Anime & Manga > Tengen Toppa Gurren Lagann
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Autore: EmmaStarr    20/06/2012    1 recensioni
Simon e Kamina fanno una gita al villaggio di Jhia: ovviamente saranno piuttosto inclini a fare ciò che è caldamente sconsigliato... Ma insomma: lo conoscete Kamina o no?
E come fa a stare tranquillo se si va nella misteriosa grotta dei pipistrelli, dove dodici anni prima è scomparso un uomo?
(tratto dal capitolo 1)
Ci avviamo. Ci accorgiamo presto che si tratta di una specie di labirinto.
Ad ogni bivio spegniamo i miei occhiali, così riusciamo a vedere la luce, che è sempre più intensa.
E io ho sempre più strizza.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kamina, Simon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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3) … LITIGARE SU CHI DEVE MORIRE, CERCARE DI SUICIDARSI, RACCONTARE IL TUO PASSATO AD UN PAZZO...

 

Dev'essere mezzanotte, che qualcuno entra nella mia grotta. È tutto buio, non vedo chi è.

“Fratello, s-s-sei tu?” sbadiglio.

Nessuna risposta. Penso quasi di essermelo immaginato, quando di fianco a me sento la voce di Ralph.

“Vieni, figlio di Lilian. Non ti lascerò qui. Alzati e vieni.”

Ancora un po' stanco, mi alzo e prendo le mie poche cose: mantello, trivella, bracciale. Faccio per andare a svegliare Kamina, ma lui mi fa:

“Non ti preoccupare, l'altro ragazzo è già là.”

Le gallerie si illuminano tutte improvvisamente. Camminiamo fino al luogo di stamattina, con la luce verde in mezzo. Noto subito che è molto più fioca di prima. Che sta succedendo?

Ora sali” dice sbrigativo, alludendo alla corda.

“E Kamina?” chiedo.

“Chi?” fa lui, spiazzato.

“Avevi detto che era già qui!” lo accuso. “Senza di lui non me ne vado!”

Lui mi guarda impaziente.

“Ascoltami, ragazzino. Questo non è un posto come gli altri. Hai idea del perché in tutti questi anni chiuso quaggiù non mi sono arrampicato, o non ho cercato di uscire in un altro modo? Credi davvero che non abbia potuto fare una corda, o salire a mani nude? Te lo spiego io perché non sono mai tornato su: perché l'imboccatura è perennemente chiusa dai pipistrelli. La liberano ventiquattro ore ogni due anni, per via di questa luce, che sparirà nel giro di un'ora. Che ingenuo sono stato, che incauto, a scendere quassotto da solo! Mi sono addormentato e il giorno dopo... puff! Il buco non c'era più. Ma non è così semplice! I pipistrelli lasciano passare tante persone quante ne sono entrate. A nulla serve cercare di salire se nessuno è sceso. E non sai quante volte ci ho provato: ogni volta che si apriva ho tentato di risalire, ma... fu tutto inutile. E anche adesso, se provo a salire me lo impediscono! Per cui dobbiamo essere in due. E ciò significa che o tu o l'altro, Kamina, dovrete restare qui altri dodici anni. Poi, se ci riuscirete, potrete far cadere qualcun altro al posto vostro. Io ho scelto di salvare te, figlio di Lilian. Vivrai con me, non più con gli altri orfani, come se fossi figlio mio. Ho tanto sognato un figlio con Lilian!”

Ma io non sono tuo figlio! Io avevo un altro papà!” gridai, strattonandomi. “E ho anche un fratello con cui vivo, quindi voglio tornare lassù con lui, non con te! Lasciami!”

Mi strattono ancora più forte. Grido. Il fratello dovrà sentirmi, per forza...

Pensi che il tuo amico possa sentirti? Non credo che verrà ormai.”

Lo dici tu” risponde una voce dietro di me.

Mi volto e Kamina è lì, più arrabbiato che mai.

“Fratello!” grido sollevato.

Per lo stupore Ralph mi lascia andare, e io scappo di fianco a Kamina. Non ho più paura: lui c'è, è qui. Ma Ralph si mette a gridare.

“No, no, no! Io me ne devo andare da qui! Ma non capite? Sono dodici anni che aspetto! Dodici! E non mi lascerò scappare la mia unica occasione tento facilmente, sono stato chiaro? Se non vuoi venire tu con me, prenderò l'altro!”

Ma Kamina lo fissa come se fosse pazzo. “Io senza Simon non vado da nessuna parte.”

Lui pesta i piedi dalla frustrazione. “Ma nessuno di voi ha un po' di sale in zucca, che diamine? Non potete salvarvi entrambi! Dovete sceglierne uno da salire, e un altro resterà qui! Basta, fine della questione! E non venitemi a dire che non verrà nessuno: devono essere in due! Io da solo non basto!” “

E allora saremo io e Simon, chiaro?” ribatte Kamina furioso. “Ma con chi credi di avere a che fare? Pensi davvero che due come noi lasceremmo qui l'altro? Ma dove vivi?”

Lo spingiamo via e corriamo verso la luce verde. Siamo proprio lì, vedo la nostra corda quando Ralph tira fuori il suo flauto!

“Non mi lasci scelta” sibilò. “Quando il figlio di Lilian vedrà il tuo cadavere, si deciderà a venire con me!”

Io mi volto, cerco di fermarlo, ma è troppo tardi: una melodia battagliera e terribile si diffonde per la sala.

