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Autore: Aven90    15/06/2012    1 recensioni
Salve! Dopo il successo (?) di ''The Darkness'' continuiamo la nostra passeggiata nell'orrore descrivendo una notte molto, ma molto particolare. Non sapevo se mettere giallo o arancione, nel caso ditemelo e correggo!
Genere: Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Abbiamo percorso parecchi metri saltando per i vari corridoi dell’edificio, ma vi assicuro che non avevamo idea di dove stavamo andando. L’unica cosa che sapevamo, oltre al fatto di dover a tutti i costi seminare l’uomo che ci aveva attirati qui, era che sentivamo urla e risate di scherno proveniente direttamente dalle pareti.

Io disse in generale “Sentite anche voi questi suoni?”

Mi rispose Owen, il più vicino a me “Non sono soli, quei bastardi”

Paul disse “Già, ma per la legge dei grandi numeri ci sarà un essere buono che ci liberi da queste corde, no?”

“No.”

Una voce ci fermò tutti: era l’essere spiritato, che non si capiva come si era piazzato davanti a noi e maneggiava un coltello da macellaio, lisciando la lama col dito.

Una voce esterna risuonò “Sei grande, David!”

David rise nella sua risata che tanto assomigliava al vento di là fuori “Lo so. Il vostro caro amichetto è morto, ma non l’ho ucciso io.”

Mark sgranò gli occhi e gli rinfacciò “Certo che sei stato tu, ti abbiamo visto tutti, figlio di puttana!”

David sorrise, lasciando cadere un altro dente a terra “Sono stati i miei assistenti ad ucciderlo, tagliandogli la lingua, non sono dunque stato io. Come vedete, il mio coltello da lavoro è immacolato. Posso anche specchiarmici”, ma dal riflesso non si vedeva nulla, ma questo non impediva a una voce femminile di dire “Sei stupendo!”

David propose “Che ne dite se vi slego e giocate un po’ a chiapparello con i bambini del Nido?”

Owen gli disse “Cos’hai in mente questa volta?”

David stava per rispondere, ma dal pavimento apparentemente tranquillo spuntò un ragazzo dai capelli corti, indossando una camicia di forza ben stretta agli arti, tanto che non si capiva come potesse stare in equilibrio.

Il ragazzo disse con voce metallica “Giocate con noi. Dai avanti…”, e fece gli occhioni dolci, guastato dal fatto che perdeva bava dalla bocca, poi sparì per com’era arrivato.

David commentò “Avete conosciuto Philip, sta a voi prenderlo adesso”

Dietro di noi spuntarono vari bambini che ci slegarono, poi la bambina che slegò me chiese a David “E poi, possiamo fare la penitenza per chi viene catturato? Per favooore?”

Non abbiate pietà per quella bambina: perdeva pelle ed era completamente calva, e tremava anche.

David sospirò, in un tono falsamente sconsolato “Aaaah questi ragazzi. Da quando me ne occupo io perché la bambinaia si è fissata col tessere, non riesco più a lavorare serenamente. E va bene ragazzi, però sarò io a decidere la penitenza”, così, con schiamazzi di gioia, i bambini si sparpagliarono per tutto l’edificio. Successivamente, anche David sparì, lasciandoci soli.

Mark disse “E adesso? Scappiamo, no? Non vorrete veramente giocare a chiapparello con questi bambini?”

Paul disse “Già, sono tutti pazzi, e non vorrei che mia madre si preoccupasse, è tardissimo”

Io lo guardai “Ma come fai a pensare al tempo in un momento come questo? Prima di tutto dovremmo salvarci la pelle, non ti pare? E poi che ne sarà del cadavere di Fred?”

Owen mi guardò male “Ma che cazzo te ne fotte del cadavere di Fred? Lo troveranno domani i custodi, no? Noi scappiamo, non vogliamo altri morti sulla coscienza”

E cercammo di imboccare l’uscita, ma improvvisamente le porte si chiusero ermeticamente e subito dopo il bambino con la camicia di forza di prima prese stretto Paul.

