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Autore: keiko86    22/06/2012    7 recensioni
Subito dopo la sconfitta di Loki... Cosa sarebbe successo se gli Avengers non lo avessero subito rispedito ad Asgard?
Ed era davvero lui a manovrare i Chitauri, o era il contrario?
Genere: Angst, Fluff, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Loki, Steve Rogers/Captain America, Thor, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 04 - Enjoy the silence

Erano passati tre giorni senza che i due dei Asgardiani facessero ritorno.

Nel frattempo tutto il gruppo dei Vendicatori era rimasto nella Stark Tower, ormai divenuta ufficiosamente il Quartier Generale della squadra.

 Anche i due agenti S.H.I.E.L.D., Natasha Romanoff e Clint Barton, erano tornati (ufficialmente era finita la loro missione... In realtà sapevano tutti che era grazie alla scomparsa di Loki).

 Quella mattina, Bruce e Tony se ne stavano in cucina ad ascoltare pigramente i due assassini narrare la loro missione (Steve era sgusciato in palestra sin dall'alba), quando un'improvviso boato, seguito da un picco di energia mandò in black out l'intero grattacielo.

"Jarvis! Generatori di emergenza!" esclamò Tony, alzandosi in piedi.

"Subito, signore."

Tempo pochi secondi e con un ronzio le luci tornarono, e pian piano a seguire si riaccesero tutti gli altri dispositivi elettronici del palazzo.

"Ma che è successo?" Fu la domanda perplessa di Bruce, che espresse un po' il pensiero generale. Tony nel frattempo si stava dirigendo spedito verso le scale che portavano al tetto della torre, con stampata in faccia un'espressione nervosa.

"Credo di sapere che sta accadendo! Jarvis!"

"Sì, signore?"

"Puoi darmi un aggiornamento di cosa succede sul tetto del palazzo?"

"Subito, signore."

"Tony... Ma allora...." replicò Banner col fiato corto, mentre seguiva a fatica i tre di corsa su per le scale.

"Già..."

"Signore, i dati raccolti sul tetto mostrano che poco fa questo è stato colpito da un fulmine..."

"Appunto. Altro, Jarvis?"

"Sì. Attualmente sto rilevando due fonti di calore simil-umane nel luogo dell'impatto."

"Ho capito. Grazie Jarvis!"

Clint sentito questo si fermò bruscamente, con Bruce che a momenti gli franava sopra. Sgranò gli occhi, mentre gli altri tre lo guardavano perplessi.

"No, no! Impossibile, non voglio vederlo! Me ne vado!"

"Clint, non sappiamo neanche se siano davvero Thor e Loki!" Replicò Banner, ansimando.

Andiamo! Chi volete che sia, Babbo Natale?! E se sono davvero loro non potete costringermi ad acogliere di ritorno a braccia aperte quel bastardo! Non dopo tutto quello che mi ha fatto!!" concluse ansimando l'arciere.

Natasha gli si avvicinò ed iniziò a carezzargli la schiena leggermente con una mano, cercando di tranquillizzarlo, sussurrandogli parole di conforto. Quindi si voltò verso gli altri due compagni.

"Ascoltate, è meglio se noi due restiamo quì." Gli altri annuirono in accordo "In ogni caso non siamo troppo distanti dal tetto, se va storto qualcosa voi urlate o fate rumore, e saremo lì in mezzo secondo!" concluse, con un sorrisetto complice.

"Ook, andiamo noi, allora, prof!" Scherzò Stark, afferrando un Banner basito per le spalle con un braccio, e sparendo su per le scale. la Vedova Nera li guardò allontanarsi con un sorrisetto, quindi si avvicinò al compagno sconvolto, che nel frattempo si era seduto sul primo gradino, e gli si sedette accanto silenziosa.

Nel frattempo i due "Science Bros" sbucarono sul tetto, e dopo aver adattato gli occhi alla luce videro che effettivamente i due nuovi arrivati non erano altro che i due fratelli Asgardiani. Però c'era qualcosa di strano.

