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Autore: ALEXIANDRAisMe    08/07/2012    0 recensioni
Tony è un tipo vendicativo.. sopratutto per quanto riguarda l'incolumità di Pepper... immaginate hulk, thor e capitan america in una versione femminile come Benna, Nadia e Stacy e aggiungeteci Lanterna verde sotto mira da Stark e otterrete questa storia XD
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Pepper Potts, Sorpresa, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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I TACCHI DI HAL
Pt. 2

Le risate non sono durate molto, in fondo abbiamo una missione da compiere.

Pepper ci affida due auricolari insieme a una piccola telecamera, il primo, per me, a forma di orecchino maschile, il secondo, un orecchino femminile rosa confetto, destinato ad Hal.

Non ho avuto l'occasione di guardarmi, avevo lasciato fare tutto il lavoro a Natasha, che è un genio con i travestimenti, mi avvicino ad uno specchio e mi osservo.

Mi sono tagliata i capelli di proposito e li hanno tirati indietro, il trucco c'è, ma è invisibile, faccio paura, sembro veramente un uomo.

Hanno fasciato il petto in modo da non mostrare il seno e le mie spalle insolitamente larghe aiutano a immedesimarmi di più nel personaggio.

-Quale sarà il nome di Carol?- Una voce mi distrae. Nadia.

- Hmm...Carl?- Azzarda Pepper.

-Si, può andare- Acconsento avvicinandomi.

Prima di uscire però, Stacy e Benna mi fermano.

-Ehi, se qualcosa andasse storto, basta chiamare i rinforzi, intesi?-

Prima che potessi rispondere Benna mi zittisce.

-Sappiamo com'è quell'idiota, vuole fare l'eroe come qualcun'altro di nostra conoscenza- Dice e fa cenno col capo verso Tony che sta chiarendo gli ultimi particolari con Hal.

Rido e dico:

-Tranquille, chiamerò.-

Il piano fondamentalmente è semplice.

Imbucarci con degli inviti falsi alla festa, gironzolare un po' e fingere di essere cugini lontani di uno zio morto di Emily, e poi cercare un qualche indizio che ci conduca ad un luogo vicino dove si svolgono le trattative.

Semplice. Certo.

Entriamo in una limousine, entro mezz'ora saremo a destinazione.

Hal tenta di parlare con voce più femminile possibile e, sorprendendomi, ci riesce alla grande.

Io, invece, ci ho messo di più, ma dopo poco più di cinque minuti, parlo tranquillamente senza problemi.

L'attesa è snervante, odio ammettere di essere nervosa, per questo cerco di nasconderlo il più possibile.

-Tutto bene?- Mi chiede Hal, non usando la voce da oca.

Lo guardo di sottecchi fingendo indifferenza.

-Si, certo- mento.

Lui mi guarda scettico per poi annuire lentamente scandendo le parole:

-Certo, sei calma come quando hai fatto la tua prima esercitazione di volo. -

Scaccio il pensiero sgradevole tentando di dimenticare i tre mesi in ospedale fatti e poi lo fulmino con lo sguardo.

-Falla finita, Hal. Non sei d'aiuto.-

Si zittisce anche se non la smette di guardarmi.

Alla fine arriviamo alla festa. Bè, più che una semplice festa sembra un matrimonio, roba da noi stupidi ricchi. Oppure è per distogliere lo sguardo dallo scopo più importante.

All'entrata di Hal gli invitati si fermarono a guardarlo, deve sembrare più carino di quanto io non lo notassi.

O forse sono solo i grandi occhi scuri e la pelle liscia a fare l’illusione. Intanto dall'auricolare, esplodono leggere risatine, e io non posso fare altro che sorridere.

Seguiamo il piano alla perfezione, sorprendendomi, non abbiamo sbagliato una battuta, e devo ringraziare Pepper che mi consigliava, perchè mi sono ritrovata nei casini una marea di volte.

E noto, con leggero piacere, che Hal ha molti spasimanti intorno.

Mi sono gustata la scena per qualche minuto, notando come, da un momento all'altro sarebbe caduto per la tensione.

- Carol - è Pepper all'auricolare -Aiutalo, fa pena. -

Ridacchio un po' e poi lo raggiungo, facendo la sceneggiata del fidanzato geloso, lasciando i presenti con una minaccia da oscar.

-Passiamo alla fase successiva- Dico e Hal annuisce.

Cerchiamo ogni minimo segno di un qualsiasi doppio senso. E dopo il discorso di Craidor ci ritroviamo a seguirlo fino ad un punto in ombra della casa, dove scende le scale fino ad un magazzino abbandonato.

-Andiamo- Dice Hal eccitato ma io lo blocco.

-E tu, finto eroe, dove credi di andare?- Dico fissandolo

-chiamiamo gli altri-

Rimane a guardarmi fulminandomi con lo sguardo, poi annuisce rassegnato.

-Ragazzi l'abbiamo trovato.-         Annuncio al microfono.

-Bene, arriviamo.- Dice Tony.

Un momento di distrazione, solo uno stupido momento di distrazione e lo perdo.

Quell'imbecille.

Scendo giù in magazzino dove lo trovo a stendere due omoni con l'anello.

- Hal, vieni qui!- Sussurro per non farmi sentire.

Ma lui mi ignora, e continua la sua corsa. Sbuffo e lo seguo.

Così, neanche cinque minuti dopo, mi ritrovo incatenata ad un muro con Hal a pochi metri da me svenuto.

Perchè diavolo Tony sta facendo così tardi?

Era una trappola, ovviamente. Loki non si è fatto vedere, ma un suo servo si, e sembra contento, a vedere Hal steso a terra dolorante.

Ma si può essere più stupidi?

Sospiro consapevole della risposta positiva e tento di non farmi prendere dal panico.

Almeno non finché vedo un arnese per le torture destinato a me.

Il segugio di Loki è forte, nemmeno i riflessi di Hal sono bastati, per non parlare della sua arma, cambiava lama a piacimento, e quella che vedo ora sembra un regalino per il mio stomaco.

- Hal, svegliati idiota!- Urlo cercando di svegliarlo, giusto per non morire in un modo tanto pietoso.

Tutto inutile, gli altri non arrivano, il mio ragazzo non si sveglia e io sto per diventare una bella braciola al sangue.

Poi vedo qualcosa di grande e verde dividermi dalla sega roteante a pochi centimetri da me.

Uno scudo.

Hal è in piedi con la mano tesa verso di me, proiettando una protezione per me.

Sospiro di sollievo e lo guardo male.

-La prossima volta svegliati prima.- Dico.

-Oh, ma io ero già sveglio- Ride lui.

La mia faccia scioccata lo fa sorridere sadico.

- Vendetta.- Sussurra contento.

Poi qualcos'altro di grande è verde irrompe dalla finestra.

E di lì a venti minuti succede il putiferio, di cui noi siamo i vincitori.

Torniamo a casa, sfiniti, tanto da decidere, di dormire tutti da Tony, per risparmiarci la strada.

Rimane un solo ostacolo.

Il corpetto.

Il maledetto corpetto, secondo Hal.

Io, Natasha, Nadia e persino Pepper siamo state più di un'ora a cercare di togliere quel dannato corpetto ad Hal.

Infine, esauste, prendiamo una forbice e tagliamo tutto quello che era d'intralcio, causando anche qualche ferita al ragazzo.

-Vendetta- Sussurrai infine, sorridendo sadicamente ad Hal, mentre si massaggiava i cinque graffi sulla schiena.

e queste è proprio la fine..
commentate pure

***Siria***

  
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