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Autore: keiko86    27/06/2012    11 recensioni
Subito dopo la sconfitta di Loki... Cosa sarebbe successo se gli Avengers non lo avessero subito rispedito ad Asgard?
Ed era davvero lui a manovrare i Chitauri, o era il contrario?
Genere: Angst, Fluff, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Loki, Steve Rogers/Captain America, Thor, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 06. The Imperial March

Qualche ora dopo Loki si svegliò nuovamente. Istintivamente la prima cosa che fece fu di sfiorarsi le labbra con le dita, temendo di toccare i punti freschi che gli erano stati inflitti dai nani su ordine di Odino.

Grande fu il suo sollievo, dunque, quando sotto i polpastrelli sentì solamente la pelle leggermente gonfia, ed un residuo di croste, già parzialmente guarite. Interiormente ringraziò la sua capacità di guarire rapidamente: se il Padre degli Dei, oltre a cucirgli la bocca, lo avesse reso anche un mortale, sarebbe stato in un inferno di dolore per giorni e giorni, e gli sarebbero rimaste anche le cicatrici, probabilmente.

Improvvisamente un brontolio allo stomaco gli ricordò che avrebbe dovuto mangiare qualcosa, visto che dal momento della sua punizione ovviamente di ingerire del cibo solido non se n'era parlato.

Alzandosi traballante in piedi si osservò nello specchio posizionato ad un angolo dell'infermieria con aria critica. Occhiaie pronunciate, occhi arrossati, i capelli un disastro e l'aria più smunta del solito... Si chiese improvvisamente che impressione patetica dovesse dare in quel momento ai suoi ex nemici.

Poco dopo, quando il Dio dell'Inganno fece il suo improvviso e silenzioso ingresso in salotto, lo sguardo abbassato e l'aria arruffata, tutti i Vendicatori al gran completo erano presenti: Sul divano erano ammucchiati Tony, con un'immancabile drink in mano e svaccato ad occupare quasi due posti, Bruce, che se ne stava composto nel suo angolino digitando qualcosa sul suo portatile, ignorando completamente la tv, Natasha, le gambe elegantemente accavallate e le braccia conserte, e Clint, arroccato sopra uno degli schienali.

Per terra invece c'erano Steve, seduto a gambe incrociate che fissava lo schermo con l'aria meravigliata di un bambino di 6 anni, e Thor che, semi-sdraiato sulla pancia sopra ad un paio di cuscini, il telecomando fermamente in mano e l'aria ancor più meravigliata di quella di Steve, non faceva altro che alzare/abbassare il volume, ridacchiando, sgranocchiando Pop Tarts e irritando un po' tutti.

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Ai Piedi del divano, inolte, vi era un gran mucchio di sacchetti con patatine, nachos, salatini di vario genere, ed un po' tutti di tanto si allungavano per pescarne uno da sgranocchiare.

Inizialmente nessuno si accorse del dio moro appena entrato, almeno finchè questi non palesò la propria presenza:

"Che state guardando?"

Sei paia di occhi sorpresi si voltarono verso di lui, che poggiato mollemente contro lo stipite della porta li osservava vagamente divertito.

"Fratello! Che gioia rivederti in salute!!" Esclamò Thor sorridendo al suo indirizzo, la barba sporca di briciole di Pop Tarts. Di rimando ottenne solo un'occhiataccia furiosa che lo azzittì immediatamente.

Fu Tony che infine spezzò il silenzio che si era creato.

"Ehilà, Piccolo Cervo! Stiamo guardando la maratona Star Wars in DVD! Vuoi venire a vederla anche tu?"

Fu uno sguardo confuso quello che ricevette "Star... Wars?"

"Sì! E' una serie di film di Fantascienza che.... Oh, beh! Sono sicuro che ti piacerebbero!"

Loki guardo per un attimo perplesso il miliardario sorridergli complice, quindi gli altri. Thor persisteva a cercare il suo sguardo con un'espressione da cucciolo bastonato, che puntualmente ignorava, Rogers, l'unico a non averlo visto di persona al suo ritorno da Asgard, lo fissava curiosamernte, il capo inclinato.

Banner aveva alzato lo sguardo dallo schermo del suo pc e gli sorrideva gentilmente da dietro gli occhiali che gli erano scesi sul naso, Occhio di Falco invece fingeva di non guardarlo, ma si vedeva che era imbarazzato e confuso su come comportarsi nei suoi confronti.... Infine la Vedova Nera lo stava squadrando con una gran faccia da poker, il sopracciglio inarcato e le labbra strette insieme, non dando a vedere che cosa realmente pensasse in quel momento.

