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Autore: keiko86    22/06/2012    5 recensioni
Subito dopo la sconfitta di Loki... Cosa sarebbe successo se gli Avengers non lo avessero subito rispedito ad Asgard?
Ed era davvero lui a manovrare i Chitauri, o era il contrario?
Genere: Angst, Fluff, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Loki, Steve Rogers/Captain America, Thor, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 03. Somebody that I used to know

Erano più o meno le 4.30 del mattino.

A Tony Stark piacevano da matti quelle sue notti solitarie, passate immancabilmente nel suo laboratorio a trafficare con qualche nuova invenzione, o ad apportare miglioramenti alle sue armature iper-tech.

Ed il bello era appunto che durante la notte, era SOLO.

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Non c'era Thor, che entrava senza bussare e curiosava d'appertutto sfasciando SEMPRE qualcosa (anche se dopo l'ultima volta, in cui aveva quasi sfondato a colpi di martello l'assistente robotico di Stark credendolo chissa quale nemico, ed era stato cacciato via a suon d'urlacci, evitava accuratamente quella particolare stanza).

Non c'era Steve, che sì, bussava, ma era così bacchettone che dava i nervi, con la sua mania per l'ordine e per gli orari da caserma (a dormire alle 9, sveglia alle 6!!).

Non c'era Bruce, che per quanto adorabile e l'unico, forse, a capire effettivamente cosa fossero gran parte di quei marchingegni, era sempre così remissivo e titubante in tutto che gli faceva spesso perdere il filo. E poi anche lui andava a letto con le galline.

Di certo, quindi, non si aspettava che un certo Dio dell'Inganno facesse il suo improvviso ingresso, con l'aspetto di chi si fosse alzato da pochi minuti, e dopo una nottataccia. O che non avesse dormito affatto.

Loki.

In un pigiama verde bosco e le ciabatte fluffose, con i capelli arruffati e le occhiaie gonfie.

Loki.

Sì, proprio QUEL Loki.

Non si rese conto di aver inclinato all'indietro la sedia per sbirciarlo finchè non cadde a gambe all'aria, con un tonfo.

"Ouch!"

"Sorpreso, Stark?"

"Più che sorpreso! Sorpresamente sorpreso, direi! Che accidenti ci fai quì, a quest'ora assurda?!"

"E tu?"

"Err...."

"Semplicemente ho scoperto perchè durante le nostre avventure mai nessuno voleva riposare vicino a Thor, è positivamente impossibile riuscire a dormire... Russa come un trombone! Beh... Fa come se non ci fossi... Non ti infastidirò." Concluse il dio, sedendosi sul pavimento in un angolo dell'officina, le ginocchia raccolte al petto e l'aria esausta.

Tony fece diplomaticamente spallucce "Sei il benvenuto. A patto che non tocchi le mie cose. O le rompi. Sono serio...." replicò un po' stizzito, udendo da parte dell'altro uno sbuffo divertito "Ehi, dopo che tuo fratello mi ha praticamente vandalizzato tutto il laboratorio a suon di martellate, dovrò pur prevenirmi! E l'assicurazione non paga, ovvio... Che motivazione do? Proprietà distrutta da dio asgardiano allergico alla tecnologia?"

Adesso Loki si mise davvero a ridere. Quel mortale era davvero un tipo assurdo, però era divertente! Se avesse avuto meno problemi per la testa lo avrebbe goduto di più, ma pazienza...

Si accoccolò meglio nel suo angolo, poggiando il mento sulle ginocchia ed osservando per un po' in silenzo l'uomo lavorare al suo progetto, affascinato dalle scintille azzurrognole che uscivano dalla fiamma ossidrica, e sospirando di tanto in tanto.

Dopo quelle che sembrarono ore Tony interruppe il suo lavoro, posò sul bancone maschera protettiva e attrezzi, e si inclinò all'indietro sulla sedia alzando le braccia per stiracchiarsi, con un sospiro soddisfatto.

"Aaah, ecco fatto! Allora, sentiamo" Incominciò, voltandosi di nuovo verso il dio silenzioso "perchè sei quì?"

"Te l'ho detto prima, mi pare... Thor russava, e..."

"Intendo, veramente...."

 Loki sospirò pesantemente, prendendosi il ponte del naso fra due dita.

"A questo punto tanto vale dirtelo. Domattina (anzi, tra poche ore) io e Thor torneremo ad Asgard con il Tesseract, e come puoi ben immaginare dovrò subire il giudizio di mio padr- di Odino.... E questo mi rende piuttosto nervoso!"

"Beh, ma se gli dite semplicemente come stanno le cose? Che sei stato costretto ad agire, intendo..."

"Non è così semplice. Anche se Odino volesse ignorare tutto quello che ho fatto quì su Midgard (ed immagino che non lo farà), dovrò comunque essere punito per quello che ho fatto prima, ad Asgard... Thor fu bandito e spogliato dei suoi poteri solo per aver rischiato di scatenare una guerra... Io, che ho manipolato Thor, che ho reclamato il trono per me comportandomi da tiranno, che ho cercato di uccidere lui ed i suoi amici.... Io, che per il Padre degli Dei non sono altro che un'altra reliquia rubata? Che pena ci potrà essere per me? Un mostro? Sangue del sangue del suo acerrimo nemico?"

Nascose il volto contro le ginocchia, stringendosi ancora di più. Stark lo osservò deprimersi con aria perplessa, grattandosi la testa. Si avvicinò, e gli si sedette di fronte a gambe incrociate, poggiandogli amichevolemente una mano sulla spalla, finchè il dio non lo guardò con quei suoi occhi così verdi.

