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Autore: clare83    08/07/2012    3 recensioni
Questa è la mia prima storia, spero possa piacervi...
Sara è una giovane vedova mamma di due bambini. Per l'estate torna nel suo paesino per svagarsi e stare con i suoi genitori, inaspettatamente incontra di nuovo Walter...cosa succederà?
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In questa calura estiva vi offro un pò di relax ad Evançon!

Grazie come sempre e tutti voi che continuate a seguirmi

Un abbraccio a presto

 

Sara non sapeva che cosa aspettarsi da queste due settimane che le si aprivano davanti: voleva sfruttare questi giorni per provare a pianificare davvero il suo trasferimento ad Evançon e per prima cosa doveva occuparsi dell’albergo di famiglia, ma voleva anche conoscere meglio Walter senza essere troppo pressante.

La macchina dei suoi genitori, con dentro i suoi due ometti che si sbracciavano per salutarla, non era neppure giunta in fondo al paese che il cellulare di Sara aveva inziato a squillare. Che i suoi genitori avessero dimenticato qualcosa?


– Preferisci la brioche con la marmellata o con il cioccolato?


Sorrise, subito rilassata. – Buongiorno a te Walter, non pensi di viziarmi troppo?


– Beh, in effetti non potremo mangiare una brioche tutti i giorni, ma ho promesso di prendermi cura di te, quindi: marmellata o cioccolato?


– Marmellata.


– A tra poco.


Dopo aver bevuto il caffè e mangiato le brioche insieme a casa di Sara, si separarono, ma poco prima di andare via Walter la stupì di nuovo chiedendole di cenare insieme quella sera stessa:


– Ma come, hai intenzione di giocarti la tua cena già alla prima sera?


Lui sorridendo le rispose:


– Guarda che hai frainteso, io ho il compito di tenerti d’occhio per tutto il periodo che i tuoi figli saranno fuori e ho diritto ad un numero illimitato di pranzi e di cene. Se non mi credi possiamo chiedere a Matteo...


– No grazie, tu e i miei figli siete già fin troppo complici, mi sa che non ho molta scelta…


– Allora ti aspetto sotto casa mia alle sette.


Detto questo si salutarono, Walter doveva incontrare il suo manager e Sara voleva parlare con il commercialista.




Alle dieci del mattino puntale, come di abitudine, Achille Rossi era arrivato a casa di Walter. L’uomo aveva superato di poco i sessanta anni, era alto e robusto, con pochi capelli tagliati corti e un viso rubicondo, l’aria pacifica non doveva trarre in inganno era un agente molto scrupoloso specializzato nello seguire personaggi dello sport.


Achille ricordava ancora come aveva conosciuto quello che ormai poteva definire un amico: aveva sentito parlare di un giovane italiano, di appena 21 anni, che aveva vinto due slalom di seguito, con tempi eccezionali; di certo non avrebbe vinto la coppa del mondo quell’anno ma era la rivelazione della stagione ed era ancora senza un agente. Per queste ragioni aveva contattato il padre dell’atleta e si erano incontrati nel bar dell’Emeral Lodge di Lake Luise in Canada.


Walter era giovane ma aveva molto chiari i suoi obiettivi: coppa del mondo di sci e medaglia d’oro alle olimpiadi invernali. Non voleva distrazioni, non voleva diventare famoso per altro se non per i suoi risultati sportivi e non pensava che gli servisse un agente dato che non voleva far altro che sciare. Achille si era presentato per quello che era: un agente specializzato nel promuovere gli sportivi, che generalmente si occupava di sportivi “attivi” e non seguiva coloro che finita la carriera agonistica decidevano di passare al mondo dello spettacolo e della televisione. Walter e suo padre erano rimasti ben impressionati da quest’uomo robusto dall’aria rassicurante ed era iniziata così una collaborazione proficua e duratura.


Si erano sistemati nel salotto di Walter e stavano sorseggiando un caffè, il due volte campione del mondo di sci appariva serio, quasi teso, perciò l’agente decise di iniziare a parlare per primo:


– Ragazzo, come stai?


