Sei un unicorno meraviglioso.

Dedicato come al solito a Dalila. La mia piccola perfezione ambulante. Il motivo del mio sorriso.
Colei che continua a betare questi scleri e a dirmi "E' bellissimo" quando lo odio.
Che piange se io piango. Ride se io rido.
Non mi interessa di nulla tranne che della tua felicità.
Non ti dirò mai addio. [-Kurt]
Buon secondo mesiversario PHE.

La casa sembrava stranamente silenziosa. I bambini erano andati a dormire insolitamente presto, persino Peanut, l'enorme Labrador che Brittany aveva portato a casa una decina d'anni prima, e Zach era a casa di Matthew per il Week-end. Sembrava che l'intero quartiere fosse caduto in una sorta di stato comatoso,a parte la piccola villa al margine del vialetto,dove,a quanto pare, una banda di liceali stava dando una festa.
Santana lanciava occhiate sospettose alla villa,corrugando le sopracciglia.
"Prego per tuo figlio che sia veramente a casa di Matt." Borbottò minacciosa,fissando quella dannata casa.
Riusciva persino a distinguere alcuni ragazzi fare il bagno,ubriachi, nella piscina dei Wilson.
Brittany ridacchio,abbracciandola da dietro.
"Dio,Santana,sono ragazzi"- sussurrò "E ti ricordo che io e te alla loro età andavamo a feste degne di Snooki"
Santana alzò gli occhi sbuffando.
"Sì,ma erano altri tempi e..."
"E niente"- La interruppe la bionda "Sei una madre stupenda,ma sei anche iperprotettiva. E abbiamo cresciuto un figlio intelligente. Credo sia degno della nostra fiducia."
L'ispanica si morse il labbro,in cerca si una risposta adeguata,ma prima di avere il tempo di replicare sentì le labbra della moglie percorrerle le spalle, con precisione, soffermandosi sull'incavo del suo collo.
"Brittany" gemette "i bambini..."
"Dormono." rispose prontamente,ridacchiando.
Santana gettò la testa indietro,sorridendo. In quindici anni non era cambiato nulla. Erano ancora le ragazzine che si baciavano guardando "Sweet Valley High".
"Forse,se stiamo attente..." sussurrò Brittany,spingendola verso il letto.
Mentre Santana si stendeva e Brittany spegneva goffamente la luce,la porta della camera si aprì,cigolando e uno spiraglio di luce invase la stanza.
"Ma che ca- Valerie!" Urlò Santana,mettendo a fuoco la figura della figlia e ciò che reggeva nella mano sinistra.
"Tutto bene,Vals?" Domandò Brittany alzandosi di colpo dal corpo della moglie.
La bambina scosse vigorosamente la testa,entrando a piccoli passi nella camera,tirandosi dietro quello che sembrava un enorme peluche..
Santana si mise a sedere,facendo posto alla bambina tra le coperte.
Valerie si arrampicò sul letto,sdraiandosi tra le madri.
"Hai fatto un brutto sogno,tesoro?" Chiese Brittany,scostandole i capelli dl viso.
Valerie tirò su con il naso, ricacciando indietro le lacrime.
"D-David" borbottò.
Santana lanciò uno sguardo imbronciato a Brittany. Non avevano nemmeno bisogno di chiedere chiarimenti. David aveva evidentemente riassunto uno di quei libri sui fantasmi che aveva trovato in biblioteca a sua sorella,traumatizzandola.
Non era una novità. Santana era certa di essere riuscita a riportare indietro tutti quei libri infernali e non riusciva a spiegarsi un'eventuale svista.
"Oh amore." L'accarezzò Santana,comprensiva. "Mr.Chuck non ti ha protetta?" Disse prendendole il pupazzo dalle mani e muovendoglielo davanti.
Valerie riprese a piangere,nascondendo il viso tra le coperte.
"G-Gli zombie uccidono i polli." decretò,singhiozzando "Anche quelli magici."
Brittany soffocò una risata,fingendo di tossire.
"Che ne dici di una bella storia?" Propose.
Gli occhi azzurri della bambina si rianimarono,guardando la madre.
"Sugli unicorni?" Chiese. Da quando aveva visto un unicorno in un circo a Las Vegas,durante il compleanno di zio Sebastian aveva deciso che da grande ne avrebbe adottato uno. Santana non ebbe il coraggio di dirle che il corno non era altro che un rotolo di carta igienica pitturato.
