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Autore: Jaded_Mars    21/06/2012    2 recensioni
“SLASH!! Toglimi subito queste manette di dosso!!” Axl stava diventando isterico. “Non tolgo proprio un bel niente. Si chiama gioco di squadra Axl. Calmati.” “Slash ti prego…ce le apri per favore? Promettiamo che staremo buoni e non litigheremo. Vero Axl?” cercò di persuaderlo Izzie implorandolo. ‘non voglio passare ore legata a questo stronzo.’
“Eh no ragazzi, adesso restate legati! Avete solo bisogno di un po’ di pazienza, così imparerete a sopportarvi a vicenda!”
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axl Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ma dovevi proprio portartela dietro quella? Non potevi lasciarla a casa per una benedetta volta?”
“Dai Axl non rompere i coglioni, lo sai che è nuova di qui, volevo conoscesse un po’ di gente! Ricordi come eravamo smarriti noi quando arrivammo in città qualche anno fa? A me non sarebbe dispiaciuto avere qualcuno che mi introducesse in qualche giro.” Izzy si interruppe per scrutare l’espressione dell’amico, prima di aggiungere “E poi è mia amica …” .

Quelle ultime parole fecero definitivamente sbottare Axl “E io chi sarei il tuo cane? Non sono anche io amico tuo?!”

“Axl ti prego…”

“Dai cazzo è la nostra sera, quella storica, che aspettiamo per tutta la settimana! Noi cinque a fare casino e baldoria sul Sunset Strip! Mi dici che cosa centra lei con tutto questo?” Axl quasi non sapeva niente di quella ragazza, solo le stava enormemente sulle palle perché da quando era arrivata Izzy si ostinava testardamente a portarsela dietro e  trattarla come una piccola principessa, dimenticando quelle che col tempo erano diventate le tradizioni del gruppo: niente fidanzate o amiche quando si usciva assieme, fare baldoria e casino fino all’alba dimenticandosi della vita normale, almeno per una sera.

Non che lei fosse fastidiosa, poverina, glielo doveva riconoscere non cercava mai di attirare volontariamente le attenzioni di nessuno, e non faceva nulla per intromettersi o dare fastidio, sarebbe stata anche una persona piacevole da avere intorno, era pure carina, però… però a causa sua Izzy stava cambiando, era meno irresponsabile, passava meno tempo con lui e più con lei, addirittura dormiva nel sacco a pelo per terra pur di lasciare spazio a lei. Axl la vedeva un po’ come “quella che gli aveva rubato l’amico.” Certo era un pensiero infantile, lo riconosceva, però proprio non riusciva a farsela andare a genio. Si sentiva solo senza il suo migliore amico, nonostante lui fosse sempre presente come prima. E pensare che lei nemmeno era la sua fidanzata, solo una vecchia amica di Lafayette. Axl a malapena se la ricordava, l’aveva vista qualche volta girare in bicicletta per la città, con i suoi vestitini ordinati e le scarpe sempre bianche. Aveva un paio anni in meno di loro, per un periodo pensava anche di essersi infatuato di lei, in uno di quei pochi momenti in cui lei gli aveva fatto l’occhiolino dopo averlo coperto quando la polizia locale l’aveva beccato a commettere un piccolo furtarello. Era così carina con quell’aria sicura ed innocente. E quel sorriso… lui aveva diciassette anni. Fu anche l’ultima volta che la vide, prima che entrasse di nuovo nella sua vita, in quel modo che lui trovava oltraggioso.
 
“Come si permette di arrivare e stravolgere gli equilibri?” Axl la stava osservando parlare con Steven e Duff, tranquilla e divertita da quello che i due ragazzi le stavano raccontando, probabilmente una delle loro avventure.
 
“Axl quando capirai che le ho detto io di venire a stare da noi? Io! Lei non centra niente! E poi non ha rotto nessun equilibrio! Non c’era un cazzo di equilibrio tra noi. Si può sapere cosa ti ha fatto?”
 
“Mi ha rubato i miei amici…” rispose piano Axl girando la testa mentre parlava, quasi stesse rispondendo più a se stesso che a Izzy.
 
“Cosa?!”
 
“Niente…”
 
“Come fai a dire che lei ti ha rubato gli amici?” Izzy stava disperando “Mi sembra di avere a che fare con un ragazzino di dieci anni! Sei completamente rincoglionito? Mi devo preoccupare?”
 
“Senti Izzy lascia perdere…” Axl girò sui tacchi e stava per andarsene quando l’amico lo afferrò prepotentemente per un braccio.
 
“Non lascio perdere un cazzo… e tu non te ne vai così. Non è il modo di risolvere i problemi, andandosene!”
 
