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Autore: Frulallas    09/06/2012    8 recensioni
Questa pazza storia inizia con una leggera insinuazione di Crilin... dove porterà questa sua leggerezza i nostri eroi Gohan e Videl? non poteva starsene zitto? e perchè io continuo a fare domande? Leggete e divertitevi ;) (Gohan/Videl)
Dalla storia:
"Ad ogni modo, dovresti farti avanti con lei, è davvero una bella ragazza. Cioè, voglio dire , lo sarebbe ancora di più se fosse un po' più femminile... insomma... non per dire ma i suoi modi sono un tantino grezzi...un vero e proprio maschiaccio! Forse con una gon-"
SBAM!
Decimo capitolo : "Un motivo per svegliarti"
Pronti al gran finale?
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Crilin, Gohan, Goku, Un po' tutti, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La rivincita

ovvero: come le ragazze dai capelli corti si fanno valere

 

Capitolo III - Un aiuto essenziale

Dopo la grossa "discussione" nata nell'enorme giardino della Capsule Corporation, Videl era tornata a casa volando con le lacrime agli occhi per la rabbia (e per far venire le lacrime agli occhi a una tosta come lei ce ne voleva) e al povero Gohan, che cercava invano di seguirla per poterle meglio spiegare le cose, aveva rivolto un educato :" VATTENE VIA!!!" che aveva convinto il giovane mezzo-sayan a smettere di rincorrerla.

Che colpa ne ho io, pensava la giovane, se dall'età di 10 anni mi alleno per migliorare i mio stile di arti marziali e ciò ha avuto come effetto quello di rendermi così dura?

E poi lei si trovava davvero a suo agio con se stessa. Era l'eroina del suo paese, tutti la stimavano per questo, aveva contribuito con Gohan/ Great Sayaman a salvare un sacco di vite...
Ecco, ritornava ancora lui. Gohan. Videl poteva mentire a tutti, ma non a se stessa. Tutto quello che aveva fatto in un certo senso era rivolto a lui, si era tagliata i capelli perchè il suo amico le aveva suggerito di farlo, non si era arresa contro Spopovich sia perchè lei era davvero quello che si dice una persona Testarda con la T maiuscola, ma anche perchè non voleva deludere il ragazzo che le aveva insegnato a volare.

Volare... che bel ricordo aveva di quel giorno! Uno dei più belli della sua vita! Si era sentita così leggera, vuota da tutte quelle preoccupazioni che di solito le occupavano la mente...

E non si sarebbe certo curata di quella stupidissima insinuazione di Crilin (non era di certo la prima volta che qualcuno le faceva notare il suo aspetto poco femminile: i più pettegoli della sua scuola si erano già pentiti amaramente della loro spavalderia : Jimmy un dente rotto, Luis una bella lussatura alla spalla… Per non parlare di Sharpener, che, pur essendo cotto di lei non si risparmiava nel dirle quanto sarebbe stata bene con una gonna e con i suoi soliti codini. Questo ovviamente lo diceva prima di essere sbattuto con violenza sul banco ) e neanche della conferma di quello snob di Vegeta, Principe dei miei stivaletti, ricordò con piacere la ragazza, aveva intaccato minimamente l'autostima della giovane.

Solo lui. Solo quella sua incertezza le aveva messo il dubbio che lui non la trovasse carina così com'era, che davvero la considerasse più come una sorella che un'amica... Non avrebbe potuto sopportarlo. Non poteva essere così! Sapeva bene quanto Gohan fosse imbranato, una volta era persino inciampato nei lacci delle sue stesse scarpe. Videl rise a quel ricordo. Era così, doveva ammetterlo, lei, figlia del grande campione... beh diciamo figlia di Mr. Satan, aveva una grossissima cotta per Son Gohan. Cavolo, proprio lei, non disposta a scendere a compromessi con nessuno, nemmeno con se stessa, ora cercava disperatamente un modo per togliersi dalla testa il viso del giovane sayan. Però senza di lui la sua vita di prima sembrava così grigia, monotona... vuota. Vuota come si era sentita quando aveva appreso la notizia che lui non c'era più, durante lo scontro con Buu. Non voleva nemmeno pensarci, brr.

Finalmente Videl giunse a casa. Invece di entrare dalla porta scese direttamente sul balcone della finestra della sua camera da letto e si lasciò cadere, esausta, sul suo enorme letto matrimoniale.

