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Autore: Dolcemaia    03/07/2003    2 recensioni
Ciao, spero proprio che non decidiate di farmi fuori perché ho deciso di torturarvi con un’altra fanfic. A dir la verità avevo deciso di tralasciare per un po’ Sailor Moon, per scrivere altro (non sto facendo pubblicità occulta, giuro), ma leggendo i vostri commenti ho deciso di riprovare, sperando che il risultato vi sia gradito!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Errori fatali di Dolcemaia

 

Incognite

Dopo il terribile incidente, Bunny riprese la sua vita nel modo più tranquillo possibile, anche se solo per modo dire…

Non è esattamente tranquilla la vita di una ragazza, che ogni sera tornava a casa esausta per le lezioni all’università e per gli estenuanti pomeriggi, passati tra le vetrine dei negozi, alla ricerca di qualsiasi cosa che avesse attinenza con il matrimonio!

Mancavano due mesi a questo improvviso, ma eccitantissimo evento, e i due futuri sposini erano profondamente turbati.

Ogni notte Bunny si girava e rigirava nel letto, tormentata da incubi confusi che non riusciva a ricordare chiaramente il mattino seguente e anche Marzio soffriva nello stesso modo…. il senso di colpa lo opprimeva, ma non avrebbe mai avuto il coraggio di liberarsene, rivelando la verità.

Aver tradito la sua adorata Bunny, averla spinta, anche se solo psicologicamente, sotto quella macchina, aver continuato a mentirle, averle promesso un solido matrimonio fondato su un mare di bugie, non erano certo cose di cui andava fiero… forse faceva bene a nascondere tutto!

Durante uno dei frenetici pomeriggi di shopping, le ragazze decisero di fare una puntatina in un bar aperto da qualche tempo e i cui frullati avevano riscosso un gran successo, per concedersi un breve break.

Tutte erano super indaffarate nel discutere di ogni minimo particolare del matrimonio e logicamente litigare su ogni più piccolo dettaglio, ma non proprio tutte erano così attente.

Erano minuti che la cannuccia saliva e scendeva nel mega - frullato alla fragola che le altre le avevano imposto di provare, ma di assaggiarlo, Bunny, non ne aveva la minima voglia. E pensare a quante volte lei e Rea avevano bisticciato per la sua golosità!

Troppi pensieri le affollavano la mente, ma le sue amiche non sembravano minimamente accorgersene e lei dal canto suo non prestava affatto attenzione ai loro discorsi, che nella sua mente risuonavano come un lontano chiacchiericcio.

"Bunny che c’è?"

"Niente Heles, non preoccuparti."

"Non direi che non c’è niente, visto che è un bel po’ che non dici una parola e che guardi quella cannuccia, come fosse la soluzione di chissà quale complicato enigma!"

"Ma non opprimerla con questi discorsi, Heles, è solo un po’ stanca per i preparativi!" Le disse Rea con fare saccente

"Smettetela voi!! Siete troppo occupate nel discutere di nastri e fiocchetti per rendervi conto che la vostra migliore amica non sta per niente bene e che è tormentata da qualcosa!!" Gridò, Heles, alzandosi dalla sua sedia e sbattendo una mano sul tavolino.

"Bunny è vero? Che c’è che non va?" Le chiese titubante Marta.

"Non vi preoccupate, ragazze, va tutto bene! Sapete com’è Heles, è sempre troppo protettiva nei miei confronti!"

"E invece ha ragione, ti si legge negli occhi che hai qualche problema!" La esortò Amy.

"Si tratta di problemi che non vi interessano… si risolveranno da soli… o almeno lo spero…"

"Parlacene!"

"Rea ti ho detto che è una cosa che non vi riguarda!" Continuò lei con un tono pacato e lieve, come se stesse in bilico tre il sonno e la veglia, forse perché continuava a fissare continuamente quella benedetta cannuccia.

"Bunny non puoi tirare il sasso e nascondere la mano!! Adesso devi dirci tutto!! E’ vero che io sono molto protettiva nei tuoi confronti e proprio per questo devi darmi delle motivazioni per cui non dovrei farlo!"

"Se proprio volete saperlo il problema è che Marzio ultimamente mi sfugge!!"

"Che vuol dire temo di non aver capito!" Disse perplessa Marta.

"Vuol dire che quando mi parla non mi guarda mai negli occhi, che ormai non mi coccola più…"

"Non pensi che magari sia stressato dal lavoro e dai preparativi del matrimonio?" Le domandò Rea cercando la ragione apparentemente più logica.

