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Autore: perfectbjeber    09/07/2012    8 recensioni
And when you smile,
The whole world stops and stares for a while.
'Cause girl you're amazing,
Just The Way You Are.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Out orbit.
 

Quella notte non riuscii a chiudere occhio e continuai a rigirarmi nel letto,ripensando alla sera precedente.                       
Lui,i suoi fantastici occhioni color del cioccolato,i suoi capelli color caramello,le sue labbra.                                        
Ormai era il suo volto a dominare i miei pensieri e a quanto pare non aveva intenzione di lasciarmi dormire.                  

Ricordo ancora il giorno in cui lo vidi per la prima volta a casa di Abbey,dovevo andare in bagno,ma mi ero persa e finii nella sua camera. Era piena di pupazzetti di Toy Story e poster di Leona Lewis,e lui era lì,steso sul suo letto ad ascoltare musica. Aveva soltanto quindici anni,mentre io ne avevo appena compiuti tredici. Restai a fissarlo per circa un quarto d’ora. Cantava un pezzo di Michael Bublè credo ed era piuttosto bravo. Aveva davvero una bella voce, ma chiunque mi conosce, sa che sono una professionista nelle figuracce e all’improvviso mi ritrovai i suoi occhi che mi fissavano in modo strano. Quei fantastici occhi che da allora non ho più dimenticato. In quel momento non riuscivo a spiccicare una singola parola e rimasi impantanata davanti alla porta per dieci minuti. Così presi coraggio e gli chiesi dove si trovasse il bagno. Lui, con un piccolo sorriso sghembo, mi rispose che era in fondo al corridoio. Io mi gira–Ok, scusa.. i, abbassai la testa e spiccicai un piccolo grazie. Sentivo solo una piccola voce nella mia testa che mi ripeteva
“Stupida, stupida, stupida..” .
Continuai a camminare a testa bassa verso la fine del corridoio,quando una voce maschile alle mie spalle mi fece sussultare.
“Tu sei la nuova amica di Abbey?” Mi girai molto lentamente e gli risposi di sì,lui si alzò dal letto, si avvicinò a me e mi porse la mano.
“Io sono Liam, il fratello di Abbey.”
In quel momento sentivo il mio cuore battere a mille,gli strinsi la mano e con l’ultimo filo di voce che mi era rimasto gli dissi “Piacere, io sono Hope.”

E’ stato il momento più bello della mia vita, perché per la prima volta ho provato quelle famose farfalle nello stomaco di cui mi parlavano. E da quell’istante, ogni volta che lo incontravo, bastava un piccolo suo sguardo, o un semplice “Ciao Hope!” per farle ritornare nel mio stomaco e rendere tutto ciò che ci circondasse il “nulla più assoluto”. Di solito le prime cotte svaniscono presto, ma la mia non è una semplice cotta. E’ come se non avessi occhi che per lui. Davvero credo che un tipo come lui possa notare una come me? Lui è simpatico, carino, intelligente, gentile, divertente.. mentre io sono molto timida e già questo dice tanto; non sono spigliata e vivace come Abbey e lei si che è un tipo interessante. Sa sempre quello che vuole, combatte per averlo e su certe cose è molto sicura di se. Io so soltanto chiudermi nel mio mondo e uscire ogni tanto solo per capire cosa sta succedendo intorno a me. Non sono quel genere di ragazza popolare, carismatica e super carina, però è anche vero che a volte sono felice di essere così: “unica nel mio genere”.
E forse è questo che posso offrire a un ragazzo: il fatto che,se trova un tipo come me,sta certo che non lo troverà altrove. Questa è l’unica cosa che è riuscita a non farmi arrendere con Liam. Non so, è come se ci fosse qualcosa di diverso da una semplice amicizia tra di noi, e non lo dico solo perché ho una cotta per lui da quando avevo tredici anni. C’è un qualcosa fuori dal normale,come se tutto il resto non contasse se siamo insieme, ma probabilmente sarà uno dei mie film mentali. Dovrei scriverci una fan fiction e forse avrei successo come Stephany Meyer.

Quella notte non riuscii a prender sonno e continuavo a sorridere come un’ebete. Ormai era l’alba e così decisi di alzarmi, era inutile rimanere nel letto visto che non avrei preso sonno facilmente. Lasciai un biglietto a mia madre in cui le dissi che uscivo per prendere un po’ d’aria.
