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Autore: Lenusquare    01/07/2012    1 recensioni
Cross-Over fra Hetalia e Hunger Games.
La storia è dal punto di vista di Arthur Kirkland (Inghilterra)-
I nomi sono quelli originali,Per esempio Francis= Francia.
Potete trovare le corrispondenze dei nomi su internet.
Data la scarsa quantità di personaggi femminili nell'anime,molti saranno maschi,perdonatemi D:
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Mi guardo allo specchio,I capelli biondi e arruffati mi coprono gli occhi,prendo un pettine dalla tasca della camicia bianca e inizio a pettinarmi con lentezza,poi pongo il mio pensiero a Francis,che, anche lui,abita qui al Distretto 12,e mi ha sempre voluto bene,e se dovesse uscire il suo nome,anche se non gli ho mai dimostrato molto affetto,ne soffrirei,e lo immagino in uno dei suoi vestiti sfarzosi viola che svolazzano mentre cammina e sorrido.Dopo aver finito -almeno 5 minuti dopo- guardo i miei occhi riflessi,verde chiaro,e le folta sopracciglie di cui mi sono sempre vergognate
o.Le tocco con le mani,pensando a quanto sono stato preso in giro per quelle 'cose'.Guardo l'orologio.E' l'una.Decido che è l'ora di andare alla piazza,alla Mietitura,ovvero la scelta per i tributi degli Hunger Games.
Appena arrivo alla piazza,la trovo piena di gente.In fondo siamo nel 12° Distretto,quello più povero,quindi non c'è da stupirsi che ci sia così tanta gente.Facendo a gomitate tra la folla riesco a trovare uno spazio dove si può stare abbastanza comodo.Poi mi giro  e trovo Francis che guarda le sue scarpe nere,lo sguardo preoccupato e ansioso,quasi senza vita.Gli prendo la spalla e lo scuoto,si gira perplesso,poi vedendo il mio volto la sua faccia si illumina e la sua bocca si stira in un sorriso.
-ARTHUR!- Urla, e poi mi abbraccia stringendomi abbastanza forte da potermi soffocare,e quando si stacca provo solievo nel respirare.
-Hai paura?- Chiedo,senza neanche salutarlo,sapendo già la risposta.
-Certo- Dice.Proprio come mi aspettavo.
Poi,sorridendo,pone un'altra volta il suo sguardo alle scarpe,con lo stesso sguardo senza vita.
Guardo sul grande parlo e vedo salire Elizabeta Héderváry,Che per l'occasione ha i capelli più in movimento che mai,sembrano muoversi.
-Benvenuti.Benvenuti- Dice la sua voce acuta,e fa un cenno di saluto con la mano.Veste un lungo vestito verde -che arriva circa fino alle caviglie- e porta un elegante fiore rosa incastrato fra una ciocca di capelli alla sinistra del suo viso.Guarda con un sorriso inquietante la folla e poi,sempre ad essa,si rivolge con tono gentile:

-Felici Hunger Games! E possa la buona sorte essere sempre a vostro favore- Dopo aver detto questo,un brivido di nervosa eccitazione mi sale per la schiena ed entro in agitazione.
Mi guardo in giro e sembra essere così per tutti.Francis è ancora fisso sulle sue scarpe.
La domanda mi esce spontanea,a quel punto. -Il tuo nome,quante volte c'è?-
-Troppe- Risponde,lo sguardo ancora fermo.
-Prima le signore- La voce acuta di Elizabeta risuona nella piazza. Poi attraversa il palco per arrivare alla boccia di vetro che contiene i nomi delle femmine e immerge la mano con fare elegante,e ne riesce con una strisciolina di carta.Le donne nella piazza trattengono il fiato,mentre gli uomini parlano nervosamente,quasi alla pari del nervoso silenzio femminile.Elizabeta torna al centro del palco con la strisciolina,la apre e legge a voce chiara il nome della donna scelta:

-Natalia Arlovskaya-
Le ragazze si spostano,guardandosi l'un l'altra,e una ragazza rimane sola,mentre tutte le altre tirano un sospiro di solievo attorno a lei.La ragazza esce dalla folla e passa in uno spazio senza persone ed arriva alla scalinata del palco,salendo.Elizabeta le porge la mano e le dice di salire con calma.
-Complimenti!- Dice.Ma la ragazza sembra piuttosto perplessa,e contiua a guardarsi intorno nervosamente,ma nei suoi occhi si leggono fiamme,come se avesse voglia di fare qualcosa,'Probabilmente avremo un vincitore nel distretto 12,quest'anno' penso. 
-Ora,- Continua Elizabeta. -Tocca ai maschi-
Procede con lo stesso movimento di prima.Prende la striscia,la apre e sta per leggere il nome,ma poi si ferma.
-Non so pronunciare il cognome- dice divertita.Un uomo esce da fuori il palco e l'aiuta a capire.
In quei pochi istanti mi giro verso Francis.
-Non toccherà a te,non ti preoccupare.Probabilmente sarà il signor Karcherstein o Sckeirnet,dei tipi con cognomi così.Non si può sbagliare la prnuncia di...-
-Bonnefoy-  Dice Elizabeta. 
Francis alza lo sguardo,gli occhi aperti increduli,io mi giro.La vedo ripetere il nome
-Signor Francis Bonnefoy,per favore,salga-
Aveva finito la mia frase dicendo il nome di France,-così lo chiamano tutti,qui- come se avessi scritto io su quella strisciolina.Francis si dirige nello stesso spazio dove prima era passata Natalia e si dirige verso il palco.
Esco dalla folla e urlò con tutta la voce che riesco a far uscire dalla gola,e l'aria che ho nei polmoni sembra finire in quel grido.
-MI OFFRO VOLONTARIO- Dico,e tutti si girano verso di me guardandomi stupiti,perplessi,divertiti e impauriti.Anche Elizabeta sembra come paralizzata.
-cosa..?- Dice
-Mi offro volantario come tributo- Dico,questa volta non troppo forte,perché non ne ho la voce.
-Wow.Abbiamo un volontario.Prego,sali-
Francis mi guarda,mi prende le mani e scruta i miei occhi,mentre i suoi sono pieni di lacrime.
-Grazie- Dice.
Non rispondo,libero le mani dalla sua stretta e mi dirigo verso il palco,salgo la scalinata e guardo Elizabeta.
-Dicci il tuo nome- sussurra
Il mio sguardo passa a Natalia,lei ricambia,con lo stesso inferno negli occhi,e mi giro verso la folla.
-Arthur- dico -Arthur Kirkland- Ripeto scandendo per bene le lettere,come se stessi parlando con dei bambini.
-Facciamo tutti un bell'applauso al nostro nuovo tributo!- Dice Elizabeta.
Ma nessuno applaude.Me l'aspetto.Io sono sempre stato diverso per loro,sono sempre stato 'quello con le ciglia folte',quello strano,quindi non mi aspetto,come ho già detto,un applauso.
Ma invece succede qualcosa di straordario,qualcosa che significa che dopo che mi sono proposto come tributo ora loro provano rispetto per me.Prima uno,poi l'altro,tutti portano le tre dita in mezzo della mano alla bocca e poi le alzano al cielo,nella mia direzione.E' un gsto antico del nostro distretto.Significa grazie,significa ammirazione,significa dire addio a una persona a cui vuoi bene.

FINE.

Spero vi sia piaciuto il primo capitolo ahahah :D
Grazie a Kehira,Camilla,Davide e Elisa per il sostegno :3 

  
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