Tre.
Vengo
svegliata da una sirena. Mi alzo, indosso i miei abiti e mi siedo sul letto ad
aspettare; dopo qualche minuto una seconda sirena suona e quando passo il
bracciale sul lettore, compare una porta che mi permette d’uscire. Inizio a capirne il funzionamento, è come una
di quelle tessere magnetiche che ti permette d’entrare nei luoghi top-secret.
Avevo visto tessere, cip sotto pelle, tatuaggi, ma mai un bracciale. Esco dalla
mia stanza e seguo la massa. Intorno a me ci sono altri ragazzi, circa della
mia età che vanno tutti nella stessa direzione; camminiamo lungo i corridoi
quando Adam mi raggiunge. – ciao, noi non facciamo lezione con loro oggi – dice
prendendomi il braccio e indirizzarmi verso un altro corridoio. – perché? Il
mio programma diceva tecniche di lotta corpo a corpo. – dico un po’ spaventata.
- non hai letto l’aggiornamento? – mi guarda come se si aspettasse qualcosa da
me
- che aggiornamento? Nessuno mi ha detto nulla! – infatti è così, nessuno mi ha
portato una cartellina, e quella che mi hanno dato ieri è misteriosamente
scomparsa.
- non hai letto le istruzioni del bracciale? Erano nella prima cartellina. –
ora inizio a innervosirmi, non mi piace che mi parlino come se fossi stupida, e
lui lo sta facendo, e poi non ho avuto tempo di leggere tutto quel malloppo.
- la cartellina è scomparsa. – dico con aria innocente sperando la smetta di
rimproverarmi
- ok, non l’hai letto – dice un po’ sconsolato – allora ascoltami bene, basta
che posi il dito qua, vedi il puntino rosso, e il programma compare, ogni volta
che c’è un aggiornamento, senti come una scossa elettrica… - mi spiega come
usare il bracciale mentre camminiamo verso la nostra destinazione, poi appena
arriviamo a un lettore, passiamo i nostri bracciali ed entriamo in una sala dove
un uomo di mezza età ci aspetta seduto a terra con una serie di fili e corde
davanti a sé.
- psi, benvenuti. Scusate per il cambiamento di programma, ma in seguito al
ritardo di principale dovete recuperare il tempo perduto. Ho saputo il motivo
del ritardo, mi dispiace molto per il tuo custode. Oggi recupererete due mesi
di addestramento perso, ho ottenuto il permesso di farvi usare una stanza
temporale, in modo da poter iniziare ad allenarvi con gli altri da domani. –
stanza temporale. Cerco la nozione nella mia testa ma non la trovo, così provo
a chiedere, - cos’è una stanza temporale? – mi guarda stupito, forse dovrei
saperlo, cerco lo sguardo di Adam e anche lui lo guarda come se si aspettasse
di ottenere una risposta. Forse non mi è permesso fare domande, dovevo leggere
quel malloppo. – scusi, non volevo domandarlo, è che… - cerco una via di fuga,
magari non mi ammonisce se gli faccio pena.
- tranquilla, potete fare domande agli istruttori, avete studiato a scuola
l’incidente avvenuto duecento anni fa nello spazio che ha permesso di acquisire
il controllo dello spazio e del tempo vero? Sapete che da allora è stata
sviluppata la tecnologia che permette di manipolarlo e se vogliamo, o almeno in
teoria, di fermare il tempo. Questo è quello che c’è scritto sui libri vero? – ci
spiega, e difatti è vero, questo è quello che si studia in storia delle guerre.
- sì, questo è quello che ci hanno detto, che è una teoria e che non si può
fare, è proibito fare ricerche in quel campo, l’ha deciso il consiglio dei
presidenti molto tempo fa. – dice Adam leggermente confuso, sappiamo entrambi
quello che ci sta per dire l’istruttore.
- infatti, è proibito, per la popolazione civile, gli esseri umani comuni. Noi
come ben sapete, non siamo esseri umani comuni, siamo uguali a loro per il 70%
ovviamente, viviamo con loro e invecchiamo come loro, ma non siamo umani
comuni, siamo protettori, dal momento in cui riceviamo l’aggiornamento quel 30%
di diversità è attivato e smettiamo di essere come loro. È per questo che noi abbiamo il diritto di
fare ricerche in campi che per l’uomo comune sono tabù, non sanno nemmeno che
esistono certi campi a dire il vero ed è meglio così, sappiamo tutti cosa è
successo quando si sono interessati ad argomenti proibiti… - ci guarda
aspettando una risposta.