Camminavo senza nemmeno vedere dove andassi, la mia testa era fuori orbita e questo non mi faceva affatto bene,visto che sono una delle ragazze più imbranate che esistano al mondo. All’improvviso ad un incrocio mi scontrai contro qualcuno che veniva dall’altra parte e come una pera cotta finii con il culo a terra.
– Perché non vedi dove vai?- dissi io cercando di rialzarmi.
Ad un certo punto alzai lo sguardo e vidi due bellissimi occhi color smeraldo porgermi la mano per aiutarmi. Quegli occhi erano inconfondibili ed è difficile dimenticarli dopo averli visti per la prima volta.
- Potevi anche guardare anziché fissare il marciapiede.. dai alzati.- mi rispose con tono acido.
- Harry?- esclamai. Faceva tanto “Kiss me, kiss me Licia!”. Che ci faceva a quell’ora in giro per la città?. Ma probabilmente,poteva pensare tranquillamente la stessa cosa di me.
- Hope!?- esclamò con tono sarcastico - dai ti aiuto!- . Ed io afferrai la sua mano.
- Che cosa ci fai in giro a quest’ora? – mi chiese.
- Potrei farti la stessa domanda! -
- Bhè.. devo andare a scuola perché ho dimenticato una cosa nell’armadietto!-
- Oh.. io non riuscivo a dormire!.. -
- Come mai? Ti sei ritirata tardi ieri?..- mi chiese muovendo le sopracciglia sopra e sotto.
– Non credo che siano affari tuoi.. e comunque no. Semplicemente non riuscivo a prendere sonno, tutto qui!- cercai di giustificarmi.                                                                                                                                                                             
-ehm.. Ti va di accompagnarmi? – mi chiese.                                                                                                                                                
– Si, come no! E magari dopo ci ritroviamo nel ripostiglio della scuola a pomiciare! –                                                                                       
- Ma perché pensate tutti che sia un bastardo? – domandò alzando gli occhi al cielo.                                                                  
– Forse perché lo sei! – dissi io.                                                                                                                                                             
– Bhè forse.. ma non con le persone che mi interessano! – disse con tono deciso guardandomi negli occhi. Ebbi una strana sensazione.                                                                                                                                                                      
- Ok, e scusa, non pensavo che fossi così permaloso!- esclamai.                                                                                                   
- Non sono permaloso! E’ solo che non voglio che pensi che mi piaccia ogni ragazza che vedo..-                                                 
Che c’entro io adesso?.                                                                                                                                                                    
– Ma a te piace ogni ragazza che vedi! -. Harry in quel momento mi guardò in modo strano. – Ok, la smetto!-                                                      
-Allora mi accompagni si o no?-                                                                                                                                                     
Bhè non mi poteva succedere niente di male, quindi..                                                                                                            
– Va bene ti accompagno, ma andiamo solo a scuola. Affare fatto? -                                                                                             
- Hope, ma dove cavolo ti potrei portare a quest’ora del mattino?- disse sarcastico,per poi sfoggiare un sorriso fiero di sé,accompagnato da due enormi fossette sulle guance. Avrei voluto dargli un bacio.               
Okay la smetto.                                                                                                                                                                               
Lo guardai stufata del fatto che avesse ragione. Come faccio a sapere cosa gli frulla per la testa?                                         
Così ci incamminammo verso la scuola.                                                                                                                        
Inizialmente ci fu uno strano silenzio, ma dopo Harry cominciò a parlarmi del ballo di fine anno.                                                                                                                                                   
– Tu ci vai al ballo, Hope?-                                                                                                                                                           
- Sì, anche perché ho già comprato il vestito quindi..-
                                                                                                                     
-..e hai già un accompagnatore?-                                                                                                                                                    
Chissà dove voleva andare a parare.                                                                                                                                               
– In realtà no, ma solo perché sto aspettando che una persona me lo chieda..-  In quel momento mi sentivo un po’ imbarazzata.                                                                                                                                                                                  
–Chi?- mi chiese. Non sapevo cosa rispondergli.                                                                                                                    
– Un ragazzo.-                                                                                                                                                                                              
- Questo lo avevo capito!  Di certo non è il barbone che vive sotto il ponte.- accennò un sorriso .                       
