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Autore: ManuBach96    02/07/2012    2 recensioni
Il direttore d'orchestra Marco Rossi e il clavicembalista Giovannini, attivi a Londra in qualità di musicisti, si trovano costretti a fare i conti con la loro già misera autostima nel corso di spassosi e imbarazzanti equivoci.
Recensite numerosi!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Quarto Episodio. Un pomeriggio in Cornovaglia

Il signor Marco Rossi, dopo la sua precedente avventura in montagna, aveva deciso di convertirsi al culto del lama. Ma chi nasce perdente... un perdente resta! Proprio in quel momento squillò di nuovo il telefono di casa. Dopo averlo osservato per un momento con sguardo languido, si decise a sollevare la cornetta.
- Sì, pronto? - disse. - Come si può giustificare del disturbo arrecatomi?
- Ehi! Ma che cosa vai blaterando? - disse la voce all'altro capo del filo.
- Oh, Cristo! Non è possibile! Ancora tu!
- Come?
- Scusa, Giovannini, ma oggi è un continuo. Tu, il mercato del pesce, la montagna... e poi mi si è appena distrutto il televisore. Con questa tecnologia in parte troppo moderna e in parte del Primo Secolo non riesci più a goderti la tranquillità e l'idillicità della vita.
- Certo, certo. Ascolta, stamattina stavo navigando un po' nella rete con il computer e ho trovato stupende spiagge in Cornovaglia. Ti andrebbe di recarci lì insieme? Sai, da Londra è un tiro di schioppo.
- D'accordo, verrò, purchè vi sia pace.
Con ciò, il nostro eroe si diresse verso il quartiere dove viveva Giovannini. Intenti a partire assieme, quest'ultimo si sedette alla guida del veicolo e attaccò a blaterare.
- Sai una cosa? Ho notato che da tempo la gente si ostina a comprare sempre nuove auto... credi che potrebbe nuocere allo sviluppo terrestre?
- Decisamente sì. Ne sono fermamente convinto.
- Bravo. Finalmente una persona che capisce. Dovrebbero diminuire, anzichè vertiginosamente aumentare come i topi in una fogna, queste auto.
- Ma devi ammettere che anche Londra è troppo industrializzata da non permettere al pianeta di respirare come dovrebbe.
- Beh, "troppo" mi sembra un parolone. Sono le auto ad avere torto, non le industrie. Per non parlare delle strade!
- In che senso? - chiese Marco Rossi, perplesso.
- Le vecchie strade a ciottoli sono ben conservate.
- Questo è anche vero, tuttavia non offrono la trazione dei manti stradali odierni.
- Come in gran parte delle città occidentali, caro direttore d'orchestra, la rete stradale è formata da viali, rotatorie e ampi vicoli.
- Embè?!
- Ci si ricollega al fatto precedente. O forse no... non lo so... lo vedi? Mi fai anche perdere il filo!
- Ma che cosa diavolo dici...? Sei tu che non sai formulare un discorso, caro clavicembalista.
Il viaggio proseguì fino a che Marco Rossi e Giovannini non giunsero alle porte della Cornovaglia. Una volta giunti in una spiaggia qualsiasi di un luogo qualsiasi, i nostri amici scesero dall'automobile, aprirono il bagagliaio e ne trassero asciugamani, teli da mare, borse, libri, drink, portafogli, chiavi di casa, biglietti dell'autobus, pelo di cavallo... tuttavia, non sapevano, poveri loro, che una piacevole giornata di sole e divertimento si stava per trasformare in una tragica storia. Del resto, per loro non si poteva stare meglio di così, perché comunque sarebbe davvero stato un caso se, in quei mesi, si fosse verificato un nubifragio atlantico.
- Giovannini, dove ci possiamo sistemare? Verso sud c'è troppo sole, verso ovest c'è troppo caldo, verso est c'è troppa afa e verso nord...
- ...si crepa. Ho capito.
I due si sdraiarono sui teli da mare... in un punto della spiaggia qualsiasi.
- Le mie chiavi! Dove sono le mie chiavi?! - urlò Giovannini improvvisamente.
- Santa miseria! Che diavolo hai da gridare così, dannato imbecille?!