"L’avrei pensato anch’io se non fosse che dall’incidente i suoi turni sono diventati molto meno gravosi! E comunque abbiamo affrontato situazioni molto più emotivamente e fisicamente stressanti di un matrimonio!"

"Quindi è quasi sempre a casa?"

"Si, ed è proprio questo l’assurdo, non mi degna di uno sguardo, nemmeno quando gli sono seduta a fianco!"

"E’ un comportamento strano, anch’io fossi in te avrei dei dubbi!! Se stessi per sposare la persona che amo, sicuramente sarei spinta dal mio desiderio e dal mio amore a coccolarla di più, a passare più tempo con lei e non ad ignorarla, come sta facendo lui! Bunny so di essere caustica, ma hai pensato all’eventualità che ci sia un’altra?"

"Si, Heles, ma credimi, non ne avrebbe proprio il tempo! Vi ho già detto che dall’incidente lavora molto, molto meno di quanto faceva prima e appena finito il turno è a casa! Me lo ha confermato Nina, che ha i turni coincidenti con quelli di Marzio!"

"Non vorrei essere indiscreta, ma da ‘quel’ punto di vista, come va?" Le chiese un po’ imbarazzata Rea.

"Macché!! Dalla sera della festa non mi ha più toccata e sono ormai passate tre settimane…."

"Allora è compito tuo riaccendere la fiamma dell’amore, cara Bunny!"

"Mi dispiace dirlo, ma stavolta ha ragione Marta! Sei tu a doverlo stuzzicare, magari è solo questione di abitudine!!"

"Dubito che tu abbia ragione, Rea!"

"Ma che ne sai, Heles, proprio tu che ormai sono secoli che non esci con un ragazzo!"

"Questo non c’entra niente!! Non è certo colpa mia se tutti i ragazzi sono materiali e hanno una sola ed unica cosa in testa!!"

"Concordo, ma si tratta di un altro discorso! Bunny perché piuttosto stasera, non prepari una romantica cenetta per te e per Marzio? Magari così gli dai la scossa che gli serve per tornare a coccolare la sua principessa come ha sempre fatto!"

"Ottima idea, Marta! Ma come farò è già tardi!!"

"Corri al supermarket e compra tutto ciò che ti serve!! Ricorda che non è tanto importante cosa cucinerai quanto l’atmosfera che riuscirai a creare! Mi raccomando non scordare la musica e le candele!"

"Ok, vado!"

Bunny si alzò di scatto dalla sedia e stava già per correr via, quando di colpo cadde giù, come un castello di carte e se non fosse stato per Heles sarebbe finita dritta per terra.

"Bunny che ti succede?"

"Non lo so forse mi sono alzata troppo do fretta…non lo so…so solo che le gambe non mi hanno retto più e che tutto mi girava davanti agli occhi.."

La rimisero subito sulla sedia porgendole un bicchiere d’acqua che sorseggiò molto lentamente. Non riuscì a spiegare con sicurezza ciò che le era accaduto, ma imputandolo un po’ allo stress e un po’ al pranzo saltato riuscì a scappare via dalle sue amiche e correre al supermarket più vicino.

Si sbrigò in fretta, acquistò tutto il necessario per preparare un’ottima cena.

Appena arrivò a casa si mise subito all’opera e tra una spadellata e una ribollita non mancò di pensare alla prima volta in cui cucinò per Marzio…

… quella volta c’era anche Chibiusa e ce l’aveva messa davvero tutta per dimostrare loro che ci sapeva fare e soprattutto per dimostrare a Marzio che aveva fatto un grosso errore a lasciarla…

Anche adesso stava cucinando per lui, per fargli capire quanto l’amava e per ricordargli che era una donna e non solo una ragazzina….per fortuna, però era molto migliorata in cucina. Quante volte Marzio era stato la cavia delle sue ricette, inventate sul momento, o lo sfortunato giudice di biscotti o troppo crudi o troppo… bruciati.

I ricordi erano troppi e per evitare di compiere qualche disastro che le avrebbe rovinato la serata, Bunny decise di concentrarsi unicamente sul cibo.

Quando finì, ripulì per bene la cucina, per non lasciare tracce e apparecchiò una stupenda tavola per due, con decine di candele che avrebbe acceso più tardi e con uno stereo già pronto per l’uso.

"Le candele, ci sono; la musica, c’è……" Bunny traballò un’altra volta.

Si sentì la terra franarle sotto i piedi, ma per fortuna questa terribile sensazione durò poco.