 Non avevo mai parlato con Harry per un lasso di tempo così lungo. Di solito passavo subito alla parte in cui lo prendevo in giro e me ne andavo infastidita.                                                                                                                                                                   
– Non te lo direi nemmeno se fossi un folletto tutto  verde che vive sotto un arcobaleno e possiede una pentola d’oro. –
esclamai.                                                                                                                                                      
 – Dai.. lo conosco?-  rimasi a bocca chiusa.
– Vuoi fare la difficile? Lo scoprirò stanne certa.-                                       
Che cavolo aveva  in mente.                                                                                                                                                                    
– Perché t’importa tanto? Tu, piuttosto, con chi andrai al ballo?-                                                                                                      
- Non saprei. Ci sono tante ragazze che mi hanno chiesto di andare al ballo con loro..-                                                        
In quel momento alzai gli occhi al cielo.                                                                                                                                  
- ..ma c’è solo una ragazza che  mi interessa davvero.- disse, facendosi incredibilmente serio.                                         
- Impossibile! Notizia straordinaria: Harry il don Giovanni si è innamorato! -                                                                                      
Stranamente rimase impassibile. Di solito non si lascia prendere in giro così facilmente.                                                    
–C’è davvero una ragazza che t’interessa?- gli chiesi sgranando gli occhi.                                                                          
Sì, ma a lei probabilmente non interesso e sicuramente non accetterebbe di venire al ballo con me. -                                
- E perché?-
gli chiesi.                                                                                                                                                                        
 – Perché lei mi crede un bastardo. -                                                                                                                                              
Quell’esclamazione stranamente mi aveva colpito, e non perché il numero di ragazze che pensa che Harry sia un bastardo è maggiore degli anni di mia nonna, e mia nonna è mooooolto vecchia!!                                                                             
– Bhè, forse dovresti far capire a questa ragazza che tieni a lei e che dopotutto, non sei così bastardo come crede,se le prometti che lei sarà l’unica per te. – gli consigliai. In quel momento mi sentivo tanto Oprha.                  
– Tu credi? -                                                                                                                                                                                       
- Certo! -                                                                                                                                                                                                      
- Ma lei è già l’unica  per me! -                                                                                                                                                          
- Bhè, tu fai si che lei lo capisca. –
mi sorrise. Era strano  parlare di sentimenti con Harry Styles. Probabilmente sarà stato con metà delle ragazze della mia scuola, e con l’altra metà avrà sicuramente flirtato. In quel momento vedevo un Harry diverso e mi piaceva. Non in quel senso.. come amico, naturalmente! Il mio cuore già era occupato.                                                                                                
Arrivammo a scuola. Harry raggiunse il suo armadietto e prese un felpa. L’aveva dimenticata lì. All’improvviso notai una foto  all’interno del suo armadietto. C’era lui da piccolo, credo, con una bambina. Si abbracciavano. Probabilmente si volevano tanto bene. Stranamente  quella foto mi sembrava tanto familiare. Quando Harry si accorse che la stavo guardando chiuse di colpo l’armadietto.                                                           
– Eri tu da piccolo in quella foto?- gli chiesi.                                                                                                                                
– Ehm.. no! E’ mio cugino piccolo. Si, è mio cugino. – sembrava alquanto agitato.                                                                    
– Avete gli stessi occhi. -                                                                                                                                                                        
 - Già, ci assomigliamo molto!-                                                                                                                                                              
- E chi è quella bambina?-                                                                                                                                                                        
 - E’..ehm.. è .. una sua.. compagna di classe! Sì, è una sua compagna di classe!-
era troppo agitato per i miei gusti.                                                                                                                                                                                                                                                                                                        – Harry va tutto bene? -                                                                                                                                                                    
- Sì, certamente, va tutto a meraviglia.-
e cominciammo ad incamminarci verso l’uscita della scuola.                             