- Non riesco più a trovare le mie chiavi di casa... dove saranno mai finite? Le punirò atrocemente quando le troverò! E non dovranno fare storie o io farò i fatti!
- Stai calmo! Guarda bene, saranno sotto la sabbia.
- Ma è come cercare un ago in un pagliaio, idiota!
- Modera le parole, cretino! - concluse Rossi, con la medesima maestosità che avrebbe imposto ai propri musicisti dirigendo il finale della Nona Sinfonia di Beethoven.
Subito sospirò e fece un cenno negativo con la testa, alzando gli occhi al cielo e portandosi una mano tra i capelli. Giovannini sarà anche stato un pazzo di suo, ma egli aveva l'impressione che adesso stesse proprio esagerando. Il clavicembalista prese la paletta di un povero bambino che stava giocando e cominciò a scavare fosse in lungo e in largo per la spiaggia, lasciando interdetto il signor Rossi, che assisteva in silenzio alla scena.
- Non agitarti con quella schifosa paletta! Sollevi la sabbia! E poi, chi va piano va sano e va lontano, mentre chi va forte va incontro alla morte. Lo sapevi? No, naturalmente. Beh, ora lo sai. Buona notte.
- Che vuol dire "buona notte"? Non mi dai una mano?!
- L'ho già fatto.
- E come? Sentiamo! No, no, sentiamo! Parla, bestia! Animale!
- Ti ho dato un consiglio molto intelligente. Ora ho da fare. Ciao.
Giovannini ribollì e trasalì.
- Senti, io sarò anche pazzo di mio, ma se ti ci metti anche tu, divento isterico e dopo esplodo!
- Bum!
- Lo vedi che mi provochi?! E poi dici a me. Non sei tanto normale.
- Perché, tu invece che cosa credi di essere? Tu saresti Stanley Kubrick? Johann Sebastian Bach? James White? No!
- Come ti permetti?
- Mi permetto e ne sparlo. Allora mettiamo alla prova la tua intelligenza. A quanto equivale la potenza tre alla terza?
- Nove!
- Vedi che hai il cervello in pappa? Ora mi verrai a dire che due più due fa cinque!
Tuttavia, i nostri eroi non si erano ancora accorti che tutta la spiaggia si era voltata verso di loro, con aria di compatimento.
- Bah! Qui tira una brutta aria. - esclamò Marco Rossi, con tono conclusivo.
- Sì, aria sulla quarta corda!
La lite tra i due compagni di disavventura continuava imperterrita. Il signor Rossi trasse dal proprio borsone un foglio di carta.
- E quello che sarebbe? Il tuo testamento? - domandò infuriato il clavicembalista.
- Assolutamente no. Perché me lo chiedi?
- Perchè se continuerai di questo passo io non risponderò più delle mie azioni!
- Se non risponderai, allora significa che sei sordo.
- Non osare provare ad avere questo atteggiamento nei miei confronti, sai? E adesso dimmi che cosa c'è scritto su quelle interiora di albero, perché di ciò si tratta!
- La storia della musica ai tempi del popolo dei Moscerini Mummificati.
- Interessante! - annuì Giovannini, ironicamente.
- Che ne pensi? Ti piace? L'ho scaricata illegalmente da internet proprio ieri, prima di raggiungerti a casa.
I due si guardarono in faccia reciprocamente, e pochi istanti dopo scoppiarono a ridere. In fondo, all'apparir del vero (tanto per citare Leopardi), erano profondi amici.
- Va bene, dai. - disse Marco Rossi. - Dopo questa, nulla è più impossibile per noi due. Ah, già... che cosa stavi cercando, prima?
- Ah, sì, le chiavi di casa. E tu che cosa stavi facendo, prima?
- Oh, giusto, dovevo dormire. Grazie per avermelo ricordato e buona notte.
- Che significa "buo..."
- Zitto, non ricominciare.
I due, tuttavia, non si accorsero che la spiaggia si stava svuotando. Che poteva essere successo, dato che tutti, nessuno escluso, stavano racimolando i loro oggetti e stavano scomparendo a blocchi? I due si guardarono negli occhi per cinque minuti e ventisette secondi. In effetti, il cielo si stava offuscando.
Toh! Un nubifragio atlantico!

Alla prossima! 

  
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