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Autore: telesette    16/06/2012    4 recensioni
Chi ha mai sognato di vedere Harry Potter e Ron Weasley "massacrarsi di botte" alla maniera dei babbani ?!?
Chi vuole vedere un "What If?" del settimo libro, con una variante sulla distruzione del medaglione di Voldemort ?!?
Ebbene, io ci ho provato, vediamo cosa è venuto fuori...
Genere: Generale, Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Ancora una volta...

Ancora una volta solo con lei e in disparte, a chiacchierare o chissà che altro, probabilmente convinto di avere a che fare con un povero fesso, cieco e sordo come pochi.
Sempre lui: Harry Potter, Harry il Campione, Harry il Predestinato... Non c'erano abbastanza ragazze disposte a cadere ai suoi piedi evidentemente. No, per il grande Harry Potter andavano bene tutte e nessuna. Non gli bastava prendersi gioco di sua sorella Ginny, adesso doveva provarci anche con lei.
Solo a vederli confabulare tra loro, Ron si sentiva ribollire il sangue come mai prima d'ora.
Non ricordava di averlo mai odiato tanto.
Non ricordava neppure di averlo detestato così tanto.
Credeva di conoscere Harry, sotto ogni punto di vista, ma certo non immaginava che fosse anche uno sporco traditore doppiogiochista. E dire che, da quando entrambi si erano conosciuti sul treno per Hogwarts, si era perfino illuso che fosse suo amico.
Che ingenuo era stato!
Era convinto di potersi fidare di lui, di non dovergli nascondere niente, e lui invece aveva un modo tutto particolare di ricambiare la sua fiducia... bisbigliando alle sue spalle con Hermione, per esempio.
Che cosa aveva da dirle di tanto segreto?
Quali potevano essere gli argomenti di conversazione, quando lui e lei si allontanavano da soli in piena notte?
Coincidenze ?!?
Erano forse coincidenze gli sguardi complici, i sorrisi e le occhiate piene di imbarazzo?
Ogni volta che si ritrovava ad interrompere una loro conversazione, Ron si sentiva quasi come un intruso a malapena tollerato. Hermione volgeva sempre lo sguardo altrove, come se avesse paura di guardarlo negli occhi, mentre Harry faceva sempre la faccia seccata... quasi lasciasse intendere che fosse lui, Ron l'Importuno, a doversi scusare per essere lì.

- Prego, fate come se io non ci fossi - disse Ron con una nota gelida nella voce.

Silenzio.
Di nuovo Hermione abbassò lo sguardo con aria colpevole mentre Harry sollevò il volto, chiaramente infastidito dal sarcasmo del compagno. Altro motivo per Ron di sentire accrescere la propria rabbia, fissando Harry attraverso una sorta di velo rosso che gli sembrava di avere davanti agli occhi.
Ti stai divertendo, vero Harry ?!?
Probabilmente Harry era convinto che Ron fosse davvero "lo scemo del villaggio". Ecco perché non si preoccupava affatto di fare i suoi comodi, anche davanti a lui. Eh già, tanto Ron Weasley deve solo osservare e tacere; Ron Weasley è solo l'ultima ruota del carro, un imbecille da portarsi appresso per pietà; Ron Weasley non ha il diritto di lamentarsi... specie se il suo migliore amico ha la brutta abitudine di provarci spudoratamente con Hermione davanti ai suoi occhi.

- Hai qualche problema? - domandò Harry. - Se hai qualche problema dillo, non abbiamo tempo per giocare agli indovinelli...

Che razza di ipocrita!
Adesso si permette pure di fare l'offeso, come se fosse in diritto di guardare Ron dall'alto di una superiorità inesistente... Ma chi si crede di essere ?!?

- Non sono io a confabulare di nascosto - rispose Ron, sostenendo lo sguardo di Harry con un'espressione sempre più dura e incollerita. - Soprattutto alle spalle degli amici...
- Ma di che accidenti stai parlando?
- Non far finta di non capire, Harry - tagliò corto Ron, menando una sberla al tavolo tale da far sobbalzare Hermione dallo spavento. - Non sono così cretino, come tu sembri credere, gli occhi per vedere ce li ho ancora... e funzionano!
- Ronald - intervenne Hermione preoccupata. - Per favore, cerca di calmarti...
- "Calmarmi", dici ?!?