Harry mi sembrava davvero un po’ turbato e credo che avesse a che fare con quella foto.                                                     
Parlammo per tutto il tragitto verso casa mia, visto che insistette per accompagnarmi.                                                            
– Grazie per avermi accompagnato. Probabilmente mia madre ora si sarà svegliata e non voglio che sia in pensiero. -  dissi prendendo le chiavi di casa dalla tasca della felpa.                                                                                         
– Bhè, grazie a te per avermi fatto compagnia! –. Gli sorrisi.                                                                                                                 
 - Bhè, ci vediamo! – Harry accennò un saluto con la mano e mi sorrise.                                                                                  
 Stavo per entrare in casa quando all’improvvisò mi chiamò..                                                                                                  
non ero tanto sicura della mia risposta, ma in fondo voleva il mio aiuto.                                                                                                                                                                                                   
- Grande!-
- ..Hope, aspetta! Avrei bisogno del tuo aiuto per una cosa..-
- Dimmi! -
- Ti va di accompagnarmi a comprare uno smoking per il ballo? -
- Certo!-

- Ci vediamo all’incrocio alle cinque, ok?-  accennai un si con la testa ed entrai in casa.                                        
In casa non si era svegliato ancora nessuno, così presi il bigliettino che avevo lasciato sul tavolo per mia madre e lo buttai.
Meno preoccupazioni, meglio è!                                                                                                                       
Salii in camera  e mi buttai a peso morto sul letto. Pensavo alla mattinata appena trascorsa. Poteva essere possibile che un alieno avesse rapito Harry e gli avesse dato dei sentimenti? Che strano..(sbadiglio).. in quel momento non mi accorsi nemmeno di essermi appisolata .
Quando riaprii gli occhi la luce del sole mi stava accecando. Guardai l’orologio: erano le quattro mezza del pomeriggio. Avevo dormito per tutto il tempo e stavo per fare tardi all’uscita con Harry. Mi feci una doccia super veloce, lasciai i capelli ricci,mi vestii e scesi le scale. In cucina c’era mia madre che lavava i piatti.                                                      
– Finalmente ti sei svegliata dormigliona!-                                                                                                                                         
- Già!- dissi io cercando le chiavi di casa.                                                                                                                                     
– Ho trovato questo biglietto nella spazzatura. Me ne parli tu o cosa..-                                                                                     
Ma da quando mia madre ha cominciato a rovistare nella spazzatura?                                                                              
- Ecco, stamattina non riuscivo a dormire, così sono uscita per prendere un po’ d’aria..- non avevo intenzione di parlarle di Harry altrimenti mi avrebbe fatto il quarto grado.                                                                      
– E perché non mi hai svegliata?-                                                                                                                                                         
- Ma dai mamma, stavi dormendo così bene, e poi sono uscita per qualche minuto! Ora però devo scappare, ho un impegno.. ciao!-  le lasciai un bacio sulla guancia e corsi verso la porta per l’incredibile ritardo che avevo.                                                                                                                                              
– Dove credi di andare signorina?- oh oh.. forse aveva visto Harry sotto casa e non me lo aveva detto.. –Non hai fame? Non hai mangiato niente.. ti ho lasciato qualche frittella!-  cazzo che spavento..sospirai.                           
- Non preoccuparti, prendo qualcosa lungo il cammino! Ciao..- e uscii subito di casa.                                                                  
Più che camminare, stavo facendo una maratona. Ero incredibilmente in ritardo e non volevo che Harry pensasse che gli avessi dato buca, non sono quel genere di persona.                                                                                     
Lo trovai all’incrocio, come detto..                                                                                                                                              
– Harry, mi dispiace per il terribile ritardo, è che..-  mi interruppe.                                                                                                          
– Non preoccuparti, io sono appena arrivato!- “brutto figlio di trota”!                                                                                                    
-  Potevi dirmelo che arrivavi anche tu in ritardo! Così mi sarei presa un cappuccino al bar vista la fame che ho. Mi sono svegliata ora!- mi toccai lo stomaco.                                                                                                                             
– Bhè, se vuoi dopo possiamo passare da mio zio. Fa delle ciambelle deliziose nel suo locale!-                                                    Mmh..”ciambelle”!                                                                                                                                                                                    
- OK!-  gli feci il gesto con le mani.
Quando arrivammo nella  boutique, Harry mi chiese di scegliere insieme a lui alcuni modelli da provare.         
Gliene feci notare uno nero davvero splendido che mi aveva colpito sin dall’inizio.                                                            
Dopodiché mi fece sedere su una poltrona e andò a provarli tutti. Ne aveva scelti sette. Non pensavo che ci tenesse così tanto. Aspettai venti minuti prima che uscisse dal camerino. Ogni volta che usciva con un nuovo modello faceva le mosse di una modella in passerella ed era uno spettacolo raccapricciante e esilarante allo stesso tempo. Dopo due ore e mezza indossò lo smoking che avevo scelto io. Gli donava incredibilmente (Bhè, non mi vanto, ma ho un certo gusto in fatto di moda..).                                                                 
– Non dirmi che sto bene, perché lo hai detto agli ultimi sei smoking che ho indossato..-  mi disse ironico.                