- c’è stata la distruzione di un universo, che ha portato alla decisione di
proibire ricerche in quel campo – rispondo, tutti sulla terra sanno cos’è
successo all’ora, cosa comportò, cosa portò nel nostro mondo e perché non
bisogna aprire un portale, la punizione è severa, l’Europa dell’est ne ha pago
il prezzo.
- esatto. Ma noi possiamo farlo, anche perché non esistiamo, nessun essere
umano sa della nostra esistenza, a parte il consiglio dei presidenti
ovviamente. Perciò per tornare alla domanda iniziale, ora questa stanza sarà
staccata dal tempo e dallo spazio, e voi recupererete due mesi d’addestramento,
quando uscirete da qui, sarà passato solo un giorno, come da regolamento avrete
venti minuti per pranzo e cena, otto ore di sonno, per ogni altra pausa dovete
chiedere il permesso. Iniziamo?-
Passa il suo
bracciale su un lettore e digita alcuni tasti su una tastiera comparsa sul
muro, poi una strana sensazione di svenimento attraverso i nostri corpi per un
secondo e siamo isolati dal resto del mondo. Iniziamo l’addestramento perduto
per colpa mia, impariamo a fare nodi, a nascondere fili dentro orologi, abiti,
per poi usarli come mezzo di difesa, o meglio per uccidere qualcuno. Passiamo
dai fili alle armi base, pistole, coltelli, fucili, qualsiasi arma si può
trovare nel mondo, impariamo a usare prodotti chimici e a combinarli per
costruire bombe e come costruire un’arma usando materiale di scarto. Poi dopo
un giorno abbiamo recuperato due mesi d’addestramento. Quando usciamo dalla stanza,
sono le 20:30, il nostro istruttore ci saluta e ci dirigiamo verso le nostre
stanze.
- non sono le ventuno, cosa dobbiamo fare in questi trenta minuti? – mi domando
mentre controllo il mio programma ma Adam lo fa prima di me. – bello, possiamo
stare nella stanza cinquantasei fino alle ventuno, per l’affiatamento. -
Arriviamo
nella stanza cinquantasei e ci sediamo. È una replica della stanza in cui ho
incontrato Adam la prima volta. Dalle nozioni che affiorano dalla mia memoria l’affiatamento
è considerato essenziale, nell’esame finale dobbiamo lavorare come coppia e
anche se siamo programmati per esser compatibili al 100% dobbiamo poter
comunicare senza proferir parola, capire i bisogni dell’altro ancora prima che
parli. Dobbiamo diventare una persona sola. Non so cosa chiedergli, così m’informo
sulla parte di malloppo che non ho letto.
- cosa c’era scritto che devo sapere? – lo guardo speranzosa, e lui mi guarda
come per dire che sono un idiota a non aver letto tutto.
- in pratica come funziona il bracciale, che non possiamo avere rapporti intimi
fino a quando non ci sarà dato il permesso, e cosa fare se vogliamo qualche
privilegio. Abbiamo diritto a quattro privilegi a testa ma ora ne possiamo
chiedere solo uno perché abbiamo completato solo un corso, ma se superiamo
anche gli altri e otteniamo buone valutazioni abbiamo un massimo di quattro
privilegi – mi spiega cercando di non dimenticarsi nulla. – e poi ovviamente
l’esame finale. – qui s’incupisce un po’, sappiamo entrambi che da quello
dipenderà tutto. – se lo passiamo e siamo i primi in classifica, saremo i
protettori della scatola, altrimenti dipende da quanto ci classifichiamo, se
arriviamo secondi o terzi potremmo vivere insieme e crescere i nostri figli e
un giorno potranno lavorare nell’alveare e avere una buona posizione, se invece
non riusciamo ad arrivare terzi, io vivrò forse per due anni, donerò il mio
seme e tu darai alla luce i nostri figli e saranno poi assegnati a un custode
che li crescerà come siamo cresciuti noi, poi dopo cinque o sei gravidanze
probabilmente sarai eliminata, dopo di che quando arriverà il giorno del
prelievo valuteranno la crescita di ognuno di loro e dei loro secondi, e la
coppia più valida sarà prelevata mentre gli altri saranno eliminati, diventeranno
custodi o saranno assegnati alla riproduzione dipende. Oppure diventeremo
custodi e ci sarà assegnato un bambino a testa se siamo abbastanza fortunati. – restiamo in silenzio a guardarci, poi lui
aggiunge un’altra cosa, - sempre se sopravviviamo, una volta il mio custode mi
ha raccontato del suo esame, era la simulazione di un attacco nucleare e sono
morti in sei. È stato terribile. – quello che doveva essere una mezz’ora
allegra non lo è più, la consapevolezza di quello che ci aspetta ha reclamato tutte
le attenzioni e un senso di pesantezza aleggia nell’aria.