“Addosso al più grande, miei prodi! Presto, è ora di cena!” dice, per poi riprendere a suonare.

I pipistrelli si lanciano addosso a Kamina, e mi ignorano completamente. Lui raccogli un sasso e si difende, ma gli animali continuano ad avvicinarsi... Di questo passo, lo uccideranno! Mi lancio addosso a Ralph e gli strappo il flauto di bocca, ma lui sghignazza orribilmente:

“È troppo tardi, figliolo! I miei pipistrelli hanno afferrato il concetto, non si fermeranno. Hai perso!”

Io non lo ascolto più. Sto pensando a quello che è successo la prima volta che sono stato alla grotta dei pipistrelli, con mio padre. Mi aveva spiegato tante cose sui pipistrelli... ma cosa? Sono spaventati dalla luce. Ok. Ma non mi serve. Poi... c'era qualcosa sul dal sangue... Il sangue li attrae un sacco. Guardo Kamina. Non l'hanno ancora graffiato a sangue, ma manca poco. E se... senza pensarci due volte raccolgo un sasso e mi ferisco il braccio. Subito un po' di pipistrelli si voltano verso di me. Sì, sì, da questa parte!

“No!” gridano Ralph e Kamina.

Wow, quanto consenso! Ora tutti i pipistrelli hanno lasciato perdere Kamina.

“No, figlio di Lilian! Ma che ti prende?”

Io grido per sovrastare il rumore dei pipistrelli che mi circondano.

“Tu non hai capito nulla di nulla, né di mia madre né di me! Quando ero piccolo lei mi raccontava sempre di come fosse importante la famiglia. A te non interessa di me perché volevi un figlio suo, ma perché le somiglio! Spiacente, io ho una nuova famiglia, adesso. Ed è Kamina, che mi ha preso con sé e si comporta come un fratello. Non mi serve nient'altro, chiaro? E sono sicuro al cento per cento che mia madre sarebbe d'accordo con me, perché, una volta, ha rischiato la vita per me e per mio padre!”

Lui, ancora mezzo sconvolto, suona una piccola melodia e i pipistrelli si fermano.

“Cosa... lei ha... racconta...”

Allora comincio, anche se mi trema la voce e mi fa male il braccio. Comincio a raccontare, davanti all'uomo che ha quasi ucciso me e il fratello ma che ha amato mia madre.

Stavamo esplorando una zona del villaggio, tutti e tre. Avevo sei anni. A mio papà piaceva molto andare in esplorazione, quindi lo facevamo spesso. Quel giorno, però, ad un certo punto dal terreno sono sbucate delle talpe-maiale selvatiche, che correvano come pazze. Stavano per travolgerci, ed io ero spaventatissimo. Però mia mamma non si è persa d'animo, ha estratto una freccia della faretra che portava sempre con sé e ha colpito la talpa più vicina a me. Quella non mi ha ferito, ma le altre sono rimaste, ancora più arrabbiate. Mio padre le ha urlato di scappare con me, ma lei non lo ha ascoltato e si è messa in posizione di combattimento con lui. Mi hanno difeso, ma era chiaro che non avrebbero potuto farlo per sempre. Allora lei se n'è andata, prendendomi per mano. Mio padre ne era felice, pensava che ci saremmo salvati. Però mia madre mi ha lasciato lì vicino ed è corsa in alto, ed ha fatto franare il terreno sopra le talpe maiale. Ci ha salvati, ma lei è rimasta dentro alla frana. Sapeva a cosa stava andando incontro, ma l'ha fatto lo stesso, per noi, per salvarci. Grazie al cielo papà l'ha salvata in tempo, tirandola fuori dalla terra, perché aveva visto dov'era caduta. Ma ciò non toglie che lei ci ha salvati a rischio della vita. E quando papà le ha detto che non avrebbe dovuto farlo, lei è scoppiata a ridere e gli ha detto: “Quando vuoi davvero bene a qualcuno, sei pronto a morire per lui! Sono sicura che avresti fatto lo stesso per me, perché siamo una famiglia, e una famiglia, se non si è pronti a dare la vita per gli altri, che famiglia è?” Hai capito? Lei era pronta a morire per noi, e anch'io sono pronto a morire per mio fratello, io e lui siamo una famiglia!”

Ho finito, e lo guardo con uno sguardo risoluto. Chissà se ha capito?

E così Lilian vi amava tanto? Ma... non capisco...”

Improvvisamente però sul suo sguardo si disegna un'espressione folle.

“È colpa di tuo padre! L'ha cambiata, lei non era così stupida! Se c'è una cosa che so è che prima di tutto c'è la propria vita, poi quella degli altri! E tuo padre l'ha resa diversa, stupida... e poi, ovviamente, i suoi geni si sono trasferiti in te. Nessuno di voi due meritava Lilian, perciò morirai qui! Porterò l'altro con me!”

Mi volto verso di Kamina, preoccupato. Ma lui guarda dietro di me e urla. Io mi volto appena in tempo per vedere Ralph con una roccia in mano che si lancia verso di me... poi vedo tutto nero.

Cado a terra.

 

Angolo dell'autrice:

Ed eccomi qui! *passa una balla di fieno*

No, sono andata avanti lo stesso perché ho l'ispirazione...

grazie a quelli che leggono silenziosamente, spero che la storia vi intrighi almeno un po'...

Ciao a tutti, e recensite s'il vous plait!

 

EmmaStarr

  
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