– No, non te lo dirò..-                                                                                                                                                                           
- Mi potresti aiutare con il papillon? -                                                                                                                                       
 - Vieni qui..-                                            
                                                                                                                                                   
Si avvicinò a me ed io cominciai a sistemargli il papillon. All’improvviso mi accorsi che i suoi occhi smeraldo mi fissavano e involontariamente ci sprofondai completamente,arrossendo. I nostri visi ormai erano a cinque centimetri di distanza e lui di certo non indietreggiava. Provai ad allontanarmi, ma il suo braccio mi cingeva già la vita. Si avvicinava sempre di più.. quattro, tre, due centimetri.. All’improvviso sentii qualcuno chiamarmi. Mi voltai di botto finché non incontrai lo sguardo stupito di Liam. Mi allontanai subito da Harry che sciolse subito l’abbraccio e abbassò lo sguardo.                                                                                                                                
– Hope?!- esclamò Liam.                                                                                                                                                          
– Ecco, Harry, ora il papillon è perfetto.. ehm.. Liam.. ciao.. che cosa ci fai qui? – dissi decisamente agitata.
Non volevo che Liam pensasse che io e Harry ci frequentassimo. In quel momento mi mancava il respiro.
Che cosa avrebbe pensato di me?.                                                                                                                                                   
 – Sto cercando uno smoking per il ballo.. tu cosa ci fai qui?-                                                                                         
- Ehm.. ecco..-
in quel momento mi interruppe Harry.                                                                                                                
–..le ho chiesto io di venire con me, per aiutarmi.. sai il ballo si avvicina!-                                                                 
- Oh.. ci andrete insieme, voi due?-
chiese Liam.                                                                                                                    
– No, no non andremo insieme.. e tu, invece? Hai già un’accompagnatrice?- speravo tanto in una sua negazione. 
Mi guardò fisso negli occhi..                                                                                                                                                                                  
– In realtà me lo ha chiesto una ragazza.. Danielle, del corso di filosofia..e mi sembrava brutto dirle di no..-                                                                      
- ..già..ti sembrava brutto.. Harry lo smoking è perfetto, ti calza a pennello; ora però devo andare.. ci vediamo a scuola.- e uscii dalla boutique senza nemmeno guardare Liam in faccia.                                                  
– Hope, aspetta! – disse Harry.

Ero furiosa e demoralizzata allo stesso tempo, sia per aver saputo che Liam sarebbe andato al ballo con un’altra, sia perché mi aveva vista con Harry. Come ho potuto credere che Harry potesse essere diverso. Che potesse essere mio amico.                                                                                                                                    
All’improvviso  sentii qualcuno chiamarmi da dietro e quella voce la conoscevo troppo bene.                                           
– Hope, aspetta! Perché sei scappata così?-                                                                                                                                  
- Liam, non credo che ti possa interessare..- .
Mi aveva raggiunta, ma non lo guardai nemmeno in faccia.                    
– Perché lo credi? Per favore fermati..- mi prese un braccio e mi girò verso di lui.                                                                 
– Che cosa c’è?- dissi io ancora arrabbiata.                                                                                                                              
– Mi dici perché sei scappata? Ho detto qualcosa che non va?-                                                                                              
  -.. qualcosa che non va.. ok, vuoi sapere perché sono andata via?-                                                                                                 
- Si, grazie! -.
Dovevo farmi forza e dirgli la verità.                                                                                                                                                                                               
- Bhè.. in realtà..-. All’improvviso arrivò Harry..                                                                                                                                   
– Hope, hai dimenticato la borsa nel negozio! -                                                                                                                         
- Grazie..-                                                                                                                                                                                                 
- Come mai te ne sei andata?-                                                                                                                                              
- Avrei un certo impegno; inoltre, si è fatto tardi e dovrei tornare a casa. -                                                                                       
- Vuoi che ti accompagni?-
mi chiese Harry.                                                                                                                                           
– Non ti preoccupare, a questo ci penso io!- disse Liam, prendendomi la mano e intrecciando le nostre dita.                                                                                             
Non lo aveva mai fatto prima. I miei battiti cardiaci aumentarono a dismisura. Mi sentivo il cuore in gola.                              