"Sugli unicorni" confermò Brittany.
Santana abbracciò Mr,Chuck,mentre la bambina si accoccolava su di lei.
Brittany si risistemò sui cuscini,mentre pensava ad una storia decente da raccontare.
"C'era una volta,non troppo lontano,in una enorme mandria di cavalli marroni e altissimi,un piccolo animale tutto bianco." Iniziò "Gli altri cavalli non giocavano con lui e tenevano per loro tutto il foraggio, escludendo il piccolo cavallo bianco."
Valerie la interruppe di colpo.
"Come si chiamava il cavallo?" Chiese,con gli occhi che brillavano.
Brittany si guardò intorno,titubante. "Chiamiamolo Chuck,ok?"
La bambina annuì,invitandola a continuare.
"Bene,allora,Chuck,abbiamo detto,si sentiva solo. Non aveva amici. Era solo Chuck,il cavallo bianco con il corno. Tutti lo prendevano in giro perché era diverso e nessuno capiva quanto era perfetto."
"Come zio Kurt?" Chiese la bambina spalancando gli occhioni. Si era innamorata di Kurt nell'attimo in cui l'aveva visto la prima volta. Era diventato l'amore della sua vita nel giro di cinque secondi.
""Come zio Kurt" annuì Brittany continuando il racconto "Chuck così un giorno decise di andare a mangiare la sua erbetta più in là,quando incontrò un altro cavallo bianco come lui,solo...con qualche pelo in più"
La bambina si mise a ridere. La parola "pelo" aveva uno strano effetto sui bambini.
"Chuck e questo nuovo 'amico' parlarono. L'altro cavallo bianco gli spiegò che loro erano speciali e che più lo trattavano male e più lo prendevano in giro,più lui diventava forte,e che tutti quegli insulti l'avrebbero solo levigato,come la carta vetrata." ridacchiò la bionda "E poi..."
La donna fece per continuare,quando sentì un lieve russare provenire dalla bambina,doveva essersi addormentata da poco,perché si rigirava ancora in cerca di una posizione più comoda.
"Continua..." La invitò Santana,stringendo Mr.Chuck al suo petto,proprio come una bambina di cinque anni.
Brittany sospirò,vedendo la moglie accoccolarsi a lei e alla figlia.
"Bhe, Chuck e l'altro cavallo si innamorarono,dando alla luce tanti piccoli unicorni meravigliosi e bianchissimi,diventando sempre più meravigliosi,lasciando i cavalli marroni e noiosi nel solito vecchio pascolo." Concluse,soddisfatta.
"E' la storia più bella che abbia mai sentito." Sorrise dolcemente Santana
"A quanto pare Valerie non la pensa così." Ridacchiò,pettinandole i capelli.
"Non direi,starà sicuramente sognando Blaine e Kurt che saltellano gayosamente su un prato."
"Bhe,Kurt è il mio unicorno. Chi meglio di lui?" Ridacchiò la bionda.
"Sei un unicorno meraviglioso,Brittany." Sussurrò Santana,sporgendosi per baciarla.

N.d.A
Buonasera...Ok,lo ammetto,odio questo capitolo,ma la mia bionda voleva un qualcosa di incentrato solo su Vals,e poi glielo dovevo. E' anche lei una piccola Vals. Ha un fratello come David,solo che è un grande e grosso diciottenne,quindi giudicate voi XD
I prossimi due capitoli [cito] sono molto "ormonali". Niente,sono diversissimi,ma questa parola li racchiude alla perfezione. Grazie _B.
Vi ringrazio uno per uno,perché seguite questo sclero con me e sul serio è più di quant mi immaginassi.
Mi sto gettando nel campo della traduzione di un AU Sebtana,ma non prenderà mai il posto della mia OTP.
Inoltre vi consiglio di leggere il prossimo aggiornamento della meravigliosa Blaintanhummelberry della mia meravigliosa Dali.
Qui c'è il primo capitolo. http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1138446&i=1

Lo dedico anche a Lily,che non capirà mai quanto è importante per me e cosa sia diventata per una quattordicenne così ormonale <3
Grazie ancora a tutti :')
-Giuls