Nata il 31 ottobre di un anno che non vi voglio
svelare,almeno per adesso,Amelia de Pulgis era sempre stata una bambina
normale;con due normali genitori che le avevano insegnato mano a mano che
cresceva cos’era giusto e cos’era
sbagliato però Amelia aveva capito ed imparato che con i vari ostacoli e le
molte gratificazioni che la vita le poneva davanti si poteva veramente capire
la differenza tra le due cose.
Aveva sempre ottenuto ciò che
desiderava grazie anche a quei grandi occhioni che la caratterizzavano e
soprattutto che risaltavano in quel faccino decisamente ovale.Alla scuola
materna aveva instaurato un governo democratico e regolato i rapporti tra i
vari componenti della classe ed ai pochi che non si lasciavano “sottomettere” così
facilmente spettava una dose di pizzicotti che li avrebbe rimessi in
riga.Arrivata alle elementari fu la protagonista femminile di una specie di
BEAUTIFUL infantile che la portò ad imparare qualsiasi gioco e ad essere in
qualsiasi famiglia inventata dai suoi compagni(naturalmente con veste
reale);inoltre iniziò anche un periodo di relazioni amorose molto premature che
da Amelia non erano considerate certo un gioco.
Va bene,va bene sembra
un’eroina di 8 anni quella che vi sto descrivendo,ma fra poco non ne sarete più
così tanto convinti.Infatti adesso inizia il periodo più traumatico e falso
della sua infanzia:le scuole medie.Amelia si era iscritta ad una delle scuole
più “in” della sua città(badate bene che non siamo in un paesino sperduto,ma
bensì in una caotica città nel nord Italia,Milano)pensando naturalmente che i
successi dei suoi primi dieci anni di vita continuassero senza interruzioni,ma
non fu così:isolata,ritenuta poco più che un’ombra o un numero di registro dai
suoi compagni snob,Amelia si intimidisce e i suoi grandi discorsi e le
camminate a testa alta si riducono ad un ridicolo borbottio e ad un passo
svelto guardando perennemente i mozziconi di sigaretta che rimanevano sul
marciapiede.
Era depressa,priva di ogni
gioia nel fare qualsiasi cosa,finchè un giorno,l’ultimo anno di quel grande
strazio,il destino(in cui Amelia crede molto)la premia;un’estrazione per il
cambio di posti e finisce vicino a Giorgio Incrociato,che sarà poi suo vicino
di banco fino agli esami.
Amelia prova per Giorgio un
sentimento mai provato
prima,un’affetto così forte per quel ragazzetto magro e alto che la spinge a
comportarsi più naturalmente e ad affrontare decisamente meglio quegl’ultimi
otto mesi che le rimanevano.
Lo ama,ne è quasi
sicura,ma…come fare per conquistarlo?L’insicurezza acquisita in quegl’ultimi
anni le offusca completamente i ricordi delle elementari che,come abbiamo già
detto,erano state un periodo di “amori” molto coinvolgenti per Amelia.
Giorgio però sembra comportarsi con lei come si comporta
con tutte le altre ragazze della sua classe;talvolta però il destino gioca
brutti scherzi e Amelia si trova ad essere baciata da Giorgio,probabilmente
esasperato per l’insistenza pressante delle richieste da parte di lei.
Ora inizia un periodo di incomprensioni interiori per Amelia che
pian pianino inizia il liceo e si avventura in questa nuova situazione in cui
ha riposto molta fiducia.Qua trova delle vere amiche che la consigliano durante
le numerose “crisi “ che la pseudo-storia con Giorgio implica.
Adesso
non vorrei dilungarmi troppo sui vari avvenimenti di quel tempo perché,se
proprio devo dire la verità,ho una
certa fretta di arrivare al presente.Basti solo dire che è stato anche questo
un periodo di grandi sofferenze in campo sentimentale controbilanciato,però,dalla
migliore condizione sociale della nostra ingenua protagonista.In questo periodo
Amelia cerca di fare come un serpente che cambia pelle,soltanto che lei sta
provando a cambiare qualcosa interiormente non esteriormente.I suoi grandi
occhi rincominciano ad apprezzare le piccole cose,le particolarità e i dettagli
insignificanti che fanno sorridere,ha un’aria sognante,fiduciosa e riscopre il
vero piacere di acoltare la musica che rimette a fuoco alcuni momenti ben
precisi della sua vita.La riuscite ad immaginare?E’ cresciuta forse anche un
po’ maturata,è una normale adolescente con i suoi piccoli problemi che
naturalmente a lei appaiono enormi ed insormontabili.Si affaccia verso l’enorme
punto di domanda che è il suo futuro.Ma….aspettate un attimo non vi chiedete
che fine ha fatto Giorgio?Beh,anche se non ve lo stavate chiedendo io vi
“illumino” ugualmente:Giorgio è diventato la pura gioia per Amelia;dopo tutto
il trambusto provocato dall’immaturità di entrambi,egli si è reso conto che
quella piccola faccina ovale era qualcosa di più di una semplice faccia
amica.Lei ama lui,lui ama lei.Era esattamente questo il punto dove avevo fretta
di arrivare.Questo solamente perché io,la vostra narratrice,mi vedo costretta
ad assistere di volta in volta agli eventi che avverranno e poi a raccontarvi i
fatti fedelmente.Perché neanch’io so come andrà a finire questa storia…