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Autore: _Hysteria_    29/06/2012    1 recensioni
Questa è 'una storia come tante', come dice il prologo. La storia di una problematica ragazza, Hope, che alla vigilia del suo dicissettesimo compleanno decide di prendere in mano la sua vita, l'unica cosa che possiede. Leggete, se v'incuriosisce! E, se volete, lasciatemi una recensione con ciò che ne pensate! ;)
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo II

 

 Ormai è cresciuta, ormai è matura, ormai le manca ‘solo’ un altro anno dentro quell’orfanotrofio e poi, se vorrà, potrà andar via da lì.

 Tutti sanno che lo farà il giorno stesso del suo diciottesimo compleanno, Hope non è una ragazza che si può tenere legata più del consentito. Lei odia il posto in cui è cresciuta e non ne ha mai fatto un segreto con nessuno. È considerata una ‘ribelle’, il frutto marcio che non sono riusciti a risanare, ‘Sarà nata già così. ’ dicono ‘Una piccola e fastidiosa insolente in fasce. Magari è come quella donnetta che la portò qui. Ce l’avrà nel sangue.’.

 Son tutti degli stronzi, là dentro. Tutte donne tranne il custode che fa anche da giardiniere ad un giardino che non viene calpestato da nessun bambino. ‘Fanno schifo dal primo all’ultimo! Non sanno cosa sia la gioia, cosa sia l’amore…’ pensa Hope, accorgendosi in ritardo che non lo sa nemmeno lei e, forse, somiglia a quelle persone più di quanto non voglia ammettere.

 Ma lei ha già un piano in mente: scapperà via da quel lurido posto. Sa a cosa va incontro, o meglio, lo immagina. Sa che probabilmente per i primi tempi vagherà senza meta e senza un soldo, dovrà trovarsi un lavoretto in nero e ci saranno dei rischi da affrontare, ma… Potrà vivere. ‘La peggiore delle vite vissute in libertà è sempre meglio della prigionia in quest’orfanotrofio’

 Non ha aspettative, sa che sarà dura. Non spera in niente, non spera di conoscere nessuno di buono che possa aiutarla. Non spera. Ed è questo il suo punto di forza… o la sua fonte di debolezza, dipende dai punti di vista.

 Là dentro non ha legami, pensa, nessuno ne sentirà la mancanza. Ma dovrà correre più veloce del vento ed essere più ‘invisibile’ del solito perché, nei primi giorni dalla sua fuga, quelli dell’orfanotrofio chiameranno sicuramente la polizia per denunciarne la scomparsa. È legge. E lei dovrà correre e nascondersi per bene, dovrà riuscire a sfuggire alle ricerche se vuole essere libera.

 Ancora non sa come farà con la sua identità quando sarà fuori da lì. Lei conosce solo il giorno della sua nascita e il suo nome. Ma non ha cognome, non ha una residenza propria, niente! Lei per il mondo non esiste ancora. Questo sarà un vero problema, ma lo supererà. Ne è convinta. Lotterà per ottenere ciò che vuole. La sua vita e la sua libertà.

 Mancano solo poche ore al giorno del suo diciassettesimo compleanno. Mancano solo poche ore al giorno del suo addio a quel posto, alla sua fuga.

 Hope prende una vecchia sacca che sta in quell’armadio da quando ne ha ricordo e ci mette i suoi effetti personali… Che son ben pochi, diciamocela tutta! Parte con la biancheria intima, un paio di jeans abbastanza usati e le poche magliette che ha. Lascia fuori quello che indosserà per scappare di lì: un altro paio di jeans chiari e strappati, una maglietta a maniche corte rossa ed una felpa nera; di notte fa ancora freddo anche se siamo praticamente a fine Aprile. Mette in borsa una saponetta e ci infila anche dentifricio e spazzolino. Stava quasi per dimenticare la parte migliore: la sua matita per occhi, nera, ed il suo diario.

 Bene, la sua ‘valigia’ è pronta. Lei è pronta, e sta per dire addio all’unico posto in cui sia mai stata e che odia di più.

 ‘Au revoir, carissimi!’ pensa mentre una luce si accende nei suoi occhi neri come la pece, ‘A mai più, figli di puttana!’.

 Si siede sul suo letto, accende una sigaretta che neanche dovrebbe avere e aspetta. Mancano 4 ore, ormai.

 La vita si fa sempre più vicina e la speranza di farcela, anche se, come ben sa, non dovrebbe coltivarne alcuna, si fa più viva e ardente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolino personale

 Ehilà! :3
 Eccomi tornata col secondo capitolo di questa storiella!
 Come l’altra volta ringrazio Isaby94 per aver letto e recensito anche lo scorso capitolo in modo molto dettagliato. Spero continuerai a seguirmi!

 E ringrazio anche Stradlin (chissà perché mi sembra di conoscerti, cara ;3 ) per aver aggiunto la storia tra le ‘preferite’!

 

 Al prossimo capitolo! Baci! :)

  
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