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Autore: nowtellmeastory    09/06/2012    2 recensioni
“Perché una canzone vale più di mille parole. Perché una canzone, resta per sempre.”
Possono due fratelli innamorarsi della stessa ragazza?
Lei, scontrosa ma fragile. Loro, due rockstar sconosciute nella sua vita. E' tutto un caso, una strana coincidenza. Un intreccio, un amore particolare, un dolcissimo odio. Segreti che fanno male.
..perchè non tutti hanno la capacità di salvarsi la vita, ma lei ci riuscì. Ci riuscì grazie a loro.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rieccomi qui. Ormai siamo davvero agli sgoccioli e la tristezza è sempre maggiore. Continuerò comunque a scrivere meglio che posso e ringraziare tutti voi che ancora mi seguite dopo mesi. Grazie, grazie, grazie di tutto. Al prossimo capitolo! Vi voglio bene.
SweetEchelon




Capitolo 39


Passarono i giorni, passarono le settimane e passarono i mesi. Passò più di un anno dal matrimonio, e Jared e Audrey, ancora felici, ancora insieme, ormai erano praticamente accampati all’ospedale. Audrey era stata ricoverata i...l 26 Novembre 2009, e non si sapeva quando e se sarebbe uscita. Jared andava da lei tutti i giorni, portava con sé la bambina, che erano riusciti ad educare e far crescere insieme per tantissimo tempo, e stava lì per ore, anche solo a sorriderle, per infonderle coraggio. Shannon faceva lo stesso, e quando Audrey passava giorni bui, in preda agli attacchi sempre più frequenti, lui prendeva con sé la bambina e la portava a comprare un gelato, o a giocare con le paperette del laghetto artificiale in un parco poco lontano dall’ospedale.
“Quando uscirà la mamma?” Gli chiedeva spesso. Si, ormai la chiamava ‘mamma’, il legame che le univa era diventato troppo forte e quando per la prima volta la bambina la chiamò così, Audrey la prese fra le braccia e pianse di gioia.
“Non lo so amore mio.. non lo so..” Shannon era diventato apatico, tranne quando stava con Nastja, che riusciva a dargli un po’ di serenità. Erano molto legati anche loro, e ognuno soffriva nel veder soffrire l’altro.

-Jared
Ero accanto a lei, seduto su una sedia in metallo con lo schienale blu, e le tenevo la mano. Stavamo parlando del nuovo album, che sarebbe uscito a giorni, precisamente il 4 dicembre.
“Ti ricordi quando ci siamo conosciuti?” Le chiesi ridendo.
“Certo! Non mi hai mai più mollata da quella sera.. eri una palla al piede!” Rise e si voltò a guardarmi.
“Se non l’avessi fatto ora non staremmo insieme!” Le baciai la mano e continuai a guardarla.
“Già..-sospirò- allora? Quando ci sarà il boom?”
“Quattro dicembre, tutti gli Echelon non stanno più nella pelle, Twitter è una fonte sicura!” Mi misi a ridere e le mostrai dal cellulare ciò che il social diceva riguardo al nuovo ed imminente album.
“Sarà perfetto, vedrai!” Mi disse lasciandomi una fredda carezza sulla guancia destra.
“E tu verrai con me a goderti il successo, starai con me alle conferenze, farai foto con gli Echelon, e anche Nastja ci sarà! Io voglio mostrare al mondo quanta felicità mi hai regalato, piccola.” Sorrise sospirando e si adagiò sul cuscino, dando un colpo di tosse.
“Qualsiasi cosa succederà, prima o dopo l’uscita del CD, prima o dopo il successo, tu dovrai prendere con te Shannon, Tomo, Nastja e tutti gli altri e goderti i frutti della vostra fatica, è chiaro Jared?”
“Se dovesse accadere qualcosa, il CD potrà aspettare.”
“No! Non voglio Jared.. fai questo per me.. ti prego..” mi strinse la mano e sorrise dolcemente.
“Audrey.. già sarà difficile allontanarmi da te per la presentazione il giorno dell’uscita.. non puoi chiedermi di stare via più a lungo..”
“Ma se lo facessi, io sarei felice! Non vuoi la mia felicità?” Mi fece gli occhioni languidi.
“Si.. certo che voglio la tua felicità..” sospirai ed abbassai lo sguardo.
“E allora vai, sii presente alla presentazione, fai foto, divertiti e divertiti anche per me! Poi mi chiami e mi aggiorni su come va, d’accordo?” Annuii sorridendo.

