Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: RubyCassidy    06/07/2012    3 recensioni
Se il vostro primo amore tornasse a farvi visita?Cosa succederebbe?
[tratto dal primo capitolo.]
Continuava a fissarmi negli occhi,ci guardavamo,ci scrutavamo in silenzio ed immobili.
Finalmente parlò. “Quando ti baciai,per la seconda volta a scuola,in terzo,eravamo così.”
Tossii,ricordavo quel bacio. “C-così come?”
Chiesi facendo finta di non ricordare.
“In questa posizione.Io seduto,tu in piedi,le mie mani sui tuoi fianchi e ridevi perché ti avevo detto che con il cappuccio del cappotto sembravi un panda,magro,ma pur sempre un panda.Ti piegasti.-Lo feci di nuovo istintivamente.-E io ti baciai,avevi delle labbra morbidissime.”Spostò lo sguardo sulla mia bocca per un secondo per poi tornare ai miei occhi e sorridermi.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

Fabio andò via presto,doveva lavorare il giorno dopo.

Sara andò da Manuel,che la chiamò allarmato perché sua sorella stava partorendo.

Andrea,bhe lui era seduto vicino a me sul divano.

La cena era stata tranquilla,era passata velocemente fra battutine e vecchi ricordi del liceo,l’atmosfera era leggera riuscivo a sentirmi a mio agio anche se avevo il mio ragazzo e quello che avevo amato più di ogni altro,seduti allo stesso tavolo che si sfottevano per la recente “Juve-Inter”.

Io davo manforte ad Andrea,non per qualche ragione particolare più che altro perché anche io ero Juventina e seguivo il calcio da quando avevo 7 anni.

“Interista chiacchierone sogna sotto l’ombrellone.IL TRICOLORE E COPPE VARIE,MA A SETTEMBRE IL CAMPIONATO INIZIERA’…..”

Avevamo iniziato a cantare io e quell’altro idiota,mentre Fabio ci guardava esasperato.In un attimo mi sentii realmente riportata agli anni del liceo.Quando tutto era un po’ più complicato.

Perché si,se per molti ricordare il passato significa ricordare periodi più semplici,in particolare quando si parla di scuola,per me non era così.Erano stati anni orribili dal punto di vista emotivo,tutto per colpa di quell’uomo seduto vicino a me ora che guardava interessato il film che trasmettevano.

Si sentì osservato probabilmente si voltò incontrando per qualche secondo il mio sguardo.

Altro dejà vu,lui che si girava dal suo banco e incatenava i nostri sguardi per minuti interi.Trattenni il respiro e poi tornai a guardare la tv fingendomi interessata,fino a quando non sentii la sua risata.
 
“Non sei cambiata per niente.” Disse non smettendo di ridere.

Alzai un sopracciglio “Ah sì?” Ero cambiata parecchio invece in quegli ultimi anni,sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista caratteriale.

“Sì.” Disse serio,guardandomi in un modo che non riuscii a decifrare.Mi scrutava,i suoi occhi mi fissavano frenetici e in un modo talmente intenso che mi sentii andare a fuoco.

“Oddio qualcosa è cambiata.” Aggiunse dopo qualche secondo deglutendo.”Non più di tanto comunque.” Sorrise malizioso.

A questo gioco sei più brava di lui.

Sì vai Ego!Sei troppo forte.

Capii che si stava riferendo al lato puramente fisico,sorrisi maliziosa quanto lui.

Se c’era qualcosa di positivo nell’essere innamorata della stessa persona per anni era quella di riuscire a nascondere l’imbarazzo.Poi se lo avevi in classe riuscivi anche a parlare con lui di chi si era portato a letto la sera prima.

Non davo a vedere quanto stessi morendo per quel piccolo scambio di battute che stava per iniziare.

“Non più di tanto eh?” Risposi guardandolo negli occhi.

“Bhe un po’….” 2-0 per me,colpito e affondato di nuovo.Era sorpreso dal fatto che mi fossi messa a scherzare con lui,con un tono così malizioso e provocatorio.
Ormai ci sono abituata,a te,alle tue battute,sono abituata anche al fatto che non cambierà nulla dopo questa sera.Tornerai ad essere un vecchio compagno di classe per cui avevo una cotta.

Nulla più.