“PRESO! Ahaha, ora pagherai la penitenza! Pe-ni-ten-za! Pe-ni-ten-za!”

Si unirono praticamente tutti alla cantilena del bambino, che pur invisibili si sentirono benissimo, e l’urlo “PE-NI-TEN-ZA!“, risuonò per parecchi minuti, facendoci impazzire.

Paul cercò di interrompere questo mantra “E va bene! Pagherò questa penitenza! Di che si tratta?”

David comparve all’improvviso vestito da dottore “Oooh non preoccuparti. Sarà veloce e indolore, come d’altronde lo è stato per Fred”, poi lo placcò e se lo portò nello studio, ma prima di entrare ci disse “Dovete guardare anche voi, eh?”

Il ragazzino ci rifece gli occhioni, e anche se ne cadde uno fummo costretti da una forza invisibile a seguire il destino di Paul in diretta, aspettandoci altre pinze.

Mark disse “Ma già l’abbiamo visto”

Owen scosse la testa “Mi sa che vedremo qualcos’altro”

Paul venne steso in posizione a stella sul freddo tavolo bianco da lavoro, e quello che mi venne in mente fu ovvio a tutti “E Fred? L’avevamo lasciato qui!”

Uno degli assistenti di David mi rispose “È qua, guarda” e, aperto un armadio, il cadavere di Fred inizialmente in piedi e con in bocca una mela verde perché ammuffita, cadde con un tonfo sordo.

Mark ebbe le palle di dire “Perché una mela?”

Cassandra gli rispose “Pensavamo che aveva fame, così gli abbiamo dato da mangiare, ma a quanto pare non ha gradito. Che infame”, e gli diede un calcio con i suoi tacchi alti.

Ma David richiamò tutti, assistenti, bambini accorsi e noi alla sua attenzione “Stiamo per assistere alla penitenza!”

E subito ricominciò la cantilena dei bambini che inspiegabilmente faceva gelare il sangue, ma non era quella la cosa peggiore.

David si mise un guanto in lattice nella sua mano destra, si fece passare un bisturi arrugginito da una bambina e lo fece vedere al malcapitato Paul, che urlò cion gli occhi fuori dalle orbite “ E QUELLA CHE COS’È? NON PENSERAI CHE VOLGIA FARMI UN’OPERAZIONE!”

David si mise la mascherina e rispose nel tono depresso che lo contraddistingue “Infatti non lo penso. Lo faccio e basta”, mentre in sottofondo la cantilena regnava incontrastata, incurante delle urla strazianti di diniego che faceva Paul.

“BASTA! NON VOGLIO! NON VOGLIO MORIRE! SIETE TUTTI PAZZI! TUTTIIIIII!!!”

Ma David se né sbatté allegramente le palle e noi fummo costretti a guardare perché alcuni bambini ci bloccarono le palpebre, e vi assicuro che quello che vedemmo non fu piacevole: David affondò il bisturi nella carne fresca di David, aprì lo stomaco ed estrasse l’intestino tutto intero.

David stava perdendo i sensi, ma fece in tempo a vedere il suo stesso intestino sgocciolare sangue sul pavimento, mentre ancora ballava come un pesce fuor d’acqua.

Owen mi sussurrò “Sono sicuro che lo sta facendo ballare lui. Gli intestini ballano?”

Io gli risposi “Che cazzo ne so, Owen. So solo che mi sarei ricordato in ogni caso di questa notte, brillo o sobrio”

Ma non era finita: davanti ad un inorridito Mark, quello che sembrava un fantasma fece alzare un ancor miracolosamente vivo Paul sul tavolo arrossito dal sangue che perdeva l’intestino e il suo stomaco aperto, poi legò l’intestino lungo 9 metri su un tubo sul soffitto e impiccò il nostro amico, compagno di tante bevute, col suo stesso organo, mentre i bambini applaudivano urlando “PENITENZAAA! VIVA LA PENITENZA DEL SIGNOR DAVID!!”

   
 
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