[http://it.wikipedia.org/wiki/Pierce_the_Veil]
Da quando la storia con Stephanie era finita se stava male cercavo di tirarlo su io, e a volte ci riuscivo. La verità è che per quel ragazzo avevo sempre provato un grande inspiegabile affetto, non riuscivo a vederlo triste, il brutto è che lo era spesso e ogni volta mi sentivo impotente in un modo frustrante...
“Ti va di dirmi che genere di problema ha avuto...?”
Incrociò le braccia al petto e posò le spalle allo schienale giallo di quel divano che per me, nel frattempo, stava diventando una padella bollente.
“Dei ragazzi più grandi lo hanno infastidito, gli hanno tirato addosso un piatto di pasta in mensa e lo hanno preso in giro perché è piuttosto solitario...”
“Mi ricorda qualcuno...”
“Appunto...”
[JaimexTony]

E' la mia prima originale, o almeno la prima che pubblico. Parla di Mya, vocalist di una band ancora poco conosciuta che si diverte a provarci con le sue fans. Non è solo una storia yuri, parla anche di musica, di dubbi, di rapporti con le persone, della crescita delle ragazze che vengono "catturate" da Mya. L'ho scritta inizialmente con l'intenzione di aggiungere una storia yuri originale alle pochissime che ci sono già.

- Con le manine sporche di sangue si strofinava gli occhi, in fretta e furia dovetti pulirgliele. La posai su una barella e le chiesi se avesse sete, se avesse fame. Nulla da fare, voleva i suoi genitori. Poi guardando distrattamente verso la porta vidi passare la barella con sopra la madre. -
Da una storia vera

- Ricordo la prima volta che ti ho visto. Su quel palco suonavi la tua chitarra e traspariva la passione con cui lo facevi, continuando a muovere a ritmo la testa, così forte che mi chiesi se non si sarebbe prima o poi staccata. Eri bello, bellissimo, sembravi un leone con quei meravigliosi capelli che si muovevano al vento, dorati, sinuosi.
In realtà io non dovevo trovarmi neanche fra quella gente, ma avevo accompagnato la mia amica, che poi si era persa nella furia del pogo. -

< Svoltai la curva che mi separava dagli ultimi duecento metri verso casa mia quando mi colpì una sottile e leggera brezza, un soffio di vento. Continuai a camminare, ma mi fischiavano le orecchie. Ero convinta che sarebbe finito presto, ma era un fischio assordante e sempre più forte. Nel frattempo una macchina mi passò accanto sfrecciando silenziosamente, e una volta lontana mi resi conto che quell’assordante fischiare era finito. >
Non sappiamo cosa può nascondersi in un soffio di vento.

Shot partorita dalla mia mente malata dopo aver saputo del recente arresto di Ronnie e dopo aver visto un'intervista a Max, ovviamente è tutto inventato.
-“Ronnie calmati, sei fuori di te...i giornalisti fanno il loro lavoro facendosi i cazzi degli altri, non credo che Max abbia voluto fare un confronto fra voi...magari è al contrario. Magari sapeva che avresti guardato quell’intervista e ha detto quelle cose per farti capire che anche tu puoi smettere e che dopo staresti meglio..”
Jacky cerco di farlo calmare, ma invano.
“Credi che non ci stia provando? Credi che io non voglia uscirne??”-