“Ah beh parla il saggio di turno, vero? Quello che non se ne va mai, vero?” Axl l’aveva fatto apposta. Gli aveva tirato una bella frecciata, riferendosi proprio a quando anni addietro Izzy era di punto in bianco sparito da Lafayette dopo avere raccattato il suo misero diploma di liceo e le sue quattro cose senza più dare sue notizie. Quell’episodio Axl se l’era legato al dito e ancora non gli andava giù, come non gli andava giù che Izzy ci tenesse tanto a quella ragazzina rossa. Tutti ci tenevano a lei, riusciva a conquistare chiunque. E lui non la sopportava. Ci litigava sempre, ogni singola volta che la vedeva, anche quando lei non faceva nulla, solo per il gusto di farla arrabbiare. Almeno in quel modo lei lo considerava.
 
“Axl, tu non vuoi farmi incazzare…” gli rispose gelidamente Izzy, serio, lasciando andare il braccio del rosso.
 
“Perché cosa succederebbe se ti incazzassi, eh, Mr Stradlin? Sentiamo!” lo provocò di nuovo Axl alzando il suo tono di voce, dandogli una leggera spinta per rafforzare le sue parole. “Cosa faresti? Avanti! Parla!”
 
In quei pochi minuti di discussione, un insulso battibecco stava degenerando verso una rischiosa rissa, e i due amici avevano inevitabilmente attirato l’attenzione degli altri ragazzi presenti.
 
“Dai ragazzi, calmatevi, non c’è bisogno di litigare.” Una voce femminile era intervenuta.
 
“Izzie stanne fuori.” Disse Izzy alla ragazza.
 
“Sì esatto ascoltalo, Izzie, fai la brava e stanne fuori!” rimarcò Axl aggressivo.
 
Izzie guardò prima uno e poi l’altro, Axl aveva la capacità di irritarla non appena apriva bocca. Potendo, avrebbe voluto prenderlo a calci ma si limitò a trucidarlo con lo sguardo. Eppure se lo ricordava come uno simpatico ed alla mano. Certo era uno esuberante anche da ragazzino, con una pessima reputazione e piuttosto fuori di testa per gli standard della  piccola Lafayette. Eppure con lei era sempre stato gentile, le poche volte che aveva avuto a che fare con lui. Non capiva come aveva fatto a diventare così arrogante ed  insopportabile.
“Guardate che ho capito che state litigando per me eh, non ce n’è bisogno. Vi lascio soli, torno a casa.” Disse tranquilla.
 
“Tu resti!”  Fece Izzy immediatamente. Non voleva affatto che se ne andasse per colpa dei giramenti di Axl.
 
“Ma come per una volta tanto quella decide di fare la cosa giusta e levarsi di torno e tu la fermi?” chiese fintamente sorpreso Axl.
 
‘Quella? Quella?! Ma come diavolo si permette!’ A quel punto Izzie veramente aveva perso la pazienza e sbottò “Ma si può sapere una volta per tutte cosa ti ho fatto? Finisce sempre così, tutte le sante volte, non mi sopporti, bene! Nemmeno io sopporto te! Mi hai rotto il cazzo con questo comportamento!”
 
“Uuuh la principessa si sta scaldando!” la canzonò Axl fingendosi impaurito. “Non c’è un perché. Non ti sopporto e basta.” le disse in tono nenioso.
 
“Hey hey hey! Che succede qui?” Slash era arrivato di punto in bianco con una bottiglia di Jack in mano. Lo stavano tutti aspettando da un po’, era proprio nell’attesa che Izzy ed Axl erano finiti a litigare.  
 
“Slash ti prego. Non ti ci mettere anche tu…” gli disse Izzy esasperato, cercando di ricostruire la tranquillità che si era sgretolata lentamente sotto il peso delle parole che si erano scambiati.
 
“Calmi ragazzi, calmi. Sono venuto per portare la pace tra voi.” Disse in tono cerimonioso come un piccolo Buddha, risultando piuttosto ridicolo.
 
“A me non serve che la porti tu, so benissimo come riaverla, la mia pace.” Fece Axl, pronunciando quella frase guardando fisso Izzie.
 
“Calma fratello, calma. Non serve l’aggressività, ne vedo troppa in te. E anche in te.” Disse riferendosi a Izzie, puntandole l'indice contro. “Avanti ragazzi. Datevi la mano come buoni amici.”
 
Izzie guardò Axl pensierosa. Massì perché no. Magari sarebbe servito a qualcosa. Pensò di allungare la mano per prima, se avesse aspettato l’altro sarebbe potuta anche diventare vecchia.
“Io non sono suo amico. E non mi interessa diventarlo.” Disse Axl incrociando le braccia e girando la testa altezzosamente. Questo fece cambiare idea ad Izzie immediatamente.
“Nemmeno a me.” Rispose decisa, anche se veramente non lo pensava.
 