“E cosa sarebbe cambiato,sentiamo.” Volevo che mi parlasse,che mi dicesse cosa trovava diverso in me e se quei cambiamenti lo avevano scosso almeno un po’.
Ero senza speranza,pur di sentirmi dire da lui qualcosa che somigliasse anche lontanamente ad un complimento mi accendeva come un fiammifero.
Bruciavo lentamente all’interno.

“Lo sai.Hai messo la camicia di proposito.Ti conosco.” Mi fece l’occhiolino e rise.

“La camicia di proposito?Seriamente?Perché avrei dovuto,per far vedere a te che mi sono cresciute le tette?” Negare la verità in questi casi,sempre.
“Esattamente nana.” Si avvicinò.

“O no mio caro,ti sbagli.Non gira tutto intorno a te.”

Mi fissò in un modo strano per qualche secondo e dopo poco ricollegai anche io.

Altro dejà vu.

Quinto anno di liceo al suo compleanno.Avevo appena scoperto che aveva detto a Fabio del nostro bacio in terza,nulla di scandaloso se non fosse per il fatto che aveva modificato l’accaduto.Io e Fabio non stavamo insieme quando successe,ma eravamo molto legati e io a lui già piacevo.Andrea lo sapeva bene e lo aveva ferito dicendoglielo.
“NON.GIRA.TUTTO.INTORNO.A.TE.ANDREA! VUOI CAPIRLO?PERCHE’ GLIELO HAI DETTO?PER VEDERLO SOFFRIRE?ALLORA SEI PIU’ STRONZO DI QUANTO PENSASSI,POI PER UNA COSA SUCCESSA ANNI FA,SAPEVI CHE ERA GIA’ INNAMORATO DI ME!PER TE NON CONTO NULLA ALLORA LASCIAMI IN PACE.AH LA PROSSIMA VOLTA NON FARMI LA SCENATA A GIAN PERCHE’ LO ACCUSAVI DI ESSERE STATO UNA SPIA.SEI BUGIARDO E FALSO COME UN KEN DI BARBIE.”

Gli avevo fatto un discorso senza senso quella volta,ma ero troppo arrabbiata,per una cosa futile magari,ma lo ero.Lui si era limitato a guardarmi furente,incazzato come una belva si tratteneva a stento dal tapparmi la bocca e mandarmi a quel paese.
Eravamo in una saletta isolata dal resto dei ragazzi,dovevamo parlare in privato.Nella penombra della stanza riuscivo a distinguere senza molti problemi il suo viso e lui il mio,in piedi uno di fronte all’altro mentre ci uccidevamo mentalmente.

Tu lo avresti voluto pugnalare con i tuoi tacchi,che ti stavano distruggendo i piedi.
Sì,grazie Ego.Proprio così un’arma insospettabile,un tacco 12.

Ma più del discorso ricordo cosa successe dopo.
Si avvicinò a me sovrastandomi con i suoi 15 cm in più.Mi guardava dall’alto,ma io reggevo il suo sguardo.
Successe tutto in un secondo,troppo velocemente.
Le sue labbra si impadronirono delle mie con violenza,passione e ferocia,potrei azzardare.
In quel bacio c’era rabbia,tanta.Troppa.

Non riuscii ad oppormi anzi,immersi le mani nei suoi capelli attirandolo a me,lui dal canto suo mi spingeva contro il suo corpo con una mano posizionata dietro la mia schiena e una avvicinava sempre di più,come se fosse possibile,i nostri visi.
Lasciava piccoli morsi sul labbro inferiore per farmi schiudere le labbra e approfondire quel bacio che non aveva nulla di casto e pudico,come mi aveva definito.Lo lasciai fare.

Ricordo il suo sapore,la consistenza delle sue labbra.
La verità,per quanto possa negarla,era che mi sarei buttata fra le sue braccia sempre.
Io ero sua e lui non lo sapeva,non lo avrebbe mai saputo,ma lo ero e non potevo cambiarlo.
 
“L’ultima volta che mi hai detto così…” Parlò.

“…Mi hai baciata.” Conclusi al suo posto.

“Ti ho baciata.Mi hai baciato.Ci siamo baciati.” Precisò.

“Più che baciati ci siamo mangiati.” Scossi la testa ripensandoci.

“Già,ero incazzato nero.”