-Audrey
“Come fai ad essere così tranquilla, Audrey?” Mi chiese poi, accarezzandomi i capelli.
“Non è che sono tranquilla.. è che l’ho accettato, tutto qui. Quando il destino ti impone qualcosa o qualcuno, non puoi di certo ribellarti.. –risi- ad esempio, mi ha imposto te e ho accettato!”
“Ah, grazie!!” Si mise a ridere anche lui.
“Scherzo.. tu sei la cosa più bella che la vita potesse regalarmi, mh? E.. –feci forza per tenere le lacrime al loro posto- voglio che tu abbia il successo che ti meriti, insieme alla tua famiglia, insieme agli Echelon. Per il resto.. io sarò sempre con te, ovunque tu ti troverai, con chiunque sarai, io sarò sempre vicino a te. E quando calerà la sera, potrai guardare le stelle e pensare che una di quelle, sono io. Quando il venticello di primavera inizierà a farsi sentire dinuovo, sarò io che verrò a farti visita per vedere come stai e magari.. ricordarti di mettere vestitini più leggeri a Nastja, cosa che ti dimentichi sempre di fare quando fa caldo!” Dove trovavo la forza di sorridere? Non ne ho idea. Ma lo facevo per lui, per non fargli pesare troppo quell’assurda e orribile situazione, in cui la consapevolezza che qualcosa sarebbe successo molto presto, regnava sovrana sulle poche speranze che entrambi avevamo.
Vidi i suoi occhi inumidirsi e pochi secondi dopo una lacrima scendere lungo la guancia sinistra, di cui fermai il percorso passandoci su delicatamente il dorso della mano.
“Non devi piangere amore mio.. non cambierà nulla! Te lo prometto, e io mantengo le promesse.” Dissi annuendo più convinta che mai.
“Il fatto è che.. –disse dando un tono fermo alla voce, asciugandosi gli occhi- sei diventata il sole della mia vita, la luce del giorno non mi illumina e non mi dà calore come fai tu, nulla mi fa sentire appagato e felice come fai tu.. io.. non riesco ad immaginare un futuro senza di te, mi capisci?”
“Ma la music..”
“La musica è un’altra cosa. La musica mi ha reso quello che sono Audrey, mi ha reso un uomo, mi ha reso Jared Leto. Tu mi hai reso semplicemente Jared, che è quello che più volevo al mondo. Essere, e non apparire. Anche se la musica è la mia più grande passione, non mi fa sentire le farfalle nello stomaco, non posso toccarla, non posso baciarla. Non posso farci l’amore. La musica non è te, Audrey.”
In quel momento sentii un senso di nausea farsi spazio lungo lo stomaco fino ad arrivare alla bocca, e dovetti fare un enorme sforzo per mandarlo via. Era la felicità, la felicità che il mio corpo non riusciva più a reggere, quel battito di felicità in più, avrebbe potuto uccidermi, in quel momento.
“Signore.. dovrebbe lasciar riposare la signorina per un po’, se non le dispiace..” un’infermiera entrò con premura nella stanza e gentilmente avvisò Jared.
“Si, esco subito, mi dia solo un secondo” Jared rispose con un sorriso voltandosi verso l’infermiera, e poi si voltò verso di me.
“Vai.. ci vediamo domani mattina” dissi serenamente poggiandomi meglio al cuscino.
“D’accordo, vuoi che ti porti qualcosa?”
“Le mie fotografie dell’Italia, sono in una piccola scatola sotto il nostro letto. Per favore” dissi con un sorriso.
“Te le porto sicuramente domani mattina. Buonanotte amore mio, fai bei sogni.” Si chinò su di me e mi lasciò un tenero bacio sulle labbra, prima di scomparire dietro la porta bianca, di quella stanza triste.
  
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