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Autore: _Fy    11/06/2012    1 recensioni
Sara è una ragazza allegra e solare eppure così insicura e timida. Come ogni adolescente si troverà ad affrontare le problematiche della sua età. Frequenta il terzo anno di scuola superiore ed è sempre in compagnia della sua migliore amica storica, Liliana. Tra qualche gioia e qualche dolore tipico dei suoi 16 anni, Sara affronterà mille avventure e finalmente conoscerà l'amore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ciao

Sara, sorpresa, emise un gemito strozzato attutito prontamente dalla sua mano che, con estrema velocità, si era posata sulle sue labbra.

Strinse forte i suoi libri al petto come per proteggersi, mentre il cuore aveva aumentato il suo ritmo.

-C-ciao

Balbettò.

Gli occhi di Matteo la scrutavano insistenti; Sara si sentiva imbarazzata, le guance le si erano colorate di rosso, il cuore sembrava non voler

arrestate la sua folle corsa mentre il respiro diventava sempre più pesante. 

Si schiarì la gola e trasse un profondo respiro avanzando di un passo dalla sua posizione.

- Vado in classe.

Non attese risposta e con gli occhi bassi fissi sulle sue scarpe color avorio, avanzò velocemente verso la sua lezione.

-Aspetta!

Si fermò poco più distante da lui, protesa in avanti, pronta a fuggire.

Nel silenzio, riecheggiavano solo i passi lenti e incalzanti di Matteo che avanzavano verso di lei e il leggero fruscio della camicia bianca che

indossava.

Si posizionò alle sue spalle e avvicinò il suo volto all'orecchio della ragazza e le sue labbra si piegarono in un sorriso di scherno.

-Ti accompagno

Il suo respiro caldo si infranse sulla sua pelle e Sara fu percorsa da un leggero brivido.

Leggero ma così intenso da scuoterla interamente.

Fino a farle tremare il cuore.

Paura.

Attrazione.

- No, grazie.

La sua voce risuonò incerta.

-Se ti preoccupa che io possa scomodarmi, tranquilla, andiamo nella stessa classe.

La voce di Matteo era calda e suadente e Sara ne rimase incantata.

Liliana.

Un pensiero.

Un attimo di lucidità.

- E vacci allora, ma senza di me.

Si girò trovandoselo di fronte, i loro volti erano a pochi centimetri l'uno dall'altro, tanto vicini da fondere i loro respiri; ma Sara non sembrò

notarlo, troppo impegnata a sfidarlo con lo sguardo, troppo persa in quel mare di ghiaccio, così freddo e profondo da imprigionarla.

Per un attimo immagino di leggervi dentro.


Dietro quella scintilla di impertinenza, dietro quella lastra di indifferenza, Sara ritrovò ancora quel profondo dolore che, il giorno prima, l'avevano

turbata e per un attimo desiderò di poggiare la sua mano sulla guancia del ragazzo coperta da uno strato di leggera peluria e di lasciarvi una


tenera carezza.

Desiderò di potergli davvero leggere dentro.

Desiderò poter sciogliere quei ghiacciai.

Desiderò vedere i suoi occhi sorridere.

-Sara!

La voce di Liliana la scosse e velocemente, accortasi dell'eccessiva vicinanza tra di loro, arretrò di qualche passo.

Liliana avanzava lentamente nella loro direzione, i suoi occhi la scrutavano indagatori mentre, perfettamente in sintonia con il suo stato

d'animo, un sopracciglio si arcuò mostrandole decisamente una Liliana alquanto perplessa. 

-Ciao Lily! 

Sara si sentiva come una bambina appena colta in fragrante con le mani nella marmellata.

Credeva di non aver fatto nulla di sbagliato, eppure nella sua mente aveva bisogno di ripetersi più volte quanto quei suoi pensieri fossero

innocenti.

Liliana aveva finalmente raggiunto la sua meta, trovandosi di fronte alla sua migliore amica e il ragazzo per cui aveva una cotta.

I suoi occhi scrutavano insistentemente i due, mentre nella sua testa una multitudine di pensieri presero forma.

- Allora, non mi presenti? 

Esclamò Liliana senza alcuna intonazione particolare.

Sara si ritrovò in evidente difficiltà; tra lei e Matteo non vi erano state presentazioni ufficili o frasi di cortesia ma solo qualche fugace attimo di

emozioni intense che l'avevano scossa ogni qual volta si perdeva nei suoi occhi.

-Piacere Matteo!

La sua voce, penso Sara, aveva un'intonazione molto diversa rispetto a poco prima, quando quelle labbra erano state tanto vicine al suo orecchio, talmente tanto da sentire il suo respiro leggero infrangersi sulla sua pelle chiara e provocarle un brivido.

Piacere e paura.

Gli occhi di Matteo non avevano abbandonato ancora la dolce figurea di Sara che, a testa china, sembrava assorta in chissà quanti pensieri spinosi.

Questo, non era sfuggito agli occhi di Liliana, che continuava a far oscillare il suo sguardo tra lei e Matteo.

-Molto piacere, io sono Liliana.

Per un attimo, lo sguardo freddo di Matteo, si posò su di lei e a Liliana mancò il respiro.

Matteo si limitò ad annuire con la testa, poi senza aggiungere nient'altro, voltò le spalle e andò via.

Il tempo sembrava essersi cristallizzato, Sara e Liliana non si erano ancora mosse, nel corridoio non si sentivano altro che i loro gentili respiri che lenti si disperdevano nell'aria.

-Andiamo in classe.

Liliana sembò riscuotersi dopo aver sentito la voce dell'amica; si girò ad osservarla e fu accolta dal suo sorriso sincero ma lei non riuscì a non guardarla con sospetto.


Ma infondo, cos'è l'amicizia? 

Un sorriso condiviso.

Una risata tra le lacrime.

Un dare e ricevare senza mai chiedere.

Una mano nel vuoto.

Una luce nel buio.

Una carezze leggera.

Un abbraccio gentile.

Una voce che ti parla.

Un orecchio che ti ascolta.

Due mani che si ricongiungono.

Due cuori che si ritrovano, forse per la prima volta, forse per sempre.

Così simile all'amore eppur così diverso.

   
 
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