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Autore: ThreeRavensBlondie    11/06/2012    6 recensioni
Sonic è sempre stato il mio cartone e videogioco preferito sin da quando ero piccola. Ora, per dare il benvenuto all'estate, ho creato questa nuova FF. Spero vi piaccia!
Sonic e Tails si incontrano al mare, sulla bellissima Emerald Coast e dopo una chiaccherata decidono di andare in vacanza lì con i loro amici in Casa della Quercia, ovvero la casa del mare di Tails. Sarà un'estate di completo relax? Il pericolo o, peggio ancora, i sentimenti, incomberanno anche in un luogo pacifico come quello?
Scopritelo leggendo questa nuovissima avventura! Mi farebbe un gran piacere se lasciaste una piccola RECENSIONE, grazie!
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amy Rose, Knuckles the Echidna, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era arrivato il gran giorno. Era estate finalmente.
Sonic finì di preparare la sua valigia inserendo un paio di scarpe di ricambio e una scatola strapiena di chilidog.
Chiuse a chiave la porta di casa e partì in tutta fretta verso Casa della Quercia.
Mentre sfrecciava verso la città noto un soggetto rosso con lo sguardo smarrito vicino al Twinkle Park.
“Knuckles!”
L’echidna si volto verso Sonic esclamando:
“Santo Smeraldo! Era l’ora!”
“Ma che ci fai qui?” gli chiese, perplesso.
“Oh.. ecco, io. Bé, io.. OPS!” e si lasciò cadere un grosso bagaglio dalle mani. Si chinò, rosso in volto, e lo raccolse.
“Perché hai una valigia? Ooooh! Non dirmi che hai cambiato idea!” disse Sonic, strafelice.
“Io.. ecco, SI! Ho cambiato idea, va bene? O dalle tue parti non è concesso?” si giustificò Knuckles, le guance ormai porpora.
“Oh, ma che bello! Cosa ti ha fatto cambiare idea?” chiese tutto curioso, il riccio.
“OH! Frena quella lingua, una buona volta! E’ tardi, andiamo. Ti spiego dopo” ribatté l’echidna, e poi con un amichevole ghigno aggiunse “Se ne ho voglia.”

Sonic sorrise e ricominciarono a correre verso la loro destinazione.
 
