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Autore: Hannanas    01/07/2012    0 recensioni
[ lei parlava lentamente, come se stesse cercando di farsi capire con qualcuno che non parlasse molto bene inglese < Male, perchè non sono Harry Potter! Io mi chiamo Chr-> il ragazzo sbottò sull' orlo della collera ma quella non gli fece terminare la frase, e lo investì rapidamente con un secondo incantesimo. Ok , aveva sopravvalutato la ragazzina più superdotata del libro, era un perfetto imbecille < Legilimens! >] Ciao xD questa storia è dedicata ad una mia follia notturna : cosa succederebbe se un famoso fan di Harry Potter finisse risucchiato dalla serie stessa? E cosa succederebbe se quel famoso fan fosse Chris Colfer?
Genere: Azione, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Chris Colfer
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ok ok ok XD è un viaggio mentale folle , ma spero di riuscire a continuare la storia perchè mi sono divertita troppo! Lasciate commenti ! Sono tutti super accettati ^^ un abbraccio



Era tanto che Chris non si concedeva il “lusso” di prendersi qualche giorno per stare con la famiglia. Questa era la prima estate che , con il gruppo del Glee , non doveva andare in tournèe  per i 50 stati e quindi aveva deciso di prendersi un paio di giorni di relax prima di partire per una bella vacanza con i suoi amici e colleghi...Come se non si vedessero già abbastanza spesso!

I primi due giorni a casa Colfer passarono con lui che raccontava a sua sorella tutto ciò che si era persa della sua vita negli ulti mesi, tentando di farle notare che era lui il maggiore e che sapeva cavarsela benissimo anche senza avere lei , tipo dobermann da guardia, accanto per tutto il tempo ; i pranzi e le cene infinite della madre che non vedeva l' ora di coccolarsi il suo “ometto” con pressanti ed asfissianti premure eccessive...E con gli sguardi di sofferenza sostenuti con suo padre che, in silenzio , gli faceva capire di sapere ciò che provava con piccoli cenni del capo o alzate di spalle < ...Vedrai che quelle due poi si calmano nel giro di un altro paio di giorni, comunque sono contento tu sia di nuovo a casa Christopher > gli disse prima di accogliere il figlio in un abbraccio rapido < Grazie papà > sorrise e si concesse quel momento di tregua lontano dalle due donne di famiglia.

Dopo aver sentito per telefono Rebel Wilson (preoccupata per il suo viaggio in aereo, che amore che era quella ragazza!) e Darren , che gli chiedeva il permesso (e la password) per usare il suo account di Vimeo per scaricare qualche film e aver parlato del più e del meno con entrambi ,una cosa detta dal suo amico gli fece scattare un campanellino in testa  :