"Maledetto stress… volevo farmi una doccia per sistemarmi un po’, ma credo che mi servirà più un bagno caldo per rilassarmi un po’… poco male, tanto il tempo c’è!"

Il bagno non durò poi tanto a lungo, ma Bunny ebbe il tempo di distendere un po’ i nervi e non pensare a nulla. Si preparò in modo impeccabile: si raccolse i capelli dietro la nuca, lasciando libero qualche ciuffo ribelle, proprio come piaceva a Marzio; indossò un vestito corto di seta azzurra, molto semplice, le cui sottili bretelle erano illuminate alcuni brillantini come l’orlo della gonna e infine calzò un paio di scarpe con il tacco alto che la rendevano più grande di quello che era.

Non si truccò molto, non ne aveva effettivamente bisogno, ma non scordò di mettersi il profumo preferito di Marzio.

Quando il ragazzo entrò, fu scioccato, pensava addirittura di aver sbagliato appartamento, non riusciva a credere che quella sorpresa era per lui.

Ne fu incredibilmente entusiasta, ma insieme alla gioia, in lui crebbe ancora di più il senso di colpa per quello stupido tradimento che gli stava e che gli sarebbe costato tanto.

"A che devo tutte queste attenzioni?" Chiese perplesso.

"Ci deve essere per forza un motivo se decido di preparare un’ottima cenetta al mio dolce e stupendo futuro marito?" Gli rispose, sfilandogli il soprabito e accompagnandolo alla sedia.

"Non necessariamente, ma vorrei sapere come fare per ricevere questo trattamento più spesso!" Le disse scherzando.

"Non preoccuparti del futuro, pensa solo a goderti questo momento! Ora stai tranquillo e rilassati, penso a tutto io!"

La cena andò perfettamente, Bunny si rese conto che era stata piuttosto ingenua e che Marzio l’aveva "ignorata" semplicemente perché lo aveva fatto anche lei, non andando più a prenderlo all’ospedale o comunque non pensando a fargli dolci sorpresine, come quelle di quella sera.

Si comportarono come due novelli fidanzatini, si tennero la mano per tutta la serata, si scambiarono paroline dolci e languidi sguardi, insomma si era riaccesa quella famosa fiamma, che in realtà si era semplicemente un po’ affievolita.

Era giunto il momento del dolce e Bunny tutta contenta si diresse verso il tavolo per mostrare il suo capolavoro a Marzio, quando di nuovo la testa cominciò a girarle, ma stavolta non bastò l’impatto con il pavimento o il frastuono del piatto andato in pezzi a farla tornare in sé, a stento, infatti riuscì a raggiungere il bagno e rimettere tutta la cena e probabilmente anche la colazione.

"Bunny come va? Ti senti n po’ meglio?"

La ragazza pallida come un lenzuolo si affacciò sulla soglia del bagno, intimidita più dall’aver rovinato la serata che dalla preoccupazione di ciò che le stava accadendo.

"Mi sento uno straccio… per aver rovinato la serata…"

"Piccolina, vieni qui!" Le disse Marzio, facendola sedere sulle sue gambe.

"Amore non devi preoccuparti della serata, ma piuttosto della tua salute!! Per me stasera è andato tutto perfettamente e questo è solo un piccolo incidente, di cui tra un paio di giorni avremo dimenticato tutto!! Non piangere… non ce n’è affatto bisogno!"

"…"

"Ti amo e questa serata è stata stupenda, credimi!" E dicendole ciò le asciugò i lacrimoni che le stavano scendendo, copiosi, dagli occhi e le diede un lungo bacio.

"Come mai hai avuto questo mancamento? Hai mangiato qualcosa di scaduto o a cui sei allergica?"

"No, non credo! L’ultima volta che ho toccato cibo è stato stamattina a colazione, ora abbiamo cenato con roba freschissima e non sono allergica a nulla!"

"E’ la prima volta che ti succede?"

"A dir la verità oggi è già la terza volta che ho dei forti capogiri, ma non ho mai rimesso!"

"Credo che dovremo fare delle analisi, piccola, ma solo per essere sicuri, potrebbe essere una banale influenza!"

"Mi dispiace, avevo sperato in un dopocena ricco di coccole e invece…"

"Nessun invece, che ne dici di coccolarci un po’ sul divano e dormire abbracciati stretti, stretti?"

"Dico, che è una stupenda idea! Ti amo, Marzio e…grazie!"

"Ti amo anch’io piccola mia…..non sai quanto!"

Continua…

  
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