– Direi bene, sono solo un po’ nervoso per la faccenda del ritiro.


– Sai che non puoi più gareggiare, è per la tua salute. – lo avvertì Achille, quasi paterno.


Walter sospirò, annuendo. – Tranquillo, su questo punto sono sereno. Ho capito che è arrivato il momento di cambiare, ma non so cosa succederà d'ora in avanti ed è questo mi rende nervoso.


– Prima di tutto faremo l’annuncio ufficiale alla stampa, sicuramente ci saranno delle richieste per delle interviste. La Gazzetta dello Sport credo che vorrà dedicarti un articolo, se non addirittura una copertina, sul suo settimanale Sport Week, poi ci sarà Tutto Sport e i soliti giornali stranieri. Espletate queste formalità sarai libero di fare ciò che più ti aggrada, come ti dicevo l’ultima volta che ci siamo visti, puoi cercare un nuovo agente che…


Walter non gli diede neppure il tempo per terminare la frase:


– Non voglio nessun altro Achille lo sai, inoltre non ho cambiato idea io sono uno sportivo non ho mire nel mondo dello spettacolo.


– A dire la verità è il mondo dello spettacolo che è interessato a te.


Con questa frase aveva attirato l’attenzione dello sportivo per cui proseguì con aria seria:


– Sai che io generalmente non seguo sportivi che entrano nel bel mondo però giusto la scorsa settimana mi hanno chiamato da Rai Uno vorrebbero proporti di partecipare ad una nuova trasmissione che partirà in autunno sarà una gara e il titolo provvisorio è “Ballando con le stelle”


Walter per poco non si strozzò con il caffè. – Scusa?! Ti sei ammattito?


Achille, che aveva cercato di mantenere un espressione imperturbabile, scoppiò in una grassa risata:


– Lo sapevo che avresti risposto in questo modo, ma avevo promesso che ci avrei provato! E poi vuoi mettere vedere la tua faccia?!


– Ok, molto divertente comunque io non farò nessuna stupida trasmissione, né ho intenzione di improvvisarmi attore. Hai qualche proposta sensata?


– Devo dirti che i tuoi sponsor non sembrano intenzionati a lasciarti andare, almeno per la prossima stagione. La Colmar sta riorganizzando la campagna e li ho avvertiti circa le tue intenzioni, ma come ti dicevo ti vogliono ancora, questo è un inizio. Ora dobbiamo occuparci dell’annuncio del ritiro. Su, mettiamoci al lavoro.


Così dicendo occuparono la mattinata a parlare dell’annuncio ufficiale e a prendere accordi per le interviste con La Gazzetta dello Sport e Tutto Sport.


Salutato il suo agente, Walter si mise a pianificare la sua serata con Sara: ad Evançon c’era un’unica pizzeria, se loro fossero andati là avrebbero scatenato i pettegolezzi di tutto il paese. Avrebbe potuto preparargli una cena direttamente a casa sua, ma non voleva correre troppo, Sara gli piaceva davvero e proprio per questo non voleva affrettare le cose. Alla fine chiamò un suo amico che aveva un piccolo locale, a circa quaranta minuti di macchina dal paese, era una piccola baiata con una decina di tavoli, il posto giusto per un primo appuntamento.




Sara, una volta rimasta sola, chiamò lo studio del commercialista di famiglia, anche se temeva di non riuscire ad incontrarlo prima della pausa estiva. Rimase piacevolmente colpita quando scoprì che, per la giornata successiva ,era già stato preso un appuntamento a suo nome ringraziò e salutò. Una premura simile poteva essere solo opera di suo padre che evidentemente aveva già avvertito il dott. Cerqueti delle novità, questo sperava che avrebbe reso le cose più facili.


Per il resto della giornata Sara si occupò della casa, che era in disordine a causa dei preparativi per la partenza delle due pesti, ed iniziò ad immaginare come riorganizzare la casa per viverci in maniera permanete.