< Si si, fai pure, tanto è la pass più banale d' America!>

< 1 2 3 4 ? >

Chris rise < Si >

< Ma diamine ! Allora ci potevo arrivare da solo ! Ho chiamato per niente ahahahahaha, comunque come stai? Il rientro com'è stato ?>
la voce del moro era molto più profonda al telefono, un po' distorta ma a Chris non dispiaceva.
Grugnì prima di rispondere < Tutto ok...Solo sono tutti troppo preoccupati per me... > liquidò il concetto rapidamente con leggero fastidio
<Ok ok, ho afferrato il concetto...Ti ha fatto una testa così vero?>
<Chi?> chiese lui sorpreso , non aveva afferrato il senso discorso
<Tua sorella...>
Si spostò dalla scrivania della sua vecchia stanza a quello che era il suo letto e si distese, chiuse gli occhi e cominciò a massaggiarsi la fronte con i polpastrelli della mano sinistra
<Ah!...SI, decisamente...E' giovane , per carità , ma ogni tanto mi chiedo cosa mi trattenesse da piccolo dal farle del male! E' peggio di mia madre...> La stanchezza e l' ironia del suo tono di fondevano con disinvoltura insieme. Darren dall' altra parte della conversazione rise di gusto
<Non farmi prendere le parti di qualcuno, sai che io sono della fazione “ fratelli minori rompiscatole”>
< A volte lo dimentico è vero> Chris sorrise e inspirò profondamente con il naso. Aprì gli occhi.
<Oh! Ora ti sento sorridere!> Dare era uno dei pochi che capiva quando Chris sorrideva al telefono...Era forse il suo migliore amico in assoluto , gli faceva piacere notare quanto quella persona fosse perfetta per rappresentare quel ruolo nella sua vita.
< Che farai questa sera?>
Chris si morse il labbro inferiore dubbioso
<Non avevo grandi idee confesso...Leggerò qualcosina e forse guarderò uno special sulla rivoluzione francese su history channel, ho visto la pubblicità questa mattina...>
<Io credo uscirò per andare al cinema...Hei! Sai cosa mi è venuto in mente prima di chiamarti?>
il tono di lui passò da quello pacato tipico delle conversazioni basate su cazzate e aria fritta a uno di reticenza tinta di un pizzico di entusiasmo.
<Dimmi> gli diede corda Chris richiudendo gli occhi...Erano solo le nove di sera ma era già stanco tritato
< "Draco Dormiens Nunquam Titillandus"> Recitò l' altro attraverso il cellulare con voce solenne e carica di soddisfazione
<...Non svegliare il drago che dorme?> Ripetè Chris in inglese . Rise <Come ti è venuto in mente il motto di Hogwarts ?>
< Così > rispose l' altro con sincerità < Ti associo spesso ai libri...Così mi è venuto in mente prima di chiamarti...> Non era un segreto che entrambi fossero dei grandissimi fan di Harry Potter e che spesso si trovassero per gioco in competizione per cercare di dimostrare all' altro chi “ ne sapesse di più” sulla serie di libri e sui film...Insomma da più di un anno l' argomento Potter sfociava in una competizione , e in piccole e grandi dimostrazioni musicali da parte di Darren che rispolverava le colonne sonore del suo musical , il che faceva puntualmente sbottare Chris in un “ bella forza amico...A te piace vincere facile”.
E li era suonato il campanellino nel cervello del soprano, che non nascose un ghignetto. Dopo una manciata di minuti si salutarono e lui si rialzò dal suo letto. Attraversò la stanza con un paio di passi e si diresse verso la libreria;

< Una spolveratina di memoria non è considerato barare alla fine > Parlò da solo con aria soddisfatta mentre , dal ripiano centrale del mobile estrasse una confezione di cartone di extralusso , di quelle che i nerd si preoccupano di aquistare quando la loro serie preferita giunge al termine e viene venduta in   un cofanetto rivestito . Era bello pesante quello in particolare, perchè la Rowling aveva partorito sette librini non esattamente leggeri da prendere singolarmente...Immaginate da trasportare tutti insieme in una mezza scatola aperta su un lato. Fortunatamente il letto si trovava sempre allo stesso posto, non troppo distante dalla scaffalatura in quella stanza così piccola. Goffamente si lanciò sul letto e prese in grembo il contenitore. Quanti ricordi : la prima volta che prese tra le mani il primo libro...Le notti passate a leggere...Le giornate scolastiche passate a giocare con i compagni ad Harry Potter ( ma chissà come mai lui finiva sempre per fare Luna o Ginny )... Le notti passate con i sacco a pelo fuori dalla libreria...Le lacrime di gioia quando, sul grande schermo, vide Harry agguantare per la prima volta il booccino d' oro...La giornata del suo undicesimo compleanno passata a pattugliare la cassetta della posta e ad osservare il cielo in cerca di uccelli di grosse dimensioni...Quei libri erano stati con lui anche quando tutto il resto sembrava avergli voltato le spalle...C'era davvero affezionato, anche se quella raccolta era recente aveva sostituito i libri originali con quelli che aveva comprato uno a uno, separatamente, man mano che uscivano, da piccolo.
< Chi leggo per primo ? >
Commentò mentre scrutava le coste dei vari capitoli della saga...Il primo ed il secondo li aveva letti talmente tante volte da saperli a memoria...Gli ultimi tre li ricordava ancora molto bene...Nel quarto moriva quel figone di Cedric e non aveva voglia di ri-elaborare il lutto...La scelta cadde quindi sul prigioniero di Azkaban . Era parecchio in effetti che non lo leggeva, era il libro che , tra tutti gli altri, forse aveva riletto meno volte...Beh, c'era sempre tempo per sopperire alle proprie mancanze pensò il ragazzo. Spense la luce centrale della stanza e accese quella del comodino. Si raggomitolò sotto le coperte con ancora la confezione sulle gambe e si immerse nella lettura. Lesse fino ad addormentarsi...Era praticamente arrivato alla fine...Ma era troppo stanco per leggere quelle ultime poche righe. Il libro gli cadde sulla faccia...Era stanco...Tanto stanco.

