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Autore: TheMonster    20/06/2012    0 recensioni
Le persone cambiano, e non solo coloro che diventano cantanti di fama mondiale.
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Fanfiction dedicata alla mia continua fonte d'ispirazione, Sheeranssmile01. Senza di te non sarei qui, oggi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                              The Place.

Uno.

Louis sbuffò tristemente alla vista del suo compito di matematica segnato dalla penna rossa dell'insegnante. Un altro brutto voto, un'altra estate spesa a sgobbare sui libri. E pensare che lui aveva progetti enormi; un viaggio con i suoi amici alla ricerca di fortuna, lunghe passeggiare a ritmo di musica, rilassanti nuotate in piscina... e i suoi piani erano andati distrutti in un secondo. Il suo castello di carte era stato raso al suolo in un soffio. Harry gli passò un braccio attorno alle spalle con fare amichevole. Era facile per lui, il suo compito brillava come la 'A' che vi era scritta sul dorso. D'altra parte, non era stato del tutto un disastro; nella classe c'era anche chi brancolava nelle tenebre e nel gelo delle gravi insufficienze, come Zayn che dietro di lui osservava distrattamente i suoi errori. Lo osservò cercando di trarre forza dal suo disastro ma gli parve una cosa subdola, quindi decise di passare agli altri compagni. Dalla fila accanto Niall gli mimava con le labbra e le mani un 'Quanto hai preso?' e lui, con nullo entusiasmo gli disegnò una 'D' in aria. D di delusione. Era lui, Louis Tomlinson, una delusione? La campana lo tirò via dalla depressione, e dopo aver salutato educatamente ma con sguardo omicida la professoressa si liberò da quel pezzo di carta e tutti i pensieri a cui esso lo vincolava. "Ragazzi" strillò Harry alle sue spalle, affannato. "Ehi!" rispose Louis poco convinto. "Dai Lou, non ci pensare... puoi sempre rifarti con il prossimo test... se prendi una 'A' o una 'B' la tua media e il tuo sedere sono salvi" lo confortò Niall, emerso da poco dall'aula con Liam. "Già, e partiremo, e le ragazze ci salteranno addosso" continuò Harry esaltato. Tutti i suoi compagni gli sorrisero calorosamente e lui, leggermente sollevato, distese le due estremità delle sue labbra rosse in ciò di più simile che c'era ad un sorriso. "Bene...avete sentito? Ci sarà un Ballo tra qualche settimana... Chi pensate di invitare?" chiese, cercando di cambiare argomento. "Chiunque voglia venirci!" rispose Harry, beccandosi un ceffone da Liam. "Arriva Harold il seduttore, tremate ragazze" fece quest'ultimo rivolto ad un gruppo di cheerleader altezzose che camminavano accanto a loro. Harry si sistemò i ricci scompigliati con un rapido gesto e fissò le pupille verde smeraldo con aria compiaciuta su un punto indefinito alle spalle di Louis che, incuriosito, si girò a guardare. Delle ragazze dai capelli di varie tonalità di biondo li osservavano sorridendo e producendo versi ignoti. "Una di quelle sarebbe un sogno..." sussurrò Niall a bocca aperta, in adulazione. "Per te forse, per me sono realtà!" continuò Harry sempre più eccitato, e seguito dagli altri tre fece dietro front verso le fanciulle. Con un'alzata di spalle, si diresse da solo verso l'uscita di quell'Inferno, ma proprio quando era sulla soglia Katlyn Evans, la sua cotta storica, gli tagliò la strada sorridendogli. Katlyn gli aveva sorriso... lei... l'aveva fatto per davvero... Dopo essersi ripreso dalla paralisi facciale durata qualche secondo, il suo cervello cominciò a lavorare ad una velocità inaudita, lo stomaco si contorse quasi dolorosamente e le farfalle che vi albergavano cominciarono a dilettarsi con un festino. L'adrenalina si aggiunse agli altri fenomeni che lo costrinsero a fare qualcosa, le sue gambe camminarono improvvisamente da sole dirigendolo verso quella ragazza bellissima, che aveva desiderato per anni e che dopo altrettanto tempo l'aveva notato. Sfoggiò il sorriso più sicuro che aveva e sudando praticamente ovunque, le si fermò davanti. Lei lo osservò con la solita aria da vipera e dopo aver studiato le unghie perfettamente curate e laccate di fuxia si decise a chiedere "Che c'è?" Louis si sentì ancorato al suolo e un groppo gli si formò in gola. Si grattò il capo castano, sempre tentando di apparire il più naturale possibile e provò a rispondere a quella domanda che gli sembrava la più complicata che gli fosse mai stata posta.   “Io…ehm…” le parole fuggirono dal suo cervello, la voce abbandonò la sua bocca e per poco non cadde a terra, anche le gambe lo lasciavano lentamente.

Dove era finita la sicurezza che aveva con i suoi amici?

Dove era finita la parlantina sciolta e irrefrenabile? 

Si perse nei capelli biondo paglia della ragazza e deglutendo chiese timidamente “Katlyn vuoi venire al Ballo con me?” lei sorrise e per un momento una flebile speranza si accese negli occhi del giovane. Ma poi, lei pronunciò un ‘No’ secco, scuotendo la chioma e strisciando via come una vipera gigante. Louis rimase per dei minuti con lo sguardo fisso nel vuoto, incredulo e distrutto. Le voci e i passi degli allievi del liceo divennero solo un mormorio lontano e lui capì che doveva assolutamente allontanarsi.

La sua vita e la sua giornata erano già state rovinate abbastanza.

 

Angolo autrice:

Ehilà Directioners!

Volevo solo avvisarvi che io non sono una fan dei One Direction, e di essere clementi se sbaglierò qualche informazione! ^^

A presto

XOXO

Anolethros.

  
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