Gli occhi di Ron andavano tingendosi sempre più di rosso, come le braci accese di un caminetto, e tutto lasciava intendere che fosse letteralmente sul punto di esplodere.
Ormai non ci vedeva più.
Era stufo, stufo di sentirsi sempre preso in giro e umiliato, e non poteva sopportare di vedere Hermione tra le braccia di chicchessìa... Non riusciva a tollerarlo, era qualcosa che gli faceva male dentro. All'inizio era solo un pensiero stupido: spesso se ne convinceva anche lui, ripetendosi che non era vero e che si trattava solo di un'idea assurda; ma ogni volta che si metteva al collo quel dannato aggeggio infernale ( l'Horcrux di Voldemort ), sentiva che i suoi dubbi e le sue paure più nascoste andavano moltiplicandosi.
Bastava una sciocchezza qualsiasi, un gesto innocente o uno scambio di parole tra Harry ed Hermione, perché di colpo non riuscisse più a ragionare.
Era geloso, semplicemente e innegabilmente geloso, ma non aveva il coraggio di ammetterlo.
Come poteva ammettere di sentirsi attratto da Hermione ben oltre la semplice amicizia?
E soprattutto come poteva sapere se lei avrebbe mai potuto ricambiarlo... o se invece avesse già scelto qualcun'altro a sua insaputa?
Per quel poco che aveva visto e sentito finora, tutto sembrava portare alla conclusione che Harry stesse facendo con lei un gioco molto sporco... addirittura fetido! Con la scusa di questa ricerca degli Horcrux, voleva solo approfittare di ogni possibile momento per stare da solo con lei e questo Ron non riusciva a tollerarlo.
Amico o no, mai e poi mai avrebbe permesso a Harry di andare oltre con Hermione, anche a costo di fargliela pagare molto ma molto cara.

- Perché non parlate anche con me, una volta tanto - esclamò Ron a denti stretti. - Perché non provate un po' a raccontarmi cosa vi siete detti l'altra notte, mentre passeggiavate insieme e da soli ?
- Ron... Ma che stai dicendo ?!?

Hermione stentava a riconoscerlo, tanto il volto del giovane Weasley era deformato dalla collera, e non riusciva a credere che potesse anche solo insinuare qualcosa del genere. La ragazza preferiva credere che fosse l'Horcrux il responsabile di questi suoi vaneggiamenti ma, per qualche inspiegabile sensazione, sentiva che dietro alle sue parole c'era anche qualcosa di autentico. 
Che Ron pensasse realmente ciò che aveva appena detto?
Da dove era nato questo inspiegabile odio improvviso?
Lei, Harry e Ron si conoscevano da anni; erano amici, pronti ad aiutarsi in qualsiasi momento, eppure sembravano "spaccati" per un motivo a dir poco assurdo; Hermione non poteva credere che tutto ciò stesse succedendo davvero.

- Ronald - esclamò lei. - Per favore, togliti l'Horcrux, lo hai portato tutto il giorno e...
- Sta zitta tu - rispose Ron con rabbia, guardandola come se fosse una nemica. - Vi ho visti con i miei occhi, e non sono cieco!
- E sentiamo - lo interruppe Harry severo. - Cosa avresti visto esattamente, a parte il fatto che abbiamo rischiato di essere scoperti ?!?
- Oh, ma certo - insistette Ron sempre più sarcastico. - Bella scusa, Harry, ma forse sarebbe il caso di pensarne una nuova perché questa non regge tanto!
- Ron, smettila...
- Lascia perdere, Hermione - osservò Harry. - Tanto cercare di ragionare con lui è solo tempo perso!
- Almeno io il coraggio di dirti le cose in faccia ce l'ho - rintuzzò Ron, riducendo la distanza tra loro e fissando Harry negli occhi con il volto a pochi centimetri di distanza. - Passeggiate insieme nel cuore della notte, conversazioni che non devo ascoltare, scuse mal recitate... Ho dimenticato qualcosa?
- Dimmi - sibilò Harry. - Quel poco di cervello che ti era rimasto è ancora dentro la tua testa, oppure lo hai perso quando siamo fuggiti dal Ministero ?!?
- Verità per verità, Harry - ribatté Ron implacabile. - Sono stanco di sentirti ripetere sempre le stesse cose, ne ho le scatole piene! Quello che voglio sapere da te è: vuoi veramente il nostro aiuto per trovare gli Horcrux e distruggerli... Oppure vuoi Hermione?