“Quella ero io.Eri stato veramente stronzo.” Con un riflesso involontario gli aggiustai il ciuffo di capelli che gli aveva coperto un occhio.
No,mi erano mancati troppo non doveva coprirli.

“Nah.-Mi prese la mano-Le intrecciavamo spesso sotto il banco quando eravamo seduti vicini anche se solo per qualche minuto,ricordi?Ti accarezzavo il dorso della mano con il pollice e giocherellavo con le tue dita.Quando dicevo qualcosa che non andava facevi per tirarla via,ma io ti fermavo sempre e ti stringevo di più.Magari qualche volta ti ho fatto anche male.-Sorrise continuando a fissare le nostre mani.-La tua mano era così piccola in confronto alla mia,non che questo sia cambiato.” Alzò finalmente gli occhi incontrando i miei confusi.

“Perché?-Sussurrai flebile,non capì.-Perché facevi tutte quelle cose?”

“Non lo so.” Rispose.Capii quanto fosse sincero quando mi lasciò la mano e si alzò dal divano.Evitava il mio sguardo e lo faceva solo quando aveva parlato troppo.
“V-Vai via?”Mi alzai di scatto anche io aggiustandomi la camicia.

“Sì,è tardi e devo lavorare domani.E’ stato bello fare questa rimpatriata…”

“Già…”Sospirai.

“Dovremmo farne più spesso.”Sorrise,un sorriso falso,di cortesia.

“Sei rimasto più a lungo degli altri.Sara è andata via,anche Fabio.Tu no.Sei rimasto per due ore a guardare uno stupido film in bianco e nero che danno sul 3 dopo la mezzanotte.Perché?”

C’erano troppi perché quella sera,tanti da star male.Da farmi male.Come al liceo mi confondeva con i suoi comportamenti idioti e senza senso.

“Mi andava.Non ero gradito?” Accennò un sorriso ironico.

“Non intendevo questO!Stupido.” Sbuffai.

Eravamo davanti alla porta.

“Allora ci si vede.” Aprì la porta e uscì.

“Ci si vede Andrè.”

Sbattei la porta con un colpo secco e andai in camera.Non mi struccai,mi limitai a mettere la maglia con cui dormivo le sere d’estate.Il contatto con il cuscino rasentava il paradiso,quando mi trovai sola nella stanza e chiusi gli occhi vidi passare davanti a me tutti gli avvenimenti di quegli anni di nuovo.
I baci,le mani intrecciate,gli abbracci,gli scherzi,le battute,gli insulti.Tutto.Io e lui avevamo una storia alle spalle,non ci avevo mai pensato.Aprii gli occhi e realizzai che tutti i miei ricordi migliori e quelli peggiori avevano,per la maggior parte,lui come protagonista.

Il cellulare vibrò.Di nuovo quella sensazione.

La Vodafone manda messaggi alle 2 di notte? NO!

Magari è Sara.

Stupido Ego che doveva uccidere il mio entusiasmo sempre.

Senti bro,calmati e vedi di partecipare alla mia euforia.

Aprii il messaggio.

E’ UN MASCHIETTO!!E SI CHIAMA ALESSANDRO.

 

Visto?

TACI!Per una volta che hai ragione.

Crollai di nuovo sul letto,mi voltai e fissai la finestra evidentemente Morfeo si stava ubriacando in qualche bar.Mi girai e rigirai nel letto per un po’ e quando stavo per addormentarmi il cellulare vibrò di nuovo.

Se è di nuovo Sara quando torna a casa le stacco la testa e ci gioco a calcio.

Presi il cellulare e aprii il messaggio.

E comunque mi piaceva stare mano nella mano con te.Nana.
Notte.
 

 

Note autrice.
Ciao a tutte,mi dispiace di aver ritardato con l’aggiornamento,ma sono stata al mare senza computer e senza internet -.-
Eccovi il capitolo freeesco freeeesco.
Spero vi piaccia.So che è un po' cortino,ma sulla spiaggia mi è venuta l'ispirazione per questo capitolo allora mi sono arrangiata alla meno peggio e l'ho scritto sulle bozze del cellulare,non ho neanche fatto in tempo a correggerlo perché per postarlo qui e copiarlo dal cellulare al computer ho avuto un'ora!
Un bacio.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: RubyCassidy