Eccheccavolo, pensò, domani è domenica, quindi non vedrò Gohan per forza. Ma lunedì a scuola... come farò?? Si lamentava sbattendo la testa contro il suo cuscino. Sob.

 

Una musichetta l’avvertii che era arrivato un messaggio sul suo cellulare. Lo aprii e vide che c’erano due SMS non letti.

 

From: Gohan

Videl ti prego possiamo parlare? Non mi sono

 spiegato bene! Ti prego richiamami.

Sono molto preoccupato.

 

 

La ragazza lesse e rilesse il messaggio più volte. Eh no!, pensava, stavolta non l’avrai vinta tu.

Con decisione spinse il tasto per cancellare l’SMS. Poi guardò chi le aveva mandato il secondo.

 

 

From: Erasa

Ehi Vì! Allora com’è andato l’appuntamento

con Gohan oggi pome?;) dai non fare quella

faccia so che non era un appuntamento ma

 che era importante per te. Allora??? Dai non

tenermi sulle spine!!! Guarda che alle 7 ti chiamo.

 ;) Baci! Xoxo

 

 

Videl guardò l’orologio. Segnava le 18:53. Tipico di Erasa, la sua migliore amica da sempre, darle un tempo limitato per rispondere. Che poteva dirle? Che era andata alla Capsule Corporation per scoprire che tutti pensavano che lei fosse un vero e proprio maschiaccio, compreso Gohan, e fare la figura della pera in mezzo a tutti? Sospirò.

 

 

A volte avrebbe voluto essere carina e femminile come la sua frizzante amica bionda.

 

Aspetta un secondo.

 

Aveva appena detto “carina e femminile come Erasa”, giusto? Ma certo!!! Era lei la soluzione a tutti i suoi problemi!!! Senza poter aspettare un secondo di più di quei 7 minuti che la dividevano dalla telefonata della sua amica, digitò sul telefono il numero di cellulare per chiamarla.

 

Sarebbe stata lei la soluzione ai suoi problemi.

 

“Vììììììì!” le tuonò nel timpano destro dopo una manciata di secondi. Aveva letto il suo nome sul cellulare, ecco perché l’aveva chiamata subito per nome.

 

“AlloraVìraccontamivogliosaperetuttovistochemihaichiamatoprimatuvuoldirecheèsuccessoqualcosadiveramenteimportante!!!wowgiàmiimmaginocheavetefattovisietebaciatichissàcheemozionedettotranoipoiGohanèpropriounfig-“

 

“Erasa per Dende prendi fiato!!” cavoli, la sua amica era proprio un vulcano esplosivo quando voleva! E Videl non aveva capito una ceppa leppa di quello che aveva detto la bionda.

 

“Ah già scusa. Beh allora?? Oh Cielo, com’è stato??” chiese curiosissima.

 

Videl cadde dalle nuvole. “Uhmm… Che intendi? Com’è stato cosa?”

 

“Oh giusto Cielo Videl!!!Il bacio!!Vi siete baciati, no? È per questo che mi hai chiamata, giusto?”

 

Videl fu contenta che la sua amica non potesse vederla al di là della cornetta. Aveva le guance in fiamme! Però riuscì a rispondere a tono:

 

“Sì certo Erasa. E poi mi ha anche dato un anello di diamanti per chiedermi di sposarlo e di fare tanti figli con lui.”

 

“OH PORCA PALETTA!! Che meravigliaaaaa! Però, che audacia! Sono stupita! Non lo credevo così coraggios-“ l’amica si fermò un secondo a pensare (cosa che non faceva molto spesso, in realtà) e si rese conto che Videl la stava, come al solito, prendendo in giro.

 

“Oh dai Vì!! Lo sai che odio quando mi prendi in giro così!!”

 

Videl rise di gusto.

 

“È che tu sei proprio una credulona. Non sai quanto mi diverta a farti questi scherzi!” poi tornò seria: aveva davvero un motivo per cui aveva telefonato all’amica, non se lo doveva scordare.

 

“Ho davvero bisogno di te, Erasa. È una cosa seria e… beh, diciamo piuttosto imbarazzante…”

 

Erasa rimase muta al telefono per ascoltare ciò che la sua amica doveva confidarle.

