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Autore: frodina178    18/05/2004    6 recensioni
Ci sono tante opinioni su cosa sia la felicità
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dominic Monaghan, Elijah Wood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nota dell'autore: ho pensato di fare una storia in cui comparissero un po' tutte quelle persone per cui,bene o male,spesso stiamo male o sulle quali sogniamo ad occhi aperti.Almeno a me succede così.Scriviamo le fic per tanti motivi,credo;chi lo fa perché ama scrivere,chi per distrarsi,chi semplicemente per divertimento.Ma credo che la maggior parte di noi ragazze che parla di attori,cantanti e compagnia bella,lo faccia come sfogo,come seconda possibilità.O,per essere più precisi,come l'unica possibilità che noi abbiamo per crearci quel mondo che vorremmo.Per poter avere un contatto con coloro che ammiriamo e che crediamo di amare.E in fondo è così,perché quando scrivi un libro quello diventa realtà,e non solo nella tua fantasia,ma nelle sue parole ha creato un mondo.Non un universo parallelo,ma la vita di colui che elabora il racconto immergendovisi completamente.Non sono una di quelle pseudo-filosofe che proclama teorie sull'inesistenza della realtà,anche se lascio tutte le porte spalancate,ma credo fermamente che un personaggio di un film,di una storia,di un fumetto,nel momento in cui noi lo vediamo o lo leggiamo questo esista,prenda vita,perché i suoi sentimenti e le sue emozioni le prova attraverso di noi.E' qualche cosa di concreto.
Questa storia è realmente successa,nella mia testa e nei miei sogni e,quindi,per quelle frazioni di secondo,anche nella realtà.E sarà così ogni volta che qualcuno di voi la leggerà:mentre lo farà i luoghi,le parole,le persone prenderanno forma e si svilupperanno.
Ringrazio di tutto cuore le persone che si prenderanno la briga(o il piacere,dipende)di leggere.Devo ancora completare tre fic,ma le stò proseguendo sul mio pc."Senza preavviso"l'ho già terminata devo solo postarla,mentre di "Interviste doppie"ho scritto due capitoli che,però,devo rivedere e modificare.
Un bacione a tutte quante e,in particolare,a moon,mandy,kaory28 e keira.
Ps:ho pensato di inserire tra i personaggi principali anche Hannah,la sorella di Elijah Wood,che mi stà veramente simpatica(l'avete mai vista vestita da punkettona?E' troppo forte…. :-)


Prologo

Passi tutta la tua vita a tentare di inseguire un obbiettivo,credendo che il raggiungimento di quello ti renderà felice.Ma conquistata la tua meta davanti agli occhi ti se ne pone immediatamente un'altra,ancora più ardua,più lontana,e allora rimandi ancora la tua felicità.E forse quando capirai che Lei può essere raggiunta solamente nel semplice giorno,nelle piccole cose,nella vita quotidiana sarà troppo tardi.

