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Autore: mery_mp8    13/06/2012    4 recensioni
E' la mia prima originale, o almeno la prima che pubblico. Parla di Mya, vocalist di una band ancora poco conosciuta che si diverte a provarci con le sue fans. Non è solo una storia yuri, parla anche di musica, di dubbi, di rapporti con le persone, della crescita delle ragazze che vengono "catturate" da Mya. L'ho scritta inizialmente con l'intenzione di aggiungere una storia yuri originale alle pochissime che ci sono già.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il raggi del sole attraversavano la tenda salmone colpendola direttamente sul volto. Distese le braccia sbadigliando e si girò verso il muro. I capelli biondi brillavano sotto i raggi del sole e l’odore del caffè la fece svegliare definitivamente. Usci dalla camera e scese le scale, ritrovandosi in pigiama di fronte a sua madre.
“Livia, tesoro, fai colazione e preparati. Devo ricordarti io, dopo 3 anni di liceo, a che ora inizia la scuola?”
La ragazza la zittì con un gesto della mano, mentre con la l’altra si stropicciava l’occhio. Anche se cercava di nasconderlo in tutti i modi alla madre, aveva ancora addosso i segni della stanchezza della sera prima. Pensò a come fare attenzione in modo che la madre non vedesse quanto fosse spossata e nello stesso istante le ritornò tutto in mente ed ebbe un sussulto. Si toccò le labbra fissando il vuoto e la madre le chiese cosa fosse successo, senza risposte. Livia era corsa su per le scale, ed entrata in tutta fretta in camera si era fiondata sulla borsa, cercando disperatamente. Eccola, l’aveva trovata. La foto che provava che ciò che ricordava non era un sogno. La foto firmata da Mya, la vocalist dei Massive Jay. Si sedette sul bordo del letto, la sera prima non si era accorta, a causa della forte emozione del momento, di ciò che le aveva scritto Mya nell’autografo: A Livia e alle sue morbide labbra, Mya. Farfalle nello stomaco. Sua madre sbucò da fuori la camera:”Tutto bene tesoro?” Sobbalzò di nuovo, quasi non le cadeva la foto di mano: “S-si mamma, adesso vai, devo vestirmi!”
Si vestì in fretta e furia, mise la foto nello zaino assieme ai libri e uscì di casa, diretta verso scuola. Inutile dire che pensò per tutta la mattina a quello che era successo. Si becco pure un rimprovero da un professore e le sue amiche non fecero altre che chiederle cosa avesse. E lei divagava. Fu felice infatti di sentire il suono della campanella di fine lezioni, raccolse le sue cose e uscì il più velocemente possibile in direzione di casa. Sentì una stretta al braccio e un attimo dopo era bocca contro bocca con un ragazzo, il suo ragazzo, Dave. “Amore- le disse -ti sei divertita ieri sera? Mi spiace di non essere potuto venire...”
Per fortuna pensò Livia, se ci fosse stato lui non avrebbe mai...
“Si ci siamo divertite tutte, così tanto che la serata è volata...”
“Allora vieni, andiamo a mangiare un gelato, non hai da fare vero?”
Andarono in gelateria e poi si incamminarono verso casa della ragazza, chiacchierando del più e del meno. Dave era un ragazzo non troppo alto coi capelli castano chiaro e gli occhi marroni, era molto dolce, ma spesso aveva bisogno delle spiegazioni di Livia per capire quando lei stava male o qualcosa la preoccupava. Stavano insieme da 6 mesi ormai e questo non li stancava, anzi il loro amore era sempre stato forte abbastanza da resistere ai litigi e alle incomprensioni. Insomma la coppia ideale, se considerato che tutto ciò era contornato da rapporti più che soddisfacenti. Dave aveva solo un anno più di Livia e quindi si capivano benissimo in quanto ad esigenze e fantasie. Arrivarono davanti al portone di casa, ma era ormai troppo tardi e quindi il ragazzo la salutò con un dolce bacio. Cosa potrebbe rovinare l’armonia di quella relazione e la magia di quel momento? Niente. Almeno così credeva lei. Nello stesso istante in cui le labbra di Dave si posarono sulle sue, sentì un calore quasi estraneo. Rivisse la scena della sera prima, le labbra di Mya sulle sue... Si staccò improvvisamente dal poveretto che non capiva cosa le fosse preso “Tesoro stai bene??” “S-scusa ma mi sono dimenticata di una cosa, devo entrare subito in casa...t-ti mando un messaggio...” Entrò in casa senza dire una parola di più lasciando Dave sulla soglia a bocca aperta.
“Sono a casa!” Urlò alla madre oltre la porta della cucina buttando la giacca sull’appendi abiti e salì le scale in tutta fretta. Si chiuse la porta alle spalle e dopo aver abbandonato la borsa per terra prese il pigiama e il cambio e si diresse verso il bagno. Una doccia forse l’avrebbe fatta calmare. Evidentemente era successo qualcosa, in 6 mesi non aveva mai provato quella sensazione, anzi in tutta la sua vita. A quella sensazione poi non sapeva neanche dare un nome, era stato tutto troppo improvviso e inaspettato per rendersi conto di cosa fosse, improvviso e inaspettato come un temporale, come l’acqua fredda del mare durante una passeggiata sulla riva, come il bacio di Mya...e improvvisamente capì, mentre sul cellulare compariva l’avviso Nuovo messaggio: Dave.
  
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