 

“È una questione… uhm.. di … stile? Beh ecco vorrei che mi aiutassi a sembrare un po’ più… una ragazza.” dicendolo sembrava una cosa così stupida, cavoli! E lo era…

 

Potete solo immaginarvi lo stato estatico raggiunto in quel momento da Erasa.

Dopo anni, ebbene sì, lettori, LUNGHISSIMI ANNI,  nei quali la bionda aveva insistito prima con dolcezza, poi con fermezza, e infine con disperazione, cercando di far indossare alla sua amica qualcosa che non avesse la taglia XXL o le stringhe da uomo, Videl,  sull’orlo della depressione (perché, Erasa ne era convinta, solo se la sua amica dai capelli corti fosse stata sul ciglio del baratro avrebbe potuto mettersi qualcosa di vagamente vicino a una gonna) la implorava (lei la vedeva così, che ci volete fare…) di aiutarla per avere uno stile chic e raffinato.

 

Ah, ho raggiunto la pace dei sensi, pensò la biondina.

 

“Sia ringraziato il Cielo, Videl! Certo che ti aiuterò! Ovvio! Sicuro al 100%! Puoi contare su –“

 

“Ok, Erasa, ho capito, ti ringrazio! Quando ci possiamo vedere?”

 

“Tesoro, io sono uscita da casa mia per arrivare direttamente da te quando hai detto ‘ cosa imbarazzante’ . È meglio che inizi a scendere le scale, perchè tra pochi secondi sarò lì. “

 

Beh, non si può dire che Erasa non abbia delle risorse nascoste, pensò Videl, sarà un lunghissimo sabato sera.                                                                                                                                              

 

 

°^°

 

 

 

Erasa era arrivata da solo un quarto d’ora, e già le aveva sconvolto la camera.

Continuava a dire : ”Questo no, che roba è?” oppure “E questo a cosa servirebbe?” indicando la tuta con la quale Videl si allenava.

 

 “Orribile!” concluse mettendola nel mucchio delle cose da scartare.

 

È vero, Videl aveva l’armadio che tutte le ragazze sognavano: più di 60 posti per le scarpe e almeno 5 pareti disponibili per appendere i vestiti, pareti a specchio contro le quali ti potevi riflettere almeno 10 volte e piccole lampadine al neon sul soffitto, che illuminavano tutto l’armadio, cassetti ovunque e, cosa ancor più bella, il posto appositamente pensato per tenere borse, borsette e pochettes. Non ci crederete,  ma una volta, quando Videl era piccola, una delle signore delle pulizie, volendo mettere in ordine quell’immensità di guardaroba, era entrata e non era più uscita. Inquietante, eh? In realtà questa era solo una storiella che Videl amava raccontare ai ficcanaso che non riuscivano a tenere le mani a posto per evitare che frugassero tra le sue cose.

 

Erasa non si poteva spiegare come mai Videl tenesse tutta quella robaccia al suo interno: una cabina armadio così, lei non l’avrebbe certamente sprecata riempiendola di guantoni da boxe, magliette extra-large e pantaloncini da ciclista. Pensò con tristezza alle sue povere 37 borsette senza dimora fissa, sparse un po’ sotto il letto, un po’ in giro per la sua camera. Sua madre l’aveva sgridata aspramente quando ne aveva trovata una nel frigorifero. Era l’unico posto rimasto, si convinse annuendo la bionda per l’ennesima volta.

 

“Ah, qui si può salvare poco. Perché hai tenuto così pochi vestiti mandati dai tuoi tanti ammiratori, o dalle maison d’alta moda che ti chiedono sempre di fare servizi fotografici per loro?” chiese affannata l’amica.

 

“Perché non me ne metterei nessuno, Erasa, e tu lo sai.” Le rispose la mora seduta su una pila di vestiti.

 

“Già! Ma ora tutto cambierà! Giusto?” le domandò con una nota di speranza.

 

“A quanto pare…” Videl era ancora parecchio indecisa.

 

“Allora diciamo così. Domani mattina, alle 10, inizierà la nostra giornata dedicata allo shopping! Pensa, l’Orange Star Shopping Mall rimane aperto tutta la domenica, non è un vero sballo?? Dimmi Videl, non ti senti elettrizzata all’idea di provare il tuo nuovo look??”

