oddio, ditemi che non è
successo niente.
Ma dalle
loro facce non sembra “niente”.
- Kate!
Che succede? –
- Hope!
Oddio, menomale sei qui! Tuo padre..-
-È
successo qualcosa?!- la interrompo allarmata.
Intanto
Bonnie ci raggiunge ma l’aria afflitta le è
scomparsa dal volto. Adesso sembra
più che altro divertita.
- No,
niente, niente. Solo che si sono rotte le tubature dell’acqua
nei bagni del tuo
piano che ora è tutto alagato. –
-
Cosa? Tutto qui?
– è il mio commento.
Cioè, mi aspettavo almeno che mi informassero della presenza
di un terrorista
nel campus o che so io.
- Bhe, non
è “tutto qui”.-
dice convinto un uomo
che intanto si unito a noi. – la sua stanza, signorina,
è al primo piano. –
- Ah-ah –
- E
dovremo andare per qualche settimana da qualcuno perché non
sappiamo dove stare
– riprende Kate. – io starò da July -
- Andrò da
una mia amica– dico tranquilla.
- Ma Cher
è in vacanza. – aggiunge mia sorella.
- Ah-ah –
seguo il ragionamento ma non capisco dove vuole andare a parare. Sta
cercando
di farmi capire qualcosa?
- Greta ha
la casa troppo piccola, Grace ha l’influenza …
insomma non puoi andare dai tuoi
amici. E neanche dai nonni. Ma abbiamo dovuto trovarti una sistemazione
temporanea. E non saremmo mai abbastanza grati per questo –
mia madre si
rivolge al cielo.
Però
continuo a non capire.
Bonnie se
ne accorge, mi prende per le spalle e mi grida nelle orecchie.
- NON PUOI
ANDARE DALLE TUE AMICHE NE DAI NONNI CAPISCI? CIO’ SIGNIFICA
CHE DOVRAI ANDARE
DAGLI AMICI DI MAMMA. QUELLI CHE HANNO L’APPARTAMENTO APPENA
FUORI DAL CAMPUS.–
Oddio.
No.
No, no,
no.
Non può
essere.
Non può
proprio essere, perché gli “amici di
mamma” …
Sono gli
Styles.
-
MAMMA NO!
NON PUOI FARMI QUESTO! SONO TUA FIGLIA! E TU, BONNIE, DI QUALCOSA PER
L’AMOR DI
DIO! SEI MIA SORELLA! SEI AL CORRENTE DELLA SITUAZIONE! FA QUALCOSA!
– grido
assatanata mentre mia mamma mi spinge letteralmente la schiena verso la
porta
di casa Styles, io con le valigie in mano. Mia mamma suona il
campanello al
posto mio.
Nell’istante che precede l’apertura della porta, mi volto verso mia mamma e a denti stretti le sussuro (più che altro la supplico).
- mamma no ti prego, non farmi questo –
-Tesoro non hai altra scelta! E poi dovrai stare qui solo finchè Grace non starà meglio, se ti darà tanto fastidio vivere insieme a loro! Ma sono brave persone, vedrai ti divertirai. –
Eccola, l’ha detto.
La porta si apre. Un harry in maniche corte e jeans, sorridente come non mai, mi accoglie all’entrata.
- Buongiorno Signora e Signorina Jones. –
- Buongiorno Harry! - esclamano mia madre e mia sorella all’unisono mentre mi spingono nelle fauci del leone.
- Vostra figlia starà bene qui, non si preoccupi – ammicca mentre un suo braccio mi finisce dietro la schiena.
- Lo so Harry che sei un bravo ragazzo – sorride mia madre.
Ecco, evidentemente questa donna non coglie la vera essenza di certe persone.
Ha capito tutto della vita.
Tento un ultimo disperato cenno di testa a mia sorella, che lo snobba ridendo sotto i baffi.
- Allora tesoro ogni tanto veniamo a controllare come stai, ma mi raccomando rispondi al cellulare! Mettilo in carica la sera e prendi le pastigliette per l’allergia! –
MAMMA.
- SI MAMMA. Non stavate andando? –
- Oh, che figlia scontrosa! Non come Harry giusto? Bene, allora ce ne andiamo! A presto! Un bacio tesoro! –
- Ciao mamma. – la saluto freddamente.
- Ah e tesoro! – si volta all’ultimo nel vialetto un attimo prima che Harry chiuda la porta.
- Ti ho messo gli assorbenti nella prima tasca della valigia blu! Ciao ciao! – e se ne va via sorridendo.
Oddio, vorrei che un buco si aprisse ora nel terreno e mi risucchiasse. O che mi rapisse una navicella spaziale. O che un procione mi mangi viva.
Mamma io ti uccido.
- Apprensiva la mamma, eh? – è la prima cosa che dice Harry appena entriamo.
- Lasciamo stare Styles. –
- Brutta giornata, tesoro? – mi chiede come un marito preoccupato.