<Harry? Harry? Harry ! Svegliati!>
Chris aprì gli occhi ...Quanto aveva dormito?
Seduta davanti a lui c'era la ragazza con i capelli castani meno curati che lui avesse mai visto e lo stava scrutando con aria arcigna con il collo teso nella sua direzione
< Hai ascoltato una sola parola di quello che stavo dicendo?> Chiese quella con aria di chi sa già che la risposta che riceverà sarà negativa.
Chris però non le ripose. Si limitò ad osservare ciò che lo circondava : ok, era in un vagone ferroviario, accanto a lui un ragazzo un po' trasandato con i capelli color carota mostrava uno sguardo un po' preoccupato che teneva vigile sulla ragazza seduta poco lontano, fuori dal finestrino un pittoresco paesaggio all' inglese e ,addosso a tutti e tre, una divisa un po' troppo familiare. Si . Non c' erano dubbi si trovava sull' Espresso per Hogwarts.
Degluttì rumorosamente ed in seguito si sentì inghiottire dal sedile.
< Her....Her....Her...Hermione Granger? > chiese. La voce già acuta di lui uscì stridula e strozzata da quella gola seccata per il terrore
<Ma che gli prende?> Quella si rivolse al rosso
<Harry? Stai bene?...Oddio...Quanto sei pallido...> Chris si girò in tempo per sentir parlare il ragazzo ,con tono preoccupato, in sua direzione ;
<Harry!?!?> esclamò Colfer con terrore alzandosi in piedi di scatto. Proruppe in una risatina acidula e carica di tensione < Mi ...Mi dispiace ma, io non mi chiamo così...> cominciò lui cercando di rimanere razionale. Ok, se era un sogno era fottutamente divino essere stati catapultati dal proprio subconscio nei panni del protagonista della serie che aveva conquistato la sua infanzia...Tuttavia era tutto un po' troppo vivido per i suoi gusti. Pensò di darsi un pizzicotto , ma quello che non poteva essere altri che Ron lo punzecchiò con la sua bacchetta (ancora avvolta nel nestro adesivo) in un fianco, anticipando le sue mosse. Ok : non si stava svegliando e si ,aveva sentito chiaramente la bacchetta “piantarsi” nella sua pelle.
<Dissennatori?> chiese Ron senza nascondere un certo dimore. Christopher alternava lo sguardo,tra i due grifondoro, molto disorientato. Hermione dalla tasca estrasse un rimasuglio di gomma da cancellare e lo tirò addosso a Ron , che protestò
<Ma chè...Sarebbe svenuto...> Osservò lei tornado a fissare negli occhi Chris, senza nascondere anche lei una certa apprensione.
< Cosa sta succedendo? > Fu l' unica cosa razionale che gli venisse da chiedere
<...Hemm...Andiamo ad Hogwarts ?> rispose il ragazzo con aria di chi si sta rivolgendo ad un matto prima di tornare ad osservare Hermione con un alzatina di spalle .
<Oddio...> Commetò Chris con un gemito straziato prima di farsi ricadere nella poltroncina del treno <Sto sognando...Non ci credo...Non può essere che un sogno> pigolò  guardando fuori dal finestrino quella , così poco rassicurante , campagna inglese...Così diversa dal panorama abituale che osservava dando un occhiata fuori dalla sua finestra.
<Senti, non so che ti succede...Ma , hei ! Sono sicura che in sieme supereremo anche questa , ok?> Cercò di rinquorarlo la ragazza dolcemente. In fondo era stato un anno davvero impegnativo, non che i precedenti non lo fossero stati, non che non avessero già rischiato la vita ripetutamente...Ma dopo la Coppa del Mondo, gli incubi...E si, anche tutti i pensieri che lo dovevano tormentare  da prima dell' estate , dovevano averlo portato ad una crisi d' isterismo.Solo una cosa sapeva, non lo aveva mai visto così strano, ed è tutto dire!