 

“Eh, come no. Elettrizzata come uno che sta per sedersi sulla sedia elettrica, non vedi?” le rispose sarcastica.

 

“Ti prego Videl, mostra almeno un po’ d’entusiasmo! E non dire le tue strane battute, lo sai che non le capisco.”

 

“Yuhu.” disse Videl sorridendo, muovendo la mano come se stesse sventolando una bandierina.

 

“Così ti voglio! Mondo, preparati, stai per conoscere la Nuova Videl!!” esclamò Erasa su di giri.

 

 

Non vi starò a descrivere l’orribile notte che passò la giovane dai capelli corti quando la sua amica la lasciò: sudori freddi, incubi nei quali abiti danzanti le andavano incontro da soli, commessi di dubbia provenienza coi capelli ingellati e occhialini da intellettuale che le mostravano capi dai colori improbabili come un fucsia acceso o un giallo fluo ripetendole:” Signovina, lo pvovi! Sono sicuvissimo che con questo abito savà adovabile!”

 Una dipendente di casa Satan, rimasta per la notte, la udii gridare : “NO, LE CALZE A RETE NOOOOOO!!!”

 

Si svegliò con le borse agli occhi. Beh, pensò per confortarsi, almeno queste non sono firmate.

 

 

 

Angoluccio dell’ autrice (fuori di melone)

 

E…. finalmente eccoci qui, al terzo capitolo! Ragazzi, è incredibile quanto questa storia si scriva da sola. Sul serio, è come se, quando inserisco un personaggio sulla scena, mi lasciassi guidare da lui, è lui che decide cosa fare, non io! Incredibile. Questo è stato prima con Videl, e poi soprattutto con Erasa! Mio Dio ma quanto è effervescente questa ragazza? ;) mi rendo conto che forse in questo capitolo ci sono meno scene comiche ed è un po’ diverso dai precedenti, perché volevo lasciare un po’ di spazio alla psicologia di Videl. Detto questo, spero vi sia piaciuto lo stesso! In particolare vi è piaciuta la telefonata? Io mi sono messa a ridacchiare quando l’ho scritta xD e poi…. Complimenti a Ethel che ha indovinato tutti e due i mittenti dei messaggi! Ti dovrei dare un premio, ma sinceramente non so che cosa, hai delle idee? Ringrazio tantissimissimisso tutti i miei recensori, in particolare: Amy99, Seele, Ethel00, profondo rosso, Sara96, tsubasa93! E chi mi ha aggiunto ai preferiti: Ethel e Marisa 91! Mi fate venire le lacrime agli occhi :’)

E anche quelli che hanno letto e recensito la mia One shot “Hidden Fear” grazie!!! J

 A chi legge: su dai, lasciatemi una recensioncina se vi piace questo capitolo :)

Il prossimo capitolo arriverà presto, promesso!

Vi adoro!*.*

Frulallas

 

Momento anticipazioni! Nel prossimo capitolo ci sarà un luuungo spazio dedicato, al nostro eroe, colui che salva la città dal male, colui che è bello e impossibile e che inconsciamente speriamo un giorno si materializzi per diventare il nostro fidanzato! Siete pronte, ragazze mie? Sapete benissimo di chi sto parlando… Ovviamente…

 

Mr Satan!

Ahaha ci siete rimaste vero? Ma no, intendevo il nostro timidissimo Gohan, che sarà alle prese con un certo B.Utler che gli farà perdere la pazienza!(e non solo lui, tranquilli!) Nessuno riesce a immaginare chi sia costui? (un indizio è nel nome del personaggio) si accettano congetture! ;)

 

Nel prossimo capitolo IV,  “Porta pazienza, Gohan” :

 

“Gohan scosse con forza la testa. Ma che roba era?! Videl non l'avrebbe nemmeno presa in considerazione una dichiarazione del genere, anzi, avrebbe cancellato il suo numero dalla rubrica del telefono e si sarebbe trasferita lontano mille miglia piuttosto che rivederlo. Il giovane sospirò. Doveva smettere di lavare i piatti mentre sua madre guardava le puntate di "Corazónes latinos", l'appassionante telenovela in cui la focosa Carmencita era la sorella del figlio dell'amante di Gonzalo...Basta! doveva trovare un'altra alternativa.”

  
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