Justin Bieber, 'Looking for somewhere painless' di Schinken McAsdfghjkl (Cap 37) su EFP Fanfiction

Epilogo.

fifteen years later

ADELE's
Sono passati alcuni anni , anzi, a me sembra ieri che il piccolo Justin è nato, per non parlare di Gayatri. Sono orgogliosa di loro, io e Peeta li abbiamo cresciuti come avrei voluto e adesso, hanno 25 e 15 anni, mentre io mi sento terribilmente vecchia nonostante ho 42 anni. E sono di nuovo incinta, ma di Peeta questa volta.
Gaya sta con un bravo ragazzo, ma Peeta è geloso per il semplice fatto che lei si è trovata una nuova casa, ma ciò che gli ripeto sempre io è di stare tranquillo, che lei è responsabile e soprattutto che così possiamo avere più tempo per noi due.
Justin invece, assomiglia al padre, troppo per i miei gusti. Ha i capelli biondi e lisci che tiene in una buffa acconciatura, gli occhi caramello e la bocca a cuoricino. L'unica cosa che ha preso da me è il carattere da ribelle. Sempre lì a fare il bastian contrario, ma per fortuna non ha commesso errori grandi come i miei.
Che dire, io e Peeta viviamo la nostra vita perfetta da genitori, e amanti. Ma forse non era la perfezione che cercavo io. Niente da dire, io sono felicissima con lui e tutta la mia famiglia...è che, Justin non c'è. Sì, vi ricordate di Justin Bieber? Jason Miller? Si quel ragazzo delinquente che mi aveva rapita e portata via. Cosa provo verso di lui? Ora solamente odio, profondo odio. Non riesco a pensarla diversamente, ma nonostante questo porto sempre al dito l'anello di fidanzamento che non mi è mai riuscito a dare. Mi manca terribilmente, ed è per questo che lo disprezzo: per avermi lasciata sola.
Muoio dalla voglia di confessare a Gaya e Justin chi è il loro vero padre, ma ho paura di sconvolgere le loro vite. Anche se vedo che trattano Peeta solo come un amico caro, non come un padre. Invece la creaturina che nascerà, quando lo chiamerà papà intenderà quello.
Sono in cucina a bere del the e a pensare a tutto quello che mi è successo e a quanto vorrei tornare in dietro e riscrivere tutto. Ma improvvisamente qualcuno interrompe i miei pensieri.
Gaya: Mamma, io e Justin abbiamo bisogno di parlare.
Ad: Ok, ditemi tutto.
Ju: Abbiamo avuto sempre dei sospetti a riguardo ma ci siamo passati sopra, così abbiamo fatto delle indagini.
Ad: Indagini? Il caso deve essere veramente difficile, Sherlok- dico ridendo a quei due buffi soggetti (?)
Gaya: Mamma, è una cosa seria.
Ju: Comunque, controllando in giro, abbiamo trovato questa.
Dice sventolando una lettera. Non appena la vedo, sbianco completamente, così la strappo dalle mani di Justin e me la metto in tasca.
Ad: Come vi siete permessi di aprire questa lettera? Non era affar vostro quello che c'era scritto, ok?
Le lacrime stavano per solcare il mio volto ancora una volta, così mi dirigo di sopra, diretta alla camera da letto. L'argomento 'Justin B.' mi toccava ancora in modo particolare.
Mi siedo sul letto, guardando quella vecchia busta, decidendo così di aprirla. La nostra foto. Mi ricordo improvvisamente di quella che gli avevo scattato con il telefono mentre dormiva, così afferrai quest'ultimo e trovai la foto, confrontandola con quella di me e lui. Quante cose erano cambiate da allora, darei un braccio o una gamba per poter stare stretta tra le sue braccia ancora una volta.
La porta si apriva piano e dei passi lenti si avvicinavano, così mi asciugo le lacrime e nascondo la busta sotto il cuscino.
Gaya: Mamma, mi dispiace, non credevamo che...
Ad: Shhh, sedetevi. Vi voglio raccontare una storia...la mia, che poi è diventata anche la vostra.
Loro seguono il mio consiglio e si siedono entrambi sul letto, mentre io mi preparo, in quella che sarà una dolorosa rifangazione del passato, ma sono felice di poterla condividere con loro.
Ad: Sapete quello che mi è successo quando avevo 16 anni, vero?
Ju: Si, ce l'ha raccontato la nonna.
Ad: Bhè, come va la racconterò io è molto diversa. E' iniziato tutto una sera di Settembre, che pioveva e faceva freddo...''

Autore's

Bhé a questo punto è inutile continuare credo che tutti voi la sappiate la storia di Justin e Adele.
Dopo che lei raccontò loro la sua storia, insistettero per andare a vedere la sua tomba, e così fecero. Non smetteranno di amare Peeta, perchè era lui colui che li ha cresciuti, e nemmeno Adele lo farà, anche se aveva fatto una promessa a Justin e l'aveva mantenuta, nonostante tutto: lei lo amava ancora.
Adele era sicura che avrebbe avuto molti anni davanti a sé anche se era impaziente di sapere se anche Justin aveva mantenuto la parola data. Adele non credeva ne nel paradiso ne nell'inferno; lei credeva a Justin e dove è finito lui, sarà sicuramente dove finirà lei. Tra le sue braccia. Avrebbe finalmente trovato quel posto che lei cercava. Quel posto senza dolore.
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my space:
E già, ora è finita veramente. Sapete io ci tengo a dirvi un grandissimo 'Grazie', perchè con tutte le recensioni mi avete spronato a fare meglio. Ora che la mia prima storia è finita continuerò a scrivere le due che ho iniziato, ma sapete, non so con che coraggio cliccherò su quel quadratino a fianco della scritta 'Completa?'. E' a questo che puntano tutti i fanfictioner, ma poi quando si arriva lì è orribile sbarazzarsi della propria storia. Quindi Un GRANDISSIMISSIMISSIMO Bacione, e un Arrivederci.
-la (sempre) vostra fanfictioner.
P.s. Se volete seguirmi ancora bhè, allora dovete seguire la storia di Abigail. Baci.