Erano le 16.OO spaccate. Io ero davanti al cancello di Villa Torlonia, proprio come lui mi aveva detto.
Lui non c'era. Il solito ritardatario! Ma poi lo vidi arrivare, camminava lentamente e in sovrappensiero.. Come se si stesse preparando chissà quale discorso da fare.. Questo mi preoccupava, perchè stava a significare che doveva dirmi qualcosa di serio e di coinciso, senza pochi giri di parole.
Era arrivato e mi salutò.

M: " Ciao Dalila, come stai? "
D: " Ciao Mì, sinceramente non so come dovrei stare, quindi non sto (?) "
M: " Dici cose senza senso, quindi sei agitata. "
D: " Forse. Certo che se restiamo così impalati uno davanti all'altra un po' di agitazione viene, eh.. "
M: " Ok, allora entriamo e troviamo un posto all'ombra dove poter parlare. "
D: " Perfetto. "

Girovagammo per il parco per trovare una sistemazione all'ombra e dopo una decina di minuti, finalmente ci sedemmo.
Aveva notato la mia agitazione, quindi dovevo cercare di essere calma anche se mi era impossibile.

M: " Allora.. immagino tu voglia delle spiegazioni.. "
D: " Direi. "

Gli rispondevo fredda, per farlo sentire in colpa e fargli confessare tutto.

M: " Dunque. Ci conosciamo da circa 15 anni. Sei stata e sei la persona più importante della mia vita. " Lungo silenzio.. Ma poi riprese il discorso " Non ti ho più cercata, nè guardata, nè ti ho parlato per circa 8 anni. Sai perchè? Perchè sono innamorato di te. "

Cominciai ad arrossire, sentivo caldo, poi freddo, poi caldo ancora.
Non riuscii ad emettere nessuna parola e nessuna frase senza senso, così fu costretto a continuare.

M: " Sai il gruppo di amici che frequento. Mi hanno spinto a lasciarti stare, che innamorarsi è una cosa da femminucce, che devo fare il duro e non posso lasciarmi prendere da una ragazza sempliciotta. Ma io ti amo, ti amo Dalila. "
D: " Tu e il tuo stupido gruppo di amici. Sei talmente buono che ti sei fatto imbambolare da loro e non da me. Hai fatto sì che io ci stessi male. Anche io ti amo da sempre Mì, ma la cosa non può andare avanti se continuerai a frequentare quel gruppo. Non mi piace, sono ragazzi pericolosi, ti porteranno a commettere reati e io mi allontanerò per sempre da te. Non voglio un delinquente al mio fianco. "
M: " Voglio avere una relazione da portare avanti con te, davvero. Non so perchè dopo tanto tempo io te lo stia confessando, ma forse dovevo essere sicuro che fosse vero amore, e tu lo sei, Dalila, tu lo sei. Ma come faccio ad allontare quel circolo di amici? Mi prenderanno, mi faranno a pezzi ed io non voglio, non voglio ucciderti, perchè tu sei la mia vita. "

Non sapevo che fare, mi sentivo una principessa. Forse per lui lo ero.
Così gli bisbigliai Shh , poi con le mie mani presi la sua testa e la feci avvicinare alla mia, tanto che le nostre labbra erano a circa 2 millimetri dall'altra. Ci guardammo negli occhi e lo baciai delicatamente, ci staccammo e poi ci baciammo ancora, sempre più passionali... Sempre più con i respiri affannati, strusciando le mie labbra con le sue..
Poi pian piano aprimmo la bocca ed entrambi mettemmo la lingua... Perdemmo il controllo. Ci straiammo sul prato, non ci importava di chi ci avrebbe visto, ci abbracciammo baciandoci, con il mio respiro pesante e qualche gemito. Stavamo delirando. . . . . @DalilaFiction su twitter.