Nel pomeriggio la simpatica combriccola aveva telefonato per avvertire del loro arrivo a destinazione, Marco e Matteo cercarono di scoprire i progetti della mamma per la serata ma Sara non volle rivelare che già quella sera avrebbe cenato insieme a Walter.


La sera Sara andò a prendere Walter a casa, lei aveva impiegato parecchio tempo per decidere che cosa mettersi, era molto in imbarazzo voleva essere carina ma non troppo elegante, aveva anche avuto un colloquio telefonico con Clara per avere qualche utile consiglio, alla fine aveva deciso di mettersi un paio di jeans attillati, una maglietta con dei cuori con lo scollo a “V” e la manica a tre quarti, un maglioncino di cotone e si era portata anche una giacca di jeans per l’aria fresca della sera. Stava ancora pensando se la maglietta con i cuori fosse troppo romantica quando si aprì lo sportello del passeggero ed entrò Walter con una rosa rossa e le disse:


– Buonasera, ma come sei bella questa sera! Questa è per te.


Sara guardò Walter salire, anche lui aveva optato per un paio di jeans e una camicia azzurra a maniche lunghe, Sara si sentì sollevata e apprezzò molto la rosa:


– Grazie per la rosa! Ti avverto però, non amo fare l’autista soprattutto di sera quindi riprendi presto a guidare perché preferisco farmi portare in giro.


–Bene, lo sai cosa significa questo? Dovrai farmi da istruttore perché non ho nessuna intenzione di avere mio padre come istruttore.




Walter diede le indicazioni per raggiungere “La pentola d’oro”, quando entrarono Sara rimase piacevolmente colpita dall’atmosfera romantica, pensò subito che quel locale era perfetto per un primo appuntamento: riservato e accogliente. Mentre aspettavano le loro ordinazioni iniziarono a chiacchierare, l’atmosfera era molto rilassata Walter si interessò subito a Marco e Matteo:


–Come stanno i ragazzi? Hanno chiamato?


Sara era felice di sentire che Walter era interessato ai ragazzi, così gli raccontò brevemente il contenuto della telefonata, spiegando che aveva preferito non dir loro della cena perché nonna Angela era in ascolto. Per un po’ parlarono dei tempi andati e di come anche da ragazzi cercavano di tenere lontano le mamme troppo pettegole, poi Walter le chiese:


–Non sarai per caso anche tu una mamma impicciona?


Sara rise:


–Devo dire la verità quando si diventa genitori si vuole tenere sotto controllo la vita dei propri figli per proteggerli e quindi si rischia di diventare un po’ troppo invadenti, soprattutto da quando sono rimasta sola, comunque il periodo più difficile deve ancora cominciare. Matteo sta per entrare nell’adolescenza, devo confessarti che ho un po’ di preoccupazioni.


–Ma figurati, sono sicuro che farai un ottimo lavoro.


Walter si rese conto che gli occhi di Sara si erano velati di preoccupazione:


–Che cosa ti spaventa?


Sara non aveva ancora confidato a nessuno le sue preoccupazioni, ma con Walter le venne naturale confidarsi:


–Non so se sarò in grado di crescere i miei figli, non so se saprò rispondere a tutte le loro domande…ho paura di essere troppo invadente, ma ho anche paura che se li lascio troppo andare loro pensino che non sono importanti per me…insomma una tragedia!




–Sai io non sono un genitore, ma alcune delle mie ex ti direbbero che sono uscito da poco dalla mia fase adolescenziale, quindi posso almeno aiutarti ad interpretare i segnali che ti manderà, sempre che tu rimanga nei paraggi.


Sara sorrise alle parole di Walter, sembrava proprio intenzionato a far parte della sua famiglia e a lei quest’idea piaceva ogni momento di più.