Jusy sterzò di colpo,alzando il dito medio e ripartendo a gran velocità.
Il motorino delle consegne non era particolarmente veloce,ma non ci aveva masso molto a truccarlo e renderlo degno della sua guida.
Lo slalom tra le macchine ferme ai semafori era un delle sue attività preferite,anche se a volte rischiava grosso quando il pallone che faceva con la sua big babol le copriva la visuale. Dal giorno della sua assunzione se l'era cavata con un braccio rotto e una ramanzina,ma in fondo il suo datore non aveva mai avuto la minima intenzione di licenziarla.Era la più veloce,la più affidabile e abile tra le fattorine della pizzeria.
Un suono prolungato di clacson la seguì mentre,tagliano la strada ad una mercedes nera,svoltava in un vicolo.Si limitò a sorridere al conducente e a salutarlo ironicamente con la mano.
Si degnò di frenare solamente arrivata all'indirizzo scritto sul cartoccio delle pizze,squadrando scettica la casa:a due piani,gialla,circondata da un vasto giardino,silenziosa e spoglia.Sembrava una classica villetta familiare londinese.
Scese con un salto,bloccando il motorino con un gesto abile del piede.Afferrò con una sola mano la pila di involucri caldi,dirigendosi al campanello.Suonò.Attese qualche istante ruminando e guardandosi attorno svogliatamente.
-Sì?-una voce nell'aria
-Consegna pizza!-disse,evitando,come invece era suo solito,di far precedere l'affermazione da una pernacchia o un altro tipo di suono.
-Venga-il cancello di ferro si aprì.Akanta superò il vialetto,a grandi passi,decisi e sicuri,continuando a tenere le pizze in precario equilibrio.
Arrivata alla porta attaccata a questa lesse un biglietto dedicato a lei:
-Per favore porti le pizze nella rimessa,è dietro la casa-
Sbuffò e si diresse verso il retro,già innervosita.Notò che l'edificio nascondeva un parco molto più grande di quanto le era sembrato inizialmente,molto curato e florido.Il profumo dei fiori riusciva a soverchiare quello delle focacce.
Si avvicinò ad un piccolo fabbricato isolato,dal quale proveniva il rumore di un motore.Bussò alla scalcinata porta di legno ma,dato il fracasso,nessuno la sentì.Battè allora più forte,questa volta associando anche la sua voce.
-Ho portato le pizze!!!-
Finalmente la porta si spalancò.Akanta gettò un grido,lanciando in aria le pizze e strozzandosi con la gomma.Il cliente cominciò a batterle violentemente la schiena,tentando di farle sputare l'ostruzione.Finalmente il cewingum volò lontano e lei si accasciò a terra riprendendo fiato.
-Tutto bene?-chiese una voce femminile
Alzò lo sguardo e si diede della stupida:era semplicemente sporca.Il suo volto era interamente coperto di olio di motore,mentre la tuta ormai era talmente nera da non poter indovinare il suo colore originario.
-Mi dispiace -si alzò in imbarazzo lei -Mi sono spaventata-
-L'avevo notato!-la misteriosa figura si passò una manica sulla faccia tentando di pulirla alla meno peggio,ma inutilmente.
-Piacere Kate!-le porse una mano la meccanica-Mi dispiace di averti spaventata,di solito non faccio questo effetto!-rise tra se e se,alludendo a qualche cosa che solo lei poteva capire. -Non fa niente-mormorò Jusy ormai in piedi senza ricambiare il gesto di saluto-Le pizze sono andate,gliene porto subito delle altre!-
-Stai tranquilla!Siamo immersi nel lavoro,ce ne eravamo persino dimenticati!-
Akanta vide un'altra figura uscire dal fabbricato e avvicinarle.
-Cosa è successo?-domandò il ragazzo sorridendo e strofinandosi le mani annerite sui pantaloni. -Mi dispiace,mi sono cadute le pizze!-disse Akanta,senza però lasciar trafelare nessuna insicurezza o reale rammarico nelle sue parole.
-Meglio così! -scoppiò lui a ridere- Ultimamente ho messo su un po' di pancia -poi,rivolto alla ragazza-Tanto tu non avresti mangiato,come al solito,io sono a dieta.L'unico che se ne rammaricherà sarà Orlando!-
-Bè…allora io vado…-
-Aspetta…. -il giovane lesse il nome sul cartellino appuntato alla divisa -Aspetta Jusy,vado a prendere i soldi!-e fece per andarsene.
-Ma si figuri!Le ho spiccicato le pizze sul viale e vorrebbe anche pagarmi?-
-La benzina,il disturbo…e poi mica è colpa tua se questa ti appare di colpo come l'uomo nero,no?-
-Veramente,grazie,ma non li posso accettare!-e se ne andò veloce senza dare loro il tempo di replicare.

-Vabbè… -sospirò Elijah -Torniamo da Orlando!Non voglio che metta le mani sulla mia ferrari se io non ci sono!-
-Certo che quella era proprio strana-affermò Kate seguendo l'amico
-Intanto abbiamo risparmiato!-
  
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