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Autore: NoiseQueen    19/06/2012    0 recensioni
La curiosità mischiata con l'incontro di una nuova persona a cui la nostra Allison si legherà da un sentimento che nemmeno lei riesce a capire.
Non è ingenua, ma non ha nemmeno paura.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Who could live in here?
 

Ogni giorno, per arrivare al mio negozio, sposto lo sguardo sulla destra della strada principale che porta verso il centro della città, proprio prima del palazzo del mio ex migliore amico.
Seguo con gli occhi tutto il tragitto della stradina stretta che porta fino ad una casa fatta di mattoni piccolissima, probabilmente abbandonata.
Non ne ho mai sentito parlare, ma ogni giorno la mia curiosità aumenta sempre di più.
Lascio la macchina nel parcheggio dietro al negozio ed entro dalla porta sul retro.
Lancio le chiavi sul bancone e, come ogni giorno, sbattono nel muro e si fermano proprio di fianco al computer portatile.
Apro la serranda e giro il cartellino ‘Aperto’.
Controllo i fiori se sono tutti apposto e mi siedo sul mio sgabello.
Il foglio con gli ordini per il giorno mi assilla, mi ricorda che ho molto lavoro da fare, ma oggi proprio non ho voglia di fare niente.
Pigramente spingo il pulsante di accensione del portatile e poi mi alzo.
Prima lo faccio, prima finisco.
Mi metto alla ricerca delle Peonia più belle che mi sono rimaste e le unisco in un bel mazzo con carta violetta, che ci sta benissimo con il colore di quei bellissimi fiori.
‘Probabilmente il Signor ‘O Michael deve regalarli a qualcuno che si sta per sposare.’ Dico a bassa voce, in quell’istante sento il campanellino alla porta suonare.
Mi giro di scatto e si tratta di Gerard, il ragazzo che lavora con me.
Alto sicuramente più di me, data la mia bassa statura, biondo cenere e con dei bei occhi marroni scuro.
‘Buongiorno, tutto bene, Allison?’ Mi saluta impossessandosi del computer.
Lascio i fuori nel posto apposito per quelli già preparati e mi siedo affianco a lui.
‘Tutto apposto, sono molto stanca. Ieri siamo stati al Ministry of Sound, siamo riusciti ad entrare gratis ieri sera. Suonava un gruppo nuovo.. non ricordo il nome, ma erano davvero bravi!’ Dico guardandolo rispondere su twitter a qualche tweet.
‘Dovevo venire anche io, ma questa ragazza mi aveva chiesto di uscire ed ho cambiato idea. Guarda che carina!’ Apre il profilo di una certa Jenny Mcdonner: bionda, faccino da brava ragazza e con degli occhi verdi da far paura.
‘Capisco perché hai cambiato idea’ Rido prima di rialzarmi per fare il secondo mazzo, tanto ormai il computer se lo è preso lui e per almeno altri venti minuti non lo lascia.
Prendo tre fiori di tulipano e li incarto con un bigliettino di scuse per un certo Adam.
‘Senti, Gerard, sai quella casa abbandonata sulla via prima di arrivare qui?’ Chiedo appoggiando il secondo mazzo pronto.
‘Quella di mattoni?’ Risponde senza staccare gli occhi dalla tastiera.
‘Sì, quella. Sai qualcosa su quella casa? Chi ci abitava?’ Mi appoggio sul bancone con il braccio che sorregge la mia testa.
‘So solo che è abbandonata da molto tempo, in teoria ci abitava un vecchio che è morto circa un anno fa..’
Inizia ad interessarsi alla cosa e continua: ‘ Mi aveva detto mia madre che probabilmente la butteranno giù, ma a me in realtà piace.’
Annuisco: ‘Infatti è molto carina’
 
Il mio turno è finito, il lunedì rimango mezza giornata, lascio il negozio a Gerard.
Spero faccia qualcosa di utile.
Percorrendo la strada all’inverso del’andata riguardo ancora una volta quella casetta, senza pensarci due volte svolto a sinistra e percorro tutta la stradina.
 
Arrivo ad un cancello molto vecchio, il grigio della pittura si sta staccando a pezzi ed una parte è più storta.
Spengo l’auto e scendo dirigendomi verso quell’anta, dato che è aperto, la spingo verso di me facendola strisciare sull’asfalto ed entro.
Da lontano sembrava molto più piccola, ora mi rendo conto che si tratta di una bella casetta; secondo me ci abitavano in più di una famiglia.
Al centro del grande spiazzo davanti la casa c’è una piccola statua di una ballerina ed attorno dei cespugli quasi completamente secchi.
Percorro tutta la lunghezza fino all’entrata, non so sinceramente se entrare, ma ormai sono qui e come potrei tornare a casa con la curiosità?
 

   
 
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