Christopher respirò a fondo l' aria umida dello scompartimento < Ok, sentite. Siete maghi giusto?> Solo allora riportò lo sguardo sui due che , in tutta risposta si fissarono per poi tornare su Chris < E quindi siete di mentalità aperta ...Giusto?> Ron inarco il sopracciglio destro < Oddio...Mi preoccupi sempre di più, non costringermi a tirarti uno schiantesimo Potter!> rispose in fretta < Ron taci!> lo ammonì Hermione poi tornò a guardare il soprano con occhi incoraggianti ed un accenno di sorriso.
<Io non sono chi pensate che sia.> E si lanciò in un monologo chiaro ed efficace che i due sembrarono ascoltare <Io mi chiamo Christopher Paul Colfer, ma tutti mi chiamano Chris. Io sono americano. Sono un attore di 22 anni, scrivo storie , canto  e non sono (e non sarò mai) un mago. Nel posto da cui vengo io questo è un racconto, una favola , scritta in sette libri ok? Voi siete personaggi di fantasia e io sto sicuramente sognando. Non so se questa sia una altra dimensione o solo un sogno che mi sta terrorizzando per la sua nitidezza...Ma sono sicuro che non sia la realtà , o almeno la MIA realtà...Chiaro?> ansimava...Le parole erano uscite con un timbro ancora più acuto del solito ed una velocità disarmante...Effettivamente, non era stato chiaro come aveva sperato di essere, anche se le premesse erano buone “ STUPIDO COLFER!” si insultò mentalmente.