Era troppo!
Una simile idiozìa era inaccettabile, non solo per l'enormità in sé, ma soprattutto per la dose di veleno con cui Ron gliela aveva letteralmente "sputata" in faccia. 
Come ebbe finito di formulare la sua domanda infatti, Ron non ebbe neppure il tempo di mettersi in guardia che già Harry gli si era avventato addosso. Il primo pugno andò a segno ma, prima che potesse sferrarne un altro, Ron bloccò l'attacco con il gomito e oppose un violento gancio all'altezza della tempia. Gli occhiali di Harry volarono via ma, senza badarci più di tanto, quest'ultimo rafforzò la presa sul bavero di Ron ed entrambi continuarono a scambiarsi colpi durissimi al corpo e al volto.

- Ma siete impazziti ?!? - gridò Hermione, incapace di credere ai suoi occhi. - Smettetela... Smettetela subito!

Ronald era più robusto come corporatura rispetto a Harry ma, dal momento che questi lo teneva stretto per i capelli, non era in grado di muoversi liberamente. Harry sferrò un paio di pugni contro la mascella, facendogli sanguinare il naso, tuttavia Ron rispose con un diretto sparato allo stomaco e, dopo avergli afferrato la schiena con entrambe le mani, gli tolse il fiato con una ginocchiata all'addome. Harry accusò il colpo, in parte crollando in avanti, ma si riprese prontamente per colpire l'altro alla gamba con il taglio della mano. Ron crollò a sua volta ed entrambi si ritrovarono ad azzuffarsi sul pavimento della tenda, proprio come due belve scatenate ed inferocite.

- Basta... Basta !!!

Hermione provò logicamente a dividerli ma, dimenticando di ricorrere alla magia, si ritrovò scaraventata all'indietro andando a sbattere contro il tavolino. Harry e Ron continuarono a picchiarsi con furia selvaggia, non risparmiando ogni genere di colpo: i volti erano gonfi e le labbra sanguinavano copiosamente; tuttavia i loro pugni picchiavano come martelli babbani, senza accusare il benché minimo segno di cedimento; ogni pugno era guidato da una sorta di rabbia reciproca, e niente sembrava in grado di fermarli...
Ron riteneva Harry uno sporco traditore bugiardo.
Harry invece sentiva le parole di Ron come qualcosa di ben più grave di un insulto.
Entrambi nutrivano il desiderio di prendersi a pugni da almeno tre anni, dall'epoca cioé del loro primo litigio, e adesso avevano finalmente l'occasione di pareggiare i conti una volta per tutte.
Hermione era ancora intontita dalla botta che aveva preso tuttavia, resasi conto di quanto la situazione stesse degenerando, prese la bacchetta e provò a dividere quei due pazzi scatenati... Fu in quel momento però che accadde una cosa del tutto imprevedibile.
Nel momento in cui Hermione pronunciò le parole dell'incantesimo, l'Horcrux sul petto di Ron brillò di una luce sinistra. il fascio di energia della bacchetta fu deviato dal medaglione e aprì un enorme squarcio nella tenda. Hermione non ebbe il tempo di capacitarsi dell'accaduto che, tirandosi entrambi in piedi e senza smettere un attimo di pestarsi, Harry e Ron caddero accidentalmente oltre lo squarcio e si ritrovarono ad azzuffarsi all'esterno.
Né Ron né Harry parvero accorgersi che il medaglione era vivo.
A contatto con l'odio, il rancore e la gelosia di Ron, l'Horcrux sembrava aver reagito in modo del tutto imprevedibile ( probabilmente mirava ad impossessarsi del suo corpo, approfittando del momento in cui la sua volontà era ottenebrata dalla cieca rabbia ). Anche fuori della tenda, nel buio della notte che li circondava, Harry e Ron continuarono a scambiarsi pugni su pugni. Hermione era corsa fuori, gridando disperatamente nel tentativo di fermarli, ma si rese conto che era tutto inutile.