La cena fu davvero piacevole, Sara era davvero felice e Walter aveva dimenticato come fosse uscire a cena con qualcuno che ha davvero voglia di ascoltarlo e che si interessava davvero a lui. Dopo il dolce decisero di fare una passeggiata, non parlarono quasi per niente rimasero semplicemente abbracciati, dopo un’altra ora decisero di tornare verso casa, quando furono davanti alla casa di Walter lui le disse:


–Visto, non era poi così difficile accettare il mio invito a cena?


–Già, devo dire che sono stata molto bene …grazie per la bella serata.


E così dicendo gli diede un tenero bacio sulla guancia e poi sulle labbra. Dopo altri dieci minuti di baci e carezze Walter scese dalla macchina, Sara andò a casa sentendosi leggera e ancora una volta di addormentò senza nessuna difficoltà, anzi non si accorse neppure di essere sola a casa








I giorni passavano velocemente e Walter manteneva la sua promessa: si prendeva cura di Sara, si vedevano quotidianamente e mangiavano insieme almeno una volta al giorno. Certo ognuno aveva i suoi impegni: Sara aveva preso accordi con il commercialista e aveva preso un appuntamento con il Preside per comunicargli personalmente le sue dimissioni. I bambini chiamavano al meno una volta al giorno per sentire la madre e in più di un’occasione le avevano chiesto notizie di Walter.


Walter d’altra parte era piuttosto impegnato, la Gazzetta dello Sport aveva fissato una data per un intervista con tanto di servizio fotografico, se da una parte questo lo faceva sentire più tranquillo dall’altra l’idea di far entrare degli estranei a casa sua lo innervosiva parecchio. Sara gli aveva suggerito di fare l’intervista e il servizio fotografico vicino al laghetto di Evançon in questo modo non avrebbe dovuto far entrare giornalista e fotografo nella sua casa.






Mancavano un paio di giorni a Ferragosto, Evançon era piena di turnisti, Sara e Walter avevano deciso di concedersi una giornata in montagna lontano dalla confusione e dagli impegni di entrambe. Avevano fatto quella che l’ex atleta aveva definito “una breve passeggiata” che a Sara era sembrata una bella scarpinata ed erano arrivati ad un lago di montagna piccolo e cristallino. Avevano mangiato e preso il sole, Sara aveva anche messo i piedi a bagno, l’acqua era a dir poco ghiacciata, ed ora a pomeriggio inoltrato stavano rientrando a casa; mentre si avvicinavano alla casa di Sara erano immersi in una delle loro discussioni scherzose:




–Dovresti venire a correre con me, ti farebbe bene!


–Dovresti stare dietro ai miei due figli per una settimana, è meglio della palestra!


–Ma se questa mattina non riuscivi a tenere il passo, mi sa che quella dei ragazzi è una scusa bella e buona…


–Non barare, ieri sera mi hai detto che saremmo andati a fare una breve passeggiata e io mi sono abbigliata di conseguenza. Se qualcuno mi avesse detto dove mi voleva portare io mi sarei messa gli scarponcini invece di queste scarpe…se mi verranno le bolle ai piedi mi vendicherò!




Walter che aveva cercato di rimanere serio scoppiò a ridere e si caricò sulla spalla Sara come se fosse un sacco di patate, lei appena si riprese dallo shock scoppiò a ridere:




–Mettimi giù immediatamente!


–Non ci penso neanche, non posso rischiare che ti vengano le bolle ai piedi, tu sai essere estremamente vendicativa!


–Bolle o non bolle ora sei davvero nei guai, mettimi giù…se ci vedesse qualcuno che cosa penserebbe?




Walter non ebbe il tempo di rispondere che una voce conosciuta ad entrambe rispose:


–Che sembrate una coppia di adolescenti alla prima cotta!


Clara era seduta in fondo alle scale della casa dell’amica, stava sorridendo in direzione della strana coppia ma aveva il volto tirato, sembrava agitata, Walter fece scendere con attenzione Sara dalla sua spalla, la quale giusto per far notare che non si era dimenticata del dispetto gli diede una pacca su una spalla e gli fece la linguaccia, poi si rivolse all’amica:


–Ciao tesoro, che bella sorpresa, non ti abbraccio perché sono sudatissima.