Ron aveva gli occhi fuori dalle orbite mentre Hermione si era schiacciata con la schiena contro la comoda seduta in pelle del treno. Seguì un lungo silenzio.
<Dimmi che ti stai drogando...> riuscì a dire il rosso. Chris si voltò con occhi imploranti verso quello che doveva in teoria essere il suo migliore amico < Io..> non si accorse  della bacchetta che ora mirava alla sua testa < Specialis Rivelio > il rumore del legno di vite che si agitava debolmente sferzò l' aria. Chris fece in tempo solo a girarsi verso la ragazza. Una piccola scintilla dorata e blu schizzò fuori dalla bacchettà di Hermione e lo colpì in mezzo agli occhi, dissolvendosi in maniera deltutto indolore , non successe nulla. < Che hai cercato di fare? > chiese allarmatissimo il soprano, rialzandosi dal sedile per mettersi in posizione sopraelevata rispetto alla ragazzina, com' era possibile che non sapesse un incantesimo ? Li sapeva a memoria < ...E' un dissolvi incantesimo...Ora , Harry , come ti senti?> lei parlava lentamente, come se stesse cercando di farsi capire con qualcuno che non parlasse molto bene inglese < Male, perchè non sono Harry Potter! Io mi chiamo Chr-> il ragazzo sbottò sull' orlo della collera ma quella non gli fece terminare la frase, e lo investì rapidamente con un secondo incantesimo. Ok , aveva sopravvalutato la ragazzina più superdotata del libro, era un perfetto imbecille < Legilimens! > fu costretto a sedersi e a chiudere gli occhi. Ripensò a tutto , momenti felici ed infelici della sua vita gli scorrevano davanti senza che riuscisse a fermarli o impedire a lei di leggerli così avidamente, si quell'incantesimo lo conosceva...E ne conosceva almeno una dozzina di  decenti per poterlo respingere: la casetta sull' albero , i bulli , sua sorella che piangeva , una torta di compleanno , lui che leggeva , lui che fissava fuori dalla finestra , lui che piangeva , lui che recitava  al musical della scuola , lui che veniva usato da bersaglio umano dai bulletti all' uscita , lui che leggeva , il suo primo ragazzo , lui che diceva tutto ai suoi , lui che recitava , le sue spade say , lui che cantava , lui che studiava , lui che scriveva , lui che leggevaa , i ragazzi del Glee , la trupe di “struck by lightning” e , in fine , lui in camera sua con Harry Potter sulle gambe … L' incantesimo terminò e lui si afflosciò come svuotato, era durato pochi secondi ma quella quattordicenne aveva appena assimilato interamente ventidue anni della sua vita.Ora avrebbe poturo scrivere la migliore biografia al mondo su di lui, il pensiero lo indusse a sorridere. Era ancora più pallido di prima e la sua fronte era imperlata di sudore, la testa gli stava eplodendo, martellava a più non posso < Ron...> Hermione non sembrava stare tanto diversamente, le sue parole arrivarono fioce <...Questo non è Harry> concluse < Cosa!?> esclamò lui palleggiando gli occhi da me alla ragazza < E dov'è Harry? E lui chi diamine è?!> esplose alzandosi in piedi, rovesciando una discreta quantità di pacchetti di merendine che , probabilmente, teneva in gremvo <...Non lo so , ma questo (di sicuro) non è il nostro Harry> ora quattro occhi erano puntati su di lui e Chris cercò di riaprire bocca < ...Ve l' ho già detto chi sono; chiamatemi Chris> si ricompose rapidamente e tornò seduto < Siediti Ron...> gli chiese gentilmente < Come sai il mio nome ?!> esclamò quello spaventato. Hermione e Christopher abbassarono a metà le palpebre, vero , gli sarebbe voluto un altro libro abbondante per ottenere più “ punti “ in “ cervello”. La sua attenzione tornò su Hermione < Ok , ora se diventata ufficialmente il contenitore della mia biografia...Quindi mi rivolgo a te> Ron era troppo stranito per commentare e non si accorse di una velata allusione alla sua ridotta elasticità mentale < come riporto tutto come prima? > il tono era tornato calmo , sembrava aver guadagnato coraggio , ma in realtà era muta rassegnazione nei confronti di quella situazione assurda e assolutamente impossibile < In teoria ...Dovresti svegliarti , no?> commentò lei, anche se riuscì a suonare come un discorso interiore ripetuto ad alta voce < Anche se non sarebbe mai così semplice...> Chris sorpirò pesantemente < E' un guaio>...Ron , che con i suoi tempi aveva elaborato le varie informazioni fornite da quel viaggiatore dimensionale che ( ai suoi occhi ) rimaneva il suo Harry di sempre, si illuminò e chiese ingenuamente < Perchè scusate?> Hermione scosse la testa e chiuse gli occhi...E pensare che se lo sarebbe sposato! < Perchè io conosco il futoro Ron...E ho alterato il vostro presente, e quindi cambierò intenzionalmente o per il solo fatto di essere qui, tutta la storia...> il silenzio che s' andò a creare diventò pesante. Tutti in fondo al cuoricino desiderano avere qualche certezza sul futuro, ma entrambi i grifondoro pensarono fosse saggio non sfidare ulteriormente il continuum-spazio-temporale e non esposero i loro dubbi e le loro curiosità così simili.
< Senti...Hemm>
<Chris>
<Chris, giusto> concluse Hermione < Dovresti andare da Silente, diritto nel suo ufficio , e raccontargli tutto...Temo sia l' unica cosa che possiamo fare > L' idea era geniale e tuttavia così semplice. Un sorriso speranzoso gli fece incurvare dolcemente le labbra delicate verso l' alto . Era davvero il personaggio più brillante del libro.
  
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