Anime & Manga > Tengen Toppa Gurren Lagann
Segui la storia  |       
Autore: EmmaStarr    19/06/2012    1 recensioni
Simon e Kamina fanno una gita al villaggio di Jhia: ovviamente saranno piuttosto inclini a fare ciò che è caldamente sconsigliato... Ma insomma: lo conoscete Kamina o no?
E come fa a stare tranquillo se si va nella misteriosa grotta dei pipistrelli, dove dodici anni prima è scomparso un uomo?
(tratto dal capitolo 1)
Ci avviamo. Ci accorgiamo presto che si tratta di una specie di labirinto.
Ad ogni bivio spegniamo i miei occhiali, così riusciamo a vedere la luce, che è sempre più intensa.
E io ho sempre più strizza.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kamina, Simon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

2) … CALARSI IN BUCHE SCONOSCIUTE, DAR RETTA A VECCHI EREMITI PAZZI...

 

Finalmente, raggiungiamo una grotta. È da lì che arrivava la luce. È una luce verdastra, che viene da un buco rotondo in mezzo alla grotta.

“Ma cosa...” mormora lui, e si avvicina.

Io resto fermo dove sono. La zona sembra un lago, a parte il fatto che non c'è acqua, è solo fango. E, a giudicare da come i piedi di Kamina affondano, è alto pochi centimetri...

Sto per seguirlo, quando mi dice: “Fermo, immobile!”

“Che c'è?” Lui fa qualche passo e man mano mi sembra... più basso.

“Sabbie mobili” constata, con voce grave.

Il mio primo istinto è quello di scappare. Logico, ma Kamina è lì in mezzo. Non posso proprio. Lui ora è alto come me. Faccio luce sul basso, e vedo che io sono proprio sul bordo, mentre lui è molto in dentro.

“Simon, Una corda!”

Mi sbrigo, sì, apro lo zaino più veloce che posso e, ringraziando mentalmente il capovillaggio che ci ha fornito di questa benedetta attrezzatura, tiro fuori una corda.

“Prendi!”

Ma ormai le sue mani sono già sotto... allora, tenendo la corda, salto dentro. Un po' scalciando e un po' annaspando lo raggiungo e gli cingo la vita. Lui si aggrappa alla corda e si issa di qualche centimetro.

Uff... grazie” mi dice.

Non c'è di che” rispondo. “Torniamo indietro, però”

“Ma cosa dici?” fa lui, scuotendo la testa. “Ora che abbiamo la corda, possiamo arrivare al centro. Tu non sei curioso di sapere che cos'è?”

No, non lo sono nemmeno un po', ma... a lui non si può dire di no! Ha un modo di parlare che ti affascina.

“Ok, andiamo.”

In breve siamo lì, nel centro. Intorno alla luce c'è una zona di pietra, sopraelevata rispetto al resto delle sabbie mobili. Con un suono simile ad un risucchio, saliamo là sopra.

Io mi scrollo il fango di dosso: ce l'ho dappertutto: sulle gambe, sulle braccia, ma che schifo!

Il fratello invece si sporge subito verso la luce..

“Ehi, Simon! Vieni un po' a vedere!” mi dice.

Allora anch'io mi sporgo, e vedo come un tunnel. È bello profondo, chissà cosa c'è sotto...

“Tu vuoi scendere, non è vero?” chiedo, sorridendo.

“Al momento, è la cosa che più desidero!” fa lui strizzandomi l'occhio.

“E allora andiamo: anche nel tuo zaino c'è una corda, no?” dico, con un'aria un po' rassegnata.

Lui capisce che per me è un piccolo sacrificio e che vorrei andarmene, allora mi scompiglia i capelli:

“Sei unico!”.

Fissiamo la sua corda e scendiamo. Lentamente. Ci caliamo per quasi dieci minuti, poi...

“Fermati, ci siamo!” fa lui.