Dopo un momento di indugio in cui sembrò riflettere sul da farsi, Loki rispose al sorrisetto di Tony con uno identico, dirigendosi risolutamente verso il divano, e cercando di mascherare l'andatura leggermente malferma che ancora aveva.

Thor si era a sua volta immediatamente alzato dirigendosi verso di lui e cercando di afferrarlo per un braccio per sostenerlo, ma Loki aveva risposto al gesto premuroso del fratellastro in malo modo, colpendogli con forza la mano con il retro della propria. Il Dio del Tuono era rimasto lì in piedi, mortificato, mentre l'Ingannatore lo aveva oltrepassato senza degnarlo di uno sguardo, e andandosi a sedere pesantemente sul divano, stringendosi fra Tony e Natasha.

La donna si era immediatamente tesa, in maniera impercettibile, ma il dio l'aveva notato, mentre il miliardario gli aveva placidamente allungato un bicchiere del suo drink e un sacchettino di rotolini al formaggio.

Solo dopo qualche minuto Loki si voltò verso Thor, che era ancora in piedi immobile.

"Guarda che puoi anche sederti..." disse, ironicamente.

"Fratello, volevo solo aiutarti, e..."

"Avresti potuto aiutarmi prima, ipocrita! Non esibirti in promesse se poi sai già che non le manterrai... Non con me!"

"Mi dispiace, ma sai che non potevo oppormi alla..."

"Thor... Lasciami in pace..."

"Forse è meglio che vai a sederti, Point Break..." esclamò a quel punto Tony, sospirando "Se volete chiarirvi è meglio se la risolvete in privato, non credi? E stiamo cercando di guardarci il film, quì!"

"Tony, non ti sembra di esagerare?" fu il commento con tono di disapprovazione di Steve.

"Ehi! C'é la maratona di Star Wars! Star Wars! Maratona!! La vita è fatta di priorità!" asserì convinto, gettando amichevolmente il braccio libero sulle spalle del Dio dell'Inganno (che arrossì furiosamente) mentre Rogers scuoteva il capo con uno sbuffo divertito.

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Loki, benchè sorpreso dalle azioni di Stark, non si spostò da dove si era seduto, anche se gli lanciò uno sguardo in tralice, preferendo invece concentrarsi sul film in televisione.... Anche Thor, dopo essere rimasto per qualche altro momento in piedi, si sdraiò nuovamente sui cuscini riprendendo il suo posto, ma invece di continuare a commentare (e mangiare) rumorosamente non fiatò più per un bel po'.

Il resto dei film fu interrotto solo da alcuni commenti occasionali:

"E' così che muore la libertà, sotto scroscianti applausi!"

"Ehi, Thor! Non assomiglia alla tua ragazza?"

"Uhm...."

"Sì, e Mace Windu sembra Fury! Ahahah!"

"Stark, ssshh!"

"La paura è la via per il Lato Oscuro: la paura conduce all'ira, l'ira all'odio,l'odio conduce alla sofferenza."

"Tsk. Sembra di sentire Padre Tutto... Non sempre bisogna vedere tutto in bianco e nero!"

"Fantastica la ragazza, eh? Non so se ucciderla o innamorarmi di lei!"

"Hah! Il solito bellimbusto che rimane shoccato alla vista di una donna con un'arma!"

"Nat, se c'eri tu facevi saltare tutta la Morte Nera col C4... Altro che fucile!"

"Ovviamente, Clint..."

"Luke, sono tuo padre!" "Noooooooooo!"

"Loki, hai reagito così quando hai incontrato Laufey per la prima volta?"

"No, Capitano.... L'ho ingannato facendo finta di nulla... E la seconda volta l'ho disintegrato!"

"Ah."

"L'Imperatore ti mostrerà la vera natura della Forza. È lui il tuo padrone, ora!"

"Allora mio padre è morto davvero!"

"Duh, tanto lo sanno tutti che poi alla fine Vader si converte e ritorna al Lato Chiaro!"

"Eeehi!"

"Bruce, smettila di leggere gli spoiler su Wikipedia per evitare di innervosirti sul finale! O almeno... Evita di commentare ad alta voce! Poi Rogers ci rimane male!"

"Scusate...."

 E altri commenti di questo genere.

Ad un certo punto, verso la metà del quinto episodio, Loki si era rilassato visibilmente, accucciandosi con un cuscino stretto fra le braccia e pian piano la sua testa si era poggiata quasi inconsapevolmente sulla spalla di Tony, che fece allegramente finta di nulla per non disturbarlo o imbarazzarlo, mantenendo però il braccio ancora piazzato sulle spalle del dio.

Voltandosi a guardarlo all'inizio dell'ultimo dfilm, il miliardario notò divertito che Loki era ormai mezzo addormentato, e che al suo sguardo interrogativo aveva risposto con un leggero sorrisetto e gli occhi semi-chiusi.