Loki infatti stava aggrappato all'armatura del fratello stringendola con così tanta forza da sbiancarsi le nocche. Era completamente immobile apparte un leggero tremito, e nascondeva accuratamente il proprio volto contro di lui, non voltandosi neanche al suono dell'apertura della porta da parte dei due Vendicatori.

Thor a sua volta sembrava stesse goffamente cercando di calmare il fratello minore con delle pacche sulle spalle, ma avvertita la presenza dei due aveva alzato su di loro lo sguardo.... Per un secondo sembrò mostrare un'espressione di sconforto, sembrava perso.... Per poi cambiare completamente, ed esibirsi nel suo solito sorrisone smagliante. Si accorsero subito quanto fosse finto quel sorriso.

"Miei amici! Banner, Figlio di Stark! Quale gioia rivedervi in salute!" Esclamò, senza tuttavia avvicinarsi a dare loro uno dei suoi abbracci da orso, ma rimanendo a sorreggere il fratello.

"Ciao Thor! E ciao.... Loki?" cominciò il miliardario, osservando perplesso come il dio dell'Inganno non avesse reagito nemmeno al suo saluto, stringendosi ancora di più al fratello e nascondendo accuratamente il volto, con un sussulto.

"Loki?" Niente.

"Loooki?" Niente.

"Terra chiama Loki!!" Niente.

"Thor, ma.... Che ha tuo fratello?" Chiese a quel punto Bruce, preoccupato dall'atteggiamento del dio moro.

A quelle parole Thor sospirò pesantemente. Loki invece sussultò di nuovo, ma non fiatò.

Il Dio del Tuono scostò leggermente da se il fratello per guardarlo negli occhi, come a chiedergli il permesso di parlare. Loki fece un ennesimo sussulto, ma annuì impercettibilmente.

"Miei amici... Mio fratello ha subito la punizione del Padre degli Dei.... Prima di tutto dovete capire che ad Asgard la giustizia funziona in modi differenti che quì su Midgard..."

Ora Tony era DAVVERO preoccupato. Dannatamente preoccupato. Che diavolo...?

"Che stai cercando di dirci, Point Break?"

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Thor sembrò esitare ancora, e fu l'altro dio, a quel punto, a prendere l'iniziativa.

Si girò di scatto verso i due mortali, che emisero entrambi un singulto inorridito.

Loki aveva la bocca completamente cucita.

Fu quella la prima cosa che videro, e che li lasciò disgustati. Poi via via notarono il sangue che ancora stillava dalle ferite sopra e sotto le labbra, da dove sbucava il filo nero metallico della cucitura.... E le lacrime che cadevano copiose dagli occhi gonfi e vitrei del dio.

Dopo quei primi secondi in cui rimasero semplicemente impietriti davanti al terribile spettacolo, entrambi si riscossero, e scattarono.

Bruce corse subito al fianco del Dio dell'Inganno, sorreggendolo, cercando di consolarlo, calmarlo, qualcosa... Estratto dalla tasca un fazzoletto di stoffa iniziò poi a tamponargli le ferite il più delicatamente che fosse possibile, scusandosi ad ogni mugolio di dolore che l'altro emetteva.

Tony invece mandò allegramente alle ortiche ogni buon senso o remora, e semplicemente scattò verso Thor mollandogli un sonoro pugno in piena faccia. Non che l'altro ne risentì realmente... Ma voleva sfogarsi.

Poi lo afferrò per il collo della maglia, abbassandolo fino a fissarlo negli occhi, ed iniziò ad urlargli contro.

"Cos'è questa storia?! Che gli hanno fatto??! Che razza di idee malate avete su a Cielolandia, eh?!"

"Amico Stark...."

"Ma soprattutto! Tu, che affermi di amarlo, di considerarlo tuo fratello e che giuravi di proteggerlo! Perchè non l'hai protetto da questo?!"

"Non posso andare contro la decisione del Padr..."

"E chi se ne frega! Potevi protestare, almeno!!"

A quel punto fu Thor a sbottare.