Salta di lato, per non entrare nella fonte della luce. Lo seguo. Ci guardiamo intorno: la grotta in cui siamo finiti è molto spaziosa, e proprio al centro c'è questa specie di faro luminoso verdastro. Di fianco a me c'è una pietra piatta e liscia, perfettamente rotonda.

Ma la cosa più orribile sono i resti di un pipistrello divorato sparsi là sopra! Lo indico al fratello, che ha la mia stessa reazione di disgusto.

“Però... sembra che qui ci sia stato qualcuno: i pipistrelli da soli non possono ammazzarsi in questo modo!” dice sorridendo.

Sto per rispondere quando una voce da dietro di noi intima: “Giratevi. Molto. Lentamente!”

Io e Kamina ci voltiamo piano. Dietro di noi c'è un uomo sui quarant'anni, difficile a dirsi. Sembra viva allo stato brado da mesi, se non da anni: mantello strappato, barba lunga e incolta.

“Adesso state fermi. O li farete arrabbiare.”

Allora alzo lo sguardo e per poco non svengo dalla paura: il soffitto è pieno di pipistrelli in atteggiamento combattivo: ci scrutano male, con quegli occhietti neri e piccoli.

L'uomo tira fuori un flauto di argilla e comincia a suonare. Di colpo gli sguardi dei pipistrelli si fanno più stanchi, e in breve cadono addormentati a testa in giù. La musica si arrestò.

“Questo li metterà a posto per un paio d'ore.”

“G-grazie” balbetto, riprendendomi adesso dallo spavento.

“Grazie a voi, ragazzi! Non avete idea del regalo che mi avete fatto scendendo quaggiù! E con una corda, per di più! Ma non discutiamone qui: venite, vi porto dove vivo.”

Ci fa strada verso una galleria che si snoda lì vicino. Mentre camminiamo, continua a parlare. Ma chissà da quanto non può parlare con persone vere! Io non ricordo nulla di persone scomparse da queste parti, quindi chissà da quanto è qui!

“Questo posto è bello grande, ma è una conca. L'unico ingresso è quello da cui siete passati voi. Ci sono caduto dentro da giovane, e non ne sono mai uscito. Spero che al villaggio si ricordino ancora di me, anche se sono passati quasi dodici anni!”

Kamina si batte una mano sulla fronte.

“Tu sei Ralph! Quello sparito nella grotta dei pipistrelli! Dicevano che eri morto lì quando ero piccolo!”

Io non mi ci raccapezzo: probabilmente non ero neanche nato...

Senza pensarci mi tocco il bracciale che mi ha regalato la mia mamma quando ero piccolo: è di cuoio, con dei disegni incisi sopra. Quando sono giù, quando mi sento a disagio o quando ho paura lo tocco, perché mi ricorda lei.

Ralph, che si era voltato verso di noi, mi guarda come se fossi un fantasma. Poi guarda il bracciale. Poi di nuovo me. Poi di nuovo il bracciale.

“Ehm... che c'è?” chiedo.

“Lilian” mormora lui fissando un punto dietro di me. “Oh, Lilian!”

Lilian era il nome di mia madre.

“Sì, questo bracciale me l'ha dato lei” dico, imbarazzato.

Ralph si gira e mi guarda con uno sguardo folle. “Non hai il diritto di portarlo! È suo, è sempre stato suo! Chi sei tu per averla? Cosa significhi per lei?”

Kamina vede che sono un po' a corto di parole, quindi interviene. “Ehi, calma! Lilian aveva tutto il diritto di regalarlo al suo stesso figlio!”

Ralph spalanca la bocca.

“F-figlio... Lilian ha avuto un figlio... ed ora lui è qui...”

“Scusa, tu conoscevi la mamma?” chiedo timidamente.

