Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: makyu_    04/07/2012    0 recensioni
Sophie, ragazza londinese, la mattina del giorno prima della fine dell'anno, decide di cambiare, di vivere un nuovo inizio senza di lui, che l'ha lasciata circa un anno fa... Ma il destino vuole che Sophie e il ragazzo, abbiano, un nuovo inizio insieme. E alla festa lei incontra...........
ETERNAMENTE TUO, ETERNAMENTE MIA, ETERNAMENTE NOSTRI.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
  1. La fine di un nuovo inizio



    Eternamente tuo, eternamente mia, eternamente nostri.

    Furono quelle le uniche parole che pronunciarono le sue labbra prima dell'addio e che io riuscì a percepire tra le lacrime che annebbiavano la vista e i singhiozzi che mi percutevano. E da lì la mia vita si spezzò, niente ebbe più senso, né colore né nient'altro.
    Lui, era il mio tutto ed adesso il niente.
    E ora, ritrovavo qui, nel letto di un altro che non era lui , a riempire il suo vuoto, la sua mancanza; ormai era un anno che facevo avanti e indietro tra le lenzuola di ragazzi che non amavo, ormai sentivo nulla era più come prima, che nulla mi importava sul serio.
    Eternamente tuo, eternamente mia, eternamente nostri.

    Queste parole mi frullavano nella testa da un paio di giorni a quella parte e neanche sforgarmi col sesso aveva aiutato più di tanto,così, aperti gli occhi, mi alzai dal letto con una coperta che cingeva il mio corpo nudo, debole e stanco, mi rivestii lasciando un rincoglionito mezzo estasiato nel letto ed uscii da quella casa avviandomi tra le affollate e caotiche strade di Londra. L'aria era fresca, se non fredda e gelida per via di quella neve accumulata sui cigli delle strade caduta qualche giorno prima.

    Svoltai l'angolo al terzo incrocio e salii i tre scalini del piccolo davanzale della casa, con quel coniato di vomito e ribrezzo verso me stessa che non mi abbandonava mai.
    Con la chiave nella serratura, aprii la porta del appartamento che condividevo con la mia unica fonte di felicità : Ylenia. Alta, mora, slanciata, Ylenia era spaparanzata sul divano a guardare non so che telefilm romanticamente squallido mentre sgranocchiava pop corn,accorgendosi di me poco dopo.
    - È rimasto soddisfatto?- chiese ironicamente, beccandosi un schiaffo sul braccio da parte mia mentre mi sedevo accanto a lei, poggiando i piedi sul tavolino davanti al televisore. Ylenia tornò a guardare il telefilm. – Ah,domani andiamo alla festa di Alessya. Potresti prestarmi uno dei tuoi vestiti?-
    -quale festa?- chiesi con nonchalance, cambiando canale sotto le sue proteste inutili.

    - hai presente il 31 Gennaio, Capodanno, Veglione ?- chiese lei ironica – Alessya da un festa per festeggiare tutti insieme- continuò spostandosi verso il bracciolo del divano appoggiando la testa su un guanciale.
    - 'Sta bene. - risposi alzandomi - Vado a dormire , notte prezzemolo.- la salutai, lasciandola in cucina e spiaccicandomi sul letto senza forze. La stanza era circondata dal buio più totale, e pensai, che una volta in tutta quell'oscurità non ci sarei mai rimasta senza lui al mio fianco. Ma lui non c'era,ed io,stanca, chiusi gli occhi.

    Eternamente tuo, eternamente mia, eternamente nostri.

    Non riuscivo a dormire, avevo sempre la sua immagine davanti agli occhi, stavo impazzendo, da un momento all'altro sarei scoppiata per urlare e per di più avevo un mal di testa tremendo. Tutti questi pensieri che mi occupavano il cervello, mi straziavano mentre un'unica domanda mi tormentava : Perchè?





    (Harry)


    - Ragazzi, io vado a dormire. Buona notte- dissi tutt'ad un tratto, bloccando i festeggiameti per la fine di un altro bel concerto andato in porto. I ragazzi mi guardarono compassionevoli, annuendo ed escii, chiudendo lentamente la porta dietro di me.
    Ero dall’altra parte del mondo con 4 persone fantastiche realizzando il mio sogno, era tutto così schifosamente perfetto , che appunto mi faceva schifo.
    Mi odiavo, mi odiavo perché non ero mai contento di quello che avevo, mi odiavo perché distruggevo tutto con le mie stesse mani, mi odiavo perché avevo un maledetto bisogno di lei e non potevo averla qui, con me, adesso, né mandarle un messaggio, né farle una telefonata.
    Il tour in america era finito e domani saremmo arrivati già a Londra.
    Solo il pensiero mi rendeva nervoso, solo pensare che avrei potuto incontrarla in qualsiasi momento mi faceva trasalire, mi formava un nodo in gola e sentivo il cuore implodere dentro.
    Avevo bisogno di vederla, di toccarla, avevo bisogno di lei.
    Era stato da perfetto stronzo lasciarla così di punto in bianco e non farsi vedere per un anno, se ancora la amavo, se ancora avevo questa dipendenza da lei.
    Se avessi potuto tornare indietro, se avessi potuto avere di nuovo questa vita … ma non potevo e non credevo avrei potuto fare altro per non farla soffrire a causa della distanza. Non avrebbe mai capito perché l’avevo fatto, non avrebbe potuto avere la forza di perdonarmi.
    - 31 gennaio: anno nuovo, vita nuova. Io lo spero.
    -

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: makyu_