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Autore: TheCandyCoverGirls    11/06/2012    4 recensioni
Due figlie. Due destini. Uno scambio.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2
 
- Il sogno -


 

 
 
Dante uscì.
Mi misi a pulire ripensando a quello che era successo.
 
"Che vergogna! ... A lui... A lui piace solo Scarlet ...Sono una stupida!"
 
Salii in camera mia e riaprii il cassetto del comodino. Presi la lettera e ne rilessi il contenuto 1, 2, 3, 4 volte. 
 
"Che devo fare? Forse dovrei parlarne con qualcuno... ma con chi?!? Dan? ... Non capirebbe. Harrison? ... So già la risposta... Lok? Passiamo oltre... Dante ... Manco per sogno. Credo che la persona migliore sia Sophie."

Uscii da casa e, chiusami la porta alle spalle, attaccai a correre per le calli della città, decisa in quello che stavo per fare. Non era da me prendere e uscire di casa per andare a parlare apposta dei miei problemi con qualcuno. Avevo sempre paura che gli altri mi considerassero come una povera bambina cresciuta in un orfanotrofio. Conoscevo quegli sguardi. Questa volta, però, era diverso. Sophie era stata la prima ragazza che si era davvero interessata a me. All'inizio di questa storia, quando ero da poco entrata nella squadra Huntik, mi studiava continuamente cercando di prevedere ogni mio singolo movimento. Sì, d'accordo, lo faceva per gelosia, però nessuno lo aveva mai fatto, nessuno si era mai interessato a me, a parte Klause. Con il tempo io e Sophie avevamo imparato a conoscerci meglio. Organizzavamo le missioni insieme, decidendo i titani da portare, e, qualche volta, andavamo a pranzare in qualche tavola calda, perché, come diceva lei, ne aveva fin sopra i capelli di cibi raffinati e di mobili d'antiquariato. Io non sapevo che cosa rispondere. In fondo la capivo; dopotutto il suo stile di vita è completamente opposto a quello di una persona comune, perciò per lei mangiare ad una tavola calda è come per me mangiare al Ritz.
 
Giunso, finalmente, davanti a casa di Sophie.
Avevo il respiro pesante e il cuore che batteva a mille per la corsa.
Suonai il campanello.

<< Buongiorno signorina Zhalia >>.

Davanti a me, comparve la figura alta e composta di LeBlanc

<< Buon…buongiorno... >> balbettai io, ancora affannata per la corsa.

<< La signorina Sophie è nella biblioteca. >>  
<< La prego di accomodarsi nel salone qui a fianco >> e detto ciò mi scortò fino all'altra stanza.
 
Rimasta sola, cominciai a guardarmi intorno. Il soffitto, alto, era interamente ricoperto da un immenso affresco di fine '700, raffigurante degli amorini e delle colombe che volavano in un cielo azzurro. I mobili, di legno pregiato, erano tinti di bianco, con i bordi e i pomelli laccati d'oro. Il pavimento era di marmo bianco, mentre, invece, le pareti erano azzurre. Al centro dellastanza vi era un tavolo basso, molto pregiato, circondato da quattro poltrone di broccato. Il tutto era illuminato da una splendida bow window semicircolare, che occupava un'intera parete. Mi avvicinai alla finestra. Oltre i vetri si vedeva il Canal Grande. Chissà come deve essere vivere in una casa simile, mi chiedevo, guardando le acque del Canale.
 
La porta alle mie spalle si aprì.
Girandomi, vedi comparire davanti a me la figura solare e altezzosa allo stesso tempo di Sophie.

<< Ciao >> disse lei avvicinandosi.
<< Scusa se ti ho fatto aspettare >>

<< No, scusa tu per il disturbo >> mi giustifico io.

<< Prego >>

Sophie mi invitò a sedere su una delle poltrone e avvicinanò la sua alla mia.
Iniziammo a parlare del più e del meno, come due sorelle...

<< Come mai questa visita? >
> mi chiese.

Esitai a rispondere.

"Non è da ma chiedere aiuto a qualcuno..."

<< Dimmi pure! >> mi incalzò lei con un sorriso dolce e rassicurante.

<< Ecco... >> Le porsi la lettera.

I suoi occhi scorrevano veloci tra una riga e l'altra, per poi posarsi di nuovo su di me.

<< Che cosa dovrei fare, secondo te? >> le chiesi, guardandola negli occhi.

<< Io accetterei >> mi rispose.
<< Insomma... così perlomeno potresti scoprire qualche cosa in più. Se poi dovessi decidere di non andarci... potresti avere dei ripensamenti... in futuro..>>.

"Ha ragione."

<< Grazie mille, Sophie >>.

<< Ci ripenserò su stanotte, poi domani mattina deciderò cosa fare >>.

<< Va bene, tranquilla >> mi rassicurò lei, accarezzandomi il dorso della mano.
<< In caso, ti accompagno volentieri >>  

<< Grazie, Sophie, sei una vera amica >>.
Feci per alzarmi.

<< Ma figurati >>, disse imitandomi.

<< Scusa, ma ora devo andare >> e detto ciò ci salutammo con un abbraccio.


Passai il resto della giornata a fare le solite cose (pulire, ascoltare musica, leggere etc.).
Quando Dante rientrò a casa, parlammo normalmente, come se quella mattina non fosse successo niente ( e infatti NON ERA SUCCASSO NIENTE! ); anche se, appena entrato in cucina, si era messo a fissarmi le gambe...

La notte era ormai calata
Passai tutta la serata a riflettere su quello che mi ha detto ieri Sophie.

"Ha ragione", continuavo a ripetermi. "Poi forse non una brutta cosa, chissà. Sono troppo stanca, adesso, deciderò domani stamattina."



Lunghissimi capelli rossi ondeggiano davanti a me. Sotto quella massa di boccoli intravedo il viso di una donna. La sua pelle emana una luce propria; è una luce calda e rilassante. Sembra essere il Sole in persona. La guardo attentamente. Ha qualcosa di familiare. Mi sembra di conoscerla da sempre, come se la vedessi ogni giorno...
Mi sorride complice, e dentro la mia testa la sento dire: " Quale sarà la tua scelta, Zhalia? "




Mi svegliai tutta sudata per il caldo. Mi guardai intorno. Era mezzogiorno e il sole illumina il mio letto.
Ripensai al sogno che avevo appena fatto.

"Chi era quella donna? Perché mi è sembrato di conoscerla da sempre? Dove l'ho già vista? E, soprattutto, di quale scelta parlava?"
 
Infilai una canottiera verde e degli shorts di jeans (non troppo corti!). Misi le infradito e scesi le scale.
Dante era già uscito.

"Meglio. Così non gli dovrò spiegare perché vado da Klause... Sì, ho deciso, vado a trovare Klause."



Il giardino delle Candy Cover:

- Ciao ragazze! :D
Scusate il ritardo... Problemino tecnico...
- QUELLA CAZZO DI CELLA NON SE NE VOLEVA ANDARE!!!!!! *grida prendendo per il collo il computer*
-
 eeee... ok..
- spero vi sia piaciuto
a lunedì. Spero che nessun'altra cella si metta sulla nostra strada...
- Simpatica -.-"
   
 
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