"Certo che mi sono opposto! Ho protestato, con tutto me stesso! Ma mio padre è stato irremovibile. La pena di mio fratello era la rimozione della sua magia.... E ciò si può fare solo in un modo: si estrae "letteralmente" la fonte magica dal corpo del condannato. Se però gli avessero tolto la fonte magica, mio fratello sarebbe come avvizzito, e infine sarebbe morto lentamente. Io e mia madre ci siamo opposti fermamente, e abbiamo infine convinto Odino a modificare la pena, con il bando su Midgard e l'impedimento ad usare quella lingua d'argento che tanto ha ingannato in passato. Per questo gli hanno sigillato la bocca... Abbiamo scelto il male minore."

Tony lanciò uno sguardo in tralice a Loki, ancora in un pasticcio di sangue e lacrime, che al momento stava piagnucolando istintivamente aggrappato alla camicia di Bruce in cerca di sollievo.

"Male minore, eh. Ceerto..."

"Avrei voluto non finisse così..."

"No, Thor. Ma gli hanno cucito la bocca."

"Sì, lo so. Avrei voluto impedirlo... Ma non potevo oppormi più di così senza scatenare la sua ira..."

Stark sospirò pesantemente per riacquistare la calma. Quel discorso rischiava di andare avanti ripetendo sempre le stesse cose.... Mentre Loki sanguinava sgocciolando sul pavimento.

"E va bene, lasciamo perdere. Ad ogni modo, quanto tempo dovrebbe durare questa punizione?" Chiese ironicamente, facendo il gesto delle virgolette con le dita alla parola "punizione".

"Non lo so, non l'ha detto. Credo finchè non abbia capito i suoi errori...."

"Ok. Bruce, portalo in infermieria. Io passo in laboratorio a prendere le tronchesine!"

A quelle parole il dio biondo lo afferrò di scatto per una spalla "Che hai intenzione di fare?!"

"Non è ovvio? Gli togliamo quella cucitura!"

"Ma è il padre degli Dei che...."

"E ho capito. E' tuo padre che deve decidere se e quando liberarlo.... Corretto?"

"Sì."

"Bene. Ora, se vuoi scusarmi.... Devo cercare quelle cavolo di tronchesine!"

"Stark! Nemmeno a me è consentito rimuovere quel filo! Mi sono imposte delle barriere magiche, e...."

"Thor, non mi risulta che Odino governi su Midgar, nè su di noi... Quindi se IO decido di tagliare quel filo, non vedo come LUI può impedirmelo!" Concluse con un sorrisetto, che si ampliò alla vista dell'espressione da pesce lesso di Thor, che ora non faceva che fissarlo a bocca aperta.

"Uh, non ci avevo pensato..."

"Sì, l'ho notato." Quindi si voltò verso Banner facendogli un cenno, e questi iniziò ad accompagnare Loki verso le scale, diretti in infermieria.

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All'interno, non appena sentirono la porta del tetto aprirsi Natasha e Clint scattarono in piedi, entrambi nervosamente afferrando le proprie armi, pronti a tutto. Certo, non si sarebbero aspettati di certo che il tanto temuto Loki scendesse le scale praticamente sorretto da Bruce Banner, con la bocca cucita ed in lacrime.

Guardarono la coppia sorpassarli con gli occhi sgranati, poi quando videro scendere dopo di loro Tony e Thor, si precipitarono verso di loro tempestandoli di domande.

"Che è successo?!"

"Ma... Era davvero Loki?"

"Perchè era combinato così?!"

"Che sta facendo Banner?"

Tony impassibile inforcò gli occhiali da sole (figo style!) e rispose semplicemente:

"Calma bambini! Il nostro Dio del Tuono, quì, sarà taaanto felice di rispondere alle vostre domande! Vero, Thor?"

Il dio in questione restò in silenzio, lo sguardo basso.

"Già. Ora, ho un'operazione da fare, tesorini. Ciao ciao!" E si dileguò lungo il corridoio, lasciando i due assassini sempre più confusi voltarsi verso il dio biondo, in attesa di spiegazioni.

End chapter - 04

  
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