– .. va bene.. allora ci vediamo a scuola! Ciao. – e se ne andò. Da un certo punto di vista mi dispiaceva aver lasciato andare Harry in quella maniera.                                                                                                                                           
Ora c’eravamo solo io e Liam. Mi lasciò la mano.                                                                                                                        
– Non ho bisogno di una guardia del corpo! Posso tornare a casa da sola tranquillamente. -                                                                
- Mi dici cosa ti succede oggi? –
mi chiese guardandomi negli occhi.                                                                                         
– Niente..- abbassai lo sguardo e cominciai a camminare.                                                                                                                    
– Hope ti conosco.. è successo qualcosa? Lo capisco dalla tua faccia.. non puoi nascondermi niente. -                                               
Mi sentivo davvero stremata e imbarazzata per quella situazione.                                                                                                                                  
 – Ecco..( respiro profondo ).. in realtà ti avrei voluto invitare io al ballo!-. Non so dove trovai la forza di dirglielo. Non mi rispondeva. Che figuraccia..                                                                                                                                             
-.. perché non me lo hai detto subito?-                                                                                                                                           
- .. non lo so.. avevo paura che mi dicessi di no..-
non riuscivo a guardarlo in faccia.                                                            
– Perché mai ti avrei dovuto dire di no!? Se vogliamo dirla tutta.. bhè.. anche io volevo chiederti di venire al ballo con me, ma Danielle me lo ha chiesto e mi sembrava scortese dirle di no..- era diventato tutto rosso.                
– Davvero? – non pensavo che Liam mi avrebbe mai chiesto di andare al ballo con lui. Però lo speravo..                          
– Sì, ma spero che mi concederai un ballo. – in quel momento diventai un lampo di fuoco . Il cuore continuava a battermi forte.                                                                                                                                                                   
–Certo..- accennai un piccolo sorriso. Lui invece mi guardò come non aveva mai fatto.                                                                        
– Eccoci, siamo arrivati. Bhè, ci vediamo a scuola, ok?-                                                                                                                  
 - Ok.. salutami Abbey!-   mi girai per aprire la porta di casa.                                                                                                                                                                 
- Ehm.. Hope!? –  mi chiamò, e quando mi girai mi diede un dolce bacio sulla guancia. In quel momento mi immobilizzai. Diventai di pietra. Sentii le guance prendere fuoco e un brivido percorrermi la schiena.                                                                                                                                                          
Fece un accenno con la testa per salutarmi e se ne andò. Rimasi davanti alla porta di casa per un quarto d’ora. Liam non mi aveva mai baciata.
OH – MIO – DIO!! 
In quel momento mi sentivo la ragazza più felice del mondo.. sprizzavo felicità e cuoricini da tutti i pori. Mia madre, quando mi vide, pensò seriamente di chiamare un manicomio,ma sbruffando,la ignorai del tutto. Andai in camera e mi buttai sul letto. Probabilmente non avrei dormito nemmeno quella notte. Fissavo il soffitto come se fosse un cielo pieno di stelle. Mi sentivo fuori orbita..                                                                                                                                     
Mi alzai per prendere il cellulare e raccontare tutto quello che era successo ad Abbey. Si trovava vicino allo specchio sul cassettone. Quando alzai lo sguardo rimasi attonita davanti a ciò che vidi. Ai bordi dello specchio c’erano delle foto di alcuni momenti della mia vita.. ce ne erano alcune con Abbey, Niall e Liam.. altre con i miei compagni di classe e ce ne era una che mi colpì particolarmente.. tra le foto trovai la stessa che aveva Harry nel suo armadietto.. in quel momento mi ricordai che io e lui avevamo frequentato insieme le elementari, ed eravamo migliori amici. Poi però le nostre stradesi divisero:  lui ha incominciato ad usare le ragazze soltanto come scopo per divertirsi,’una botta e via’; io ho conosciuto Abbey e Niall e così non ci siamo più sentiti.                                                                                                                                                                     
Eravamo noi due in quella foto e lui l’aveva conservata per tutto questo tempo. Era davvero dolce da parte sua. Ma in quel momento  avevo cose più importanti a cui pensare. Con chi sarei andata al ballo?Dovevo trovare un accompagnatore subito e già avevo qualche idea.                       
 

  
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