–Ciao amica mia, non ti chiedo come stai perché mi sembra evidente che stai bene, anzi che state bene tutti e due…


Walter si inserì nella conversazione per salutare la nuova arrivata:


–Clara è piacere rivederti!


–Ciao Walter, scusate se sono piombata qui all’improvviso, in realtà volevo andare da Stefano…




Appena sentì pronunciare il nome dell’amico Walter capì di essere di troppo, con la scusa della doccia salutò le due donne, non mancando di dare un bacio neppure troppo breve a Sara, e poi si avviò verso casa. Rimaste da sole le due amiche entrarono in casa, si misero sul divano e visto che Clara sembrava caduta nel mutismo Sara decise di rompere gli indugi:




–Posso chiederti come hai fatto a finire ad Evançon invece che a Rimini? Non siamo certo di strada…


–Lo so, sono una scema…lunedì ho chiuso lo studio, come faccio abitualmente, poi ho pensato di fare una sorpresa a Stefano, ho preparato la valigia e poi…mi è venuto in mente che a Rimini ci sono i tuoi….


–E qual è il problema? I bambini sarebbero al settimo cielo se andassi a trovarli, giusto l’altra sera mi chiedevano di te…


–Non sono preoccupata per ragazzi, figurati…ma i tuoi!


–I miei non si sono mai impicciati nella vita sentimentale di Stefano, per sua enorme fortuna, certo erano contenti quando stava con te, ma, come me, non hanno fatto domande quando vi siete lasciati. A dire la verità mia madre voleva uccidere Stefano, non di certo te!


–Sarà anche come dici te, ma forse andare ora da tuo fratello non è una buona idea visto che siamo vicino a ferragosto…non so cosa fare!


Clara, la grande donna in carriera, era in piena crisi, ma anche evidentemente innamorata, Sara sorrise:


–Prima di tutto questa sera dormi qui, poi domani parti e come hai detto a me rilassati, Marco e Matteo saranno felici e sono sicura che anche Stefano sarà contento.




Dopo una cena veloce le due amiche erano sedute sul divano a guardare per la centesima volta The Bodyguard, quando improvvisamente Clara si riscosse:


–Ma tesoro tu e Walter avevate programmi per questa sera?


Sara arrossì leggermente:


–Insomma programmi mi sembra un po’ eccessivo, oggi siamo andati a fare una camminata in montagna e non avevamo ancora deciso cosa fare questa sera, in teoria ne stavamo parlando ma poi, non so come, siamo finiti a discutere e lui mi ha preso in spalla…


–Devo dirti che siete molto carini insieme…come vanno le cose tra voi?


–Bene, bene ha preso a cuore questa cosa del prendersi cura di me…sono senza parole, ha sempre mille attenzioni per me.


–Sono contenta, oggi ero sincera quando dicevo che si vede che state bene insieme. So che tu non ami i particolari, ma…siete già stati insieme?


Sara era sempre più rossa:


–Questa sera sei decisa a farmi morire di imbarazzo?!


–Avanti sono o non sono la tua migliore amica?


–Comunque no, insomma non che non sia attraente, anzi mi piace molto e ti dirò più di una volta in questi giorni ci siamo andati vicini…la verità è che non mi sento pronta, però vorrei tanto lasciarmi andare, senza contare che i ragazzi stanno per tornare…


–Tesoro non devi preoccuparti troverete il tempo per stare insieme anche quando i ragazzi saranno rientrati, questa cosa non deve metterti fretta.


Le due amiche smisero di guardare la televisione e andarono a letto, continuando a chiacchierare ma Sara prima di dormire decise di scrivere un messaggio a Walter:


L’arrivo di Clara ha scomb
ussolato la nostra giornata insieme…ci rifaremo nei prossimi giorni e ritieniti fortunato, per oggi niente bolle!

  
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