“Eddai…” Slash cercò qualche argomento persuasivo da sfoderare ma di fronte a quella ostinazione di entrambi proprio non sapeva più che fare.
“Beh allora date le mani a me!”
 
“Slash, perché diavolo dovrei darti la mano adesso?” chiese Axl stupito guardandolo come se fosse impazzito.
 
“Per farmi contento!”  disse Slash in assenza di argomenti più validi. “ Così poi la finite di litigare e possiamo iniziare la serata!”
 
Axl era poco convinto, e si stava mettendo a ridere per la scemenza del riccio, ma vide che Izzie stava ridendo pacatamente a sua volta e decise di mantenere la sua compostezza per risultare superiore.
“Allora? Volete allungare le vostre mani o siete diventati delle statue di sale improvvisamente?”
I due ragazzi fecero come gli avevano chiesto, più che altro per farlo stare zitto, poco convinti dell’utilità del gesto al fine di far virare al meglio quella serata.
Ma nel momento in cui allungarono entrambi le braccia successe qualcosa che non si aspettavano.
Axl sgranò gli occhi inorridito “Ma sei impazzito?”
 
“Slash non è un bello scherzo…” disse Izzie molto preoccupata.
 
“Eh no ragazzi, adesso restate legati! Avete solo bisogno di un po’ di pazienza, così imparerete a sopportarvi a vicenda!”
 
“SLASH!! Toglimi subito queste manette di dosso!!” Axl stava diventando isterico.
 
“Non tolgo proprio un bel niente. Si chiama gioco di squadra Axl. Calmati.”
 
“Slash ti prego…ce le apri per favore? Promettiamo che staremo buoni e non litigheremo. Vero Axl?” cercò di persuaderlo Izzie implorandolo. ‘non voglio passare ore legata a questo stronzo.’
 
“Saul Hudson se non prendi la chiave e non mi togli subito le manette di dosso giuro che ti spacco la chitarra in testa.” Lo minacciò Axl.
 
“Vedi Axl, lei ha capito come funziona la collaborazione, ci ha provato. Impara da lei!” disse Slash sentendosi a suo agio nel ruolo del santone.
 
“Non me ne frega un cazzo di imparare da lei! LIBERAMI! Non ho intenzione di stare legato a questa qui come un salame!”  
 
“Oh! Ma chi ti credi di essere? Pensi che io ci tenga ad averti così addosso??” reagì Izzie d’istinto, profondamente terrorizzata all’idea di dovere passare del tempo con Axl in quel modo.
 
“Vedete ragazzi, voi avete un problema. Stando così siete costretti a risolverlo!”
 
“Ah sì? E chi lo dice?” fece Axl stufo di quel brutto scherzo.
 
“Io!” disse Slash quasi fosse un’ovvietà. “Prendetevi tutto il tempo di cui avete bisogno ragazzi!Quando vedrò che siete pronti vi libererò! Promesso!” Dette quelle parole si girò e si allontanò  fischiettando con Duff e Steven, lasciando i due ragazzi allibiti, mettendosi le chiavi delle manette in tasca.
 
 “Izzy per favore, vai a recuperare le chiavi!” chiese Axl ad Izzy sperando di trovare un po’ di buon senso almeno nel suo migliore amico.
 
Izzy rimase un attimo in silenzio. “Sai Axl, credo che Slash abbia avuto un lampo di genio. Cerca di impegnarti.” E gli diede una pacca di incoraggiamento sulla spalla. Poi si voltò verso Izzie e le diede un bacio sui capelli rossi “Mi dispiace Izzie, in bocca al lupo.”
 
“Hey e per me non sei dispiaciuto?” gli chiese Axl geloso.
 
“No.” Disse reprimendo una risata, prima di raggiungere gli altri tre ragazzi. Sperava in cuor suo che andasse bene, e che i due ragazzi non si annientassero in quella “convivenza” forzata.
 
Izzie ed Axl erano rimasti soli sul marciapiede in uno stato di stupore che era difficile da sciogliere. Era così surreale e ridicolo al tempo stesso. Due che non si potevano vedere né sopportare ammanettati assieme.
Se non fosse stato vero ci sarebbe stato da ridere.
 
“Beh andiamo, li raggiungiamo?” provò a suggerire Izzie.
 
“Io da quelli non ci vado nemmeno morto.”  Rispose Axl corrucciato.

Izzie alzò gli occhi al cielo. Sarebbe stata una lunga nottata.
 

 
   
 
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