- Questa volta la faccia te la spacco davvero - ruggì Ron, investendo Harry con una sferzata al volto.
- Accomodati pure - fece l'altro, rispondendo a sua volta con un gancio alla mandibola.

Il sangue che colava dalle ferite di entrambi aveva ottenebrato loro la mente e i sensi con un odore e un sapore acre e pungente. Sembravano privi di volontà propria, mossi solo da un istinto feroce e brutale, e più combattevano tra di loro più l'Horcrux continuava a brillare con maggiore intensità.
Ad un tratto, giunti sull'orlo di un pendio piuttosto ripido, entrambi misero il piede in fallo e ruzzolarono di sotto accompagnati dalle grida disperate di Hermione sopra di loro.
Sul fondo della caduta, poco distante dal punto in cui si erano fermati, Harry riuscì a distinguere qualcosa di grande, luccicante e dalla forma vagamente circolare. La temperatura pareva essersi abbassata molto, quasi sotto lo zero, e con essa anche i loro bollenti spiriti.

- Harry - gemette Ron appena, riverso sulla schiena e immobile. - Stai... Stai bene?
- Credo... Credo di sì - rispose l'altro, incapace di mettere a fuoco l'ambiente, senza gli occhiali che aveva lasciato nella tenda.

A poco a poco, entrambi stavano cominciando a rinsavire. Nessuno ricordava esattamente come e perché tutto era cominciato ma, ancora frastornati per la caduta e per le sventole, all'improvviso la voce di Hermione riecheggiò dall'alto.

- Harry, Ron - gridò lei, sperando che fossero in grado di risponderle. - Va tutto bene ?!?
- Siamo qui, Hermione - rispose Harry, rimettendosi in piedi a fatica. - Un po' malconci, ma vivi...
- Ha... Harry...

Harry si voltò appena in tempo per accorgersi che il petto di Ron stava brillando di una minacciosa luce verdastra. Subito si avvicinò al compagno per aiutarlo ma, non appena si ritrovò al suo fianco, diventò pallido come un lenzuolo quando si rese conto di cosa stava realmente accadendo.

- A... Aiutami, Harry - disse Ron con un filo di voce. - Sto... Sto bruciando... Il mio petto va a fuoco!
- Ron, che cosa...

Con un urlo terrificante, Ron inarcò la schiena all'indietro e l'Horcrux brillò ancora più forte. Harry indietreggiò quasi terrorizzato ma, non potendo né volendo abbandonare l'amico in balìa di quell'oggetto infernale, allungò d'istinto la mano per togliergli il medaglione.
Non appena provò a toccarlo però, sentì la mano come ustionata.
Il frammento dell'anima presente nel medaglione voleva uscire, voleva prendere possesso di un corpo di carne e ossa, e nessuno avrebbe potuto ostacolarlo.

- Harry - urlò ancora Hermione, ignara dell'accaduto. - Che sta succedendo là sotto? Rispondetemi !!!

( continua )

 

Angolo dell'Autore:

Che dire ?!?
Sinceramente speravo di farcela in un solo capitolo, purtroppo la cosa è venuta fuori più lunga del previsto e al momento sono troppo stanco per andare avanti...
Come al solito sarà una boiata ( questo è poco ma sicuro! ) ma farò in modo di concluderla ugualmente.
Ora scusate, ma vado a nanna, alla prossima!
^__^

   
 
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