"Ehi, perchè non vai a dormire un po'? Sembri esausto!"

"Mhh... No... Voglio finire di vedere l'ultimo episodio... Però ho bisogno di un caffè..."

"Ah ah! Allora Jarvis, prepara un caffè!"

"Subito, signore."

Il dio non commentò, ma a quelle parole si accoccolò ancora di più sui cuscini, chiudendo gli occhi, mentre Tony poco dopo metteva in pausa il DVD e si alzava dirigendosi nella zona cucina.

Loki ricevette il caffè bollente con gratitudine e lo bevve avidamente, per poi voltarsi leggermente verso la donna accanto a lui, con un sorriso sornione.

"Agente Romanoff, ormai avrai compreso che non è nelle mie intenzioni recare danno ad alcuno di voi, al momento...." cominciò, ignorando lo sguardo "un po' troppo" perplesso che ricevette dalla rossa "Quindi potresti anche togliere quella pistola che tieni sotto il cuscino. Se non altro è un po' scomodo per la tua mano rimanere in quella posizione, e non sia mai che per sbaglio mi appoggiassi proprio lì e facessi partire un colpo...."

Natasha arrossì, ed estrasse effettivamente, sotto gli occhi increduli degli altri, la piccola pistola automatica che nascondeva, facendo scattare in posizione la sicura.

"Come l'avevi capito?" chiese tranquillamente, tornando ad indossare un'espressione imperscrutabile.

"Per favore. Ho sentito il click della sicura non appena mi sono seduto, ore fa.... So che me l'hai puntata alla schiena per tutto il tempo."

"E non hai reagito? Stavi addirittura per addormentarti... Non ti importava?" Stavolta il tono era leggermente incredulo, ed il dio sorrise.

"Se avessi reagito avresti sparato. Ho preferito far finta di nulla: so che sei un tipo troppo prudente per fare la prima mossa in maniera avventata, quindi non avevo di che temere...."

 La Vedova Nera inclinò la testa curiosamente, assottigliando gli occhi azzurri e squadrandolo, poi apparentemente soddisfatta fece spallucce e sorrise apertamente "Una buona risposta, Loki." esclamò, mettendo definitivamente via l'arma "Per il momento mi hai convinto...." concluse, ripiazzandosi comodamente sul divano, ed ignorando tranquillamente le espressioni allibite del resto dei Vendicatori (tranne Tony e Clint, che ridacchiavano).

Dopo quel breve confronto, il resto de "Il ritorno dello Jedi" trascorse in religioso silenzio, tranne qualche sgranocchio quà e là.

"Luke. Aiutami. Toglimi la maschera."

"Ma morirai."

"Niente può impedirlo ormai. Per una sola volta lascia che ti guardi con i miei veri occhi. Ora, va', figlio mio. Lasciami."

"No. Ti porto con me. Non ti lascerò qui, devo salvarti."

"Lo hai già fatto, Luke. Avevi ragione. Avevi ragione nei miei riguardi. Di' a tua sorella che avevi ragione."

Alla visione di questa scena, la drammatica redenzione del malvagio Darth Vader e la sua morte tra le braccia del figlio, che fino alla fine aveva creduto in lui e nel suo lato buono, Loki si sentì turbato.... Senza farsi notale, lanciò uno sguardo di sottecchi al fratello adottivo, Thor, ancora palesemente rattristato dalle sue parole, seduto silenzioso nel suo angolo.

Sospirò e distolse lo aguardo, non sapendo cosa fare.

Dopo alcuni minuti, terminato l'ultimo film, il gruppo iniziò a muoversi: Clint fu il primo a saltare (letteralmente) via dal suo posto, sgranchendosi la schiena indurita con un sospiro di soddisfazione; Steve a sua volta si rialzò dal pavimento ed iniziando a tempestare di domande entusiaste Tony, che si era "casualmente" fatto sfuggire dell'esistenza dei fumetti di Star Wars, e ora lo stava trascinando nella sua stanza a leggerne alcuni... Bruce sembrava essersi fossilizzato nel suo angolo di divano, ancora preso dal suo portatile, mentre Natasha dopo poco si era unita a Clint ed entrambi erano usciti dal salotto.

Rendendosi conto che entro poco sarebbe rimasto scomodamente da solo con il fratellastro, Loki cercò a sua volta di alzarsi rapidamente per defilarsi nuovamente in infermieria, cercando di non dare nell'occhio... Ma una mano pesante e calda sulla sua spalla lo fece immobilizzare immediatamente.

"Fratello.... Loki, posso parlarti?"

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- fine capitolo 06 -

  
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