Se la conoscevo? Io e lei stavamo insieme prima che io finissi quaggiù! E poi si è sposata! Con un altro! E ha avuto pure un figlio! E io che ho continuato a pensare a lei... quel bracciale è di proprietà della sua famiglia da generazioni! Ah, ma quando tornerò al villaggio mi rivorrà con sé, gliela farò vedere io a quel suo marito!”

Ho un groppo in gola. In effetti è logico: se è qui da dodici anni non può sapere che mamma è morta quattro anni fa... ma dirglielo fa male. Tanto, troppo male.

“Fratello, glielo... glielo spieghi tu, per favore?” dico, esitante.

Lui mi stringe la mano, comprensivo. “Mi spiace, Ralph. Lo so che è duro da accettare, e lo è stato ancora di più per Simon, quindi sarò breve. Quattro anni fa, durante un terremoto, Lilian e suo marito sono morti. Simon è orfano, adesso sono io che mi prendo cura di lui.”

È come se a quell'uomo piovessero addosso cinquant'anni di colpo.

“No... no... mentite... state mentendo, io... Lilian, morta... da quattro anni...”

Si siede a terra, il volto fra le mani. Mi fa pena: anche se è stato una specie di rivale per mio padre, ha amato mia madre, e come dargli torto? Gli appoggio una mano sulla spalla. Lui alza lo sguardo e mi punta gli occhi addosso.

“Hai il suo sguardo” dice.

Mi viene da piangere. Insomma, non è abbastanza che sia io ad essere triste per la sua morte?

“In effetti” dico a bassa voce, un po' incerto “Mi ha sempre detto che la grotta dei pipistrelli le faceva paura. Non voleva che ci andassi”.

Kamina stringe ancora di più la mia mano. Io rispondo appoggiandomi a lui. Stiamo tutti fermi per un po', poi Ralph si alza.

“Mi avete portato orribili notizie, ragazzi, ma... è meglio così. Ora sono informato, e l'ignoranza è sempre un male. Ma ormai è tardi: vi conviene venire a mangiare e poi a dormire da me. Domani saliremo per tornare al villaggio.”

Deglutisco: il capovillaggio non ce la farà passare liscia tanto facilmente...

“Non sarebbe meglio tornare ora?” chiedo, titubante.

Macché! Non lo sai che i pipistrelli escono tutti a quest'ora? Neanche la mia musica può tenerne a bada tanti. Se sono sopravvissuto è proprio grazie al mio talento musicale... a Lilian piaceva tanto ascoltarmi suonare... stava lì a farlo per ore...” gli si rompe e la voce, ma subito si riprende. “Domani saliremo al villaggio. Seguitemi, da questa parte. Qui i pipistrelli non arriveranno.”

Raggiungiamo tre piccole grotte munite di un giaciglio per la notte.

“Ho sempre sperato che qualcuno arrivasse...” dice a mo' di spiegazione.

Dopo aver mangiato (carne di pipistrello, ovviamente) ci corichiamo.

Prima di addormentarmi, penso confusamente che c'è qualcosa che non mi torna di tutta questa faccenda, ma cos'altro ci si può aspettare da un posto del genere?

 

 

 

 

ANGOLO DELL'AUTRICE:

Rieccomi qua! Il seguito mi è uscito di getto, spero che vi piaccia, visitatori silenziosi!

Anche se non recensite (occhiataccia) almeno spero che leggiate e che vi piaccia!

Ah, senza nessuno che mi frenasse, sono partita in quarta con tutte le mie “Simonate”, mi spiace ma lui fa figure sempre più belle!

Ho messo questo nuovo personaggio che spero vi interessi... personalmente lo trovo un pazzo 0;-)

Vi prego vi prego vi prego recensiteeee!

Vi do in anteprima il prossimo titolo:

3) … litigare su chi deve morire, cercare di suicidarsi, raccontare il tuo passato ad un pazzo...

Su, ora non siete curiosiiii?

Ciao!
EmmaStarr

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tengen Toppa Gurren Lagann / Vai alla pagina dell'autore: EmmaStarr