- Bhe, fai un po tu! Prima il brutto voto in algebra, poi le tue occhiate perverse, la mia camera allagata, devo venire a vivere con la persona che mi vuole solo portare a letto per un’ infinito lasso di tempo – sottolineo quest’ultima parte - e mia madre mia umilia con la faccenda degli assorbenti. Tu che dici? E .. ah! Non chiamarmi mai più tesoro! –il mio tono di voce aumenta sempre di più finchè non mi ritrovo a urlare.
- Uh, abbiamo mangiato biscotti e veleno stamattina a colazione? –
- Ah ah esilarante Styles. Su forza, mostrami la mia camera, poniamo qualche regola base per la privacy e facciamola finita ok? –
- Bhe, veramente non hai una camera. –
- Come “non hai una camera”? mia madre mi ha mandato qui perché ..-
- Le ho mentito. Mentito spudoratamente.- ammette felice.
Ma che ha che non va questo ragazzo?
-“Mentito”? A MIA madre? Ma sei… - faccio un lungo respiro – ok. Non importa. Però allora dove dovrei dormire allora? –
- Con me – risponde come se fosse la cosa piu scontata del mondo e io la persona piu stupida che non ci arriva.
- No. Non se ne parla neanche. Proprio non se ne discute. È improponibile. Impensabile. – ok ho finito gli aggettivi.
- Bhe, o dormi con me o con il gatto. A te la scelta. – ride convinto che sceglierò lui.
Povero illuso.
- Bene allora. Dov’è la cuccia del gatto? –
Ok la cuccia era piccola per me. Ci ho provato, ma non sembro piacere molto al gatto. Quindi sono costretta a _deglutisco_ dormire con … lui.
- Ecco le regole Styles – giro per la stanza mentre lui è coricato sul letto tranquillissimo e mi guarda andare avanti e indietro. Per i mie gusti segue un po troppo i miei movimenti. Ma tralasciamo.
- Regola numero 1) non osare neanche sfiorarmi mentre dormiamo,ok? Ne tu .. ne il tuo amico. – gli indico i pantaloni –
- Hahahah non te lo posso promettere ma ok, ci proverò. Sfacciata eh? –
- Io sarei la sfacciata? –sono offesa – no, mi piace solo mettere in chiaro le cose. Numero 2) ho sempre la precedenza per il bagno, sia la mattina che la sera. –
- Bene –
- Ok. Numero 3) la mattina non esco di casa senza aver mangiato dei biscotti, per cui devi sempre esserne fornito. Numero 4) le mie cose non si toccano. Numero 5) la mia parte di camera deve sempre essere pulita. –
- Non pretendi un po troppo per essere una ragazza che è stata sfrattata perché ha la camera allagata? –
Touchè.
- Bha. Numero 6) il sabato pomeriggio dormo, per cui non venirmi a rompere le palle. Numero 7) il giovedi pomeriggio vado in palestra, per cui per favore, non far venire nessuno la sera, non scoparti nessuno, ci puoi riuscire? Sarò troppo stanca per sentire le tue urla. –
- Io non urlo-
- Ok, allora le urla di lei. –
Sento che sta per dire qualcosa ma poi sta zitto. Ecco va che è meglio.
Strano, con lui non mi faccio problemi a dire le cose.
- E ore le ultime 3: quando gioco con la Wii non voglio che mi guardi, non devi rompere mentre studio e … -
Esito.
- ..e… - mi incoraggia lui.
- e… visto che Grace è malata, sarai tu a doverti sorbire le mie lamentele. Per le prossime 6 settimane sarai la mia migliore amica. Contento? –
- Non potevo sperare di meglio, guarda. –
- Non far dell’ironia Styles. Comunque, accetti le regole? –
- Ci proverò –
- Bene. Ora che abbiamo stabilito le condizioni per una convivenza civile, puoi dirmi a che ora vengono i tuoi genitori? Cosi mi preparo –
- Io non vivo con i miei genitori –
EEEHHH????- Cioè, mi stai dicendo che siamo noi due? SOLI? – cerco di trattenermi.
- Eh già – ride compiaciuto.
- Oddio … - mi porto la mano alla fronte.
- Tranquilla.. farò il bravo – mi dice uscendo dalla “nostra” stanza. Me lo sussurra nell’orecchio piano mentre mi accarezza con due dita il collo. Sento il suo respiro sulla pelle.
Oddio, no. Cosi non va.
- Harry – farfuglio.
- Si? – è convinto di avermi in mano.
- Ecco… - mi giro maliziosa verso di lui.
- Dimmi Hope….-
- Io volevo che tu sapessi che …. Se continui cosi ti castro -
ASGHALLAH!
GRAZIEEEEE a chi ha recensito il primo cap *bacione virtuale*spero che aumenteranno i recensitori che per ora sono solo lettori silezioni SO CHE SIETE LI MARRANI! COMMENTATE!
con tanto amore, ovviamente <3
W ME CHE FINALMENTE HO CAPITO COME SI USA L'HTML!!! YEEAHHHHH!!!!!!!
OK, alla prossima :D