"Credo di essermi perso un po' delle vostre vicissitudini familiari.... So che sei stato adottato, ma in che senso acerrimo nemico? Non sei un asgardiano?" Davanti all'espressione ferita di Loki si affrettò ad aggiungere "Sempre se vuoi dirmelo, ovviamente!"

"Beh.... Voi quì su Midgard come dite? Uno sgurado vale più di mille parole...." E detto questo alzò entrambe le mani, chiudendo gli occhi e concentrandosi. Sotto gli occhi stupefatti del miliardario pian piano cominciarono a mutare, la pelle pallida si colorò di blu e sembrò come se entrambe le braccia fossero divenute due pezzi di ghiaccio, che emanassero un freddo intenso.

"Che...?"

"E' questa la mia vera natura, il mio vero aspetto..." Spiegò Loki, mentre la colorazione blu raggiungeva anche il volto, e gli occhi diventavano rossi "No, Antony Stark, non sono affatto un asgardiano. Sono un maledetto gigante di ghiaccio!" Concluse, dando un pugno frustrato a terra e gelando leggermente il pavimento attorno alla mano.

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"Oh, beh... Scusa se sembro maleducato, ma non mi sembri affatto un gigante... Diamine, Thor è il doppio di te!"

"E' per questo che fui ripudiato, appena neonato. Per i giganti di ghiaccio sono troppo piccolo. Praticamente un nano... Mi avevano lasciato solo a morire in un tempio, ed è lì che Odino mi trovò, e mi prese, alla fine della sua guerra contro i giganti di ghiaccio...."

Tony per un po' non replicò nulla, rimuginando sulle informazioni ricevute in quel raro momento loquace del Dio dell'Inganno. semplicemente rimase lì, vicino a lui, cercando goffamente di tirargli su il morale con delle pacche sulle spalle mentre Loki pian piano riacquistava le sue sembianze asgardiane.

Poi improvvisamente sorrise come se avesse avuto l'illuminazione, e diede un pugno scherzoso sul braccio del dio.

"Eeh, ma allora sei un puffo!!"

"Cosa...?"

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"Sei blu, per i tuoi simili sei una specie di nanetto... Sei un puffo!"

"Non capisco.... Ma credo che tu mi stia prendendo in giro, Stark...." Commentò Loki assottigliando lo sguardo, seccato, mentre l'altro se la sghignazzava.

"Eddai, stavo cercando di tirarti su di morale!"

"Umpf!"

"Come sei serio! Vabbè.... Comunque, per riprendere il punto: Domani tu e Big Boy tornerete a casa e tu hai paura della punizione che ti darà papino! Certo, detto così è un po' infantile... Puffo, sonnambulo e pure bambinone!"

"Stark! Ti avverto...."

"Sì, sì... La tua vendetta sarà tremenda, eccetera eccetera... Scusa, ma non sei tanto credibile in pigiama e con quelle fluffose ciabattine!" Concluse ridacchiando, mentre Loki arrossiva furiosamente.

Comunque l'obbiettivo di stemperare la tensione era andato a segno, ed il miliardario alzandosi da terra si avviò verso l'uscita del laboratorio, seguito dal dio.

Salendo le scale si rivolse a questi con aria interrogativa "Ora che farai? Torni a letto? Io di mio sto dormendo in piedi. Letteralmente..."

"Uhm, non credo... non so, sono ancora troppo nervoso, non riuscirei a chiudere occhio..."

"Ho capito. Vieni con me!" senza aspettare una sua risposta, afferrò Loki per un polso e lo trascinò con sè verso l'ampio salotto, con la sua mega-iper-TV-satellitare-all inclusive-pay per wiew, uno schermo gigantesco pagato una barca di soldi. Si lasciò cadere sul divano morbido, affondando tra i cuscini, tirandosi dietro il dio che finì quasi per ruzzolare al suo fianco con un guaito sorpreso.

"Non c'è altra soluzione. Io quando non riesco a dormire mi piazzo sempre quì a vedere la TV, finchè non mi addormento sul divano. Quindi adesso" E accese la tv su un canale a caso, iniziando a fare zapping furioso "io e te faremo proprio così, caro mio!" Concluse, sorridendogli complice.

Loki semplicemente lo fissò stupito, tutta quella situazione era assolutamente assurda... inizialmente si limitò a sedere rigido accanto a Stark, nervoso. quindi, a poco a poco iniziò inconsciamente a rilassarsi, dapprima poggiandosi più confortevolmente contro i cuscini.

Tempo una mezzoretta e Tony sentì un peso contro il suo fianco. Voltandosi sorrise leggermente, alla vista del Dio dell'inganno placidamente addormentato appoggiato a lui.

Vedendolo così tranquillo, così apparentemente giovane una volta privato di quel cipiglio onnipresente, ma soprattuto così palesemente esausto, sentì dentro di sè una fitta di simpatia.

"Spero che domani per te vada tutto per il meglio.... Diavolo, non so nemmeno perchè lo sto dicendo...." Mormorò fra sè e sè, tornando a fare zapping cercando di non disturbare il dio stremato accoccolato contro di lui.

Fu così che li trovarono la mattina dopo, con Tony addormentato seduto e col telecomando ancora in mano.

Ben presto fu il momento di partire per i due dei, gli altri li accompagnarono a Central park, nel punto in cui sarebbero partiti.

Thor afferrò saldamente uno dei manici del contenitore del Tesseract, cennando al fratello di fare altrettanto. Questi si voltò un attimo verso Tony, che gli rivolse un mezzo sorrisetto ed un pollice alzato di incoraggiamento, a cui si ritrovò suo malgrado a rispondere a sua vollta con un altro sorriso nervoso.

Il tempo di un battito di ciglia ed entrambi gli dei erano spariti in mezzo ad una luce azzurra.

Fine capitolo - 03

  
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