“Ecco, finalmente siamo arrivati” fece Knuckles, buttando con una rozzissima finezza a terra la sua valigia.
“Però.. devo dire che non la ricordavo così grande, questa casa.” Commentò  Sonic.
Ebbene sì. Era una casa graziosa a tre piani, abbastanza grande. Fuori era tinta di giallo, aveva un grosso giardino con  un piccolo campetto per giocare a calcio.
“Immagina le partite a calcio che faremo là” disse Knuckles “ti spaccherò ammodo il culo, Sonic! Vincerò sempre io!”
“Ma che linguaggio, Knuckles! Il sole ti fa male al cervello, cretino!” ribatté Sonic.
Si guardarono per un istante e poi scoppiarono in una fragorosa risata, fino a che Knuckles non indicò una finestra.
“Hey, Sonic, c’è già qualcuno dentro, guarda!”
Infatti, dalla finestra a destra si vedeva benissimo un Tails indaffarato a servire dei biscotti a Espio e un Vector che dondolava ascoltando la musica.
Nella finestra al centro, c’era Shadow, con le braccia incrociate, che sembrava annoiarsi durante i discorsi di Rouge.
Poi nella finestra a sinistra c’erano Charmy e Cream che svolazzavano e il Chao Cheese che faceva le capriole all’indietro.
Poi c’era Amy, che guardava tutti gli altri.
Non appena la vide, a Sonic scappò un sorrisetto. Poi entrarono e poggiarono le valige sul divano.
Amy scese le scale e si ritrovò faccia a faccia con Sonic. Rimase sbigottita all’inizio, ma poi entrambi sorrisero e corsero ad abbracciarsi.
Sonic pensò a ciò che aveva appena fatto e si staccò immediatamente, la guardò. Era davvero cresciuta; ora arrivava alla sua altezza e i suoi capelli erano leggermente allungati.
Amy lo guardò intensamente, poi distaccò lo sguardo e si concentrò su Knuckles:
“Ciao, Knuckles! Allora ti ho convinto vedo!” disse lei, e lo abbracciò.
Knuckles si irrigidì, non era suo solito abbracciare le persone.
“Ehm, sì” balbettò “Sonic, è stata lei a convincermi, mi ha chiamato dopo che lo hai fatto tu e dopo troppi giri di parole ho cambiato idea.”
“Ah, bene.” Commentò Sonic.
Qualcosa nel suo stomaco, però, stava prendendo vita.
Qualcosa che non aveva mai provato, una strana sensazione.
Intanto, gli altri scesero giù e corsero a salutare i due arrivati.
“Shadow! Hey, Shadow!”esclamò Sonic.
“Che c’è, Sonic?” chiese l’altro.
“Come butta?” chiese il gemello blu.
“Bah, niente male. Devo dire che è stata un’ottima idea portare qui Rouge.” Ma quando si rese conto di ciò che aveva detto, arrossì.
“Hohooo! Non mi dire che ti piace!” esclamò Sonic.
“Io.. io non l’ho detto!” ribatté il gemello nero.
“Oh, andiamo, a me puoi dirlo! Puoi dirmi tutto delle tue uscite amorose!!” urlò così forte l’ultima frase che tutti ammutolirono e li guardarono.
Shadow divenne rosso- viola in faccia e disse:
“Accidenti, Sonic!”
Poi prese un bicchiere e incominciò a bere aranciata.
Sonic si avviò sul divano dove era seduta Rouge.
“Ciao Rouge!” salutò il riccio.
“Oh, ciao, Sonic.” Rispose la pipistrella.
“Che ti prende?” chiese Sonic, vedendola un po’ giù.
“Niente! E solo che.. quel diavolo di Knuckles sta sempre attorno a Amy!” disse lei, aggiustandosi la maglia scollata.
“TI PIACE KNUCKLES ?” esclamò, ancor più forte, il riccio.
“Oh, ragazzino! Ma sei venuto qui solo per combinare guai?!” sventagliò le ali viola e se ne andò pavoneggiandosi.
Ripensò a ciò che aveva detto ‘Knuckles sta sempre attorno a Amy’.
Ancora una volta, il suo stomaco ruggì.
Che diamine gli succedeva?
Decise di andare fuori per schiarire le idee. Il cielo cominciava a tramontare e a tingersi di rosso.
Prese un pallone e fece due tiri in porta.
Pensò a tante cose: alla sua solita corsa del giorno seguente, alla cena di quella sera, a Vector che non aveva ancora smesso di dondolarsi e ascoltare musica, e poi, pensò inspiegabilmente a Amy.
Amy.
Come mai pensava a lei? Certo, era cresciuta molto, e non era più la solita ragazzina appiccicosa che piangeva se lui non si faceva far abbracciare.
No, era diventata più matura, più temprata.
Poi, gli ritornò alla mente di nuovo ‘Knuckles sta sempre attorno a Amy’.
Che cosa voleva dire Rouge, con quella frase? Lei era sicuramente gelosa di Knuckles e, in compenso, Shadow lo era della stessa Rouge.
E Sonic? Perché Sonic stava pensando a questo?
I suoi pensieri furono interrotti da una vocina:
“Hey, capitano, che fai?”
Amy lo stava raggiungendo.
“Oh, stavo.. stavo facendo due tiri in porta.” Rispose lui, impacciato.
“Fammi provare” disse lei.
Lui le fece spazio e la lasciò tirare. Fece un goal stupendo.
“Brava!” disse lui.
“Ahah già, ho avuto modo di allenarmi.” Esclamò Amy.
Sonic la guardò, e lo stomaco fece le fusa.
Amy si chiese perché lui la stesse guardando così, e gli sorrise, poi si voltò.
Qualcuno li stava raggiungendo.
“Oh, eccoti, Knuckles!” fece Amy.
“Si, eccomi qua. Sonic, ti posso parlare un secondo?” chiese l’echidna.
“Sì, certo!” rispose lui, incerto.
Amy ritornò dentro.
Sonic voleva dire a Knuckles cosa provava ogni volta che c’era Amy, chiedergli perché stesse succedendo, ma purtroppo fu l’echidna a parlare per primo.
“Sonic, io ed Amy stiamo insieme.”
“Che cosa?” 
  
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